Emergenza lupi. Scatigna: “Ecco la proposta di legge per l’istituzione di un piano di monitoraggio e censimento in Puglia”
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romuovere il monitoraggio e il censimento della popolazione di lupo (Canis lupus) presente nel territorio della Puglia al fine di garantire la conservazione della specie, la tutela della biodiversità e la coesistenza tra lupo e attività agricole: questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia.
“Negli ultimi anni, la popolazione di lupi (Canis lupus), specie nel Sud Salento e ormai anche nel Sud Est barese, ha suscitato crescente preoccupazione. Sebbene il lupo sia una specie protetta, la sua presenza ha portato a tensioni tra fauna selvatica e attività agricole, evidenziando la necessità di un piano strutturato di monitoraggio e censimento – spiega Tommaso Scatigna, primo firmatario della pdl sottoscritta anche dai consiglieri Perrini, Caroli, De Leonardis, Gabellone e Spina - Com’è notorio, il lupo è un predatore apicale che svolge un ruolo cruciale nell’equilibrio degli ecosistemi. In Puglia, la sua presenza è segnalata principalmente nelle aree montuose e boschive, ma nel Sud Salento e nel Sud Est barese, che presenta un mosaico di habitat che vanno da aree boschive a terreni agricoli, favorendo la dispersione del lupo, l'espansione della popolazione ha portato a un aumento di avvistamenti anche in zone agricole. Tuttavia – prosegue Scatigna - la crescente urbanizzazione e l'agricoltura intensiva hanno ridotto gli spazi naturali. Pertanto, i lupi si nutrono principalmente di ungulati e piccoli mammiferi, ma in mancanza di prede naturali, possono predare il bestiame, generando conflitti con gli allevatori. Nello specifico, l’emergenza dei lupi ha comportato diverse problematiche dagli attacchi al bestiame, alla paura e l'ansia tra gli allevatori e cittadini che ormai segnalano avvistamenti nelle aree urbane e subiscono sortite di lupi che predano animali domestici fin dentro le aree di pertinenza abitativa.
“Per tali ragioni – evidenzia Scatigna - un piano di monitoraggio e censimento del lupo è essenziale per: valutare la popolazione che significa comprendere la dimensione e la distribuzione della popolazione di lupi sul territorio, identificando le aree critiche e le dinamiche di interazione con gli habitat umani; identificare le cause degli attacchi poiché, attraverso un'analisi dettagliata, è possibile determinare le cause degli attacchi al bestiame e sviluppare strategie di mitigazione; promuovere la coesistenza, cioè fornire informazioni ai cittadini e agli allevatori per ridurre i conflitti e promuovere pratiche di gestione che rispettino sia la fauna selvatica sia le attività. agricole. In conclusione – afferma Scatigna – questo tema rappresenta una sfida importante per la conservazione della biodiversità e la gestione sostenibile delle risorse agricole. Un piano di monitoraggio e censimento è fondamentale per affrontare le problematiche attuali, promuovendo una coesistenza armoniosa tra lupo e comunità locali. Attraverso la collaborazione tra le Istituzioni, la comunità scientifica e i cittadini, è possibile sviluppare strategie efficaci per la gestione della fauna selvatica e la protezione degli interessi agricoli, garantendo un futuro sostenibile per l'ecosistema pugliese”, conclude Scatigna.
Nel dettaglio, la proposta di legge si compone di cinque articoli che prevedono che la Regione Puglia, attraverso l'agenzia regionale competente in materia di biodiversità e fauna selvatica denominata ARPA, sia incaricata di sviluppare un piano triennale per il monitoraggio e il censimento del lupo che deve prevedere: ricerche scientifiche per la valutazione della popolazione di lupi; collaborazione con Università, enti di ricerca e associazioni ambientaliste; attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alla popolazione locale. La Regione Puglia è inoltre chiamata a promuovere il coinvolgimento attivo delle comunità locali, dei coltivatori e degli allevatori nel processo di monitoraggio, favorendo la segnalazione di avvistamenti e incidenti. Sono inoltre previsti incontri periodici con i portatori di interesse per condividere i risultati del monitoraggio e discutere eventuali problematiche. Infine, le attività previste dalla proposta di legge devono essere realizzate senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica regionale. Le risorse necessarie per l’attuazione delle attività di monitoraggio e censimento saranno reperite attraverso fondi regionali esistenti e finanziamenti europei e nazionali dedicati alla conservazione della biodiversità.
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