Quell’antipatico…plugin… In evidenza

Febbraio 16, 2016 2618

home page maròSul sito Istituzionale del Comune

è stata rimossa (non dubitiamo che la rimozione sia solo provvisoria) la foto dei due Marò salentini ancora “prigionieri” in India. Al posto della foto è stato inserito un Plugin di collegamento ad una pagina informativa riguardante i parcheggi a pagamento visto che il servizio è attivo da questa giornata. Sia chiaro, non v’è dubbio dell’utilità di tale servizio informativo, ma pensiamo, molto semplicemente, che si sarebbe potuto trovare un punto applicativo diverso per il Plugin e lasciare la foto dei due militari, visto che oggi, ironia della sorte, è anche il triste anniversario (il quarto) dell’inizio della loro tormentata vicenda. Sono trascorsi infatti quattro anni, esattamente 1461 giorni da quando è iniziata l’odissea per i due militari Italiani, figli della nostra terra, Massimiliano La Torre (oggi in Italia solo per motivi di salute) e Salvatore Girone. Una controversia fitta, fin dall’inizio, di dubbi, misteri e forti contraddizioni. La giustizia Indiana non ha mai chiarito la vicenda, ha fatto solo tanta confusione, ricordiamo le tante difficoltà anche nel trovare un vero e proprio capo d’imputazione, anzi per qualche tempo si è cercato di addossare ai Marò italiani l’infamante accusa di terrorismo! Una vicenda, fra l’altro, gestita malissimo dalla nostra diplomazia e dai governi succedutisi in questi anni (Monti, Letta, Renzi), che ha leso e continua a ledere l’immagine e la credibilità del nostro Paese all’interno dello comunità internazionale. Di fatto oggi i militari italiani sono tenuti “ostaggio” (una discutibile e singolare custodia cautelare senza precedenti) dalla giustizia Indiana in palese violazione del diritto internazionale. Due anni fa la nostra richiesta di dare un ulteriore segnale di vicinanza ai nostri militari (oltre ad un ordine del giorno votato, qualche mese prima, dal consiglio comunale all’unanimità) si concretizzò con la pubblicazione di una foto sul sito Istituzionale dove nella didascalia si scrisse una frase che da sempre condividiamo: “Nella speranza che attraverso la strada della giustizia possiate tornare a casa”. Adesso, come è noto, la vicenda è all’esame della Corte permanente di arbitrato dell’AJA; Attendiamo con fiducia la decisione (anche se potrebbe arrivare non prima di due anni) sperando che trionfi la giustizia! Segreteria ProgettiAmo Mesagne