Servizi sociali nel Caos da anni per via di scelte politiche
Servizi sociali nel Caos da anni per via di scelte politiche, ma la politica se la prende con lavoratrici e lavoratori e chi li rappresenta. Apprendiamo di dichiarazioni, evidentemente strumentali, di alcuni esponenti della politica Brindisina e di esponenti dirigenziali legati al Consorzio ATS BR1 , stando ai virgolettati della stampa online la responsabilità della mancata internalizzazione dei servizi nel Consorzio sarebbero da addebitare ai sindacati ed in Particolare alla Funzione Pubblica CGIL.
La FP CGIL sarebbe insomma “responsabile” dei rallentamenti in quanto ha rilevato un crescente affanno tra gli operatori del settore, che si percepiscono in costante urgenza nella gestione delle situazioni in carico, condizionati da un sovraccarico di lavoro anche per la cronica sotto dotazione organica, affaticati dal peso progressivamente assunto dalla gestione di parti amministrative e burocratiche divenute sempre più preponderanti rispetto alla relazione d’aiuto.
La scrivente FP CGIL BRINDISI ha in effetti più volte segnalato tali problematiche a tutti gli Enti preposti ed ha indetto uno stato di agitazione che presto sfocerà in azioni di lotta ancor più incisive visto che in una riunione in Prefettura sono stati più volte disattesi gli impegni presi nei confronti di questa platea di lavoratrici e lavoratori, altro che “il problema di carenza di organico non esisterebbe più” come qualcuno si è avventurato a sostenere evidentemente scordandosi di quanto si sarebbe potuto fare…
La FP CGIL avrebbe “follemente” chiesto interventi urgenti dato che si rischia di mettere in discussione la stessa erogazione del delicato Servizio nel territorio di Brindisi, dopo tanti incontri che non hanno avuto alcun riscontro in termini di risoluzione della situazione.
La Funzione pubblica CGIL di Brindisi insomma avrebbe “osato” chiedere che non venisse ulteriormente lesa la dignità del personale adibito ad un servizio essenziale a rispondere ad un disagio crescente nel territorio, ma che a sua volta registra una sofferenza personale e lavorativa difficilmente sostenibile.
Quindi si accusa la platea di Lavoratrici e lavoratori rappresentati dalla FP CGIL che con la loro rivendicazione di dignità lavorativa starebbero bloccando le assunzioni ed i concorsi nell’Ambito addebitando alla stessa FP CGIL questa responsabilità.
Rigettiamo con forza questo tentativo di scaricare le colpe di due amministrazioni che si sono succedute sulla professionalità del personale, questo attacco non verrà derubricato come casuale ma siamo pronti come Funzione Pubblica CGIL di Brindisi ad ogni azione a tutela delle persone che rappresentiamo.
Ma c’è di più, dopo anni di tagli lineari ai servizi sociali, dopo processi di privatizzazione di asili nido comunali, con che coraggio si citano strumentalmente le continue azioni di rappresentanza “Cgil o Fp Cgil” a garanzia dei lavoratori e dell’internalizzazione dei servizi del Comune di Brindisi e San Vito Dei Normanni?
Dopo anni di costruzione e concertazione continua vorremmo ancora dire, basta demagogia strumentale e autoproclami politici, invece di decantare “fabule” qualcuno dovrebbe dire da dove nasce il demansionamento dei lavoratori e da quanti anni si appaltano i servizi a ribasso?
chi ha avuto responsabilità storica, non può sentirsi o narrarsi esonerato da giudizi o esprimere narrazioni ancora una volta sulla pelle dei lavoratori.
Peccato che tutto riviene da atti e determinazioni ed ognuno ha una storia e memorie documentabili di tagli lineari chiari sulle fragilità e sui servizi alle persone, sui servizi sociali del Comune di Brindisi e San Vito.
Noi continuiamo e continueremo a tutelare le persone e chi si prende cura delle persone a Brindisi e rifiutiamo ogni forma di auto-pubblicità distorta, che provi a minare le rivendicazioni espresse dai lavoratori con la Cgil in maniera chiara e condivisa. Il nostro è un no a chi non garantisce le platee storiche credendo di usare e gettare le persone e le professionalità a ribasso senza valorizzazione alcuna per le professioni di aiuto che da anni cooperano con mancate programmazioni- funzionali- gestionali delle attività da svolgere a tutela dell’ utenza.
Criteri chiari ed esigibili e percorsi che mirano al benessere di tutti i lavoratori coinvolti questa è la pagina di rappresentanza che stiamo scrivendo con i lavoratori per tutelarli e non ci faremo intimidire.
Da anni lavoriamo per implementare le risorse umane, ma non autorizzeremo certamente la carneficina del personale esistente che merita salvaguardia e riconoscimenti puntuali e attenti, accorti a non penalizzarli.
Come da nostra prerogativa la Fp Cgil Brindisi, continua in una lotta al superamento dell’esternalizzazione dei servizi che valorizzi il personale storico che con abnegazione garantisce i servizi esternalizzati, con in alcuni casi picchi di anzianità di 25 anni.
Esiste un piano del fabbisogno che non trova applicazione da mesi proprio per la mancanza di coraggio di chi si erge a risolutore e che nel momento in cui poteva dar seguito alle legittime aspettative del personale in servizio da anni ha alzato le spalle e si è girato dall’altra parte, le responsabilità oggettive di questa e della precedente amministrazione sono sotto gli occhi di tutti e soprattutto stridono sulla pelle delle persone, oggi si veicolano bozze propagandistiche con contratti in ipotesi assunzionale che da 36 ore passano a 18 ore contrattuali, ovvero con stipendi ridotti non rispondenti al precedente piano di fabbisogno ma non rispondenti soprattutto alla salvaguardia della professionalità esistente.
L’ attacco insinuato portato avanti contro chi esercita solo la giusta tutela nei confronti dei lavoratori per la reale salvaguardia dei livelli occupazionali, ci ricorda momenti storici poco edificanti.
Siamo al paradosso di una campagna denigratoria dato che addirittura si attaccherebbe la “scriteriata” pretesa della CGIL di garantire Lavoratrici e Lavoratori rappresentati.
Alla FP CGIL si chiede di tapparsi il naso ed accettare questo gioco al ribasso sulla pelle delle persone che lavorano, non possiamo assolutamente permettere che succeda dato che sono tante le condizioni non chiare che stranamente si modificano in itinere e tanta è la confusione amministrativa che ha prodotto lo stato di agitazione di tutto il personale dei servizi sociali ed esternalizzato. Azione dovuta per chi come noi ha a cuore il bene dei lavoratori e dell’utenza fragile di questo territorio.
LUCIANO QUARTA
Segretario Generale Funzione Pubblica Cgil
CHIARA CLEOPAZZO
Segretaria Provinciale Fp Cgil Brindisi
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