Redazione

Il dissacrante e ironico “Recital”, lo spettacolo di Ale e Franz, al secolo Alessandro Besentini e Francesco Villa, arriva sul palcoscenico del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi domenica 21 aprile con sipario alle ore 19, per la regia di Alberto Ferrari. Biglietti disponibili al botteghino, dal lunedì al venerdìore 11-13 e 16.30-18.30 (il giorno dello spettacolo, ore 11-13 e 17.30-19), e online alla pagina rebrand.ly/AleFranz. “Recital” sostituisce in cartellone lo spettacolo “Taxi a due piazze” del 20 aprile e subentra da ultimo nella rosa dei titoli in abbonamento. I possessori di biglietto possono rivolgersi al botteghino del teatro per chiederne la riemissione con conferma del posto o il rimborso. Info T. 0831 562 554 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Uno spettacolo a misura di risata, diviso in quattro momenti comici dai ritmi serrati: Ale e Franz tornano al Verdi con una sorta di “the best” della loro comicità. Lo spettacolo, che mette in luce le nostre qualità ma soprattutto i nostri difetti e le nostre contraddizioni, raccoglie materiale di quasi trent’anni di lavoro del duo milanese. Lassù nel cielo c’è addirittura un asteroide della fascia principale che porta il loro nome, “15379 Alefranz”, battezzato così per volere di Paolo Chiavenna, uno degli astronomi che lo scoprirono il 29 agosto 1997 e amico di lunga data dei due comici. Del resto, Ale e Franz qualcosa di surreale lo hanno sempre avuto nel dna, così in questo show intessuto di battute e situazioni paradossali, scivolano con leggerezza su vizi e virtù del nostro tempo. Dagli oltre novanta minuti di scene comiche che si susseguono senza sosta, emerge la grande passione per il teatro e la cura per questo lavoro, che racconta la storia del sodalizio artistico, fatta di incontri e di nonsense. Ed ecco che la vis comica prende le vesti di un uomo che, accusando un malore improvviso, telefona a un call center per richiedere l’intervento di un’ambulanza, o in quelle di due padri che s’incontrano in ospedale, in attesa del loro primogenito. Al centro i pezzi iconici della loro lunga carriera, come la celebre panchina con alcuni sketch della serie «È tanto che aspetta?», o i surreali fraintendimenti verbali dei gangster Gin e Fizz. In scena le manie degli italiani, “dell’essere umano in generale” alle prese con alcune situazioni “esasperate” con la complicità del teatro.

«Di ridere c’è sempre bisogno, io non potrei vivere senza - ha detto Ale -, in questi anni difficili poi ce n’è ancora di più. Una risata aiuta ad andare avanti. I temi? Ci piace prendere in giro e lo facciamo anche in questo spettacolo. Ci divertiamo a fare satira sociale, a guardarci intorno come se fossimo uno specchio, a guardare noi stessi e chi ci sta intorno. Facendo autoironia si può parlare di tutto senza offendere nessuno. Il limite è sempre il buon gusto. La comicità per noi è come stare in bicicletta: puoi farlo senza bisogno di andare in autostrada contromano rischiando di fare del male a te stesso e agli altri. La vicinanza del pubblico ci spinge a metterci ancora di più in gioco. Il nostro è un lavoro che va di pari passo con l’età: certe cose non si possono più fare, altre sì, ma il bello di questo mestiere è che combacia in un certo senso con la vita, con il tuo andamento psicofisico».

Besentini e Villa si incontrano nel 1992 al Centro Teatro Attivo di Milano, dove frequentano i corsi e i laboratori di formazione professionale, in vista di una carriera nel mondo artistico; Besentini è impiegato in una fabbrica, Villa è un educatore. Il duo si forma ufficialmente nel 1994. La loro comicità, tra lo stralunato e il surreale, va dalla maschera alla clownerie, dal comico al tragico. Nel 1996 arriva il debutto in televisione con il programma d’intrattenimento “Seven Show”. Tre anni dopo approdano sul palco di “Zelig”, che ne decreta il successo. Entrati a far parte del cast fisso, Ale e Franz avviano una lunga collaborazione con il programma che, oltre a dargli notorietà, li impegna fino al 2021. Da allora è un susseguirsi di successi, con partecipazioni a numerosi spettacoli televisivi fra cui, oltre a “Zelig”, “Seven Show”, “Pippo Chennedy Show”, “Mai dire Gol” e “Convenscion”.

Nel 2007 conducono il loro primo programma da protagonisti, “Buona la prima!” su Italia Uno, nel quale recitano a soggetto su suggerimenti estemporanei dei vari ospiti. Tra il 2010 e il 2011 propongono due programmi basati su sketch brevi e improvvisazione: “Ale e Franz Sketch Show” e “A&F - Ale e Franz Show”. Nel frattempo Ale e Franz si dedicano anche al cinema. Debuttano sul grande schermo nel 1999 con “La grande prugna” di Claudio Malaponti e partecipano, tra gli altri, a “Tutti gli uomini del deficiente” (1999), “Il peggior Natale della mia vita” (2012), “Un boss in salotto” (2014) e “Comedians” (2021). Il duo poi si dedica alla sceneggiatura di due diverse pellicole: “La terza stella” con la regia di Alberto Ferrari (2005) e “Mi fido di te” diretto da Massimo Venier (2007). Si cimenta anche nella magia del doppiaggio, prestando la voce in “Madagascar”. Nel 2001 i due artisti vincono il premio Satira politica di Forte dei Marmi. Nel 2014 accompagnano Enrico Ruggeri nel tour “C’era un tedesco, un francese e un italiano”, in cui Ale suona la chitarra acustica e Franz la tastiera.

Giovedì 11 Aprile alle ore 18,30 in diretta dalla Web Radio di Lab Creation, all’interno del nodo Galattica di Mesagne, sarà presentato l'ultimo lavoro di Luca Tarenzi "Orfeo".

Un viaggio nella mitologia e nel mito di Orfeo, suggestivo personaggio del mito greco.

Un libro scritto per ragazzi, e non solo, che vuole mettere ordine nelle tante versioni della storia di Orfeo.

A condurre, questa settimana Libri & Pop Corn, format ideato dall’Associazione Scintilla, ci saranno Alessio e Gianluigi, quindicenni amanti del genere fantasy, grazie a loro si entrerà nel vivo della storia.

Appuntamento, quindi, a giovedì 11 Aprile alle ore 18,30. Per chi non può partecipare in presenza può seguire l’evento attraverso la diretta streaming sulla pagina Facebook di Lab Creation, Il Gazzettino di Brindisi e QuiMesagne.

Per informazioni si può contattate l’Associazione Music’Arte al numero 3920060788, oppure inviare una email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori dell’istituto di vigilanza Rangers ed organizza un sit in Mercoledì 10 Aprile dalle ore 7,00 alle ore 12,00 davanti la sede dello stesso istituto di vigilanza Rangers in via Angelo Titi (di fronte all’ASI) .

Il motivo della protesta è motivata dal fatto che l’azienda  non intende aderire ad una nostra richiesta di incontro sui problemi di sicurezza che ci sono nei campi fotovoltaici.

Il Sindacato Cobas, di fronte alla arroganza della azienda, ha intanto chiesto nella giornata dell’8 Aprile  l’intervento dello Spesal, struttura della Asl preposta ai controlli sui posti di lavoro.

La  richiesta allo Spesal di realizzare un controllo presso la azienda Rangers  ha lo scopo di   sapere finalmente  le regole a cui devono  sottostare come azienda   rivolte a  tutelare la salute dei lavoratori nella attività espletate  nei campi fotovoltaici.

La richiesta di incontro del  Cobas nasce nella giornata del 15 Marzo scorso quando  i lavoratori informano il Cobas  di strane comunicazioni aziendali in merito alla attività lavorativa nei campi fotovoltaici, che prevedono anche  provvedimenti disciplinari.

L’ incontro diventava  l’occasione per chiedere di  queste comunicazioni ed  anche  quali fossero le regole di sicurezza per il lavoro nei campi fotovoltaici.

Il diritto di conoscere i rischi e la formazione relativa    per una sicurezza lavorativa per questa azienda è forse qualcosa da non prendere in considerazione , pur sapendo che il diritto alla salute è un diritto costituzionale che può essere esercitato da ogni singolo lavoratore?

La paura che hanno avuto tutti i lavoratori fino ad oggi ad affrontare il problema è stata rotta , non si può andare a lavoro con la paura di non tornare a casa .

Il Cobas continuerà ad insistere fino alla soluzione del problema.

Brindisi 09.04.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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La grave situazione debitoria delle piccole imprese artigianali e commerciali a causa del sovraindebitamento è arrivata al ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso, grazie a una missiva che il presidente del Sistema economico e produttivo ed aree di crisi della Regione Puglia, Leo Caroli, gli ha inviato dopo l’incontro che ha avuto con Angelo Pignatelli, delegato regionale del movimento Partite iva. Il mesagnese ha spiegato al presidente alcune incongruità della legge 108/96, disposizioni in materia di usura, e la legge 3 del 27 gennaio 2012, con la quale si è disciplinato una nuova tipologia di concordato per comporre le crisi di liquidità del singolo debitore, al quale non si possono applicare le ordinarie procedure concorsuali. Leggi che secondo il rappresentante del movimento delle Partite iva regionali hanno scarsa attuazione.

Nella missiva epistolare del presidente Caroli, inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Puglia, Emiliano, e alla presidente del Consiglio, Capone, ha scritto: “Nei giorni scorsi ho incontrato il signor Angelo Pignatelli, rappresentante dell'associazione "Popolo delle partite Iva" e soprattutto un piccolo imprenditore in gravi difficoltà economiche, a cui è ormai negato l'accesso al credito e che, a causa della forte esposizione debitoria, ha dovuto chiudere l'attività”. Caroli ha, quindi, proseguito: “Nonostante gli interventi delle associazioni antiusura e delle organizzazioni a difesa dei commercianti in difficoltà, il Pignatelli non ha potuto risolvere i suoi problemi, che anzi si sono acuiti, tanto che la casa di proprietà dei genitori è ormai oggetto di procedura esecutiva. Lo stesso, poi, si fa portavoce di alcune proposte di modifica del quadro normativo, affinché le risposte siano più puntuali ed efficaci. Conoscendo la sua sensibilità e il suo impegno a sostegno dei piccoli imprenditori in difficoltà, il Pignatelli ci ha invitato a sottoporre, quindi, alla sua attenzione, la sintesi delle proposte che le inviamo in documento allegato”. Il presidente Caroli ha assicurato il ministro Urso che “parallelamente ci siamo attivati, per quanto di competenza della Regione, affinché il Presidente del Consiglio, che ci legge per conoscenza, e i capi gruppo del Consiglio Regionale valutino le proposte formulate dal Pignatelli. Considerato il fenomeno dilagante dei suicidi degli imprenditori, tali proposte appaiano meritevoli di attenzione ed ogni intervento, finanche ogni semplice contatto, può contribuire a lenire la sofferenza delle persone coinvolte”.

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Esperti a confronto nell’Autorità portuale per fare il punto su diffusione e contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili.

La gestione diagnostica e terapeutica delle malattie sessualmente trasmissibili è stata al centro di un convegno organizzato dalla Asl Brindisi nella sede dell’Autorità portuale. Dopo i saluti istituzionali del direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, del parlamentare Mauro D’Attis, dell’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, intervenuto in videoconferenza, hanno moderato l’incontro tra gli esperti il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e il direttore amministrativo Loredana Carulli.
Il sottosegretario al Ministero della Salute, Marcello Gemmato, impossibilitato a partecipare, in una lettera indirizzata al direttore generale ha espresso apprezzamento per la scelta del tema ritenendo “quanto mai necessario aggiornare un impianto normativo di molti anni fa, senza disperdere il patrimonio di conoscenze ed evidenze scientifiche finora costituito, ma sfruttandolo per immaginare nuovi percorsi di presa in carico di patologie che oggi, fortunatamente, dispongono di trattamenti in grado di contrastarle”.
I relatori, riuniti dal direttore del reparto di Malattie infettive del Perrino Salvatore Minniti, anche responsabile scientifico dell’evento, hanno fatto il punto sulla diffusione e sul contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili, con particolare riferimento all’Aids, patologia lontana dall’essere cancellata e dalla quale bisogna difendersi con la prevenzione. 
Nella platea, oltre a operatori sanitari e rappresentanti di ordini e associazioni di volontariato, presenti anche gli studenti di alcune classi delle scuole superiori. 
Per Minniti “l’evento di oggi è stato particolarmente importante perché riporta al centro dell’attenzione le malattie sessualmente trasmissibili che sono un fenomeno in rapida crescita, come possiamo constatare nei nostri ambulatori. La giornata è stata un’occasione di incontro tra operatori sanitari, amministratori, decisori politici e giovani. La grande partecipazione di studenti delle scuole superiori è meritoria: sono loro principalmente i destinatari della corretta informazione in materia di educazione sessuale. L’Hiv non è mortale come negli anni novanta ma una volta contratta la malattia si ha per sempre: per questo è fondamentale proteggersi adottando comportamenti responsabili”. 
“Il tema dell’Aids, dell’Hiv e delle malattie a trasmissione sessuale – ha detto il parlamentare Mauro D’Attis – è stato ripreso nella scorsa legislatura e in questa, grazie a una proposta di legge della quale sono primo firmatario e relatore, abbinata a quelle presentate da altri colleghi. È necessario innovare gli strumenti di contrasto a queste patologie puntando sulla cultura della prevenzione: è un bene che vengano organizzati eventi come questo con il coinvolgimento di operatori sanitari e giovani delle scuole”. 
Stefano Vella, docente di Global Health all’Università Cattolica di Roma, ha sottolineato che “l’Hiv è nato globale e lo è ancora. L’Aids ha causato nel mondo 40 milioni di morti e ci sono circa 40 milioni di persone con l’Hiv. Grazie ai farmaci si può vivere meglio, ma il problema, così come all’inizio, è per i paesi in via di sviluppo: in Africa, per esempio, abbiamo un milione e mezzo di nuove infezioni all’anno. Siamo riusciti a portare i farmaci anche nelle zone più povere, grazie al Fondo globale, ma ci sono persone che non sono raggiungibili e che sono ghettizzate perché omosessuali o tossicodipendenti. Ricordiamo ai giovani che la malattia esiste ancora e che anche in Italia abbiamo un certo numero di persone che arriva tardi alle cure perché non si preoccupa dell’Hiv”.
“La Asl di Brindisi - ha aggiunto Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge - ha avuto il coraggio di riaffrontare il tema delle malattie sessualmente trasmissibili e invitare gli studenti delle scuole. Abbiamo sempre meno nascite e dobbiamo pensare a questi ragazzi che sono i cittadini adulti di domani, occupandoci delle loro fragilità. Bisogna investire sui giovani con politiche pubbliche che riescano davvero a modificare i comportamenti”. 
Sergio Lo Caputo, docente di Malattie infettive nel Policlinico Foggia, ha evidenziato che “nell’ambito della gestione di questo genere di malattie quello delle reti è un problema fondamentale. Fare rete vuol dire mettere insieme delle persone, formare professionisti per ideare progetti formativi e risolvere i problemi legati a prevenzione, educazione sanitaria, terapia e ricerca. Abbiamo visto per l’Hiv negli anni novanta e di recente durante il Covid quanto sia stato importante il concetto di rete. Non sempre le amministrazioni riescono a stare al passo con i tempi dal punto di vista organizzativo: le malattie infettive sono caratterizzate da grande rapidità e versatilità. Più riusciamo a prevenire e più avremo successo”. 
 

Per il tour di appuntamenti culturali la Taberna Libraria di Latiano preannuncia una evento amarcord che intreccia cultura, storia, musica e sport in un unico denominatore comune: il ciclismo, una tra le discipline agonistiche piú popolari e amate nello stivale.

Una serata incentrata sull’affascinante mondo dei campioni sui pedali, grazie ai preziosi spunti riportati nel libro “Le leggende del Ciclismo. Da Gerbi a Pantani, tante grandi storie su due ruote” di Beppe Conti (Edizioni Diarkos) nel segno di chi, in sella alla sua bicicletta, ha scritto alcune tra le pagine più belle della storia sportiva italiana e di quanti sul solco tracciato dai grandi campioni continuano a riempire, a suon di trionfi, i fogli del tempo. Giovedí 18 aprile 2024 a partire dalle ore 19:00 presso Palazzo Martini, a Oria, andrá in scena "Le leggende del Ciclismo. Serata dedicata ai grandi nomi del ciclismo italiano", un evento organizzato dal contenitore culturale di Via Torre in collaborazione con Eco Planet fortemente voluto dal Sindaco di Oria Cosimo Ferretti, dall'Assessore al turismo, spettacolo, cultura e politiche giovanili Imma Torchiani e dal vice-sindaco Michele Locorotondo.
 
Ospite della serata, che sarà condotta dal giornalista brindisino Nico Lorusso, affiancato dal responsabile area eventi di Taberna Libraria Paolo Legrottaglie, lo scrittore Paolo Mirti che presenterà la sua opera Il campione e la bambina (Edizioni Raffaello) libro che celebra un lato straordinariamente umanitario della vita del campionissimo Gino Bartali immerso in un periodo tra i più neri della storia italiana, ma che fa conoscere il coraggio e l’umanità di protagonisti straordinari, una splendida storia sul mondo del ciclismo, sul rapporto  tra la dimensione sportiva e l’impegno civile e la solidarietà verso i più deboli. 
 
Paolo Mirti, 45 anni, di professione dirigente pubblico, è giornalista, autore di testi teatrali e collabora a diversi quotidiani e periodici. È da sempre appassionato della storia di Assisi, città nella quale ha in passato ricoperto l'incarico di assessore alla cultura.
 
Il campione e la bambina racconta dunque la vicenda di Gino Bartali, il campione del titolo, vincitore di  Giro d’Italia e Tour de France che, negli anni della Seconda Guerra Mondiale, diventa il postino degli ebrei, nascondendo nel sellino della sua bicicletta documenti falsi da stampare in una tipografia segreta di Assisi: tra i destinatari di quei documenti c’è la piccola Lea, tredicenne in attesa di una nuova identità che nasconda le sue origini e le garantisca una vita più sicura. Sia il famoso ciclista che la bambina in fuga saranno chiamati a resistere, rimanendo in sella anche quando la salita si fa dura e l’abisso sempre più vicino, tagliando il traguardo della salvezza e di una riconquistata libertà.
L’invito è quindi aperto a tutti gli interessati a partecipare a questo intenso momento di narrazione e confronto sul tema del ciclismo che ha segnato un’epoca, la riscoperta di quel fascino eterno dello sport delle due ruote che si snoda attraverso le storie dei protagonisti più rappresentativi, fitte di aneddoti, ricordi e rivalità; uno sguardo importante a quella splendida carovana del ciclismo professionistico che da sempre colora le strade. Un evento appositamente ideato per respirare l'aria delle grandi corse a tappe che promette spettacolo.
 
I posti (ad ingresso libero e gratuito) sono prenotabili (sino ad esaurimento) telefonando esclusivamente ai numeri 338/43.08.881 e 349/71.85.690.   
 
 
 
 
   


Discarica di Autigno a Brindisi.Bruno: “Stanziati 2 milioni e 900 mila euro per la messa in sicurezza. Dalla Regione Puglia enorme attenzione per una piaga ambientale a cui dobbiamo porre fine”.

Di seguito una nota  del  Presidente del Comitato di Protezione Civile, Maurizio Bruno:

"Un importantissimo finanziamento da 2 milioni e 900mila euro per lavori di bonifica e messa in sicurezza della discarica di Autigno, a Brindisi, è stato approvato  dalla giunta regionale, su proposta dell’assessora all’Ambiente Grazia Maraschio.

"E’ un ulteriore, enorme, passo in avanti nel lavoro che stiamo realizzando per disinnescare definitivamente quella che è una spada di Damocle che pende da troppi anni sul territorio e sulla popolazione di Brindisi.  

"La discarica di Autigno è infatti chiusa da ormai otto anni, dopo più di tre anni di sequestro per la contaminazione della falda acquifera, da percolato che, anziché essere accumulato e fermato in superficie, ha attraversato il terreno, finendo appunto in falda. 

"Da allora la discarica Rsu Nubile ha bisogno di essere rimessa in sesto e l’area bonificata. Mancavano i fondi necessari per farlo. Ma la Regione Puglia  sta ancora facendo tutto quanto in suo potere per riuscirci.

"In questi anni, in Commissione Ambiente, mi sono speso costantemente per accelerare i tempi e trovare i fondi necessari. Per questo motivo voglio ringraziare in particolare l’assessora Maraschio per avermi ascoltato e per aver proposto questo finanziamento da quasi 3 milioni, che se non sarà definitivo, sarà senza ombra di dubbio fondamentale.

"Ora bisogna solo mettersi al lavoro, non sbagliare nulla, non attendere oltre e rimettere finalmente in moto un sito fondamentale non solo per tutta la comunità brindisina, ma per l’ambiente, i costi, la salute e la sicurezza di tutti".

Operativo Ryanair estate 2024. Ppagliaro: “8 nuovi collegamenti su Bari, 2 su Brindisi: fotografia del divario a regia Aeroporti di Puglia”.   

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
 
“Bari batte Brindisi 8 a 2: è un confronto impari, quello dell’offerta di nuovi collegamenti attivati da Ryanair per l’estate 2024. Il mazziere Aeroporti di Puglia, come sempre, distribuisce le carte a favore di Bari e lascia i rimasugli al Salento. Il piano operativo dei vettori non viene calato dall’alto ma è frutto di trattative con la società che gestisce gli scali pugliesi. E quella società – lo denunciamo ormai da anni – non fa gli interessi dell’intera regione ma è a trazione sfacciatamente barese. 
“Anche per la imminente stagione estiva, lo scalo salentino viene penalizzato da Ryanair con due soli nuovi collegamenti (Danzica e Trieste) su 23 complessivi, mentre a Bari ne partono 8 nuovi (Atene, Dubrovnik, Girona, Malaga, Rhodes, Tirana, Tolosa e Katowice) per un totale di 57 collegamenti. Bastano questi numeri a fotografare la disparità che contestiamo da sempre, rivendicando il potenziamento dell’Aeroporto di Brindisi che continua invece ad essere penalizzato e sottodimensionato. Per i viaggiatori salentini e per i turisti si tratta dell’ennesima mortificazione, che smentisce la propaganda di Aeroporti di Puglia nel silenzio tombale della Regione, che dovrebbe farsi garante di equità per tutti i suoi territori”. 

Tragedia sulla Statale 107: investita Marilena Brudaglio, podista di Andria. Una tragica notizia ha colpito la comunità sportiva con la prematura scomparsa della podista Marilena Brudaglio.

Marilena è stata investita da un automobilista mentre si allenava lungo la Statale 107, la strada che collega Andria a Castel del Monte. La sua dipartita ha scosso profondamente la comunità dei Runners e ha sollevato importanti questioni sulla sicurezza degli atleti amatoriali che praticano il running.
 
Mesagne, purtroppo, non dispone di infrastrutture adeguate per gli appassionati di corsa, come piste ciclabili o aree protette per gli allenamenti. L'assenza di tali strutture espone i podisti a rischi elevati mentre si allenano lungo le strade trafficate della città.
 
Nel tentativo di migliorare la situazione, l'amministrazione comunale di Mesagne ha annunciato l'intenzione di realizzare un impianto di atletica leggera nel quartiere Zecchino. Tuttavia, fino a quando questa struttura non sarà completata, l'ASD Atletica Mesagne esorta gli sportivi a prendere precauzioni durante gli allenamenti.
 
Si consiglia a tutti gli atleti di allenarsi lungo la Via Tumo, (strada che collega Mesagne a Latiano) dove di recente è stata installata una segnaletica per avvisare della possibile presenza di pedoni. È fondamentale indossare abbigliamento ad alta visibilità e evitare gli allenamenti alle prime luci dell'alba e dopo il tramonto, quando la visibilità è ridotta e il pericolo di incidenti aumenta.
 
La morte di Marilena Brudaglio ha evidenziato la necessità urgente di migliorare le condizioni di sicurezza per i podisti amatoriali a Mesagne e di garantire un ambiente più sicuro per la pratica del running nella città. La comunità sportiva locale si unisce nel dolore per la perdita di Marilena e si impegna a promuovere la sicurezza e la consapevolezza tra gli atleti.

Operazione della Guardia costiera di Brindisi che ha fermato un pescatore con 700 ricci di mare pescati abusivamente. Dunque, continuano senza sosta i controlli da parte dei militari della Guardia Costiera di Brindisi per quanto riguarda al contrasto della pesca illegale, con particolare attenzione alla pesca ed al commercio illegale del riccio di mare, anche alla luce della recente Legge Regionale n. 6 del 18 aprile 2023 ‘Misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare”, che vieta nel mare territoriale della Puglia il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi per tre anni.

Durante i controlli lungo il litorale di giurisdizione, in località Cavallino del comune di Brindisi, i militari della sezione Polizia Marittima della Guardia Costiera di Brindisi, hanno individuato un pescatore subacqueo intento alla pesca del riccio di mare. I militari si sono appostati ed osservato l’attività del sub, una volta fermato, il pescatore abusivo è stato trovato in possesso di circa 700 esemplari del pregiato prodotto ittico. I ricci, freschi ed ancora allo stato vitale, verosimilmente destinati ad alimentare il mercato illegale lungo strade del territorio comunale o presso esercizi di ristorazione, sono stati sottoposti a sequestro ed immediatamente rigettati in mare. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa pari a 2.000,00 euro.

Il Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Luigi AMITRANO, assicura che in questi giorni, in tutto il Compartimento Marittimo di giurisdizione, continueranno gli accertamenti al fine di verificare il rispetto, non solo della normativa in materia di cattura dei ricci di mare, ma delle leggi che tutelano l’intera filiera ittica ed il consumatore finale.

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