“Il nostro movimento ritiene che la futura amministrazione dovrà impegnarsi in questa direzione. In particolare ottimizzando le poche viabilità sostenibili per renderle una rete fruibile dai cittadini, dai turisti, e in generale dagli amanti del territorio, garantendo adeguati parcheggi e seminando la città in maniera razionale di rastrelliere per lo stazionamento dei mezzi. Inoltre dovrebbe cercare di investire, e di risorse in questo campo ce ne sono ancora, nel bike sharing per risolvere i problemi di traffico annosi dovrà inoltre investire nella mobilità sostenibile su tutto il territorio comunale.”
Un esempio su tutti: la vecchia ferrovia che da Mesagne conduce alla polveriera, in direzione del mare, potrebbe essere acquisita, perché in fase di alienazione, da parte dell’Asi (ex Sisri) ed utilizzata per intercettare finanziamenti al fine di attivare una prima parte di percorso nelle campagne di Mesagne nella direzione del mare. Possedere un percorso come quello ferroviario in disuso già di proprietà e quindi da non assoggettare ad esproprio, potrebbe nel contempo migliorare l'impatto ambientale e consentire l'immediata realizzazione dell'idea.
Ci piacerebbe porre le basi per uno sviluppo dell’economia ecosostenibile: Mesagne deve crescere e per farlo deve cambiare progressivamente il proprio modo di pensare alla città. Da un punto di vista turistico, i percorsi ciclabili possono sviluppare attrazione verso i nostri territori anche da chi, nelle proprie vacanze, abbandona l’auto per muoversi completamente su due ruote. Migliorare i percorsi esistenti e renderli fruibili al meglio:pochi, semplici accorgimenti possono fare molto. In questo, vorremmo che le associazioni che si occupano di questo tutto l’anno si facciano con noi portavoce delle loro istanze: siamo pronti all’ascolto. Solo se si lavora insieme si può cambiare volto alla città.”