Il Salento si attivi per reclamare un ruolo finora negatogli: quello di Presidente dell’AdSPMAM
In un incomprensibile mutismo generale, che sottintende poca trasparenza, noi sentiamo invece il dovere e la necessità di intervenire su un argomento della massima importanza per lo sviluppo e l’economia del nostro territorio e dell’intero Salento.
E’ stata data notizia della nomina, che alla fine del mese di gennaio verrà ufficializzata, del nuovo presidente dell'Autorità di Sistema Portuale Mare Adriatico Meridionale.
Abbiamo, più volte, evidenziato quanto sia stata penalizzante per Brindisi e favorevole per Bari la scelta di costituire l'Ente portuale nell’attuale organizzazione.
Peraltro, le posizioni espresse dalla presidenza dell'AdSPMAM hanno sempre confermato che la vocazione primaria che si attribuisce nel porto di Brindisi è esclusivamente quella legata alla realtà industriale. D'altronde, nelle prese di posizioni della presidenza dell'Autorità Portuale e anche nello stesso nuovo piano regolatore del porto la vocazione principale viene individuata in quella industriale, a scapito di quella turistica e commerciale e della polifunzionalità in genere.
Il porto di Brindisi, nel corso dei secoli ed anche negli ultimi decenni, è sempre stato la testa di ponte verso il Mediterraneo e i suoi paesi rivieraschi, ma questo ruolo viene sempre più spostato verso Bari.
Non è questione tanto di infrastrutture presenti ma di scelta strategica, come dimostra il fatto che a Bari si sono sviluppate più stazioni marittime e a Brindisi si fa fatica a renderne operativa ed efficiente una sola.
Resta per noi sconcertante la pervicacia con cui l'Autorità portuale ha offerto a Edison l'area su cui localizzare il deposito costiero di GNL, mentre sarebbe evidente la ricaduta che in quella zona si creerebbe con lo scalo intermodale e la logistica collegata che invece sarebbe danneggiata dalla presenza del deposito, anzi dei depositi perché secondo l’AP è possibile costruire, a poca distanza, anche quello di carburanti per il quale precedentemente si era espressa negativamente.
Da indiscrezioni, quindi non da dichiarazioni pubbliche, vengono fuori nomi da indicare per la nuova presidenza.
Non si mettono in discussione le capacità dei vari candidati di cui girano i nomi, ma in questa occasione ci sembra necessario scegliere, fra le tante professionalità capaci per il nostro porto e per l’intero Salento - che certamente esprime il nostro territorio - un presidente che dia risalto, all'interno di uno sviluppo armonico dell'autorità di sistema, al porto di Brindisi e alle sue potenzialità. C’è la necessità di rimettere in equilibrio i rispettivi ruoli che nella passata gestione è vistosamente mancato, penalizzando la tradizionale polifunzionalità del porto e l’importanza che questa ha per l’economia del porto di Brindisi. Sarebbe una scelta doverosa, necessaria e opportuna per quanto sopra espresso senza, per questo, assolutamente penalizzare altri porti e territori, come Bari, che, peraltro, ha ormai saturato le proprie possibilità di offerta.
Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, Puliamoilmare Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi”
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