del Comune di Mesagne ha fatto scaturire un’interrogazione consiliare presentata da Civico 26 al sindaco Molfetta nella speranza di fare luce in un comparto che, al momento, è piuttosto nebuloso. “Gentile signor sindaco, giorni fa è avvenuta un'ennesima situazione di mancato ritiro dei sacchetti di rifiuti ritenuti, dagli operatori della ditta appaltatrice, non conformi alla raccolta del giorno, l'indifferenziato, e a nulla sono servite, come sempre, le proteste dei contribuenti che cercavano di dimostrare la bontà del loro operato”, ha scritto nell’interrogazione il gruppo consiliare del movimento politico secondo cui oggetto del contendere, in molti casi, è la presenza di piatti di plastica sporchi nell'indifferenziato. “Al di là delle situazioni tragicomiche che vengono a crearsi quotidianamente fra i contribuenti e gli operatori della ditta appaltatrice, sotto lo sguardo vigile della polizia municipale, occorre porsi i dovuti interrogativi come, ad esempio, se la società gestore di un pubblico servizio possa arrogarsi il diritto- potere di selezionare (e non differenziare) il rifiuto e se esiste un atto formale dell'Amministrazione comunale che attribuisca questo potere (ove possibile e se consentito dalla legge) alla società”. Inoltre Civico 26 vuole sapere se “un vigile urbano era presente per legittimare le azioni degli operatori della società o, in caso contrario, a che titolo era presente e con quale atto gli era stato disposto di accompagnare gli operatori ecologici”. Infine Civico 26 ha chiesto se ai cittadini “è mai stato notificato un elenco dettagliato, chiaro ed univoco, dei rifiuti da differenziare, a parte opuscoli societari che, dicono, siano stati consegnati nelle buche della posta dei cittadini e che comunque, a quanto pare, non sono assolutamente esaustivi”.
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