ai suoi dipendenti. Secondo alcune indiscrezioni nel mese di febbraio e, forse, anche in quello di marzo non ci saranno i compensi promessi. La vertenza sindacale, per la verità, ha creato non poche polemiche all’interno dell’ente ed ha causato una frattura tra le organizzazioni sindacali. Infatti, c’è chi ha accettato l’accordo, la Cgil, chi invece l’ha rifiutato, come ad esempio la Cisl. Proprio sull’accordo la Cisl ha voluto chiarire ai dipendenti comunali i termini del rifiuto poiché sarebbe stato travisato, dall’Amministrazione comunale, l’intervento sindacale in delegazione trattante tanto da bollare il verbale redatto dal Comune come “omissivo e non veritiero”. “Il verbale è stato sottoscritto solo dal segretario comunale e non ancora dai rappresentanti sindacali intervenuti nella seduta – ha spiegato la Cisl in un suo intervento -. L’Amministrazione ha ufficialmente comunicato ai media locali il componimento della vertenza sindacale con il personale enfatizzando il risultato raggiunto frutto, a suo dire, di serrati e corretti confronti con le organizzazioni sindacali. Ci dispiace contraddire quanto affermato ma i fatti sono, al momento, differenti”. L’Amministrazione, nell’incontro sindacale, ha aperto la seduta avanzando una proposta articolata che avrebbe sanato, a suo dire, il contenzioso con il personale elencando peraltro alcune iniziative da intraprendere per l’anno in corso come l’incremento del fondo, la liquidazione del progetto delle lampade votive, la budgettizzazione dello straordinario. “Proposte che riteniamo devono essere affrontate dalla nuova rsu che si andrà ma insediare tra poco – ha precisato la Cisl – inoltre la proposta avanzata dall’Amministrazione comunale alla delegazione trattante è inferiore a quanto richiesto dalla rsu e dalle organizzazioni sindacali con la piattaforma inoltrata a suo tempo e per la quale siamo stati costretti a misurarci giungendo allo sciopero”. La vertenza ha incrinato i rapporti anche nelle organizzazioni sindacali. “Abbiamo scioperato, avanzato protocolli, piattaforme e patito, con il salario decurtato, per tre anni per accettare quanto messoci sul piatto solo all’ultimo momento?”. Insomma, secondo la Cisl la vertenza doveva continuare poiché l’Amministrazione comunale non ha ottemperato a tutte le richieste avanzate da anni dalle organizzazioni sindacali. Nel dicembre scorso le organizzazioni sindacali presenti all’interno del Comune di Mesagne avevano proclamato alcune ore di sciopero per mettere l’Amministrazione in difficoltà. L’astensione dal lavoro, di una parte dei dipendenti, aveva creato disagi all’interno degli uffici per ciò che riguarda l’erogazione dei servizi all’utenza.
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