Mesagne. Dibattito sulla Cittadella della ricerca

Maggio 25, 2015 3081

cittadella della ricerca univeritLe sorti della Cittadella della Ricerca,

con il suo inesorabile quanto inarrestabile declino dopo gli anni d’oro, sono care ai mesagnesi che in questo periodo elettorale ne hanno approfittato per portare all'attenzione dell'opinione pubblica un potenziale rilancio del polo di ricerca. Nel 2009 la Cittadella era divenuta il primo polo tecnologico-scientifico dell’intera Puglia. La dismissione dei corsi universitari, alcuni dei quali sono solo in fine, la stanno depauperando delle sue principali funzioni. Il suo rilancio potrebbe ripartire in campagna elettorale aprendo prima un dibattito e poi un impegno tra i vari candidati sindaco per vedere se hanno inserito nei loro programmi di governo delle iniziative per non lasciare morire questa struttura. Intanto il dibattito si è aperto sulla piazza virtuale di Facebook dove gli interventi non sono mancati. "La Cittadella della ricerca è una realtà che non può essere trascurata e sicuramente si possono mettere in campo importanti politiche di sviluppo e tutela", ha spiegato Antonio Capodieci, docente dell'UniSalento. Secondo Capodieci la tutela "non tanto verso chi vi lavora già, ma soprattutto verso i tanti, troppi, nostri concittadini che sono costretti a emigrare e che potrebbero trovare nella Cittadella un’occasione di occupazione buona e utile per la collettività". Tuttavia, l’argomento è sembrato, in questo periodo elettorale, da alcuni politici piuttosto strumentale. Chi, invece, ha preso al volo l'invito è Danilo Facecchia, candidato sindaco del Movimento 5 stelle che ha detto: "Sono stato l'unico a ricordare che esiste una realtà, quella della Cittadella, che deve essere presa in considerazione. Ricerca e sviluppo sono le strade che possono portare a un benessere collettivo e nel rispetto dell'uomo e dell'ambiente". Anna Maria Scalera, del Laboratorio democratico ha testimoniato che " La Cittadella della ricerca e il suo rilancio è uno dei contenuti della proposta programmatica di Laboratorio Democratico, offerta ai candidati sindaci, almeno quelli che hanno avuto il garbo e l’attenzione di ascoltarci". L'invito è stato accolto anche da Alessandro Distante, presidente dell'Isbem, che ha confermato la propria disponibilità a ospitare l'incontro nell'ex convento dei frati Cappuccini. "Sarei lieto di prendermi carico di un tale incontro sulla Cittadella della ricerca. Pertanto invitiamo in convento alla presenza di attori dello sviluppo scientifico della stessa cittadella. Peraltro, se venissero al convento, sarei altresì lietissimo di illustrare ai candidati e ai vari capilista delle liste di appoggio, a questo a o a quel candidato, cosa ha programmato l'Isbem per la nostra comunità e per il nostro territorio con il "Monastero del terzo millennio"". Secondo l’ammiraglio Emilio Guarini: “La Cittadella non può essere svuotata delle sue funzioni. Nel nostro programma di governo – ha aggiunto – la ricerca riveste un ruolo principale per cui la Cittadella non può restare dismessa. Abbiamo pensato di coinvolgere oltre alla Provincia anche il Comune per far insediare aziende che producano innovazione scientifica”.