Redazione

Il 9 febbraio 1974, per iniziativa di otto giovani mesagnesi, pieni di passione, di entusiasmo, di buona volontà e con la voglia di adoperarsi per lo sport e in particolare per il tennis, costituivano il Circolo Tennis Mesagne con rogito del notaio avv. Roberto Nicoletta.

Contestualmente alla stesura dello Statuto sociale, venivano designati gli incarichi nell’ambito degli 8 soci fondatori: Lelio Ostillio, presidente; Dino De Guido, vice presidente; Albino De Mauro, tesoriere; Antonio Guarini, consigliere; Bruno Guarini, consigliere; Vincenzo Leopardi, consigliere, Gino Sconosciuto, consigliere; Mario Semeraro, consigliere.

Sensibilizzati un centinaio di amici, che si erano avvicinati al tennis nei modi più diversi, veniva proposta una quota di iscrizione iniziale di £. 100.000 a famiglia, finalizzata a sostenere le prime spese per l’attuazione del progetto globale preparato attraverso un plastico dell’ing. Carmine Sconosciuto. Il 9 aprile 1975 veniva acquistato un suolo in c.da Palmitella con la benevola disponibilità di un caro amico di tutti, Nisio Carluccio, che vendeva il terreno a un prezzo ragionevole con pagamenti differenziati. Quindi si procedeva alla costruzione dei primi due campi in terra rossa, serviti da due piccoli spogliatoi e locale bar.Circolo_Tennis_Mesagne_febb_24_2.jpg

Proprio quando il progetto si avviava e pian piano si concretizzava, Dino De Guido, giovane e brillante avvocato, assistente di Criminologia presso l’Istituto di Diritto Penale dell’Università degli studi di Bari diretto dal prof. Renato Dell’Andro, uno dei primi ispiratori dell’iniziativa e vice Presidente in carica, concludeva a soli 28 anni la sua giovane, intensa esistenza, in seguito ad una tragica fatalità il 17 marzo 1976.

Il Circolo Tennis Mesagne, nell’Assemblea Ordinaria dei Soci del 2 Ottobre 1976, con affettuosa sensibilità, deliberava all’unanimità di intitolare il sodalizio a Dino De Guido che da allora si sarebbe chiamato Circolo Tennis “Dino De Guido” Mesagne.

Dino De Guido, purtroppo, non riusciva a presenziare alla inaugurazione del “suo” Circolo, con i suoi primi due campi in terra rossa, che avveniva il 31 ottobre 1976, con la benedizione dell’Arciprete don Daniele Cavaliere e la esibizione delle campionesse italiane juniores, le brindisine Elvy Intiglietta e Maria Fiume.

Dal 1977 ad oggi, il C.T. “Dino De Guido” si è dotato di sempre nuove strutture sino a diventare una realtà d’eccellenza nel panorama sportivo pugliese e nazionale: cinque campi da tennis in terra rossa di cui 1 campo coperto con una struttura tensostatica, 2 campi coperti con una struttura pressostatica, un campo polifunzionale (calcetto, tennis, pallavolo), 1 campo di padel, spogliatoi, palestra, sede sociale, segreteria, bar, anfiteatro.Circolo_Tennis_Mesagne_febb_24_1.jpg

Intensa l’attività agonistica e socio-culturale che ha svolto il sodalizio mesagnese in questo 50 anni. Innumerevoli sono stati gli eventi nazionali e internazionali organizzati dal “Dino De Guido” a cominciare dal lontano 1981 quando la Federazione Italiana Tennis affidò al circolo l’organizzazione della semifinale del Campionato europeo under 18 femminile della “Copa S.M. Reina Sofia” con la partecipazione delle squadre di Italia, Cecoslovacchia, Israele e Jugoslavia, attraverso tantissimi campionati europei giovanili.

Tantissimi in questi anni anche i successi dei tennisti del C.T. “Dino De Guido” Mesagne, giovani e meno giovani, nei campionati a squadre, nei tornei individuali a testimonianza dell’attenzione che sempre si è posta nei confronti della Scuola Addestramento Tennis, elemento determinante per la crescita di un Circolo Tennis.

E poi, i tanti riconoscimenti da parte delle istituzioni sportive pugliesi e nazionali i più importanti dei quali sono il conferimento da parte del CONI della Stella di Bronzo al Merito Sportivo nel 2005 e quella d’Argento nel 2015 a testimonianza delle benemerenze acquisite dal sodalizio in tanti anni di attività.

E al compimento dei 50 anni di grande operosità, sarà motivo di grande soddisfazione per tutta la famiglia del Circolo mesagnese, acquisire la più alta onorificenza, la Stella d’Oro al merito Sportivo. 

Il Consiglio di amministrazione del C.T. “Dino De Guido”, presieduto da Nicola De Guido, sta lavorando alacremente per definire un intenso programma di celebrazioni che saranno proposte lungo tutto il 2024.Circolo_Tennis_fine_anni_70_-_4.jpg

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Quanto accaduto oggi a Palazzo di Città rappresenta un fatto gravissimo che vede come protagonista una figura ingombrante ed ormai inaccettabile come quella del vice sindaco Oggiano. Aver rivolto in maniera provocatoria un bacio a donne vittime di violenza ed operatrici sociali rappresenta una provocazione inaccettabile che una persona sinceramente democratica e con ampia esperienza politica come il sindaco Marchionna non può accettare in maniera passiva. Da qui la richiesta di dimissioni immediate dello stesso vice sindaco.
 
Oggiano ha offeso platealmente (e davanti alla stampa) vittime di soprusi e testimoni di storie di violenza che funestano la nostra società. E tutto questo è accaduto proprio in un momento in cui in Italia si discute su come combattere questi fenomeni mettendo in campo ogni iniziativa possibile. A Brindisi, invece, si tagliano posti di lavoro, si riducono i servizi sociali e si offendono le donne con il bacio sessista del vice sindaco. Lo stesso personaggio politico che dai banchi dell’opposizione attaccava l’ex maggioranza di centro sinistra sul mantenimento di alcuni servizi sociali e che adesso, invece, resta stranamente inerme. Una politica, insomma, fatta di convenienze e di astuti silenzi intervallati da gesti violenti come può essere interpretato un bacio in quelle condizioni.
 
Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali

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I poliziotti di Mesagne questa mattina hanno tratto in arresto tre individui accusati di aver tentato una estorsione ai danni di un imprenditore edile di Mesagne. I tre sono stati trasferiti presso il carcere di Brindisi e di Lecce.

La Polizia di Stato, nelle prime ore della mattinata odierna, al termine di tempestive, intense ed accurate attività d’indagine, ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali in carcere nei confronti di tre individui residenti nelle province di Taranto e di Brindisi.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotte dal personale del Commissariato di P.S. di Mesagne, hanno preso avvio dall’acquisizione della denuncia di una tentata estorsione da parte di un imprenditore che ha riferito delle minacce subite da un uomo che pretendeva la realizzazione di una serie di lavori senza il pagamento di alcun corrispettivo; minacce poi ulteriormente realizzate con la collaborazione di due complici che, in un’occasione, lo avevano anche intimorito con armi da fuoco al fine di obbligarlo alla illecita prestazione d’opera. È stata, quindi, avviata rapidamente una meticolosa attività investigativa che si è conclusa con l’immediata identificazione dei presunti autori. Le risultanze investigative e le richieste cautelari della Procura sono state condivise dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi, che ha emesso le misure cautelari stamani eseguite.
Al termine delle formalità di rito i tre arrestati sono stati condotti presso le Case Circondariali di Brindisi e di Lecce onde poi svolgere il c.d. interrogatorio di garanzia degli indagati e quindi consentire agli stessi di difendersi dalle gravi accuse formulate.
È stato anche avviato l’iter procedurale per l’emissione nei confronti degli stessi di idonee misure di prevenzione personale da parte del Questore di Brindisi.

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Sono partiti i lavori programmati dall’Amministrazione Comunale per il recupero e la rifunzionalizzazione del Palazzo del Sedile di Piazza Dante.

“Il Palazzo del Sedile – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – tornerà presto al centro della vita culturale e sociale della nostra Città. Con l’intervento appena avviato vogliamo tutelare un pezzo del nostro patrimonio monumentale e metterlo al servizio della comunità, in particolare dei più giovani che qui potranno incontrarsi, confrontarsi e dare forma alle proprie idee.”

Questo edificio storico, eretto nel XVII secolo, negli anni ha assolto a diverse funzioni comprese quelle di tribunale, carcere, ufficio telegrafico e telefonico e, più recentemente, di biblioteca. Grazie al progetto voluto dall’Amministrazione Comunale il Palazzo sarà restituito alla cittadinanza diventando un polo culturale e sociale in grado di ospitare mostre, incontri, laboratori e attività per i bambini.

"I lavori – prosegue il Sindaco Antonello Denuzzo – prevedono la salvaguardia delle architetture originali, l’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti e una rifunzionalizzazione degli spazi interni con la creazione di un vero e proprio giardino sensoriale a disposizione dell’utenza. Uno spazio pubblico destinato alla cultura e alla creatività nel cuore di quello che è diventato il punto d’incontro serale di tanti ragazzi.”

Il progetto prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche, la realizzazione al piano terra di un infopoint e una sala polifunzionale dedicata a mostre e incontri pubblici, mentre al primo piano l’allestimento di spazi laboratoriali, multimediali e per attività rivolte ai bambini. L’intervento interesserà anche la terrazza del primo piano con la creazione di un giardino sensoriale. L’angolo verde è stato pensato come una esperienza in grado di coinvolgere tutti i sensi umani. È prevista la piantumazione di lavanda, menta, rosmarino, iris giallo, rose, viole, carice, penniseto, melograno e limone.

La definizione del progetto è stata preceduta da un accurato lavoro di indagini. Particolare attenzione sarà riservata alla facciata che tornerà alla sua configurazione originaria con la valorizzazione delle parti di pregio e l’eliminazione degli elementi moderni.

“La rigenerazione del Palazzo del Sedile – commenta l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – è stata ideata per incontrare le esigenze di una platea molto ampia di francavillesi. Siamo certi che questo luogo tornerà a ricoprire in tempi brevi la centralità che storicamente gli è riconosciuta.”

Per il restauro e la rifunzionalizzazione di questo edificio storico l’Amministrazione Comunale ha ottenuto un finanziamento di 1,1 milioni di euro dal Ministero dell’Interno con fondi del PNRR.

“Quando abbiamo progettato il recupero di Palazzo del Sedile – conclude il Sindaco Denuzzo – abbiamo pensato soprattutto ai giovani che da sempre soffrono per l’assenza di spazi adeguati. Le Istituzioni devono avere il coraggio di rivolgersi a loro non con spirito paternalistico, ma con fiducia. Da loro dipende il futuro della nostra Città.”

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Come ogni anno il Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni condivide con i Salesiani di Brindisi un momento di preghiera, riflessione e informazione in occasione del 172esimo anniversario dalla sigla del primo contratto di apprendistato, voluto da don Bosco, tenutasi l’8 febbraio del 1852. L’incontro si terrà alle ore 19 presso la Sala Grazia Balsamo dell’Istituto Salesiano. Interverranno la dott.ssa Graziana Casieri, presidente dell’ANCL UP Brindisi e la dott.ssa Marina D’Amato, funzionario presso l’ARPAL Puglia - Centro per l’Impiego di Brindisi. La riflessione sarà preceduta alle ore 18.30 dalla SS Messa.

 A 172 anni dalla firma del primo contratto di apprendistato voluto da San Giovanni Bosco,  il Progetto Policoro assieme all’Istituto Salesiano di Brindisi, ricorda questo importante momento per il mondo del lavoro alla luce del contesto attuale.

Un pomeriggio all’insegna dell’informazione con l’incontro che avrà luogo presso la Sala Grazia Balsamo alle ore 19, ma anche di preghiera con la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Mimmo Roma, che precederà l’evento alle ore 18.30.

Durante l’incontro interverranno la dottoressa Graziana Casieri, presidente Unione Provinciale dell’ANCL di Brindisi e la dottoressa Marina D’Amato, funzionario specialista in Mercato dei servizi e del lavoro presso l’ARPAL Puglia - Centro per l’Impiego di Brindisi. Le relatrici illustreranno lo stato dell’apprendistato e il panorama lavorativo della provincia.

L’evento sarà trasmesso anche in diretta sulla pagina Facebook del Progetto Policoro ed è gratuito e aperto a tutti.

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I pugliesi hanno speso nel 2023 oltre 600 milioni di euro in più per mangiare meno a causa del caro prezzi hanno dovuto tagliare del 3,9% le quantità di cibi e bevande acquistate. E’ quanto emerge dalla elaborazione di Coldiretti Puglia, su base dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio nei primi undici mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Una tendenza confermata dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +8,5% in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti regionale – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo.

Se in testa alla classifica delle strategie salva carrello c’è il ricorso – sottolinea Coldiretti – a sconti e promozioni, al secondo posto si piazza il taglio degli sprechi, con una maggiore sensibilità verso la riduzione del cibo che finisce nella pattumiera con effetti economici ed ambientali, anche attraverso l’utilizzo delle ricette del giorno dopo, con la cucina degli avanzi e il ricorso alla doggy bag al ristorante che quasi un cittadino su 2 (49%) è pronto a chiedere. Secondo Coldiretti/Censis il 77% degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa con relativa programmazione di cosa comperare che aiuta a tenere sotto controllo gli acquisti d’impulso ed a gestire con più oculatezza i budget familiari.

L’emergenza si estende – continua la Coldiretti Puglia – alle imprese agricole colpite dal maltempo che ha decimato i raccolti e dai bassi prezzi pagati alla produzione che in  molti casi non coprono neanche i costi di produzione con il rischio dell’abbandono di interi territori.

Le anomalie lungo la filiera sono evidenti dal grano al pane – sottolinea la Coldiretti Puglia - il prezzo aumenta fino a venti volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito, con una forbice che non è mai stata così ampia. Un chilo di grano che viene pagato oggi agli agricoltori attorno ai 24 centesimi serve per fare un chilo di pane che viene venduto ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro a seconda delle città. E le anomalie – continua la Coldiretti regionale - sono evidenti anche nei prodotti freschi come l’ortofrutta in cui il prezzo aumenta da tre a cinque volte dai campi agli scaffali, nonostante non debbano subire trasformazioni dal campo alla tavola.

Per combattere le distorsioni è stato approvato il decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti, che prevede lo stop a 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.

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Le prospettive del Servizio Idrico Integrato in Puglia: questa mattina a Milano il Presidente di Autorità Idrica Pugliese Toni Matarrelli, il Direttore Generale Cosimo Ingrosso, il Presidente di Acquedotto Pugliese Domenico Laforgia e il Presidente di Acque del Sud Luigi Decollanz hanno relazionato sul tema al Collegio di ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti Ambiente.

Obiettivo principale dell’incontro, definire un percorso condiviso per l’aggiornamento del sistema di tariffazione in Puglia, tenendo conto dell’approvvigionamento in capo a Società Acque del Sud, perseguendo il proposito di non incidere sulla tariffa riservata agli utenti pugliesi.

Dopo aver illustrato i dati di AQP, in vista dell’imminente scadenza della concessione, si sono portate all’attenzione di ARERA le diverse ipotesi di affidamento del servizio idrico previste dalla legge.

Il Presidente Matarrelli ha espresso «soddisfazione per la sintonia riscontrata tra gli Enti coinvolti sugli argomenti proposti, il modello pugliese è virtuoso».

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Ritorna, nelle scuole di ogni ordine e grado, il progetto educativo contro il bullismo ed il cyberbullismo promosso dal maestro Carmine Iaia  in tandem con le associazioni sportive brindisine della ASCR "Uniti per lo sport” di Brindisi con l’intento di proseguire sull’onda dei risultati in termini di partecipazione, apprezzamento e soprattutto denuncia ottenuti nella precedente edizione in merito al delicato tema trattato direttamente con gli studenti nelle scuole del Capoluogo e dell’intera Provincia.

Sarà l’auditorium dell’IPSSS "Morvillo-Falcone" di Brindisi ad ospitare, giovedì 8 febbraio 2024, il primo degli incontri. Il gruppo di esperti messi insieme dagli organizzatori, introdotto dalla Dirigente Scolastica Irene Esposito e moderato dal giornalista brindisino Nico Lorusso attiverà il dibattito, adeguato alla platea di riferimento, avvalendosi della capacità attrattiva del bisogno di narrarsi derivante dalle esperienze diretta delle aule scolastiche e/o dei contesti educativi, della ricerca dello spazio autentico dove, lontano da stereotipi, ciascuno studente potrà, anche in questa occasione, manifestarsi per quello che è.

Ogni relatore avrà il compito di avventurarsi con attenzione e competenza attraverso quel precario equilibrio che si vive nella fase adolescenziale, dove la denuncia e la lotta contro i fenomeni di bullismo possa essere raggiunto con la creazione di uno spazio di ascolto sincero dei bisogni più profondi dei giovani vissuta e vista come utile alternativa alla consueta mancanza di comprensione, empatia e accettazione di se stessi e degli altri.

In maniera diretta e perentoria e attraverso la narrazione di fatti realmente accaduti e vissuti direttamente dagli esperti interpellati, ognuno per la competenza nel settore di appartenenza, si manifesterà la necessaria condanna verso tutti quei rapporti umani basati su sopraffazione e dominio offrendo spunti e riflessioni al fine di una nuova consapevolezza del proprio personale percorso evolutivo e fornire, laddove necessario ribadirle, le corrette informazioni su strumenti legali che le combattono. Infine ci sarà anche lo spazio per  momenti di narrazione reciproca per agevolare l’emersione di dubbi, incertezze, paure, richieste affrontate con un dialogo costruttivo, critico, per comprendere le possibili resistenze e trasformarle in fattori di crescita.

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La classifica su arrivi e presenze dei turisti italiani e stranieri relativi all'anno 2023 conferma la Città di Fasano nella top five della Regione Puglia. Lo dicono i dati recentemente diffusi dall’Osservatorio del Turismo di PugliaPromozione alla Bit di Milano. Gli arrivi sono stati 177mila e il totale delle presenze 680mila.

Fasano è quinta dietro Vieste, Bari, Ugento, Lecce e precede Otranto e Gallipoli. Durante la conferenza stampa prevista il 6 febbraio, all’interno dello stand della Regione Puglia, dal titolo “Un portale su collina e mare: le terre di Fasano nell'anno del G7 si raccontano sul web”, verrà presentato l'innovativo sito istituzionale di destinazione turistica. Sarà l'occasione per commentare i dati che si sommano a quelli già in possesso del Comune grazie a «PayTourist», il software dedicato alla gestione e al pagamento dell'imposta di soggiorno.

L’analisi dei trend del turismo relativa all’anno appena trascorso offre un primo dato di grande rilievo: il mese di dicembre 2023 registra una crescita dei flussi che si attesta, in media, attorno al 50% in più rispetto a dicembre 2022. Il dato particolare è da inquadrarsi in quello più generale dell’intero anno 2023 che registra un +13% di presenze e un +11% di arrivi rispetto al 2022.

«I dati ufficiali su arrivi e presenze della Regione Puglia hanno confermato la nostra città tra le cinque migliori della regione – dichiara il sindaco Francesco Zaccaria -. L’anno turistico appena trascorso ci ha regalato risultati positivi e tantissime soddisfazioni che sono culminate con l’annuncio del Governo che Fasano, dal 13 al 15 giugno 2024, sarà la sede del prossimo G7. Un riconoscimento che ci emoziona e ripaga il lavoro svolto da tantissimi imprenditori lungimiranti che, con le loro “visioni”, hanno creato, nella nostra città, il turismo dell’eleganza, del racconto delle nostre radici e dell’impareggiabile professionalità. La sfida di domani è quella di consolidare il rapporto di collaborazione, che già ci sta regalando tante soddisfazioni, con la categoria degli albergatori e del settore extralberghiero e lanciare la sfida dei servizi di comprensorio. Il territorio della Costa dei Trulli merita, grazie ai numeri di arrivi e presenze, un riconoscimento formale da parte della regione. È fondamentale promuovere un comprensorio e non i singoli campanili, è fondamentale finanziare un sistema di trasporto comune, in attesa che il governo sblocchi NCC e Taxi. Se sapremo affrontare queste sfide, il futuro continuerà a sorriderci».

«Siamo entusiasti e orgogliosi di vedere Fasano tra le prime cinque mete pugliesi preferite dai viaggiatori di tutto il mondo - spiega l’Assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - Il 2023 ci consegna due dati sorprendenti: il +30% del periodo gennaio-aprile e il +50% di dicembre rispetto al 2022. Si concretizza così, passo dopo passo, la nostra strategia per un territorio attrattivo e dinamico non solo in estate ma in ogni stagione dell’anno, in grado di offrire eventi, opportunità ed esperienze di enorme qualità, per attrarre viaggiatori da tutto il mondo ma anche cittadini dei paesi limitrofi. Questo risultato si realizza grazie ad un lavoro continuo, svolto con passione e in sinergia tra istruzioni e imprese. Continueremo a lavorare assieme per organizzare sempre meglio questo sistema vincente e per offrire esperienze indimenticabili a chi sceglierà ancora Fasano come destinazione di viaggio».

La Giornata mondiale contro l’uso dei bambini soldato viene celebrata il 12 febbraio di ogni anno, con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo su questa terribile realtà e promuovere azioni concrete per porre fine all’impiego dei bambini come combattenti.

La storia della Giornata mondiale contro l’uso dei bambini soldato inizia nel 1997, quando il Movimento Mondiale per i Bambini Soldato (The Global Movement for Children Soldiers) è stato fondato dall’ex bambino soldato Ishmael Beah e da altri attivisti. Il movimento si è proposto di sollevare consapevolezza sulla questione e di promuovere l’azione a livello globale.

Nel 2002, le Nazioni Unite hanno adottato il Protocollo Facoltativo alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, che proibisce il reclutamento e l’utilizzo dei bambini soldato. È stato un passo importante per rafforzare la protezione dei bambini coinvolti nei conflitti armati.

Successivamente, nel 2004, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 12 febbraio come Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato. Questa data simbolica è stata scelta per ricordare il Protocollo Facoltativo, che è entrato in vigore il 12 febbraio 2002.

L’uso dei bambini come soldati rappresenta una grave violazione dei loro diritti umani fondamentali. Questa pratica compromette la loro sicurezza, la loro istruzione e il loro sviluppo sano. Porre fine a questa situazione è fondamentale per garantire un futuro migliore ai bambini e promuovere la pace e la giustizia.

Gioventù per i Diritti Umani Internazionale (YHRI) è un’organizzazione non a scopo di lucro fondata nel 2001, affiliata all’associazione Uniti per i Diritti Umani, che ha come obiettivo quello di insegnare ai giovani di tutto il mondo i diritti umani, in particolare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in modo che diventino sostenitori della tolleranza e della pace. YHRI è ora cresciuta in un movimento globale di individui, gruppi e leader nazionali e comunitari che stanno diffondendo il messaggio di ciò che sono i diritti umani e di come implementarli e proteggerli.

Gioventù per i Diritti Umani Internazionale fornisce materiale didattico sui diritti umani per le scuole e al di fuori dei tradizionali contesti educativi. Con l’obiettivo di raggiungere i giovani provenienti da diversi background, i materiali di YHRI fanno appello a persone di tutte le generazioni. Dall’insegnamento dei diritti umani attraverso conferenze e convegni a gruppi di hip-hop e danza, il messaggio si diffonde così in tutto il mondo.

I volontari di Gioventù per i Diritti Umani credono che al giorno d’oggi, più che mai, “I diritti umani devono essere resi una realtà, non un sogno idealistico”, come scrisse l’umanitario L. Ron Hubbard, per questo motivo invitano a visitare il sito it.youthforhumanrights.org  e ordinare gratuitamente il materiale educativo sui diritti umani.

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