Redazione

Il trasporto pubblico su gomma e via mare ha svolto un ruolo insostituibile, nei giorni del “G7”,, per i cittadini di Brindisi, oltre che per turisti e visitatori.
 
Grazie ai servizi straordinari realizzati d’intesa con l’Amministrazione Comunale, infatti, più di ottomila persone hanno usufruito dei collegamenti da e per l’aeroporto del Salento, mentre sono stati 2.500 (con un aumento del 120% rispetto ai giorni normali) i passeggeri delle motobarche che hanno collegato il rione Casale con il centro cittadino.
 
“Questi risultati – afferma la Presidente della STP di Brindisi, avv. Alessandra Cursi – premiano il grande sforzo della nostra società che ha messo a disposizione personale e mezzi aggiuntivi per poter realizzare i servizi extra previsti per i giorni del G7. Il tutto, contribuendo ad alleviare i disagi dei cittadini e dei passeggeri in partenza dall’aeroporto”.

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Due auto sono andate a fuoco a Mesagne nella notte appena trascorsa. L'episodio si è verificato in via Raffaello, nel rione Grutti, dove un NissaN Qashqai e un Fiat Doblò di proprietà di un operaio sono andati a fuoco. Sul posto sono giunti i vigli del fuoco di Brindisi e una volante del locale commissariato. I vigili hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Indaga la polizia. 

Due auto sono andate a fuoco nella notte a Mesagne: è dolo. Un atto intimidatorio messo a segno ai danni di un uomo che apparentemente non ha nessun problema che possa far comprendere tale gesto. Perché di questo si tratta. Intimidire il proprietario per bloccare qualche sua iniziativa o punire qualcosa che avrebbe fatto. Ma cosa? Con questa domanda sono iniziate le indagini degli investigatori. Sul posto dell’incendio sono giunti i vigili del fuoco di Brindisi che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la zona. Su tale episodio indaga la polizia. L’episodio si è verificato la notte scorsa nel quartiere Grutti. Erano da poco trascorse le ore 3, quando in via Raffaello si è sentito un crepitio e poi delle esplosioni. Il crepitio non era altro che le fiamme che stavano avvolgendo due auto, un Fiat Fiorino e una Nissan Qashqai. Le esplosioni non erano altro che i vetri delle auto che sotto il calore delle fiamme esplodevano uno dopo l’altro. I residenti sono usciti in strada e si sono trovate le due auto in preda alle fiamme. Tra i presenti anche il proprietario dei due mezzi. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta una squadra di vigili del fuoco di Brindisi. Gli operatori hanno iniziato a spegnere le fiamme e successivamente hanno messo in sicurezza l’area. Purtroppo i due mezzi sono andati completamente distrutti. In via Raffaello è giunta anche una volante della polizia i cui agenti hanno immediatamente avviato le indagini. La prima cosa da escludere, naturalmente, è l’accidentalità dell’evento. I due mezzi, infatti, erano parcheggiati a una decina di metri uno dall’altro. I vigili del fuoco hanno eseguito un monitoraggio dei mezzi e nelle prossime ore consegneranno agli investigatori una relazione nella quale ci sono gli elementi utili per le indagini. In pratica la tecnica utilizzata dai piromani per appiccare il fuoco e il combustibile utilizzato. Dalle prime indagini sembrerebbe esclusa la matrice della criminalità organizzata. L’uomo secondo quanto è stato appurato nelle prime fasi dell’indagini sembrerebbe alquanto tranquillo. Stessa cosa per la famiglia. In ogni modo i poliziotti per venire a capo della vicenda hanno iniziato a scavare nella vita familiare. Le indagini possono contare anche su alcuni filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza che vi sono in zona. Al momento non ci si aspetta una svolta immediata nelle indagini poiché bisogna prima comprendere il movente per poi giungere a individuare gli esecutori materiali dell’atto intimidatorio.

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Tra i comportamenti virtuosi per tutelare l’ambiente rientrano gli acquisti a chilometro zero che sono adottati da quasi 1 consumatore su 3 nel Mezzogiorno (28,8%), con l’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia, che ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità del cibo locale che dalle campagne si trasferisce in città. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base del rapporto dell’ISTAT relativo alle “preoccupazioni ambientali” degli italiani. Nella lista dei comportamenti eco compatibili infatti l’Istituto di Statistica inserisce accanto all’attenzione a non sprecare energia e acqua, a evitare una guida rumorosa, anche azioni legati alle scelte alimentari, come l’acquisto a chilometro zero, ma anche la lettura degli ingredienti in etichetta e la spesa di prodotti biologici.

Dai dati spicca una maggiore propensione dei residenti nel Mezzogiorno a rivolgersi ai mercati contadini. Si conferma così vincente, anche in termini ambientali, la linea della Coldiretti di puntare sulla rete dei mercati di Campagna Amica che hanno raggiunto quota 1.200 con il coinvolgimento di 15mila agricoltori. Una scelta dunque che non solo garantisce qualità e sicurezza dei prodotti rigorosamente di stagione e provenienti dalle aziende vicine all’area di vendita, ma che offre anche un contributo importante alla causa ambientale perché grazie ai trasporti brevi riduce l’inquinamento.

A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% dei consumatori ritiene, secondo una rilevazione condotta nei mercati contadini, che comperare direttamente dall’agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali – rileva Coldiretti Puglia -, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione “No fake in italy”, partita dal Brennero e poi condotta sui porti, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina con uno scenario internazionale sempre più critico a causa dei conflitti in Medio Oriente - i mercati contadini offrono un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione – dice Coldiretti Puglia - cibo sicuro e approvvigionamenti costanti riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

Il successo dei farmers market è frutto della legge italiana di Orientamento in agricoltura del 2001 che premia la multifunzionalità dell’agricoltura e che Coldiretti ha fortemente voluto e sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale, una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona.

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La FPCGIL Medici e dirigenti SSN Brindisi, con la presente,

Denuncia

L’imminente pericolo di chiusura definitiva dell’UTIN e della neonatologia del P.O. A. Perrino.

Da sempre fiore all’occhiello dell’ASLBR, fattore decisivo per molte donne gravide nella scelta dell’ostetricia del Perrino (nonostante l’assenza di un servizio di partoanalgesia), scuola (anche di vita) per medici pediatri dell’ASLBR, l’UTIN di Brindisi, stante la gravissima carenza di organico medico specializzato in pediatria ed ultra-specializzato in neonatologia, è stata depotenziata, circa un anno fa in attesa di tempi migliori, riducendo sia le indicazioni all’attivazione della terapia intensiva ai neonati con almeno 34 settimane di vita gestazionale sia l’apertura di ambulatori specialistici. Un depotenziamento che, di fatto, era una chiusura sostanziale di una struttura dotata di personale in grado di salvare anche immaturi e prematuri financo di 25/26 settimane! A questa chiusura, naturalmente, non è conseguito altro che mobilità passiva verso altre ASL, fenomeni di rinuncia ed autoesclusione dalle cure, soprattutto tra coloro che non possono permettersi la migrazione sanitaria, o il ricorso al sempre pronto privato.

Quale sentimento possono provare, ora, lavoratori ed utenti di quella struttura di fronte alla imminente chiusura definitiva dell’UTIN ed il declassamento della UOC di Neonatologia a Punto nascita di primo livello (che comunque sarà sotto organico ed a sua volta a rischio di chiusura definitiva) a causa dell’ulteriormente peggiorata carenza di organico medico – a causa del prossimo collocamento in quiescenza del direttore e del recesso volontario di altra unità di personale medico cui recentemente era stato conferito un incarico dirigenziale gestionale-?

In pratica, attualmente, nonostante le procedure le procedure concorsuali del 2020 e del 2023, sono rimasti in servizio attivo soltanto quattro unità di personale dirigente (di cui un’unità esonerata dal lavoro notturno). Quattro sole unità di personale dirigente dove, invece, per garantire la piena esigibilità del diritto alla salute in condizioni di sicurezza, l’ASLBR, con la pianificazione del servizio di guardia notturna e festiva, dovrebbe prevedere la presenza complessiva, nei giorni feriali[1], di almeno tre dirigenti durante fascia oraria antimeridiana, almeno due unità durante la fascia oraria pomeridiana ed almeno una unità di guardia notturna e festiva, cioè una dotazione organica minima di almeno dieci dirigenti, con l’esclusione della/del dirigente con incarico di direzione (o della persona incaricata della sua sostituzione[2]), senza limitazioni di alcuna natura.

Una situazione paradossale per cui i lavoratori non possono che obtorto collo andare via perché, certo, non ambiscono ad un posto di lavoro dove vengono inibiti la gratificazione personale ed il senso di appartenenza e, contemporaneamente, viene aumentato il rischio clinico e i rischi professionali tra cui l’esposizione agli infortuni, alle patologie stress-lavoro correlato, allo straining, al burnout nonché alle aggressioni ed al contenzioso medico-legale, due patologie del conflitto sociale generato ed aggravato anche dalle disuguaglianze di salute nella provincia brindisina!

Come può essere salvata questa struttura? A parere di questa OS, per quanto complesso possa sembrare, obiettivo minimo e prioritario di codesta amministrazione è innescare un circolo virtuoso che ne recuperi attrattività e sicurezza e da lì procedere, un passo alla volta.

Ma occorre essere chiari che questo innesco non può essere, ancora ed ancora, il lavoro forzato di alcune unità e, magari anche, gratuito o a scapito dei periodi di riposo previsti dalla normativa (europea, italiana, regionale ed anche contrattuale). Codesta amministrazione sta vigilando sull’accumulo di credito orario dei dirigenti e sulla corretta pianificazione delle attività quotidiane del reparto?

Contemporaneamente, il ricorso all’acquisto di prestazioni aggiuntive, alla convenzione con la neonatologia del Policlinico ed agli ordini di servizio di medici ed operatori sanitari (provenienti da reparti a loro volta già in carenze di organico per cui conseguirebbero difficoltà nell’erogazione dei LEA nonché aumento delle liste di attesa), sono soltanto strategie di “rinforzo temporaneo”, misure troppo limitate che mostrano la corda nei mesi estivi durante i quali tutte/i le/i lavoratori hanno diritto ad un periodo di ferie! A costo di risultare una cassandra, questa OS ritiene che questa strategia potrebbe azzerare, nel breve periodo, la dotazione organica della neonatologia PS e ridurre ai minimi termini quella delle pediatrie ospedaliere coinvolte nella rotazione del personale medico nella neonatologia stessa del Perrino.

Innanzitutto, l’espletamento rapido di procedure concorsuali per acquisire forza lavoro è sicuramente un segno di attenzione da parte dell’amministrazione nei confronti di questa struttura.

Se è vero, poi, che la salute di lavoratori ed utenti dell’ASL è frutto della conoscenza, codesta amministrazione dovrebbe, inoltre, favorire e garantire percorsi di formazione continua, l’acquisizione e consolidamento di specifiche competenze in neonatologia (anche e soprattutto per dirigenti medici pediatre/i delle UOC di Pediatria dell’ASLBR) con strumenti che vanno dall’istituzione e funzionamento di gruppi di lavoro e studio, dall’adeguamento del piano formativo annuale alla formazione obbligatoria, al sostegno della formazione universitaria post-laurea, etc. Lavorare nell’UTIN del Perrino deve divenire interessante in quanto momento di in cui si apprende, non deve essere un momento in cui le persone vengono consumate.

In ultimo, nel merito delle motivazioni economiche e di progressivo riconoscimento di competenze e carriere, l’ASLBR potrebbe prestare maggiore attenzione e velocità nella ricostruzione delle carriere e nell’attribuzione degli scatti salariali dei dirigenti e, così, conferire e valorizzare incarichi di alta specializzazione ed elevatissima professionalità e non limitarsi al conferimento di incarichi gestionali (come se fossero il non plus ultra della carriera dei dirigenti di Area sanità)! Senza menzionare, sempre nell’ambito delle motivazioni economiche, il fatto che l’ASLBR potrebbe aumentare l’indennità variabile aziendale e rimodulare la distribuzione della retribuzione di risultato.

In attesa di cortese riscontro, distinti saluti.

Brindisi 18.06.2024

     
     

C. Luca Ghezzani

     

Coordinatore FPCGIL Medici e Dirigenti SSN Brindisi

       

 

[1] Cioè, nel totale dei giorni dell’anno detratti le domeniche ed i festivi infrasettimanali che, ai sensi della DGR 23 giugno 2009 n. 1100 Allegato B “Applicazione art. 9 CCNL 3.11.2005 e art. 5 del CCNL 17.10.2008” tabella I, sono nove il che equivale a dire che i feriali sono 365-52-9=304.

[2] nei casi di assenze di durata complessiva superiore ai due mesi, per riposo biologico, per congedo obbligatorio di maternità, per permessi retribuiti, di cui al CCNL 2019-21 Dirigenti Area Sanità Titolo III, Capi IV e V).

Domenica 16/06/2024 ad Ostuni presso la Masseria “Traetta Exclusive”, si è svolta la seconda edizione dell’evento “Traetta per il sociale”, organizzato con l’Università Popolare di Carovigno, che quest’anno compie 20 anni. Durante l’evento c’è stata la premiazione di “Un libro per l’estate”. Ad essere premiato, il libro di Teresa Vittoria Donadeo “Vi racconto di me”.

Questa la motivazione che ha portato alla premiazione «Il racconto dell’autrice Teresa Vittoria Donadeo, con uno stile chiaro e lineare, si configura come un diario di viaggio esistenziale dal quale traspare un lungimirante “modus vivendi”: affermazione della propria libertà, indipendenza di pensiero, realizzazione professionale, spirito di intraprendenza. Principi alla base per la caratterizzazione di soggetti pensanti».

 

Un libro assolutamente da leggere, in quanto riesce a rendere attuali, esperienze passate, che il lettore riesce quasi ad immaginare. L'autrice, Teresa Vittoria Donadeo, ha vissuto una vita davvero dinamica, che ha avuto inizio nel Salento, da bambina, con un passaggio chiave nella città di Brindisi, città dove Teresa ha conosciuto il marito, per passare poi in Africa, negli anni più importanti della sua esistenza, da mamma, moglie e insegnante e a Ceglie Messapica, dove ancora adesso gestisce l'Agriturismo Villa Mado.

Queste le parole dell’autrice Teresa Vittoria Donadeo «Ringrazio tutti gli organizzatori, mi sono commossa anche se non sono capace di far trapelare le mie emozioni».

Ha proseguito «Se qualcuno ha letto la mia autobiografia avrà capito che questa è il frutto delle esperienze negative e positive che ho vissuto».

 

 

“TRAETTA PER IL SOCIALE” – Un evento dedicato allo spettro autistico, che ha visto la presentazione del progetto-laboratorio “Orecchiette-La pasta che vorrei”, preparate da giovani con autismo. Non si tratta solamente di un'attività terapeutica, ma di un vero e proprio luogo di lavoro, che vede la presenza di supervisori d'eccellenza come lo chef stellato Massimo Bottura.

Ha coordinato la serata Luigi Cesaria, Presidente dell'Università Popolare di Carovigno e ha introdotto i lavori Giuseppe Primicerio, General Manager di Masseria Traetta.

Importanti le testimonianze e le concrete proposte operative venute fuori da questo meraviglioso incontro.

Durante la serata c’è stato l’intervento di rappresentanti istituzionali, tra cui l’europarlamentare di FDI, Chiara Gemma, del Coordinamento del Tavolo Provinciale per l'Autismo, con Antonio Calabrese, ma anche del CSV Brindisi-Lecce “Volontariato nel Salento”, rappresentato da Rino Spedicato, di una delegazione dell'associazione belga “Les amis de Benjamin di Bruxelles”, di enti del Terzo Settore ed anche di genitori.

Il noto conduttore televisivo Mingo De Pasquale, ha presentato il suo coinvolgente cortometraggio che racconta la condizione dell'autismo, con un particolare riferimento a quello degli adulti.

Un uomo di 47 anni è stato trovato morto ieri nel centro di Francavilla Fontana. I vicini da alcuni giorni non lo vedevano e hanno allertato i familiari che giunti in casa hanno trovato il congiunto morto. 

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Un incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di ieri in via della Rimembranza Carovigno, dove un'auto, per cause ancora in fase di accertamento, è andata a sbattare contro una statua del Cristo abbattendola e mandandola in frantumi. Il conducente di 64 anni è stato soccorso e condotto in ospedale per accertamenti. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani.

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Il Galà Art D’or - Premio alle Eccellenze rappresenta un'importante vetrina per le eccellenze italiane, promuovendo il valore del made in Italy attraverso eventi di grande impatto culturale. Ogni edizione ha saputo valorizzare il territorio pugliese, unendo tradizione e innovazione, e confermando il ruolo centrale dell’arte e della cultura nella promozione del nostro patrimonio nazionale.

Sabato 22 giugno 2024, alle ore 20, nella splendida cornice del Castello Dentice di Frasso, a San Vito dei Normanni (Br), avrà luogo la 4^ Edizione del “Galà Art D’or Premio Alle Eccellenze”.

Il prestigioso evento, la cui precedente edizione si è tenuta a Roma nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, è stato organizzato dalla Aps Spazio Art D’Or - Galleria Multimediale del Made in Italy, di cui è Ceo la nota jewelry designer e imprenditrice Marina Corazziari che è anche promotrice dell’evento e creatrice delle ambite sculture/premi.

Partner culturale e main sponsor della kermesse culturale è la Escape Campus Academy, accademia internazionale di lingue con sedi a Londra, Bari e Ibiza, insieme ad altri numerosi partners, associazioni e federazioni nazionali e internazionali che hanno deciso di essere presenti all’atteso evento. Fra queste: Confindustria, CNA, Fidapa Bpw Italy Distretto Sud Est, Fidapa Bpw Italy Bari, Confagricoltura, Dimore Storiche, Rotary Castello, Lilt, Anas Puglia, L' eleganza del Gusto nonché la prestigiosa Galleria "SanGiorgioArte", che farà dono di un’opera alla LILT (Lega Italiana per la lotta contro i Tumori).

Spazio Art D’or, riconosciuto come ente del terzo settore, nasce per promuovere il Made in Italy e il Made in Puglia attraverso l’arte, l’architettura, la moda, il food and wine.

L’ edizione “in coming” vedrà i Principi Giuliano e Fabrizia Dentice di Frasso aprire le porte della loro meravigliosa dimora per accogliere i pregevoli ospiti e quanti vorranno partecipare alla suggestiva serata di gala.

L’evento, che si preannuncia come tra i più mondani dell’estate pugliese 2024, sarà caratterizzato dalla presenza di tante personalità provenienti dai vari ambiti della cultura: comunicazione e giornalismo, imprenditoria e finanza, arte e architettura, moda, musica e cinema. Il nome dei premiati è top secret. Madrina del Galà 2024 sarà il soprano ligure di fama internazionale Angelica Cirillo.

Durante tutta la serata l’arte sarà celebrata nelle molteplici forme: momenti di puro intrattenimento e spettacolo, infatti, si alterneranno a “camei fashion” dedicati all'alta moda internazionale. La preziosa collezione "I Gioielli del Mediterraneo", disegnata dalla Corazziari, sarà presentata insieme ai caleidoscopici caftani in seta della stilista croata Sladana Krstic.

Nel magico parco del maniero prenderanno vita eleganti “tableaux vivantes" e si potranno ammirare le installazioni luminose denominate “Stars” progettate dall'architetto Guido Corazziari, la collezione delle "Jewel Cakes and Bags" realizzata dalla designer italo francese Dominique Dellisanti e le prestigiose ceramiche firmate da Giuseppe Fasano.

Il galà sarà impreziosito dalla preview di “Mediterranea Fashion Week” su concessione della Mad Mood Milano F.W. di Marianna Miceli (la sfilata completa si terrà domenica 23 giugno alle ore 20 sulla Scalinata Virgilio a Brindisi).

Nel corso della serata avverrà una degustazione di vini e tipicità gastronomiche del territorio gentilmente offerte da aziende partner come “Strada dei vini Doc Castel del Monte” e “Associazione Pasticcerie Storiche Biscegliesi 2.1”.

Si proseguirà con una cena placée allestita e servita nel magico parco del Castello.

La colonna sonora della cena di gala è curata dall’art director Emma Ceglie che per l’occasione ha invitato artisti fra i più rappresentativi del panorama jazzistico pugliese: Francesca Leone e Guido Di Leone, che insieme a Gianluca Fraccalvieri e Fabio Delle Foglie, portano in scena l’ultimo lavoro discografico intitolato: “Historia Do Samba” in cui i rinomati musicisti si fanno interpreti di canzoni in puro stile bossa nova.

Come iniziativa a latere del galà ci sarà una rassegna di auto d'epoca e sportive curata da Flavio Greco.

L’intera serata sarà ripresa in streaming dalle telecamere di Azzurra Tv Italia Support Made In Italy, di Nicola Benedetto e diretta da Vincenzo De Gregorio.

L’ufficio stampa è a cura di Titti Battista; la giornalista Viviana De Miccolis intervisterà i protagonisti della serata. L’assistente di direzione è Tea Baldini Anastasio. Fotografo ufficiale Checco De Tullio.

Ingresso solo su prenotazione. Per info 347-8446967 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Ennesimo danno ambientale al Canale Reale: guide ambientali, esperti e cittadini: “È necessario continuare la sensibilizzazione sul più importante corso d’acqua del Salento”. Apprendiamo con disappunto la notizia che l'alveo del Canale Reale sarebbe stato ricoperto e livellato “per i 360 metri lineari iniziali, con deviazione del deflusso delle acque sorgive su una canalizzazione creata artificialmente”.

La notizia, riportata dalle testate locali, riferisce che “i lavori sono stati realizzati con il riporto e lo spianamento di ingenti quantità di terreno e altro materiale lapideo, presumibilmente per ricavare superfici coltivabili” e che è stato denunciato dai Carabinieri Forestali di Ceglie Messapica il titolare di un’azienda agricola senza “alcun titolo autorizzativo per i lavori effettuati, né del Comune, né della Soprintendenza Aba e Paesaggio, e tantomeno dell’Autorità di Bacino”.

La nostra incredulità è aumentata dal fatto che proprio pochi giorni prima della scoperta effettuata dai Carabinieri Forestali, si era conclusa la prima edizione del “Canale Reale Green Festival”, nell’ambito del Contratto di Fiume, che ha coinvolto centinaia di persone in tutta la provincia di Brindisi e aveva come fine proprio quello di sensibilizzare le comunità locali sull’importanza di questo corridoio ecologico.

Siamo rimasti allibiti ancora di più nell’apprendere che questo reato sarebbe stato perpetrato al cuore di questo fiume, cioè proprio alle sue sorgenti, causando un danno ambientale inestimabile.

Ci chiediamo come sia possibile che un privato cittadino possa aver messo in atto un’opera di devastazione di tale portata proprio mentre gli occhi della Regione Puglia, dei Comuni di Villa Castelli, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni e Carovigno, oltre che di Istituzioni come Acquedotto Pugliese e di varie associazioni sono puntati su questo bene paesaggistico?

Stride a tal punto il contrasto tra i discorsi tenuti durante i lavori del Contratto di Fiume, siglato nel 2022, e questa amara notizia, che non si può fare a meno di notare una distanza tra il Canale Reale “immaginato” dalle comunità e, chiedendo scusa per il gioco di parole, il “reale” Canale Reale.

Come è stato possibile non accorgersi di quanto stava accadendo?

Prendiamo atto del fatto che le istituzioni dovrebbero approfondire la conoscenza di un territorio che ancora conoscono poco se non vogliono che tutte le parole pronunciate appaiano come vuoti gusci, come quelli che le cicale lasciano in estate sugli alberi di ulivo.

Qual è la conoscenza effettiva che Acquedotto Pugliese ha del territorio oltre ai meri spazi di sua competenza come i depuratori?

Di che cosa si parla quando si parla di Canale Reale? Di una vaga idea o di un insieme reale di acqua, terra, fango, piante e fauna? Si conoscono realmente i 48 chilometri del corso fluviale?

Sono mai stati fatti dei sopralluoghi sistematici che abbiano coperto tutto il corso del fiume?

Siamo sicuri che la situazione emersa dall’operazione “Fiume Sicuro” sia isolata e non ve ne siano altre analoghe che ancora non sono state portate alla luce?

Una domanda su tutte chiede una risposta: qual è il ruolo del Consorzio di Bonifica ARNEO in tutta questa vicenda? Come ha fatto ARNEO a non accorgersi di quanto stava avvenendo, quando proprio lo stesso consorzio è incaricato di bonificare gli argini del Canale?

Non sarebbe forse giunto il momento di mettere in discussione il ruolo di gestione che ARNEO ha sul Canale, individuando enti con competenze più adeguate?

L’attenzione attorno al Canale Reale negli ultimi anni è aumentata, così come la consapevolezza dell’importanza di questo fiume, sia dal punto di vista ecologico che storico e identitario per il nostro territorio.

Il territorio della provincia di Brindisi ha da poco avviato le procedure per candidarsi come sito MAB, Man and the Biosphere, UNESCO, “un programma intergovernativo [...] per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile”. (https://www.unesco.it/it/iniziative-dellunesco/mab/) .

Come può questo territorio aspirare ad un così alto riconoscimento nel momento in cui non è capace, nell’insieme dei suoi attori, di presidiare il proprio territorio?

Siamo consapevoli che il nostro territorio, quello dell’intera provincia di Brindisi, sia un territorio difficile, depresso economicamente ed esposto alla speculazione economica nelle sue più svariate forme.

Sappiamo che la sensibilità sulle tematiche ambientali è labile e molto spesso soccombe davanti all’illusione di un facile guadagno economico.

Conosciamo, infine, la crisi identitaria che coinvolge le nostre comunità e che le porta quasi a rinnegare un ambiente che spesso viene associato solo alla durezza del lavoro nei campi e alle ristrettezze economiche derivanti.

Da qui le persone fuggono, e fuggono anche perché le risorse naturali che abbiamo, che potrebbero essere sfruttate per creare uno sviluppo equo e sostenibile, vengono costantemente stuprate.

Intombando e sfregiando le sorgenti del Canale è come se si intombassero le speranze e il futuro di un’intera comunità.

In qualità di guide ambientali escursionistiche, operatori del turismo e del mondo dell’associazionismo, oltre che come singoli cittadini e società civile, chiediamo alla Regione Puglia, al Politecnico di Bari, ad ARNEO, all’Acquedotto Pugliese ai comuni di Villa Castelli,

 

Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, San Vito dei Normanni, Carovigno, che emergano e vengano assunte le responsabilità istituzionali in merito a quello che è avvenuto perché sarebbe riduttivo immaginare che siano solo da imputare all’imprenditore denunciato.

Firmatari/e documento di sensibilizzazione sul Canale Reale:

 

 

  • Paolo Summa, Guida Ambientale Escursionistica
  • Enrico Saponaro, Guida Ambientale Escursionistica
  • Stefano Bello, Guida Ambientale Escursionistica
  • Maria Domenica Maggiore, Guida Ambientale Escursionistica, Associazione Transumanza
  • Vincenzo Intermite, Guida Ambientale Escursionistica, Associazione Transumanza
  • Fabio Montefiore, Vice responsabile CamminaMenti Puglia Aps
  • Brunilda Tahirllari, Mesagne Bene Comune
  • Mario Badino, Insegnante
  • Maria Carmela Capraro, Aps Street View
  • Felice Lotesoriere, Imprenditore
  • Anna Chiara Scalera, Mesagne Bene Comune
  • Cinzia Randino, Educatore ambientale
  • Assuntina Sollecito
  • Giancarlos Stellini
  • Giuliana Gemma, Associazione il Giunco
  • Gabriele Fanelli, Fotografo, Associazione Petrolio
  • Marco Montanaro, Associazione Petrolio
  • Antonio Eugenio De Simone, Consigliere Comunale Francavilla Fontana, Partito Democratico
  • Francesco Schiavone
  • Francesca Mola
  • Pompilio Vergine, Ricercatore, Istituto di Ricerca sulle Acque del N.R.
  • Pierluigi Sarli, studente
  • Domenico Giglio, Il Popolo degli Ulivi
  • Adriano Saponaro, studente
  • Fabiola Fumarola
  • Alessandro Palazzo, commerciante
  • Gigliola Palazzo, Legambiente circolo Piaroa
  • Andrea Bitonto, docente
  • Valeria Denitto, educatrice
  • Luigi Strambaci, libero professionista
  • Anna Sacco, Guida Ambientale Escursionistica
  • Gaetano Pascolla, Guida Ambientale Escursionistica, Accompagnatore turistico
  • Ginevra Viesti, Guida Turistica
  • Fiorella Rubino, Guida Ambientale Escursionistica
  • Enrico Altini, biologo naturalista
  • Katrin Daniele-Petzoldt, Guida turistica e ambientale escursionistica
  • Rosa Grassi, Guida Ambientale Escursionistica
  • Giovanni Colonna, Guida Ambientale Escursionistica
  • Antonella Golia, Libera professionista, M’Arte sas
  • Domenico Ble, Docente
  • Francesco Salvatore Chetta, Guida Ambientale Escursionistica, Impronte Escursioni
  • Maria Franca Mangano, Guida Ambientale, coop Gaia

 

  • Ilaria Demitri, Guida turistica
  • Giancipoli Leonardo, Agente di commercio
  • Laura Scalera, Colture Urbane
  • Paolo Buccarello
  • Argentieri Angela, Guida Ambientale Escursionistica
  • Alessandro Perrone, Guida Ambientale Escursionistica
  • Cosimo Miola, Presidente Confcommercio Taranto
  • Maria Concetta Velardi, Guida Turistica
  • Rosario Gatto, Guida Ambientale Escursionistica
  • Simona Gatto, Docente
  • Andrea Tenore, Mesagne Bene Comune
  • Rossella Brando, Pedagogista
  • Fosca Tanzarella
  • Anna Lucia Demilito, Guida ambientale escursionistica
  • Ileana Tedesco, Guida Ambientale Escursionistica
  • Daniele Coluccia
  • Monica Fontanive, Mental Coach
  • Isa Zizza, Insegnante
  • Addolorata Gianfreda
  • Isabella Vitale, Avvocato
  • Nicoletta Mita, commerciante
  • Marco Marsella, Guida Ambientale Escursionistica
  • Carlo Cito
  • Carmen Vitale Avagliano, Guida Ambientale Escursionistica
  • Gianmarco Meo, Biologo
  • Elena Lenzi
  • Antonio Carlucci, Insegnante
  • Monica Fontanive
  • Francesco Bottari, Legambiente circolo Piaroa
  • Cloé Gosparo, Guida Ambientale Escursionistica
  • Francesca Radin, Agricoltrice, Azienda Agricola L'Onda Fertile
  • Anna Maria Cervellera, videoterminalista

Brindisi, 75 annunci di lavoro per 165 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dalal 24 giugno relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 72 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, edilizia 18, commercio 13, turismo 12, amministrativo 8, vigilanza 6,   pulizie 5, trasporti 5,  tecnico 4, metalmeccanico 4, servizi e terziario 3, termoidraulico 2, servizi alla persona 2, manutenzione 2, impiantistica elettrica 2,  alimentari 2, logistica 1, sanità 1, contabile 1 e artigianato 1.

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