poiché ne ha sconvolto gli assetti, i programmi e gli uomini. E’ il caso di Forza Italia che, dopo la fuoriuscita di gran parte dei dissidenti confluiti nella lista civica Mesagne futura che si è alleata con il candidato sindaco Pompeo Molfetta, ha problemi sul fronte della forza elettorale. Nonostante ciò ha avanzato la sua candidatura a sindaco: si tratta del capogruppo consiliare, Sabrina Didonfrancesco. Unica donna, finora, tra il pool di candidati sindaco in corsa per la poltrona di palazzo dei Celestini.
Didonfrancesco, Forza Italia scende in campo senza nessuna coalizione, cosa è accaduto?
“Posso affermare che Forza Italia ha con coerenza provato a tenere unita tutta l'area moderata che si richiama al centro destra e, comunque, alternativa alla sinistra. La nostra posizione era di confrontarsi tutti con le primarie. Purtroppo, nonostante l'impegno e la volontà che avevamo attuato, si è giunti a un nulla di fatto grazie soprattutto a pretestuosi veti e arroganti contrapposizioni personali che nulla hanno a che fare con la politica".
E’ pronta per occupare la poltrona di primo cittadino?
“Assolutamente si. Dopo vari anni di esperienza da consigliere comunale, avendo conosciuto a perfezione la macchina amministrativa di questo Comune, ritengo di essere pronta per affrontare questa esperienza da primo cittadino".
Cosa pensano, secondo lei, i mesagnesi di questa scelta?
“Ci sono stati momenti in cui ho riflettuto molto se accettare o meno la candidatura a sindaco. La spinta maggiore perché facessi questa scelta è venuta proprio dai mesagnesi, dalla gente comune che incontro e con la quale m’intrattengo ogni giorno”.
Qual è il punto forte del suo programma di governo?
“Innanzitutto bisogna riallacciare il dialogo con la cittadinanza interrotto in questi ultimi anni di mal governo. Voglio poter tracciare una prospettiva e un futuro per la nostra città, senza quella maschera che può celare proposte e programmi irrealizzabili, ma impegnandomi a dare soluzioni alle cose fattibili, con la dovuta priorità. Ritengo, comunque, che iniziare a lavorare per risolvere e alleviare il disagio sociale che interessa molte famiglie sarebbe una buona partenza”.
In campagna elettorale quanto contate di spendere?
“L'azione amministrativa deve ripartire dal contenimento della spesa e dal ripudio degli sprechi. La mia campagna elettorale avrà essenzialmente quest’orientamento”.
Perché l'elettore dovrebbe votarla?
“La mia forza è lo spirito di servizio e l'affetto che la gente nutre nei riguardi della mia persona. Il mio linguaggio è semplice, io parlo la stessa lingua dei miei concittadini da sempre. Inoltre, credo di poter rappresentare per la città di Mesagne un’assoluta novità: una donna alla guida di un’istituzione in un momento in cui si parla tanto di parità di genere. Sono certa che questa possa essere un’occasione per dimostrarlo”.