Molfetta è sindaco di Mesagne con i voti di una minoranza In evidenza

Giugno 16, 2015 3900

molfetta pompeo esulta in ComunePompeo Molfetta è il sindaco di Mesagne ma,

numericamente parlando, non è il sindaco di tutti i mesagnesi. Per conquistare i loro consensi dovrà lavorare molto e, soprattutto, far diventare realtà le promesse elettorali. A votarlo, infatti, sono stati 6.435 elettori su un totale di 25.483, cioè il 58,62 per cento del 44,28 per cento degli elettori che domenica si sono recati alle urne. Il 74,75 per cento degli elettori totali non l’ha votato, tra astensione, schede bianche o nulle. “Il dato che salta agli occhi è che in questa tornata elettorale i partiti tradizionali non hanno tenuto – ha spiegato Molfetta -. Questo vuol dire che c’è un clima di sfiducia verso la forma ortodossa di concepire la rappresentanza politica e i partiti. Dobbiamo interrogarci a lungo affinché la prossima volta la gente torni a votare e ci faccia vincere con una percentuale più alta”. Tuttavia, domenica scorsa la città, con il suo voto, ha voltato pagina nella speranza che questa legislatura sia quella del rilancio. Nella notte ha ricevuto le congratulazioni del suo sfidante, Francesco Mingolla, con il quale si sono scambiati un abbraccio proprio davanti all’ingresso di Palazzo dei Celestini, sede della residenza municipale. “Abbiamo cercato di imporre una certa sobrietà alla campagna elettorale perché è un momento particolare e la città ha bisogno di tutte le sue energie – ha rilevato - non bisognava cercare lo sconto ma dovevamo svolgere una competizione sana per poi riprendere insieme un discorso durissimo in cui ci sarà bisogno di tutti. Anche di chi oggi esce sconfitto da questa tornata elettorale. C’è bisogno della gente e dell’entusiasmo che deve ritrovare con noi per fare la sua parte”. Molfetta parla già da sindaco e da riconciliatore. “E’ una grande emozione – ha continuato – voglio fare attraverso il vostro giornale un ringraziamento a tutti. A quelli che mi hanno votato e a quelli che non l’hanno fatto. Onore a Ninni Mingolla che mi ha dato, con garbo, del filo da torcere. A lui va il mio primo pensiero perché conosco la sofferenza della sconfitta. Per noi è un momento di gioia con la certezza che per Mesagne si apre una nuova pagina politica”. Il sentimento diffuso in città negli ultimi anni è stato d’interruzione dei vecchi schemi politici. “E’ vero. Gli elettori avevano voglia di una certa discontinuità – ha messo in evidenza il neo sindaco – noi abbiamo offerto la suggestione della speranza che qualcosa possa cambiare che questa città, in qualche modo, possa ritrovare le energie per risalire la china”. Infine il nuovo sindaco di Mesagne ha lanciato un appello ai suoi concittadini. “Adesso è ora di ritornare a lavorare – ha detto – con impegno ma con la soddisfazione di aver fatto qualcosa d’importante che segnerà il futuro di questa città. Non dormo la notte e continuerò a non dormire perché sento il peso di questa responsabilità che mi è stata affidata”. Infine, ieri mattina alle ore 11 Pompeo Molfetta, con alcuni suoi collaboratrori di cui alcuni potrebbero essere i futuri amministratori, ha fatto il giro degli uffici comunali per salutare i dipendenti.