EOLICO IN MARE VOLANO PER LA RIPRESA DEGLI INVESTIMENTI A BRINDISI
EOLICO IN MARE VOLANO PER LA RIPRESA DEGLI INVESTIMENTI A BRINDISI.
LA UIL CHIEDE RISPOSTE CERTE SUL PROGETTO.
Appena la scorsa settimana la UIL di Brindisi era intervenuta sul futuro dell’infrastruttura più importante della città, il Porto, condividendo la propria visione sulla governance futura. Nel nostro intervento esprimevamo la necessità di impegnarsi assieme ed in Rete per il futuro di un asset che, ribadivamo nel nostro intervento, deve essere allo stesso tempo sia industriale che turistico-ricettivo.
Poche ore dopo il nostro intervento abbiamo appreso dalla stampa una pericolosa conferma delle nostre preoccupazioni: Brindisi ed il suo Porto ritenute del Ministero competente – almeno per il momento ed in base alle notizie di stampa - non idonee ad ospitare uno dei progetti chiave della Transizione Green, quello dell’eolico in mare. Si tratta di uno degli investimenti sui quali più si puntava per il rilancio delle attività industriali e degli investimenti in città. Una progettualità capace di ridare slancio anche a quell’indotto della ex Centrale Enel di Cerano che tante preoccupazioni continua a dare in termine di futuro occupazionale.
Vanno analizzate e ricercate attentamente ragioni e cause che hanno portato a queste notizie e vogliamo sperare che siano possibili margini di intervento. Di certo a Brindisi continua a pesare la costante assenza delle Istituzioni Locali nel perorare le cause e le ragioni della città sui Tavoli che contano. Continua ad essere assente anche Enel che pure ha un ruolo – e dovere etico verso Brindisi - di primissimo piano in questo investimento.
Come per tante altre vertenze che stanno interessando il nostro territorio la risposta alle nostre domande può arrivare solo da livelli istituzionali nazionali e per questa ragione il Sindacato rivolge il proprio appello a quanti rappresentano Brindisi a livello parlamentare, in modo particolare all’on. D’Attis, brindisino di Brindisi e deputato di una forza di maggioranza. Seguiamo con interesse le novità sull’Accordo di Programma per Brindisi e la prossima nomina di un Commissario Straordinario, entrambe richieste avanzate dalla UIL e che riteniamo fondamentali per la positiva risoluzione della crisi industriale brindisina.
Il faticoso impegno a scongiurare la perdita di ogni singolo posto di lavoro a nulla serve se i progetti di investimento in campo vengono bloccati o rallentanti per le più disparate ragioni.
La UIL di Brindisi rivolge, ancora una volta, un accorato appello alla responsabilità. In modo ancora più urgente ora, a poche ore dalla notizia della apertura da parte del Ministero del Made in Italy della «Consultazione pubblica per riconversione ex centrale carbone Brindisi» che necessiterà del massimo impegno da parte di tutti i soggetti sociali, economici ed istituzionali.
A tutti i livelli non è il momento di restare spettatori e piangere sulle rovine di domani.
Brindisi, 28 gennaio 2025
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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