L'assedio turco del 1594 di Taranto nelle Glorie di Guerrieri e d'Amanti di Cataldo Antonio Mannarino

Enzo Poci, Società di Storia patria per la Puglia Maggio 16, 2016 4027

"Tra Medicina e Poesia non è raro l'accordo. Il medico è portato dallo stesso esercizio della sua arte a un senso della vita che non riposa soltanto sulla materia ma s'alimenta anche di idealità. La Scienza lo rende partecipe dei misteri delle cose create, e gliene fa sentire meglio l'armonia. Il continuo contatto con la Vita e con la Morte lo pone innanzi a quegli stessi problemi che avvincono i poeti e assillano i filosofi. Ogni secolo ha avuto perciò la sua schiera di medici-poeti. E come ci sono stati fra essi quelli che hanno trattato la scienza con la grazia del fiore, la dolcezza del canto, la chiarezza della luce, facendone lirica, così altri si sono cimentati nell'arte del verso, guidati dalla sensibilità dell'animo loro o dall'usanza letteraria del giorno.

Al novero di quest'ultimi appartiene il tarantino Cataldo Antonio Mannarino, vissuto nella seconda metà del Cinquecento e nel principio del secolo seguente".   

Angelo Galeone, <<Taranto>>,IV,1935, n.7-8.

Ultima modifica il Domenica, 16 Maggio 2021 08:57