Redazione

"Un mezzo per la vita" - Rush finale! L'artista Ignazio Deg si unisce all'iniziativa lanciata da Pierpaolo Piliego, "Un mezzo per la vita" Ail Brindisi. Proprio ieri, Ignazio Deg ha pubblicato un video sui social per sensibilizzare tutti i suoi follower a fare una donazione sul sito https://www.ailbrindisi.it/it/un-mezzo-per-la-vita-la-raccolta-fondi-di-pierpaolo-piliego-per-lail-brindisi/

‘’Stiamo per raggiungere l'obiettivo finale per l'acquisto di un mezzo che sarà di enorme aiuto per coloro che ne hanno bisogno. Pertanto, faccio un appello a tutti affinché effettuino una donazione’’.

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Giornata Animali, Enpa: “Pesante bilancio abbandoni estivi, tra luglio e agosto abbiamo recuperato ogni giorno 83 cani. Il 7 e l’8 ottobre saremo in oltre 100 piazze italiane”. Nel giorno della festa degli animali l’Ente Nazionale Protezione Animali traccia un bilancio pesante delle cessioni e abbandoni che hanno caratterizzato l’estate appena trascorsa: a luglio solo i volontari Enpa hanno recuperato 2345 cani mentre nel mese di agosto il numero è salito a 2852. “Quest’estate – spiega Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – solo noi di Enpa abbiamo recuperato più di 83 cani al giorno abbandonati o ceduti. Sono numeri che ci preoccupano e che ci fanno capire quanto ancora ci sia da lavorare per far capire alle persone che gli animali sono esseri senzienti e non oggetti di cui quando ti stufi ti puoi liberare. Serve più consapevolezza e responsabilità quando si tratta di accogliere un animale nella propria famiglia, è un problema anche culturale. Noi non ci stancheremo mai di ripeterlo e lo faremo anche il prossimo weekend quando i nostri volontari scenderanno in oltre 100 piazze italiane in occasione nella Giornata degli Animali Enpa per sensibilizzare attraverso eventi e incontri alla tutela e al rispetto degli animali, tutti gli animali non solo quelli domestici. Noi di Enpa non facciamo distinzioni, li proteggiamo tutti.” La Giornata degli Animali Enpa 2023 si svolgerà in oltre 100 piazze italiane sabato 7 e domenica 8 ottobre. Anche quest’anno per l’occasione è stata rinnovata la collaborazione con Amazon che ha allestito una “Piazza virtuale” per aiutare i tanti animali accuditi dall’Associazione nei rifugi e nei gattili: www.amazon.it/enpa.. E anche quest’anno media partner dell’evento è Radio Kiss Kiss. Per tutte le informazioni basta consultare la pagina dedicata all’evento.

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EOLICO: COLDIRETTI PUGLIA, METTERE FRENO AD ‘ABUSIVISMO ENERGETICO’ VIA MARE E PER TERRA; IN PUGLIA A RISCHIO AGRICOLTURA, PESCA E TURISMO

Si sta sviluppando via terra e per mare una sorta di ‘abusivismo energetico’ che mette a rischio l’agricoltura, la pesca e il turismo, una deriva che va fermata attraverso una attenta concertazione territoriale prima del rilascio di autorizzazioni per installare nuove foreste di pale eoliche, quando solo nel 2022 sono stati presentati al ministero progetti per parchi eolici galleggianti per poco più di 19 gigawatt. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in relazione ai nuovi parchi eolici che saranno realizzati oltre agli off-shore nei mari delle provincie della BAT, Taranto di Lecce, oltre a quelli sul suolo nella terra del Primitivo tra Lizzano e Torricella, a Cerignola.

“È necessario salvaguardare le campagne e i mari per garantire la sovranità alimentare, fermando le speculazioni ed il consumo di suolo e le potenzialità marine con impianti fotovoltaici via mare e a terra che sono incompatibili con l’attività agricola”, denuncia Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che occorre “concertare l’opportunità di installare queste mega foreste di pali eolici che rischiano di fare più danni che apportare benefici, prima di rilasciare le autorizzazioni. A rischio c’è la pesca e la mitilicoltura, il turismo che sconterebbe i danni dalla deturpazione del paesaggio e la Dop economy pugliese che produce 66 cibi e vini certificati DOP, IGP ed STG e vale 439 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%”, sostiene il presidente Cavallo.  

La flotta di 1.474 pescherecci ha un’età media di 38 anni ed è costituita per il 62% da scafi con una lunghezza inferiore a 12 metri – aggiunge Coldiretti Puglia – che è distribuita per il 68% nella GSA 18 e per lo più attrezzata con sistemi passivi, quando i 173 allevamenti di specie ittiche, registrati nell’Anagrafe Nazionale Zootecnica, sono per la maggior parte concentrati nella zona di Taranto e Foggia ed evidenziano una prevalenza verso la molluschicoltura (oltre l’80%).

E’ da rilevare che, nonostante la Puglia produca il 25% dell’energia eolica italiana e il 14% di quella solare, posizionandosi al primo posto per numero di impianti e per potenza installata di “nuove rinnovabili” – aggiunge Coldiretti Puglia - la quota di autoconsumo resta bassa, pari al 26%.

“Bisogna affrontare con senso di responsabilità il nodo della mancata individuazione delle aree idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili a fronte di una serie disordinata di iniziative avviate da fondi di investimento speculativi per quanto riguarda la localizzazione di impianti di grandi dimensioni, senza stabilire forme di coinvolgimento degli agricoltori, un caos decisionale che deriva dall’assenza di regole di governo del territorio che ha finito per partorire una sorta di abusivismo energetico, con un forte consumo di suolo e significativi danni collaterali ecologici ed economici”, insiste il presidente Cavallo.

E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano, conclude Coldiretti nel sottolineare peraltro l’importanza in tale ottica di sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.

La Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste attraverso, ad esempio, le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio, come nel settore del biogas-biometano che – conclude Coldiretti - ha conosciuto un’importante accelerazione verso la transizione energetica attraverso il riciclaggio di sottoprodotti e la riduzione dell’impronta ambientale e di carbonio, specialmente nella zootecnia.

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Giuseppe Rini, alias Caccavella, 93 anni è deceduto questo pomeriggio. A darne la notizia i figli e la moglie. Pino Caccavella aveva iniziato la sua carriera come venditore di auto e poi era stato assunto presso l'esattoria. Qui aveva fatto carriera. Figura di primo piano della Democrazia cristiana una volta in pensione aveva abbandonato la politica attiva. 

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, STRATEGICO FINANZIAMENTO DI 6 MLN EURO PER DIGA PAPPADAI; PERSO OGNI ANNO 89% PIOGGIA

Vanno ad aggiungersi ai 2 milioni di euro già stanziati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare

 

Strategico il finanziamento della Diga del Pappadai che consentirà di mettere in funzione una delle più note incompiute della regione, un’opera iniziata 29 anni fa e mai finita, perché la Puglia non può più permettersi di perdere acqua con oltre il  57% del territorio a rischio desertificazione. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in riferimento alla destinazione di 6 milioni di euro da parte della Giunta della Regione Puglia dai fondi POC per il completamento della diga del Pappadai, che vanno ad aggiungersi ai due del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, fondi con cui il consorzio di bonifica potrà quindi procedere con la gara d’appalto per arrivare ai collaudi e all’afflusso di acqua nell’invaso per l’agricoltura del tarantino e del Salento.

La Diga del Pappadai è entrata nell’agenda di Governo e della Regione Puglia delle opere pubbliche da attenzionare, dopo il sopralluogo organizzato da Coldiretti Puglia con il sottosegretario di Stato all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra sulla diga che avrebbe dovuto portare l’acqua nelle campagne tarantine e salentine, opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997 in pietrame con manto, con una quota di massimo invaso di 108,5 metri sul livello del mare, mai utilizzata e di fatto abbandonata – aggiunge Coldiretti Puglia – che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti.

La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di ac qua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

Con il simbolico taglio del nastro, si è inaugurata oggi, martedì 3 ottobre, la nuova palestra della scuola «don Milani - Fortunato» di Montalbano. A fare gli onori di casa e presiedere la cerimonia di inaugurazione la dirigente scolastica Roberta Leporati, che insieme al sindaco Francesco Zaccaria, all’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino e all’assessore alla Pubblica Istruzione Donatella Martucci, ha inaugurato la nuovissima palestra della scuola media «G. Fortunato», nella frazione di Fasano, su cui l’amministrazione comunale ha effettuato interventi di adeguamento sismico, impiantistici, completamento ed efficientamento energetico, prevenzione e protezione antincendio.

«Finalmente anche Montalbano ha una palestra moderna e sicura: una superficie complessiva di 976 metri quadrati di cui 400 per la palestra e il resto per aule, laboratori e bagni - dichiara il sindaco Francesco Zaccaria -. Aggiungiamo un ulteriore tassello alla politica di miglioramento dell’impiantistica scolastica e sportiva del nostro territorio: un impegno preciso assunto in campagna elettorale, perché la scuola di Montalbano era l’unica a non avere una palestra, dato che i lavori erano cominciati nel lontano 2005 ma mai ultimati. Ringrazio la struttura del settore Lavori Pubblici guidato dalla dirigente Rosa Belfiore, l’assessore Gianluca Cisternino e il suo predecessore Antonio Pagnelli. Grazie a questi lavori i nostri ragazzi possono studiare, e i loro insegnanti lavorare, in ambienti rinnovati, efficienti e soprattutto sicuri. Il loro benessere passa anche dallo sport e dalla possibilità di farlo a scuola: tutti noi amministratori ci auguriamo che in questa struttura i nostri ragazzi possano imparare divertendosi, offrendo nuovi spazi alle società sportive presenti nel nostro territorio».

«Dopo decenni di attesa – dice l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino – finalmente Montalbano ha una palestra dove gli studenti possono fare sport e attività in un luogo sicuro, efficiente e al passo con i tempi. Questa struttura è un altro impegno del programma opere pubbliche portato a termine e che si inserisce nel solco delle politiche di miglioramento dell’impiantistica scolastica e sportiva del nostro territorio. Sport, benessere e inclusione sociale sono necessari ad ogni comunità, grande o piccola che sia, e la frazione di Montalbano aveva bisogno di un luogo come questo per i suoi ragazzi, perché lo sport è fondamentale per la loro formazione ed il loro benessere».

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Mens Sana Mesagne e  AIDO ancora insieme. Si rinnova anche per la prossima stagione sportiva la collaborazione tra l’associazione sportiva mesagnese e il gruppo dei volontari mesagnesi.
L'A.I.D.O. Associazione Italiana per la Donazione Organi, Tessuti e Cellule sostiene la scelta volontaria, gratuita e anonima sulla donazione degli organi e sull'importanza del trapianto quale terapia salva-vita ed è impegnata per consentire ai cittadini di fare una scelta ragionata e consapevole, per questo appare sempre più importante il tema dell'informazione e del sostegno alla diffusione di una coscienza civile e solidale. Nel corso della stagione sportiva saranno organizzati momenti di sensibilizzazione al fine di promuovere le donazioni per un futuro di speranza. Il presidente AIDO Mesagne Concetta Franco: "La scelta dell'ASD Mens Sana di riconfermare la vicinanza all'AIDO, per la Presidenza del Gruppo Comunale AIDO Mesagne, indica una sensibilità particolare sia nel riconoscere il valore preminente della vita e della vita per tutti e sia nell'esprimere condivisioni per le finalità associative altrui, riconoscendosi comunità che sceglie la cultura del Dono".

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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, BOOM GELATO IN AUTUNNO BOLLENTE (+10%); SE NE CONSUMANO PIÙ DI 6 KG A TESTA

Il caldo anomalo spinge il consumo di gelato per difendersi dall’afa e non arrendersi all’arrivo dell’autunno, con un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando se ne consumano 6 chilogrammi a testa l’anno. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti Puglia, sugli effetti delle temperature praticamente estive dopo un settembre che si posiziona come il secondo più caldo mai osservato con una temperatura media superiore di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020 secondo gli esperti dell'Osservatorio geofisico modenese Unimore.

Il settore è comunque in espansione anche grazie – aggiunge Coldiretti Puglia - ai gelati 'inventati' dagli agricoltori che stanno proponendo il gelato al latte d'asina, al latte di capra, fino ad arrivare al gelato all'olio extravergine di oliva. Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se - sottolinea la Coldiretti regionale  - cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire "specialità della casa" che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o a chilometri zero come i gelati con frutta e verdura locali ma anche con formaggi DOP o grandi vini.

Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono – aggiunge Coldiretti Puglia - la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra e pecora, all’olio extravergine di oliva. Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, rigorosamente freschi con gusti a “chilometro zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

Una risposta alla ricerca di genuinità nel consumo di gelato che – sostiene la Coldiretti Puglia – è dimostrata dal fatto che tra le ultime tendenze si è assistito ad una crescente attenzione ai gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco ma ci sono anche – continua la Coldiretti regionale – le gelaterie tradizionali che si riforniscono dai produttori agricoli, creando gusti rigorosamente a km zero.

La produzione del gelato nel mondo ha oltre 500 anni di storia – continua la Coldiretti – con le prime notizie che risalgono alla metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata. 

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 Parte presso la Casa di Quartiere CAG Centro di Aggregazione Giovanile, il Progetto “Il Paradiso dello Sport”, azione ideata per avvicinare bambine/i e ragazze/i allo sport, promuovendo una sana collaborazione e competizione e, al contempo, offrendo loro un percorso di educazione alla cittadinanza attiva, integrazione sociale, socialità, rispetto e sane abitudini di vita, come alternativa alla micro criminalità organizzata.

Il Progetto, finanziato da Fondazione Decathlon, sarà realizzato dalla associazione ASD MFR (Capofila) insieme ad una cordata di associazioni composta dall’Istituto Comprensivo Paradiso - Tuturano, dalle Soc Coop. Amani e Solidarietà e Rinnovamento in qualità di enti gestori della Casa di Quartiere CAG, Bozzano Basket, Casale Volley 3, ASD Casale Calcio e Circolo della Scherma Brindisi. Il Comprensivo Scolastico Paradiso Tuturano e il CAG, oltre a mettere a disposizione le proprie strutture sportive, supporteranno il progetto nel coinvolgimento dei giovani, diventando cassa di risonanza per le iniziative e luogo di incontro fra le associazioni e le famiglie.

Il progetto prevede una serie di attività complementari con al centro lo sport, i suoi valori e i suoi benefici: le discipline sportive proposte saranno atletica, volley, calcio, basket e scherma, sempre con docenti laureati in scienze motorie e istruttori federali per ogni disciplina. Nel corso della settimana, le varie discipline si alterneranno, consentendo ai ragazzi di fruire di un’alfabetizzazione motoria il più ampia possibile, grazie alla diversificazione delle proposte.

Ai corsi sportivi si assoceranno attività formative rivolte anche alle famiglie e agli operatori, oltre ad allenamenti speciali con atleti che si sono distinti in alcune discipline. Gli operatori del CAG affiancheranno gli istruttori delle diverse discipline sportive, negli allenamenti e nella realizzazione di numerosi eventi come, per esempio, la terza edizione della Giornata Nazionale dello Sport 2024 promossa dal Coni, nell’area attrezzata del CAG e nel cortile della scuola Mameli.

“Il Paradiso dello Sport” rappresenta un’iniziativa importante per fornire strumenti e opportunità che, attraverso lo sport, rafforzino la partecipazione civica in un’area periferica della città di Brindisi dove ancora persistono un contesto fragile e un forte disagio economico e sociale. Cuore dell’intervento sarà la Casa di Quartiere Centro di Aggregazione Giovanile, sita in un bene confiscato alla criminalità organizzata e punto di riferimento per ragazze, ragazzi e famiglie del quartiere.

A supportare questo processo di cambiamento, la Fondazione Decathlon, Ente finanziatore del Progetto: “Il negozio Decathlon a Brindisi – spiega Claudio Algerini Store Leader Decathlon Brindisi - è aperto dal 2014 ed ha vissuto e vive integrato nel tessuto del territorio. Tanti ragazzi e ragazze entrati appena maggiorenni oggi sono donne e uomini che ancora, giorno dopo giorno continuano a vivere il negozio e la città con impegno e dedizione. Proprio la conoscenza della realtà della città di Brindisi e del quartiere Paradiso ha stimolato la nostra voglia di metterci in gioco a supporto di questo progetto”.

Il Paradiso dello Sport è stato proposto e verrà supportato in qualità di volontarie dalle SLO (Supporter Liaison Officer) della Decathlon Brindisi Marina Zongolo, Fancesca Cozzoli, Dora Marolo e Andreina Sergi. Il progetto avrà la durata di 3 anni e coinvolgerà circa 60 giovani brindisine/i dai 6 ai 14 anni per ognuno dei 5 sport proposti, per un totale di 300 ragazzi/e che saranno accompagnati nella crescita, non solo scolastica ma anche civica, gettando le basi per renderli futuri cittadini attivi.

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In quarant’anni la città di Mesagne ha fatto molta strada, diventando da città “Capitale della Sacra corona unita” a prima “Città della Cultura della regione Puglia”. Lì dove una volta vi erano vicoli inaccessibili in mano alla criminalità organizzata oggi ci sono percorsi turistici ed enogastronomici in cui si possono ammirare i gioielli dell’arta barocca salentina. Da borgo dalle cui case la gente fuggiva a ricercata realtà urbanistica locale. Da città asfissiata dalla piovra della criminalità a città libera. A guidare Mesagne verso questa rinascita è stato un drappello di sindaci che contro la criminalità organizzata ha issato il vessillo di legalità e di “Umana meraviglia”: Cosimo Faggiano, Damiano Franco, Mario Sconosciuto, Enzo Incalza, Franco Scoditti, Pompeo Molfetta e Toni Matarrelli. Con loro anche dei sacerdoti “coraggio” come il compianto monsignor Angelo Argentiero, parroco della chiesa Matrice, collocata proprio nel cuore del centro storico.

E poi don Saverio Martucci, monsignor Angelo Catarozzolo, don Francesco Campana, don Angelo Galeone. Ed i frati Carmelitani, padre Ignazio Episcopo, padre Anastasio Filieri, padre Carmelo Vitrugno e padre Marcello Minerva. E, infine, don Luigi Ciotti sempre presente nei momenti forti. Uomini che non hanno mai indietreggiato davanti alla criminalità, non hanno mai avuto paura di esporsi in prima linea, ma hanno spronato e guidato la città a ribellarsi. E così è stato grazie anche al lavoro svolto da poliziotti, carabinieri e magistrati. Oggi Mesagne sta vivendo un periodo d’oro del turismo che ha soppiantato il primato all’agricoltura come principale comparto economico. Tanti i giovani che stanno investendo, sia acquistando casa sia aprendo delle attività commerciali. Il clima è cambiato. A Mesagne si sono recuperati i valori, i diritti e si vive bene. Ma guai ad abbassare la guardia. La criminalità è stata soffocata, ma sotto la cenere c’è ancora del fuoco. Guai a soffiarci sopra. “Mesagne è rinata – ha spiegato il sindaco, Toni Matarrelli - nella seconda metà degli anni Ottanta, la città era considerata la capitale della Scu, la cosiddetta quarta mafia.

Oggi Mesagne è una città viva e attrattiva, una città che attraverso una straordinaria partecipazione di popolo ha dato vita ad un tessuto sociale in cui operano 115 associazioni che contribuiscono alla gestione dei nostri beni monumentali, degli spazi sociali e di 7 beni confiscati alla mafia. Mesagne ha coltivato il tema della cultura in tutte le sue forme”. Anche il tessuto economico è coeso e non indietreggia di un passo sul cammino della legalità. Ed è per questi motivi che oggi in Italia si parla del “Modello Mesagne”. L’ex questore Ferdinando Rossi, lo scorso anno prima di lasciare la questura di Brindisi, aveva scritto questo suo pensiero: “E’ importante che del fenomeno mafioso si continui a parlare. La città ha alzato gli argini contro la criminalità e il “Modello Mesagne” deve essere preso come un buon esempio da altri territori”.

Ma chi oggi investe e vive quotidianamente nel centro storico sono gli operatori commerciali. Come, ad esempio, Fabrizio Dipietrangelo, che guida un pool di ristoratori dell’associazione “Ristoratori riuniti”. “Oggi Mesagne è divenuta una realtà enogastronomica non solo in ambito locale, ma regionale”, ha esordito il presidente -. La presenza costante delle forze dell’ordine ci dà sicurezza e tranquillità per lavorare. Grazie alle amministrazioni comunali che hanno investito nel territorio. Ma anche grazie agli operatori commerciali che hanno investito del proprio e rimesso in moto la macchina dell’economia. Insieme abbiamo dato una svolta decisiva alla città. Quarant’anni fa il centro storico era in mano ai “padroni” che impedivano il normale svolgersi della vita. La Scu si era impadronita della città. Oggi, invece, è bello vedere gente che passeggia nell’antico borgo in completa sicurezza”.

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