ha fatto scattare il livello di allerta a Mesagne. Il sindaco Pompeo Molfetta ha incaricato la municipale di monitorare la spazzatura delle utenze domestiche, non domestiche e sull’abbandono dei rifiuti nelle campagne e periferie della città. I trasgressori saranno sanzionati. "Ricordiamo che per rispetto della normativa vigente la raccolta va effettuata in maniera scrupolosa: non è ammesso il conferimento nell’indifferenziato di tutte le frazioni differenziabili, umido, materiali ingombranti, ferrosi e metalli, plastica, vetro, carta, rifiuti speciali", ha spiegato il sindaco che, inoltre, ha tenuto a precisare che il rifiuto non conforme a queste indicazioni "non sarà ritirato ne potrà essere smaltito presso la piattaforma ecologica che da oggi sarà nuovamente aperta al pubblico”. Intanto la decisione dell’Amministrazione comunale è stata contestata da Progettiamo Mesagne. "Nella nota dell'Amministrazione comunale”, ha fatto notare Domenico Magrì, dirigente di Progettiamo Mesagne – secondo cui il sindaco “ha omesso di dire che vi sarà un’impennata dei costi di smaltimento, si spera per un breve periodo, specie per le spese di trasporto, perché dopo la biostabilizzazione i rifiuti residui andranno a farsi un altro viaggetto, direzione Statte, in provincia da Taranto, per essere conferiti in discarica”. Ed ha aggiunto: “La cosa che ci ha colpito di questa comunicazione, apparentemente di routine, è la lettura, fra le righe, di una sorta di “raccomandazione intimidatoria”". Magrì ha, quindi, precisato la sua dichiarazione: "Si dice, infatti, ai cittadini di stare, molto, attenti a ciò che si conferisce nell’indifferenziato pena mancati ritiri e multe. Sia chiaro un richiamo alle regole va sempre bene, specie riguardo all’indiscriminato abbandono dei rifiuti, ma richiamare all’ordine i cittadini sul versante della raccolta differenziata appare quantomeno ingeneroso". Al contrario il dirigente è convinto che i mesagnesi "si sono distinti, in provincia di Brindisi e nell’intera Puglia, per i risultati eccezionali raggiunti. Basti pensare che, nonostante le difficoltà di un servizio di raccolta molto oneroso e gestito malissimo: strade sporche, orari di raccolta sfalsati, campagna di sensibilizzazione oramai inesistente, Tari salatissima, la percentuale di raccolta differenziata è ancora a livelli apprezzabili, circa il 60%". Infine Magrì ha chiesto al sindaco Pompeo Molfetta se darà seguito alla delibera che ha dato mandato agli uffici di procedere alla gara ponte riguardo il servizio di spazzamento e raccolta "oppure - ha concluso - dovremmo aspettarci il settimo rinnovo di un contratto illegittimo?".
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