Redazione

"Agricoltura Sì… Cura" è più di un semplice titolo; rappresenta un manifesto per un futuro agricolo sostenibile e rispettoso dell'ecologia e della salute. La Flai Cgil di Brindisi è orgogliosa di annunciare la presentazione del secondo Quaderno dell’Osservatorio Placido Rizzotto, che si terrà Martedì 30 Aprile 2024, alle ore 9 presso l'Istituto Tecnico Agrario "Pantanelli-Monnet" ad Ostuni (Br).

Questa iniziativa, sostenuta con convinzione dalla Flai Cgil di Brindisi, nasce dall'entusiasmo e dalla consapevolezza dell'Istituto Tecnico Agrario "Pantanelli-Monnet" nei confronti dei suoi studenti, i futuri custodi della nostra terra e della nostra salute. L'evento sottolinea l'importanza di un approccio che privilegi la cura dell'ambiente e la salute dei lavoratori agricoli, spesso sacrificati su un altare di pratiche agricole insostenibili e di un uso massiccio di pesticidi.

Il Quaderno "Agricoltura Sì… Cura" offre una dettagliata radiografia dei rischi legati all'uso dei fitofarmaci, esplorando gli effetti collaterali che tali sostanze hanno sulla salute umana e sull'ambiente. In un momento storico in cui l'Unione Europea cerca di contrastare queste problematiche attraverso iniziative come il "Green deal" e la strategia "Farm to Fork", mirate a ridurre del 50% l'utilizzo di agenti chimici spingendo sempre più ad un'agricoltura bio, il Quaderno pone l'accento sull'urgente necessità di promuovere modelli di produzione alternativi.

La sinergia tra la Flai Cgil e Legambiente, testimoniata da questa pubblicazione, si focalizza sulla sussidiarietà sociale, coinvolgendo lavoro, cittadini, consumatori e le filiere agroalimentari nella realizzazione di un ecosistema alimentare che sia equo, salutare e giusto. Non vi può essere, infatti, cibo sano che non sia prodotto nel rispetto di criteri etici e salutari.

Il contributo di esperti di rilievo, come Giuseppe Polito, Medico nucleare e componente del direttivo ISDE Brindisi, arricchisce l'analisi presentata nel Quaderno, insieme all'esperienza di Phyto-Victimes, l'associazione francese in prima linea nella battaglia per il riconoscimento delle malattie professionali causate dall'esposizione ai fitofarmaci.

Il programma dell'evento è il seguente:

  • Saluti: Natale Palmisano, Dirigente scolastico
  • Introduce: Giusy De Simone, Segretaria Flai Cgil Brindisi
  • Presentazione Quaderno: Matteo Bellegoni, Osservatorio “Placido Rizzotto” Flai Cgil Nazionale
  • Interverranno: Gabrio Toraldo, Segretario Generale Flai Cgil Brindisi e Giuseppe Polito, Medico nucleare componente direttivo ISDE Brindisi
  • Conclusioni: Antonio Gagliardi, Segretario Generale Flai Cgil Puglia.

 

                      Gabrio Toraldo

                      Segretario Generale

                      Flai-Cgil BrindisiIMG_9079.jpeg

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C’è tanta Puglia in quell’autentica macchina del tempo, che va delineandosi con la mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» in allestimento nel Castello normanno-svevo di Mesagne. L’evento, organizzato dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, vede il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia e la collaborazione fra la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei Puglia, organismi del Ministero della Cultura, e il Comune di Mesagne, capofila di soggetti quali Rete d’Impresa Micexperience e Regione Puglia, in ottemperanza al Protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”. A cura della rete di imprese Puglia Micexperience - che sempre nel Castello di Mesagne ha proposto con successo gli eventi espositivi «Picasso, l’altra metà del cielo» (2018), «Andy Warhol, l’alchimista degli anni Sessanta» (2019), «Il ‘900 da Modigliani a Obey», (2021) e ancora «Caravaggio e il suo tempo» (2023) e il festival biennale «Culturare» - la mostra è l’evento culturale clou dell’estate pugliese 2024, che prende l’avvio nei giorni del G7 a Borgo Egnazia e chiuderà i battenti il 30 novembre successivo. Esso gode della cura scientifica del prof. Pierluigi Carofano e sarà inaugurato il 13 giugno prossimo proponendo ad un pubblico vastissimo e variegato la possibilità di percorrere con efficacia e dovizia di analisi 7 secoli di arte italiana.

E «tanta Puglia» non è solo verificabile perché il percorso cronologico si apre con la scuola di Nicola Pisano – che secondo numerosi studiosi nacque in Puglia agli inizi del XIII secolo – e si conclude con l’esperienza artistica Pino Pascali (1935-1968), al quale la Fondazione Prada sta dedicando a Milano, in queste settimane, una retrospettiva, ma anche perché diverse istituzioni pugliesi hanno aderito all’iniziativa di Puglia Micexperience, consentendo l’esposizione di opere d’arte della loro collezione. È il caso della Galleria Nazionale della Puglia «Girolamo e Rosaria Devanna» di Bitonto, della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, della Pinacoteca provinciale di Bari. Dalla raccolta Devanna, che comprende 354 opere tra dipinti, disegni e bozzetti databili dal XVI secolo al XX secolo, saranno in mostra a Mesagne il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano Vecellio (1488/1490 - 1576) e il «Commiato del Cristo dalla Madre» di Giovanni Lanfranco (1582 – Roma 1647). Dalla Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, ancora, giungeranno il «Busto di donna» e «Dans le monde» dell’apprezzatissimo artista barlettano (1846-1884). Dalla Pinacoteca provinciale di Bari, intitolata a Corrado Giaquinto (1703-1766), saranno esposte a Mesagne il «Diomede» del pittore molfettese e il «Filosofo» di Francesco Fracanzano (1605-1651). La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, infine, non ha ancora ufficializzato i prestiti, mentre è notizia di queste ore la disponibilità dell’organizzazione della mostra a studiare in maniera più approfondita il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano della raccolta Devanna.

Intanto mancano 47 giorni all’inaugurazione della mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» che la città di Mesagne è in pieno fermento. Si lavora all’interno del castello Normanno-Svevo per predisporre gli allestimenti e si lavora fuori per strutturare l’accoglienza delle migliaia di persone, tra cui diversi Vip, che giungeranno in città per visitare l’esposizione dei più grandi Maestri dell’Arte italiana vissuti tra il XIV e il XX secolo. Diverse le prenotazioni giunte negli alberghi e nei B&b che sono pronti ad accogliere i clienti. E poi ci saranno una miriade di eventi che sollazzeranno gli ospiti. A guidare la macchina organizzativa c’è il sindaco Toni Matarrelli che giorno dopo giorno verifica che nulla sia lasciato al caso. “Questa nuova grande mostra si annuncia come di straordinario valore”, ha esordito il primo cittadino -. Abbiamo deciso di investire risorse ed energie per la concomitanza del G7 in terra di Brindisi, ma anche per proseguire nella strategia che ha portato ottimi risultati in termini di flussi turistici e quindi di indotto economico.

Accanto all’organizzazione di questa splendida esposizione, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità di pianificazione, ad esempio proponendo Mesagne sul mercato del turismo internazionale come meta turistica integrata”. Il sindaco ha, quindi, aggiunto: “Oggi noi siamo in grado di offrirci come destinazione archeologica o religiosa o enogastronomica, in un sistema che è ormai collaudato e che si affina con l’esperienza. La bellezza paga e noi siamo orgogliosi di poter valorizzare le nostre bellezze nel contesto di una delle più belle province italiane. L’obiettivo, che di anno in anno sembra realizzarsi, è però la destagionalizzazione del turismo: gli indicatori delle presenze in città così come nell’impresa dell’accoglienza durante tutto l’anno, ci danno ragione”.

La mostra è organizzata dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, con a capo il suo presidente Pierangelo Argentieri, con il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi, Aeroporti di Puglia e fa parte del progetto delle “Grandi mostre”. Complessivamente le opere che saranno esposte nell’antico maniero saranno una quarantina. In questi giorni gli organizzatori hanno chiuso il contratto per due opere del Canova. Si tratta di due statue di grandi dimensioni che per essere spostate hanno bisogno di una gru e trasporti speciali. Le opere, come le altre, saranno posizionate nella sala nobile posta al primo piano del castello Normanno-Svevo. Negli eventi collaterali della rassegna artistica ci sarà un focus curato dal direttore generale della Direzione Generale dei Musei, Massimo Osanna, dal funzionario archeologo, Luca Mercuri, dal funzionario storico dell’arte, Elisabetta Scungio; nonché dalla Direzione Regionale Musei di Puglia nelle persone del direttore delegato, Francesco Longobardi. Inoltre sarà realizzato un catalogo delle opere esposte mentre il comune di Mesagne ha già pronte le “Guide storico-turistiche della città di Mesagne” per gli ospiti che arriveranno in città e vorranno ammirare le sue bellezze storico-architettoniche.

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La città di Fasano si tingerà di rosso con la XXVIII edizione delle Gare Regionali di Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana, competizione promossa dal Comitato Regionale CRI Puglia

L’importante manifestazione vedrà giungere a Fasano centinaia di Volontari della Croce Rossa provenienti da tutta la Puglia che gareggeranno suddivisi in ben 17 squadre in diversi scenari di emergenza allestiti nei luoghi più caratteristici della città, trasformati per l’occasione in veri e propri teatri di intervento.croce_rossa_italiana_simulazione_massaggio_cardiaco.jpg

L’obiettivo dei più di 100 soccorritori provenienti dai Comitati CRI di Andria, Bassa Murgia, Bitonto, Brindisi, Carovigno, Casarano, Cerignola, Cisternino, Francavilla Fontana-Oria, Foggia, Grottaglie, Lecce, Manfredonia, Martina Franca, San Severo-Torremaggiore, Taranto e Valenzano, sarà quello di garantire in ogni scenario un primo soccorso rapido ed efficace intervenendo su più di 70 tra simulatori e truccatori della Croce Rossa. Un team di circa 60 giudici specializzati assegnerà un punteggio al termine di ogni prova, valutando abilità singole e di squadra, organizzazione del lavoro e prontezza. La somma dei punteggi ottenuti nelle varie scene determinerà la classifica finale a seguito della quale verrà decretata la squadra vincitrice.croce_rossa_italiana_intervento.jpg

La gara che si svolgerà per tutta la giornata di domenica 5 maggio verrà inaugurata con la cerimonia di apertura della manifestazione che si terrà in Piazza Ciaia alle ore 9:00 con la caratteristica sfilata dei partecipanti alla presenza del Sindaco della Città di Fasano, della Presidente Regionale della Croce Rossa di Puglia, del Presidente della Croce Rossa di Fasano e della autorità presenti.

La principale finalità delle gare di primo soccorso è proseguire sulla strada della consapevolezza e della formazione su un tema, l’educazione al primo soccorso, nei confronti del quale le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono da sempre impegnate in prima linea. La competizione rappresenta un momento di sano confronto e valutazione della preparazione dei Volontari della CRI in tutta la Puglia.

La manifestazione terminerà alle ore 18:00 e si chiuderà presso Masseria Pedali con la premiazione della squadra vincitrice che rappresenterà la Puglia nell’edizione delle Gare Nazionali del 2024.

Quest’anno l’organizzazione delle gare è affidata al Comitato di Fasano in quanto vincitore della scorsa edizione regionale che si è tenuta a Carovigno a settembre e quindi alle Gare Nazionali di Caserta.

Si invita tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di apertura e ad assistere alle simulazioni che verranno effettuate nel centro di Fasano.

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ETICHETTATURA: COLDIRETTI PUGLIA, APPROVATA LA ‘DIRETTIVA BREAKFAST’; MIELE PIÙ TRASPARENTE CONTRO ASSALTO CINESE MA E' ANCORA BATTAGLIA PER ORIGINE MARMELLATA

Coldiretti mobilitata per la raccolta di un milione di firme per una legge europea di iniziativa popolare

per superare il codice doganale ed estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea

Arriva la ‘Direttiva Breakfast’ contro l’import sleale dall’estero che affossa il miele Made in Italy con arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi stracciati, come quello cinese quotato poco sopra l’euro al chilogrammo, con la Puglia che ha dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 a causa del clima pazzo, ma la marmellata deve ancora attendere l’etichettatura obbligatoria dell’origine del paese per la frutta utilizzata, per cui la Coldiretti continuerà a dare battaglia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione ai risultati dell’ultima plenaria del Parlamento europeo che ha approvato in via definitiva l’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari “per la prima colazione”, ossia la cosiddetta “Direttiva Breakfast”.

Come auspicato, le nuove norme – spiega Coldiretti Puglia - contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Vi sarà inoltre un’etichettatura più chiara sul contenuto di zucchero nei succhi di frutta e sul contenuto minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate, ma non è stabilita l’indicazione di origine obbligatoria della frutta al loro interno. Ci si limita infatti alla presentazione da parte della Commissione di una relazione entro 36 mesi dall’entrata in vigore della direttiva, per valutare la fattibilità dell’introduzione di un obbligo di etichettatura dell’origine del paese per la frutta utilizzata.

Un temporeggiamento insostenibile che aggiunge valore alla grande mobilitazione di Coldiretti con obiettivo la raccolta di un milione di firme per una legge europea di iniziativa popolare per superare il codice doganale ed estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea.

Intanto, è stato messo un freno al dumping insostenibile ai danni di 1070 le aziende apistiche in Puglia che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami e producono – insiste Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.

La raccolta di un milione di firme – sostenuta firmando in tutti i mercati di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e promossa da una campagna social #nofakeinitaly - con la proposta di iniziativa popolare per mettere in trasparenza la filiera agroalimentare è solo il primo passo per portare l’Unione Europea a un cambio di prospettiva che sostenga la sovranità alimentare, anche lasciandosi alle spalle politiche dettate da un insensato estremismo green.

Coldiretti chiede innanzitutto la revisione del criterio dell’ultima trasformazione del Codice doganale dell’Unione e del luogo di provenienza, ma serve anche insistere sul principio di reciprocità, in una situazione in cui dalle frontiere entra cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa da Paesi che non rispettano le stesse normative comunitarie in fatto di sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e del lavoro, una concorrenza sleale che danneggia gli agricoltori europei peraltro sottoposti a regolamenti e vincoli spesso fuori dalla realtà.

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Domenica 28 Aprile con PLASTIC PEACE dalle 19.30 alle Officine Ipogee si aprono le porte del secondo appuntamento del Medicine Endorphin Fest. Altro giro, altra corsa e stavolta si corre il doppio con 18 artisti che occuperanno tutti gli spazi delle Officine Ipogee e si alterneranno mostrando le loro produzioni inedite.  Opere che tornano a vivere,  plastica forgiata con sapienza affinché possa rimanerne traccia, e di traccia in traccia si muovono le selezioni musicali dei Dj  con l'arte riscoperta delle copertina dei vinili. E poi i sax che interpretano,  danze  raddoppiate, installazioni sonore, legni scolpiti e illuminati, gioielli e dipinti che onorano l'arte e l'impegno civile, compositori e musicisti.  Il 28 aprile è un'altra pillola da non perdere.
 

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Asl Brindisi, in collaborazione con il Presidio Territoriale di Assistenza, sta dedicando tutti i suoi sforzi per rendere più efficiente il sistema sanitario nella nostra regione, con l'ausilio del Consigliere per la Sanità Gioia.

Oggi si è tenuto un importante incontro nel Pta di Fasano per fare il punto sui lavori già realizzati e quelli ancora da ultimare nel vecchio ospedale riconvertito. La riunione, richiesta dal direttore del Distretto Giuseppe Pace, ha visto la partecipazione del direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio, dell'ingegnere Renato Ammirabile dell'Area Tecnica, direttore dei lavori, del consigliere per la sanità del presidente Emiliano, Tommaso Gioia.
Tommaso Gioia, consigliere per la sanità del presidente Emiliano, ha espresso la sua soddisfazione per l'importante lavoro svolto fino ad oggi. Ha dichiarato: "Sono orgoglioso di far parte di questa squadra dedicata e professionale che sta lavorando alacremente per rendere più efficiente la nostra sanità. I risultati finora ottenuti sono tangibili e testimoniano il nostro impegno costante nel migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti alla comunità. Continueremo a lavorare con determinazione per garantire un sistema sanitario all'altezza delle aspettative dei cittadini".
Durante l'incontro, si è discusso della ridefinizione logistica degli spazi e dei lavori in corso nella struttura. Ecco i dettagli dei lavori del Presidio territoriale di assistenza:
- Piano terra: sono stati realizzati i lavori con i fondi FESR della Guardia Medica, del Punto di Primo Intervento, della Radiologia con l'installazione di una nuova TAC, del Centro Prelievi e del SERD. Questi ultimi due servizi saranno attivi nei nuovi ambienti a partire dal prossimo mese di maggio.
- Primo piano: i lavori nel reparto di Oncologia sono in fase di ultimazione e i nuovi uffici vaccinazioni sono già completamente operativi, anche per i viaggiatori.
- Secondo piano: oltre all'area poliambulatoriale già realizzata, si sta completando l'impianto di climatizzazione nelle sale del day-surgery operatorio.
- Terzo piano: sono stati completati i lavori della Centrale operativa territoriale grazie ai finanziamenti PNRR. È stata anche creata un'ampia sala di attesa e reception per gli ambulatori presenti nella zona antistante.
- Quarto piano: è stata completata la ristrutturazione destinata all'Ospedale di Comunità, che sarà trasferito dalla sede attuale una volta ultimate le pratiche di autorizzazione e accreditamento da parte della Regione.
 
Questi interventi permetteranno di restituire all'antica struttura dell'ex Convento francescano e al suo chiostro la loro valenza storica e architettonica.
 
L'Asl Brindisi e il Presidio Territoriale di Assistenza continuano a lavorare alacremente per garantire un sistema sanitario efficiente e di qualità nella nostra regione.

Grave incidente stradale nel pomeriggio di oggi a Brindisi, dove una Fiat Grande Punto, condotta da una donna, per cause ancora in fase di accertamento, giunta nei pressi del supermarket Lidl in via Appia ha investito una signora 80enne. E' stato lanciato l'allarme e sul posto è giunta un'ambulanza del 118 che ha trasferito la nonnina in codice rosso presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Le sue condizioni sono severe. Sul posto è giunta la polizia locale che ha rilevato il sinistro e avviato le indagini per ricostruire la vicenda.

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Nel cuore pulsante del Comune di Latiano, grande attesa per l'avvio della rassegna letteraria "La Piazza delle Parole. Una rassegna di storie e incontri", promossa, ideata e organizzata dall'Amministrazione Comunale di Latiano. L'Assessore alla Cultura, Monica Albano, insieme al dinamico Patto Locale per la Lettura latianese, un intreccio di forze che unisce associazioni, librerie, istituti scolastici e singoli cittadini, hanno dato vita ad un programma di eventi aderendo alla campagna nazionale “Il Maggio dei Libri” del Centro per il Libro e la Lettura del MiC.

Lunedì 29 aprile avrà avvio un programma che celebra la parola scritta, gli autori, i libri e le storie, dove la narrazione, la musica e l'arte convergono in un'unica e coinvolgente esperienza culturale. Attraverso libri, mostre d'arte e concerti, l'Assessorato alla Cultura si propone di offrire alla comunità di Latiano stimoli e conoscenze inedite, tessendo un legame profondo con il territorio e le sue radici.

La Piazza delle Parole celebra la creatività, le storie e i libri dando spazio ad autori locali come Giovanni Barco, Michele Maria Camassa, Chiara Fina, Lino Zaccaria, Mino Metrangolo e Antonio Montinaro, romanzi, saggi, poesia e pezzi di vita, tra di essi trovano posto racconti di figure emblematiche come il Beato Bartolo Longo e la contessa Marianna De Fusco, che hanno lasciato un'impronta indelebile non solo nella storia di Latiano.

Tra i protagonisti di questa rassegna, spiccano i discendenti di Agesilao Flora, le cui opere e talento artistico saranno esposti in una suggestiva mostra d'arte. Da generazioni, sin dall'Ottocento, la famiglia Flora tramanda un patrimonio di creatività e sensibilità, un talento che intende rendere omaggio alla storia e alla cultura locali condividendo con la comunità latianese e gli amanti dell'arte opere di straordinaria bellezza. La mostra si arricchisce di un momento di eccezionale interesse che intende tessere un filo conduttore tra scienza, arte e vita con Massimo Marangio e Fabrizio Vinci.

La musica arricchisce la Rassegna sia nei singoli eventi previsti sia con un concerto del Mefitis Quartet a cura dell'Associazione ArmoniE.

<<La Piazza delle Parole vuol essere un'oasi di autenticità e connessione umana>> afferma l'Assessore alla Cultura, Monica Albano <<attraverso la condivisione di storie, arte e musica, la comunità di Latiano si riunisce per celebrare la ricchezza e la diversità del suo patrimonio culturale, rafforzando il legame tra le generazioni e le radici del territorio.>>

La Piazza delle Parole ha avvio il 29 aprile e si conclude il 17 giugno con otto appuntamenti serali in calendario, l'accesso è libero e gratuito.

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Il Sindaco, Francesco Zaccaria, condivide i sentimenti personali, dell’amministrazione e quelli della Città a seguito dell'annuncio dell'arrivo di Papa Francesco al G7, nella sessione outrich, aperta cioè anche ai Paesi invitati, dedicata all'intelligenza artificiale. È la prima volta nella storia che un pontefice interviene ai lavori del gruppo dei 7, ad annunciarlo, poco fa, in un video messaggio la presidente del consiglio, Giorgia Meloni.

«Questa visita ci onora, proviamo profonda gratitudine e felicità. Papa Francesco ci ricorda l’importanza di questo storico momento istituzionale che si terrà dal 13 al 15 giugno prossimi nel nostro territorio – dichiara il sindaco, Francesco Zaccaria, che continua – La nostra amata Città è pronta ad abbracciarlo, avvertendo l'onore di accogliere uno dei più grandi difensori della pace della storia e la responsabilità di avere un'attenzione speciale da parte del miliardo e mezzo di cattolici del mondo in uno dei momenti più importanti e delicati dei nostri tempi. Un’ulteriore responsabilità che investe le terre di Fasano, pronte ad ospitare un appuntamento internazionale ispirato da valori e principi votati alla difesa della libertà e della democrazia e alla gestione delle sfide globali. Il G7 dovrà prendere decisioni storiche per tutta l'umanità e l'alta parola del Papa non potrà che esortare al bene comune».

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C’è particolare attesa a Mesagne per l’inaugurazione e benedizione del museo della storia dei frati Carmelitani che sarà inaugurato il prossimo primo giugno nel convento collocato nel piazzale San Michele Arcangelo. In attesa di ciò sabato 27 aprile alle ore 10 il priore e parroco del Santuario della Vergine Santissima del Monte Carmelo di Mesagne, padre Enrico Ronzini, il provinciale dell’ordine Carmelitano, padre Cosimo Pagliara, e il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, in compagnia dell’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Giovanni Intini, inaugureranno le sale in cui è in allestimento il museo. Si tratta degli antichi ambienti a piano terra del convento che sono stati completamente ristrutturati e dotati delle ultime tecnologie necessarie per accogliere gli oggetti liturgici e i paramenti appartenuti nei secoli ai frati. Lo scorso 24 aprile i frati hanno festeggiato insieme a tutta la comunità i 503 anni di presenza nella città di Mesagne. I frati mesagnesi fanno parte della Provincia Napoletana dei Carmelitani dell'Antica Osservanza ha la sua sede centrale in Bari ed annovera le comunità di Mesagne, Bari, Palmi (RC), Foggia e Caivano (Na).

La provincia conta 22 frati. I Religiosi Carmelitani prendono le loro origini da quel gruppo di pellegrini stabiliti sul monte Carmelo nel 1200 circa. Il monte Carmelo catena montuosa collinare che si estende per circa 23 chilometri di fronte al golfo di Haifa in Terra Santa, oggi tristemente nota per gli eventi bellici in essere. I Carmelitani arrivarono a Mesagne nel 1521 e presero possesso dei resti di un antico convento con la relativa chiesa che negli anni e secoli seguenti restaurarono. Per secoli i frati Carmelitani hanno custodito le espressioni di memorie storiche-culturali che permettono di riscoprire il cammino di fede della comunità, sia religiosa che laica, attraverso le varie generazioni. Oggetti e paramenti di particolare pregio che sono l’espressione creativa degli artigiani locali che hanno impresso il loro senso religioso e la devozione dell’intera comunità locale verso la Vergine del Carmelo. Oggetti che nella metà degli anni Novanta sono stati raccolti dagli allora frati, tra cui padre Ignazio Episcopo, padre Anastasio Filieri e padre Marcello Minerva, e conservati in una collezione che non voleva certamente essere semplicemente una raccolta di oggetti liturgici bensì la conservazione di questi oggetti di carattere religioso per valorizzarli. Il museo, inoltre, doveva essere un centro di animazione culturale. Insomma, un Cenacolo. Ed è grazie a questi frati e al successivo lavoro svolto da padre Enrico Ronzini che la collezione di oggetti appartenuti ai frati si è ben conservata e si è ampliata in maniera tale da poter allestire un museo con oggetti, opere d’arte e culturali, generalmente non più in uso e provenienti dalle proprie chiese e dalle loro sacrestie. Uno scrigno d’arte che potrà essere visitato e ammirato dal prossimo primo giugno. Il museo dei frati Carmelitani fa parte della rete del Sistema urbano museale.

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