La guerriglia interna della maggioranza di governo brindisina
Le dichiarazioni a mezzo stampa di esponenti politici del centrodestra, con toni da redde rationem, che da giorni ammorbano la comunità brindisina rappresentano l’ennesima prova dell’inadeguatezza della maggioranza al governo del Comune di Brindisi.
Finora abbiamo assistito attoniti alla guerriglia interna caratterizzata da regolamenti di conti e vendette a suon di mozioni e pec alla giunta e speravamo in un sussulto di dignità della classe politica di centrodestra.
Purtroppo l’unico argomento su cui si sta caratterizzando l’azione politica e amministrativa di questa maggioranza di centrodestra sono la spartizione di poltrone e il mercimonio di incarichi che sottolineano la loro irresponsabilità e il loro disinteresse ai problemi dei cittadini.
La città sta vivendo una crisi economica e sociale senza precedenti con migliaia di posti di lavoro in pericolo a causa dell’atteggiamento irresponsabile delle multinazionali insediate da decenni sul territorio che sono assolutamente disinteressate alle sorti di una comunità da cui hanno tratto ricchezza, pensando ora invece di lasciare solo macerie.
Il Comune di Brindisi, governato da una compagine di centrodestra indebolita dal solito ricatto e scambio politico che ha sempre caratterizzato il modus operandi di determinati soggetti, nuovamente sdoganati da questa amministrazione, manca di visione strategica ed ha un ruolo marginale tale da essere irrilevante anche presso il Governo nazionale di medesima estrazione politica.
Crediamo che la situazione al Comune di Brindisi sia estremamente grave e che i brindisini non meritino un’amministrazione incapace e inadeguata ad affrontare i problemi che attanagliano la città e che ha come priorità solo il soddisfacimento di interessi particolari.
Per quanto premesso, tutti e 12 consiglieri comunali di minoranza, siamo pronti a sottoscrivere una mozione di sfiducia per presentare e portare la discussione in Consiglio Comunale, quindi al cospetto della Città.
Le regole statutarie per la presentazione della mozione di sfiducia prevedono la sottoscrizione dei 2/5 dei consiglieri comunali, quindi 13 firme, e per questo ci appelliamo a quanti nella maggioranza non intendono sottostare ai diktat, a convenienza, dei ras dei partiti e ricondurre il dibattito politico alla decenza, al rispetto istituzionale e alla necessaria trasparenza in Consiglio Comunale.
I consiglieri comunali
Francesco Cannalire, Lino Luperti, Riccardo Rossi, Roberto Fusco, Diego Rachiero, Alessio Carbonella, Denise Aggiano, Pierpaolo Strippoli, Alessandro Antonino, Michelangelo Greco, Giampaolo D’Onofrio, Rino Giannace
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