per l’assessore Librato, una questione tecnica, di cui nessuno, purtroppo, riesce a venirne a capo. Nemmeno chi l'ha progettato e costruito. Caso alquanto strano su cui, però, l'assessore ha puntato i piedi mettendo in atto delle azioni per inchiodare i responsabili. Sempre che qualcuno non insabbi l'iniziativa. Insomma, quello che l'amministratrice, e l'intera città, chiede è che siano individuati i responsabili, chiunque siano. Intanto nella mattinata di ieri il movimento politico Progettiamo Mesagne ha presentato un interrogazione per fare luce sulla vicenda. "La questione dell’impianto solar cooling prima ancora che gestione tecnica è soprattutto politica, di scelta politica sciagurata maturata durante la scorsa consiliatura", ha precisato Antonio Calabrese, segretario del movimento che, in ogni modo, ha ricordato che l’assessore ai Lavori pubblici, qualche giorno fa, ha definito questa scelta politica: l'emblema del fallimento dell'opera pubblica". Calabrese ha, quindi, fatto notare che "fra i corresponsabili di quel fallimento vi sono l’attuale sindaco Molfetta, all’epoca dei fatti forse meno attento come capogruppo di Sel, e i più influenti esponenti dell’attuale maggioranza con cui l’assessore oggi governa, ossia i consiglieri comunali Vizzino e Matarrelli". Il segretario ha ricordato che "paradossalmente e per ironia della sorte, ad adottare la delibera di giunta con cui si decise di ricorrere al Tar, avverso il parere della soprintendenza che aveva espresso parere sfavorevole all’installazione dell’impianto su Palazzo dei Celestini furono, oltre al sindaco, proprio i rappresentanti del movimento di Vizzino e di Sel, assenti, per puro caso, gli esponenti del Pd". Tuttavia, Calabrese è determinato a far emergere le responsabilità non solo politiche ma anche tecniche. "Laddove l’amministrazione ravvisi chiare ed accertate responsabilità, invece di temporeggiare, assuma i provvedimenti conseguenti", ha chiesto l'esponente politico. Solo qualche mese fa il sindaco Molfetta aveva promesso una "riforma" della macchina amministrativa del Comune di Mesagne con l'eliminazione delle criticità. Il Solar cooling è, dunque, un banco di prova di tale riforma che il sindaco dovrebbe attuare. "Da settembre dello scorso anno, da quando è stata dichiarata inagibile l’aula consiliare, il nostro movimento ha chiesto al sindaco di esprimersi sulla vicenda ed in particolare su un possibile nesso di causalità fra il deterioramento del tetto del seicentesco Palazzo e l’installazione dell’impianto, valutando nell’ipotesi la possibilità di uno spostamento dell’impianto in altra sede pubblica", ha aggiunto Calabrese che ha anche fatto notare che ad oggi non si sa "nulla in merito alla perizia effettuata in ottobre scorso proprio per indagare sulle cause del deterioramento del tetto dell’aula consiliare, dove insiste l’impianto". Nè tanto meno si sa se è stata eseguita una perizia preventiva prima, cioè, dell'installazione dell'impianto. Insomma ci sono troppi se e troppo incognite su questa "pratica" che l'Amministrazione, con l’interrogazione, è chiamata a chiarire.
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