Redazione
2 giugno. Brindisi è parte fondamentale della Repubblica
La Puglia, il Salento e questo territorio sono una componente importante e fondamentale della Repubblica Italiana a cui oggi dedichiamo la Giornata.
Una “Repubblica fondata sul lavoro” come ricorda la nostra Costituzione repubblicana e come ogni giorno ricordano le donne e gli uomini del Sindacato mentre accompagnano le sfide di tutti i lavoratori, di tutte le persone, nell’intera Repubblica.
Brindisi è al centro delle vicende d’Italia: non lo dice solo la storia di questo territorio ma anche l’attenzione che viene riservata da personalità di primo piano come il Segretario Generale Uil Pierpaolo Bombardieri che solo pochi giorni addietro ha voluto fortemente essere in Terra di Brindisi per testimoniarne la vicinanza.
Da qui la Repubblica riparte: da ognuno di noi.
UIL BRINDISI
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Sciopero aerei 4 giugno: cosa fare per salvare il viaggio
Dopo il rinvio del 19 maggio a seguito dell’alluvione in Emilia Romagna, l’Italia si appresta a dover fronteggiare un nuovo sciopero nazionale del trasporto aereo in occasione di domenica 4 giugno. Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati e voli in ritardo. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 230mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero aereo.
Per lo sciopero di domenica 4 giugno, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. Basta consultare il seguente link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.
Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di domenica 4 giugno. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.
In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.
“Risulta evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.
L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.
Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.
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PUGLIA: RIMUOVERE 200 KG DI MOZZICONI DI SIGARETTE PER CELEBRARE LA GIORNATA DELL’AMBIENTE
Rimuovere da terra oltre 50mila mozziconi di sigaretta, pari a 200 chilogrammi, in 100 appuntamenti in tutta Italia, di cui ben 12 in Puglia. È con questo ambizioso obiettivo che Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, celebra la Giornata dell’Ambiente 2023 nel weekend del 3-4 giugno. La finalità è quella di sensibilizzare tutti i cittadini, e in particolar modo i fumatori, sul corretto smaltimento e sui rischi connessi all’inquinamento e alla salute dell’incivile gesto di gettare per terra i mozziconi. I volontari di Plastic Free saranno in azione sabato 3 a Monopoli e Putignano (BA), Fasano e Villa Castelli (BR) e Gallipoli (LE) e domenica 4 ad Acquaviva delle Fonti (BA), Castrignano del Capo, Presicce-Acquarica e Taurisano (LE), Ceglie Messapica e San Vito dei Normanni (BR) e Mottola (TA).
“In Italia si stima che ogni anno finiscano nell’ambiente 14 miliardi di mozziconi di sigarette – dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus – All’interno di ognuno ci sono 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene, compresi arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina. Queste tossine danneggiano gravemente gli ecosistemi marini e rappresentano un rischio anche per i più piccoli che, inconsapevolmente, possono mettere in bocca un mozzicone lasciato per terra in un parco o su una spiaggia”.
Si stima che circa il 65% dei fumatori non smaltisca correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una grande quantità invade fiumi, coste e spiagge finendo inevitabilmente in mare. Scambiati per cibo, vengono inghiottiti da uccelli, pesci, tartarughe e altri animali marini, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento. Inoltre, le nanoplastiche contenute al loro interno impattano negativamente nella catena alimentare. Basti pensare che la quantità di polveri sottili prodotte da una locomotiva sono pari a quelle rilasciate da 5 sigarette nello stesso lasso di tempo.
“In pochi anni, grazie ai nostri 250mila volontari, abbiamo rimosso dall’ambiente oltre un milione di mozziconi di sigarette durante le tante iniziative sul territorio nazionale – prosegue il presidente De Gaetano – Un argomento che ci sta molto a cuore e che abbiamo inserito nella mozione Plastic Free presentata alla Camera lo scorso 30 maggio, dove chiediamo la creazione di smoking area per il rispetto dell’ambiente e delle persone, risorse per enti e associazioni per contrastare il fenomeno con controlli e sensibilizzazione nonché l’inasprimento delle multe per i trasgressori”, conclude.
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Cinque milioni per dotare le RSA di videocamere
Cinque milioni per dotare le RSA di videocamere, ma nessuno sa come accedere ai fondi, Il finanziamento destinato alla Puglia su disposto con il D.M. salute del 31 dicembre 2021.
Cinque milioni per installare telecamere nelle RSA pugliesi a tutela dagli anziani presenti nelle strutture. Soldi teoricamente disponibili, ma che nessuno sa come spendere perché non sono note le modalità di accesso al finanziamento. Un paradosso, tutto pugliese, che vede da un lato la possibilità di garantire alle famiglie uno strumento di maggiore tranquillità, grazie alla garanzia di poter prevenire eventuali episodi di violenza perpetrati nei confronti di ospiti anziani. Dall’altro le Rsa che sono nell’impossibilità di spendere il denaro perché non conoscono le procedure per poter beneficiare del contributo. I cinque milioni messi a disposizione della Regione Puglia per l’installazione delle telecamere di videosorveglianza nelle Rsa furono impegnati con il D.M salute del 31 dicembre 2021, un provvedimento che giunse in seguito ad una serie di fatti di cronaca che si consumarono in alcune Rsa della Puglia.
La misura rappresenta uno strumento fondamentale per garantire un ambiente sicuro e protetto agli anziani ospiti delle residenze, prevenendo e contrastando qualsiasi forma di maltrattamento o abuso. Le videocamere consentono di monitorare costantemente le attività all'interno delle strutture, contribuendo a prevenire in modo rilevante episodi di violenza o comportamenti inappropriati.
“Chiediamo che vengano tempestivamente illustrate le modalità di accesso al finanziamento – chiede Diego Rana, presidente nazionale del Tribunale dei Diritti del Malato – è un peccato sapere che delle risorse impegnate a tutela delle famiglie e degli anziani ospiti delle Rsa non vengano utilizzate. È ora di fare un passo avanti nella tutela dei diritti degli anziani e nella promozione di una cultura del rispetto e della sicurezza nelle strutture di accoglienza”.
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COLDIRETTI PUGLIA, DA ALLESTIMENTI A DECORAZIONI FINO A RAGÙ
FIORI: COLDIRETTI PUGLIA, DA ALLESTIMENTI A DECORAZIONI FINO A RAGÙ PETALI E ZUPPA MARGHERITE CON GLI EDULI IN CUCINA. Consigli utili per i consumatori sulla stagionalità sulle scelte per addobbare terrazzi e giardini e lezioni pratiche di decorazione, ma anche informazioni sull’utilizzo in cucina dei fiori che si mangiano.
Non solo sui terrazzi e nei giardini per allietare le case o nei mazzi colorati e carichi di simbolismi, i fiori recisi Made in Italy, scelti in base alla stagionalità e alle decorazioni, fanno bene alla salute umana e incidono positivamente sulla psiche, con i fiori eduli dai mille colori ed i delicati profumi che arricchiscono le preparazioni gastronomiche, dall’antipasto al dolce, di tutte le regioni italiane. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia che, in occasione della 40ª edizione di “Leverano in Fiore”, ha organizzato una giornata dedicata interamente ai consumatori, in partnership con Affi e Assofloro, con le aziende floricole e florovivaistiche arrivate a Leverano dalla Campania alla Liguria, dalla Lombardia alla Toscana, dal Veneto al Lazio, dalla Sicilia al resto d’Italia.
Spazio alle tendenze dello stile e dei colori, con i consigli utili per i consumatori sulla stagionalità – spiega Coldiretti Puglia - sulle scelte per addobbare terrazzi e giardini e lezioni pratiche di decorazione, ma anche informazioni sull’utilizzo in cucina dei fiori che si mangiano.
I fiori sono sempre stati usati in cucina, ma come spesso accade per le ricette della tradizione popolare, si erano persi nel tempo – aggiunge Coldiretti Puglia – per tornare prepotentemente alla ribalta oggi con il crescere dell’attenzione verso tutto ciò che è salute, alimentazione e gastronomia, anche sotto la spinta salutista alimentata dal Covid e dal cortocircuito alimentare innescato dal conflitto in Ucraina.
Rigorosamente selezionate in base alla ricercatezza della forma ed alla particolarità del gusto, le foglie commestibili – aggiunge Coldiretti Puglia – sono frutto di un’attenta selezione tra le biodiversità locali e gli ecotipi esotici: fresche, saline, lievemente amare o dal sapore di ostrica, le foglie commestibili sono un altro tesoro di verde, che impreziosisce le tue creazioni gastronomiche con note di colore e inaspettati sapori.
Commestibile è il fiore “nobile” per eccellenza: la rosa i cui petali si impiegano per la preparazione di marmellate, sciroppi, liquori e cocktail, ma anche – informa la Coldiretti regionale – per arricchire insalate e nella preparazione di risotti. Per ottenere un ottimo risotto i petali vanno lavati lessati per cinque minuti nel brodo, scolati e aggiunti al riso al momento di servire e rimescolati in tavola.
I petali della begonia possono arricchire sorbetti, macedonie e gelati in quanto hanno un sapore che ricorda il gusto acidulo del limone. Un gusto dolce hanno anche i fiori delle belle di giorno. Possono essere gustati crudi, mentre commestibili, dopo bollitura, sono anche le loro radici a tubero il cui sapore ricorda quello delle patate. Nella pasta, nei risotti, nei minestroni, ma anche nelle frittate e nelle insalate finiscono, con sapore gradevole ed effetto cromatico – segnala la Coldiretti Puglia – i petali e le foglie della calendula. I garofani possono essere utilizzati preparazione di liquori, ma anche come condimento per ottimi risotti e per guarnire biscotti e pasticcini. Con i petali dei gerani si preparano frittate, semifreddi, sorbetti, vini, liquori, ma sono ottimi anche come accompagnamento ai formaggi, ad esempio ricotta e crescenza. I fiori di lillà, con il loro caratteristico profumo, sono impiegati in pasticceria per arricchire di sapore creme, yogurt, gelati e crostate.
Con le viole – sostiene la Coldiretti Puglia – si preparano gelati, gelatine e confetture. I petali possono essere canditi o aggiunti freschi ad insalate e macedonie. Le margherite danno il meglio di sé in zuppa. Tritate, bollite una decina di minuti nel brodo, aggiunte a porro stufato in poco olio e purea di patate, mescolate per un’altra decina di minuti contribuiscono a realizzare una pietanza che si completa con dadini tostati di pane casareccio, olio, sale e pepe. Una salsa ottima per accompagnare le carni lesse si può preparare invece – fa sapere la Coldiretti regionale – con fiori di gelsomino e pistacchi pestati che vanno allungati con aceto balsamico, fecola di patate e cannella.
Nella preparazione del carpaccio di vitello il nasturzio ha un importante effetto decorativo, ma anche gastronomico. I fiori infatti vanno conditi nel piatto con il sughetto della carne emulsionato con olio, pepe e sale. I fiori, lavati e asciugati, vanno aggiunti a ricotta montata con erba cipollina. Con petali di girasole, rosa e garofano, aggiunti una decina di minuti prima che la cottura sia ultimata, si può fare un ottimo ragù di carne e fiori che può essere utilizzato come condimento di pasta o riso. E, infine, anche i fiori delle piante officinali, dal rosmarino al timo, dalla salvia all’issopo, dalla santoreggia alla borragine, possono dare un loro interessante contributo – conclude la Coldiretti Puglia – nella realizzazione di un formaggio fresco da servire su insalata di tarassaco.
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Anpi e la Festa della Repubblica
2 giugno 2023
Tocca la Storia, il Museo di Mesagne inaugura il percorso tattile. Nella stessa occasione il Comune ha firmato il protocollo con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Nell’Auditorium del Castello comunale, alla presenza del sindaco della città, Antonio Matarrelli, e del presidente UICI della sezione territoriale di Brindisi, Michele Sardano, è stato sottoscritto il documento che regola l’intesa per promuovere forme alternative e complementari di conoscenza dell’eccezionale patrimonio monumentale che Mesagne detiene. <<Il percorso permette a tutti i visitatori di toccare le riproduzioni dei reperti collocate accanto agli originali e di ascoltare le audio-descrizioni realizzate, ricevendo le informazioni di dettaglio sull’origine dei singoli pezzi esposti nel Museo>>, spiega il sindaco Matarrelli. Il progetto, avviato lo scorso anno e realizzato dall’Amministrazione Comunale con l’obiettivo di contribuire ad abbattere le barriere architettoniche, è a cura del direttore del Mater, Alessia Galiano. Ha preso forma tra le Sale del Pianoterra del Castello, raggiungibili dopo aver attraversato l’Atrio dell’antico Maniero. All’iniziativa di presentazione hanno partecipato la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Brindisi e Lecce, Francesca Riccio, il consulente comunale alla Disabilità, Antonio Calabrese, e Mimmo Stella, consulente comunale al Centro storico e ai Beni monumentali. Nei loro interventi, i relatori si sono soffermati sull’impegno a garantire forme di accessibilità universale, offrendo puntuali riferimenti alle progettualità che favoriscono l’attuazione del principio di pari opportunità.
Accarezzare il Cavalluccio giocattolo, appartenuto alle mani di un bambino vissuto tra il V e il III secolo prima della nascita di Cristo, toccare il Cratere a campana con scene di danza del IV secolo a.C. o l’intrigante Askòs, il recipiente per liquidi a forma di pantera utilizzato tra il II e il I secolo a.C, non saranno più né desideri, né tentazioni assolutamente irrealizzabili. Perché, se è vero che il percorso è stato creato pensando in particolare alle persone con limitazioni della vista, è altrettanto vero che la bellezza dell’esperienza non è preclusa a nessuno. E anzi, le riproduzioni che gli artigiani hanno ricreato con l’esclusiva abilità delle mani - senza dunque ricorrere a calchi - riscontrano in pieno il concetto dell’estetica del tattile, legata al superamento delle fruizione artistica come un’esclusiva del senso della vista. A tal fine, le copie dei reperti collocate su basi attraverso le quali è possibile leggere in braille i testi delle didascalie, recano dei QR code di riferimento che permettono di accedere ai contenuti sonori, in italiano e in inglese. La presentazione del progetto, la cui realizzazione ha potuto contare sulla collaborazione del Gal “Terra dei Messapi”, ha visto il coinvolgimento degli studenti dell’IISS “Epifanio Ferdinando” di Mesagne. impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Intanto il prossimo 4 giugno, prima domenica del mese, il Mater di Mesagne, Museo archeologico "Ugo Granafei" - percorso tattile incluso – potrà essere visitato gratuitamente, avvalendosi di guide specializzate.
Mesagne. I piccioni si accasano sulla facciata appena restaurata
La chiesa di Santa Maria di Betlemme è stata appena restaurata che i piccioni hanno ripreso a frequentarla. Purtoppo i loro escrementi acidi imbrattano e sbriciolano la pietra della bella facciata barocca. Peccato, se la Curia non interviene nel giro di pochi anni la facciata sarà nuovamente depauperata.
Pnrr: particolarmente virtuosa la Provincia di Brindisi
Con 4 mesi di anticipo sulla scadenza, fissata al 15 settembre, a livello nazionale le Province hanno già aggiudicato il 70% dei lavori e completato il 9% delle opere: quasi 800 milioni di gare già aggiudicate - di cui un 9% si è tradotto in opere completate e consegnate alle comunità - e il restante 31% in fase avanzata, con aggiudicazioni previste entro l'estate.
È questo il dato che emerge dal primo monitoraggio sui fondi Pnrr assegnati alle Province per la messa in sicurezza, efficientamento energetico e costruzione di nuove scuole secondarie superiori, effettuato dall'Unione delle Province d'Italia nel mese di maggio.
Nel dettaglio, in Puglia, particolarmente virtuosa è stata la Provincia di Brindisi: qui, superando la media nazionale, il dato sale dal 70% al 100% perché sono stati aggiudicati tutti i lavori previsti per un totale di 18 interventi per le scuole del brindisino con una spesa complessiva di 12.277.585,52 euro. L’aggiudicazione è avvenuta in largo anticipo rispetto ai termini del 15 settembre e gli interventi saranno completati nei tempi previsti.
“Un grande risultato ottenuto dall’ottimo lavoro svolto da tutti i tecnici dell’Area 5 della Provincia di Brindisi, guidati dalla Dirigente ing. Simona Bramato, che, nonostante le note difficoltà in cui si trovano ad operare le Istituzioni Provinciali, hanno centrato l’obiettivo di aggiudicare il 100% dei lavori - ha commentato particolarmente soddisfatto il Presidente Toni Matarrelli. Il mondo della scuola è da sempre una priorità per questa Amministrazione, concentrando i nostri sforzi per garantire ai ragazzi e al personale scolastico della provincia edifici sicuri e moderni”.
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Monsignor Intini amareggiato per il furto degli ori
Il furto degli ori della Vergine del Carmelo di Mesagne ha causato anche nelle sfere ecclesiastiche una chiara amarezza e un forte disappunto. Il furto di Mesagne segue di pochi mesi un altro furto sacrilego che si era verificato a Brindisi, nella chiesa di San Paolo Eremita, in cui era stato collocato il museo diocesano. Era il 21 marzo scorso, quando una banda di professionisti era penetrata all’interno del museo depredandolo di oggetti sacri di inestimabile valore. Inutile l’appello lanciato ai ladri dall’arcivescovo Giovanni Intini di riportare indietro la refurtiva. Così, sulla vicenda del furto degli ori della Madonna del Carmine è intervenuto nuovamente l’arcivescovo Intini. “Ho appreso del furto perpetrato a Mesagne nella Basilica del Carmine, in cui sono stati rubati gli ori appartenenti alla Vergine del Carmelo – ha esordito il presule -. C’è tanta amarezza anche in questa circostanza in cui è stata colpita la devozione di una intera comunità. Gli ori, infatti, hanno un valore per i cittadini che li hanno donati. Sono ori che hanno un vissuto, una storia. A volte di gioia altre volte di sofferenza”. Infine, Monsignor Intini ha tenuto a sottolineare che si “tratta di un gesto molto grave in cui resta colpita la religiosità dell’intera comunità mesagnese”. Sul furto è intervenuto anche don Pietro De Punzio, parroco del santuario di Mater Domini, che nel 1993, esattamente 30 anni fa, fu depredato da due tele artistiche di grandi dimensioni, una realizzata da Domenico Pinca e l’altra da un autore ignoto salentino del XVIII secolo, di enorme valore storico-economico. “Ha ragione l’arcivescovo quando dice che il furto è molto grave – ha spiegato don Pietro -. Infatti, è come se avessero rubato nell’abitazione di ogni mesagnese. Tanta è la devozione verso la nostra Patrona. Purtroppo questi episodi causano un clima di incertezza. Anche se la città sembra tranquilla c’è chi si muove nel sottobosco, causando questi episodi che lascino la gente sconcertata. La criminalità esiste e non bisogna mai abbassare la guardia”. Tuttavia, don Pietro sulla sicurezza delle fabbriche cristiane ha le idee ben chiare. “Le nostre comunità religiose – ha confidato - devono attrezzarsi sul fronte della sicurezza per evitare che accadano episodi come quello del furto degli ori”. Il parroco intende suggerire di dotare le chiese e gli ambienti ad esse collegati di impianti antintrusione, che siano allarmi sonori collegati con le forze dell’ordine e impianti di video sorveglianza con drive che registrano virtualmente su cloud esterni. Inoltre, per evitare spiacevoli episodi ha suggerito alla sua comunità parrocchiale e alla confraternita di Mater Domini di alienare qualsiasi oggetto di valore appartenente alla Vergine. “La Madonna non ha bisogno di questi ori devozionali – ha spiegato – meglio venderli e investire il ricavato in opere di bene, opere caritatevoli. Infatti, la devozione più bella è di condividere questi oggetti devozionali con coloro che hanno bisogno di un aiuto, un pasto, un letto, abiti e quant’altro possa lenire i propri disagi”.
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