Non vorremmo entrare nel merito della querelle istituzionale, anche se il Sindaco, che è un’autorità eletta, dovrebbe essere inequivocabilmente la persona più titolata ad ascoltare e controbattere quanto il Direttore dell’ASL, che è un funzionario dello Stato, ha da dire sul destino del nostro Ospedale.
Vorremmo invece richiamare l’attenzione di tutti i cittadini mesagnesi sulla sostanza dell’incontro. Se non altro per capire se ci stiamo sbagliando a pensar male, inquadrando l’iniziativa del nostro Parlamentare e le affermazioni che successivamente sono state rilasciate, solo quale trovata elettorale.
La sostanza è che lo scorso 11 marzo la Regione Puglia ha promulgato una delibera (n.427) sul riordino della rete ospedaliera e i modelli di riconversione dell'assistenza ospedaliera in assistenza territoriale. Se non fosse stato fatto a due mesi dalle elezioni regionali, lo definiremmo sicuramente un documento molto importante per la Sanità Pugliese. Ma è stato fatto negli ultimi due mesi dei dieci anni di governo Vendola, e non ci meraviglieremmo se dopo le elezioni la situazione venisse rimessa in discussione, come è accaduto nel passato in occasione di appuntamenti elettorali. Secondo il Presidente Vendola, questa volta dovremmo essere di fronte ad un provvedimento giusto e ben ponderato. Speriamo bene! Perché la nostra Sanità e soprattutto l’assistenza ospedaliera non sono proprio in una condizione così positiva come la si vuole presentare.
Con riferimento alla nostra città, la Delibera prevede che il plesso ospedaliero di Mesagne sia riconvertito in struttura di assistenza territoriale, configurato quale Presidio Territoriale di Assistenza – PTA. L’articolazione funzionale del nostro PTA prevede la conferma di servizi esistenti e l’attivazione di tre nuovi servizi: Ospedale di Comunità(12 posti letto), Residenza Sanitaria Assistita R1 (20 posti letto) e Hospice (12 posti letto).
Avremo modo di valutare l’opportunità e la bontà delle soluzioni individuate per Mesagne. Al momento, essendo di fronte ad un provvedimento esecutivo, ci interessa di più sentire e capire come e quando i responsabili della struttura sanitaria regionale intendono attuare quanto oggi previsto dalla Delibera.
Dato il breve lasso di tempo, il dott. Pasqualone non è probabilmente preparato per intervenire; quando lo sarà, è bene che dica e scriva chiaramente quello che intende fare. Lo faccia con una comunicazione ufficiale a tutti i cittadini, primo fra tutti il loro Sindaco. Poi, magari, faccia tutti i sacrosanti incontri con i parlamentari che ritiene più opportuni, tenendo presente l’effettivo scopo degli stessi e rifuggendo da situazioni di mera vetrina elettorale.
Emilio Guarini
Candidato sindaco per Civico 26, Fratelli d’Italia e ProgettiAmo Mesagne