Oscar Wilde infiamma la politica a Mesagne

Maggio 31, 2016 2501

oscar wildeOscar Wilde infiamma la politica a Mesagne. Il tutto a margine

del Consiglio comunale, che ha approvato il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2015, a causa di una dialettica fluida quanto piccante che il consigliere di minoranza, Fernando Orsini, ha proferito nei riguardi del collega di opposizione, Omar Ture, che stava esprimendo le proprie considerazioni in merito al documento finanziario. In questo contesto Orsini, rivolto a Ture, è intervenuto citando una celebre frase di Oscar Wilde: ture-omar“A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio”. “Quando ho ascoltato quanto uscito dalla bocca di Orsini – ha spiegato Omar Ture – ho ricordato quanto mi hanno insegnato i miei genitori: il rispetto e l’educazione. Così, ho contato fino a dieci e non ho risposto a quell’insulto”. Il consigliere ha, quindi, aggiunto: “Nel mio intervento stavo spiegando le difficoltà finanziarie in cui il Comune è tenuto a operare aggravato dalla politica centrale di Renzi che trasferisce sempre meno soldi agli enti locali quando Orsini è intervenuto citando la famosa frase di Wilde”. E’ seguito un battibecco con altri esponenti di maggioranza al termine del quale gli animi sembravano tacitati quando i partiti di governo hanno fatto quadrato intorno a Ture. “Ancora una volta ci ripromettiamo di non cedere alle sollecitazioni alla rissa, consapevoli di una responsabilità maggiore, che è quella di rappresentare le istanze che salgono dalla città nel modo più sereno, motivato ed efficace possibile”, hanno spiegato in una nota tutte le forze di governo di maggioranza. “Non possiamo non stigmatizzare – hanno continuato - il volgare comportamento del consigliere Orsini, già presidente del consiglio comunale il quale, ammantando di letterarietà il proprio intervento, e cioè citando a sproposito Oscar Wilde, ha semplicemente dato dell’«imbecille» al collega Ture, colpevole di partecipazione al confronto democratico ma, dinanzi a tanto, protagonista di esemplare equilibrio. Le forze di governo hanno aggiunto: “Se lo stile non si può acquistare, la buona educazione invece, magari attraverso un faticoso quotidiano esercizio, può essere imparata. Invitiamo, dunque, Orsini a recedere dalla tentazione dell’ingiuria, a seguire i codici di comportamento dei suoi colleghi di minoranza e a scusarsi pubblicamente con il consigliere Ture, promettendo di non scendere mai più a un livello tanto squalificante”. orsini fernandoOrsini, tuttavia, non ha nessuna intenzione di chiedere scusa. “Non ho mai offeso, ingiuriato o diffamato nessuno in vita mia, né ho mai avuto anche solo l'intenzione di farlo – ha spiegato l’ex presidente del Consiglio comunale -. Quanto allo stile di vita non so quale sia quello perfetto. Il mio non spetta a me giudicarlo, lascio questa incombenza ad altri. Circa la "buona educazione" non ho però nulla da imparare da nessuno, avendola ricevuta da chi aveva il compito di impartirmela e che non finirò mai di ringraziare”. Orsini ha, quindi, concluso: “Anzi, per dirla con quel gran genio di Oscar Wilde, "avere avuto una buona educazione è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose". La storia, quindi, è tutt’altro che conclusa.