Redazione
Festa amara quest’anno per il carbonara day con il prezzo della pasta che è aumentato del 13% e quello delle uova del +3,6% rispetto allo scorso anno per effetto delle tensioni internazionali e dei rincari energetici e delle materie prime. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, divulgata in occasione della Giornata internazionale della carbonara che si festeggia in tutto il mondo. Il covid e le tensioni internazionali hanno anche tagliato dello 0,6% le esportazioni di pasta Made in Puglia nel mondo dove la ricetta della carbonara è – sottolinea la Coldiretti regionale - una delle piu’ amate ma anche delle piu’ taroccate.
La spinta salutista impressa dal Covid e la guerra con il necessario recupero della sovranità alimentare, impongono l’utilizzo degli ingredienti nazionali. Oltre al pecorino Dop anche la pasta di grano italiano al 100% e il guanciale da maiali allevati nella Penisola come le galline dalle quali si ottengono le uova. Una versione promossa dai cuochi contadini di Terranostra e di Campagna Amica che in occasione dell’emergenza hanno promosso dei video tutorial per aiutare i consumatori a riscoprire le ricette del passato.
L’invito – sottolinea la Coldiretti regionale – è quello di condividere sui social ai fornelli, in cucina, in salotto o dai balconi la propria esperienza nella preparazione del tipico piatto Made in Italy conosciuto in tutto il mondo. La carbonara è un primo piatto tipico della cucina laziale a base di uova, guanciale, pecorino romano grattugiato e pepe.
Tra gli errori più comuni commessi in Italia – spiega la Coldiretti – ci sono quelli di usare la pancetta al posto del guanciale e di sostituire il pecorino romano con formaggi anonimi. Un rischio molto diffuso all’estero dove – riferisce la Coldiretti – viene utilizzato spesso il cosiddetto “Romano cheese” che, oltre a non rispettare il rigoroso disciplinare di produzione, viene addirittura ottenuto negli Stati Uniti e in Canada dal latte di mucca e non di pecora.
Una crescita che ha favorito purtroppo anche la moltiplicazione di inquietanti tarocchi del prestigioso piatto della tradizione popolare italiana a partire dall’abitudine belga di modificarla in molti continenti con l’impiego della panna fino alla “Smoky Tomato Carbonara”, ovvero la carbonara di pomodoro affumicata pubblicata recentemente dal prestigioso New York Times. La versione inventata dal quotidiano Usa utilizza oltre al pomodoro – riferisce la Coldiretti – il bacon al posto del guanciale mentre il Pecorino Romano viene sostituito dal Parmesan una brutta copia Made in Usa del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove – conclude la Coldiretti – le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.
L’origine del nome incerta, dai movimenti carbonari a Carbonia, località sarda originaria di un cuoco che lavorava a Roma, fino all’aspetto conferito dal pepe che, aggiunto alla pasta, assomiglia al carbone. Per preparare la ricetta tradizionale occorre tagliare il guanciale a dadini e rosolarlo in una padella con poco olio fino a farlo divenire trasparente mentre a parte si grattugia il pecorino romano da aggiungere in una terrina con due uova sbattute e una manciata di pepe, amalgamando gli ingredienti per ottenere un condimento cremoso. La pasta cotta – conclude la Coldiretti – deve essere versata in padella e fatta saltare con il guanciale per un minuto per poi aggiungere il condimento mescolando molto rapidamente con il cucchiaio di legno per poi spegnere il fuoco e servire la pasta.
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Ospedale Comunità San Pancrazio, Amati: “Lavori finiti. Subito in funzione. Ho scritto a DG”
Dichiarazione del Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Sono terminati da un po’ i lavori di adeguamento della struttura per allocare l’Ospedale di Comunità di San Pancrazio Salentino. Ora serve solo il rapido accreditamento sanitario, ai sensi del regolamento regionale e dell’accordo Stato-regioni, per poi avviare l’attività. Spero che sia sufficiente un mese di tempo, trascorso il quale sarà mia cura esercitare tutte le attività più utili a conseguire il risultato atteso. È questione di salute e non si può tergiversare, magari facendo confusione tra le regole sul modulo minimo di 20 posti letto, previsto per accedere ai fondi del PNRR, e le regole sul modulo minimo di 15 posti letto previsto dall’accordo Stato-regioni.
"L’Ospedale di Comunità di San Pancrazio salentino è stato autorizzato e adeguato in tempi molto precedenti alla stessa idea del PNRR, per cui l’unica cosa che mi attendo, assieme ai cittadini, è l’immediata funzionalità.
Per queste ragioni ho sollecitato il Direttore generale della Asl Brindisi ad assumerne tutte le iniziative più congrue e faccio dunque affidamento alle sue doti di affidabilità e senso pratico”.
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Studenti alla scoperta di Torre Guaceto nella settimana del mare
Dai banchi di scuola a Torre Guaceto per scoprire la riserva ed imparare a rispettarla con la capitaneria di porto di Brindisi. In occasione della “Giornata del mare e della cultura marinara” gli studenti delle scuole medie di San Vito dei Normanni sono approdati nell’area protetta.
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CNA BRINDISI – IL PRESIDENTE GENTILE HA INCONTRATO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MATARRELLI
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Ferma è la condanna della Uil Pensionati Stu Appia nei confronti della brutale guerra di aggressione che la Russia ha mosso contro l’Ucraina e il suo popolo. I massacri e i bombardamenti che si sono attuati a Odessa, a Mariupol, a Merife, a Irpin e in tutte le altre comunità dell’Ucraina, sono scene surreali che inorridiscono la dignità umana della persona civile. È inaccettabile colpire l’Ospedale pediatrico come quello oncologico senza curarsi del rispetto etico di un ragazzo o quello di una mamma che accudisce la sua creatura che ha bisogno di crescere e far vivere un bambino malato oncologico, che soffre di una malattia inguaribile.
La Uil pensionati Stu Appia chiede a chi ama le guerre: del perché l’uomo vuole essere “homo homini lupus”? Qual è il senso di abbattere le mura della pace, di costruire il vuoto della vita o di vivere una guerra così atroce e sanguinaria? Perché tanta sofferenza? Quale sarà o potrebbe essere il futuro dei bambini e dei ragazzi dopo aver vissuto i bombardamenti di una guerra e forse la morte di un genitore, di un parente o di un amico fraterno?
La verità vissuta da ognuno di noi in pandemia da Covid – 19, ha imposto all’uomo un cambiamento di pensiero. La necessità è nel rivedere il passato per vivere il presente con l’obiettivo di programmare un futuro più consono alla vita della persona in quanto tale. Il virus ha seminato morti soprattutto tra gli anziani, ma anche tra gli adulti. È viva nei nostri occhi l’immagine che perdura dei camion durante la pandemia con le bare di Bergamo. Ancora oggi viviamo la sofferenza da Covid-19 e delle sue varianti.
La sofferenza perdura nella manifestazione di negazionismo della realtà che è sempre più virulenta e leviatana nella sua forma offensiva. essa, nonostante le complicanze del virus, si manifesta purtroppo in qualche dittatore sovranista che ha messo sul campo “i pezzi della scacchiera per una strategia di morte”: droni, aerei, carri armati e missili che colpiscono e uccidono come Arpie senza curarsi se sono bambini o malati, o se sono ammalati prossimi alla morte. Occorre convincersi per vivere di distruggere le armi della morte. La richiesta non è un vuoto utopista, ma la possibilità di una visione realizzabile che deve penetrare nella vera coscienza per essere metamorfosi di vita che trasforma il male in un beneficio per la collettività di sistema sociale e sanitario.
La Uil pensionati Stu Appia intende di aprire le porte verso i valori della dignità umana, perché la guerra è realtà agghiacciante di morti e feriti di bambini e di anziani e di sindaci che operano per le comunità e le società civili.
Samuel Beckett ed Eugenio Ionesco, a tal proposito, nell’”Assurdo” teatro di una guerra, dicevano che siamo nella legittima “Attesa della pace”, mentre l’uomo, oggi, aspetta che le fanfare dei municipi e le campane della Chiesa di San Pietro e di tutti il mondo suonino a festa. È “assurdo” per l’uomo vedere le immagini degli ospedali oncologici, indicativi del vuoto delle coscienze e delle responsabilità umane, dove vi sono bambini, giovani, adulti e anziani colpiti da malattie inguaribili, mentre l’uomo assiste incredulo ai bombardati dal cielo, dalla terra e dal mare, da bombe a grappolo, munizioni a fosforo e mine antiuomo contro gli ospedali, le scuole, le dimore per gli anziani e le case dei civili.
L’uomo non ha bisogno di essere vittima dal “cancro che opprime l’umanità”. L’esigenza è di ripristinare la cultura contro il vissuto, oltre a questa, di due guerre mondiali, per continuare a porre le basi del persistere alla verità da 70 anni nel benessere per una pace che possa perdurare nel tempo. Un benessere che tutela la vita e i valori contro la violazione dei diritti umani. Oggi la patologia è la guerra della Russia contro l’Ucraina. È un crimine contro la dignità della persona e contro i valori universali dell’umanità. Non è accettabile, per la Uil pensionati Stu Appia, progettare armi per uccidere o infliggere sofferenze orribili ai bambini e agli anziani. I pensionati amano lo sport. Le paraolimpiadi di Pechino sono oggi un esempio di fratellanza e solidarietà tra i popoli. In una medaglia si elogia il merito. Il prezzo della guerra è in una triste realtà che crea nausea e vomiti: crudeltà e carneficine che si consumano nelle comunità. Il risultato è, però, di vedere corpi per le strade, morti e distruzione indipendentemente di chi combatte contro chi, ma la conseguenza probabile è che potrebbe essere anche lui “vittima della guerra” nella casualità di morte oppure di rischio psicologico.
La Uil pensionati Stu Appia si chiede: quale sarà dei bambini e dei ragazzi dopo aver vissuto la morte del fratello o della madre o del padre morto non per malattia, ma per crimine di guerra?
La realtà impone a tutti noi una visione pragmatica verso un orientamento che possa essere di futuro prossimo cha possa essere verità e luce in mezzo al buio di rapporti umani di prossimità, di solidarietà e di democrazia condivisa.
Si avvicina la Santa Pasqua. Per Noi cattolici è la festa della Resurrezione. La fiducia è nella speranza che la Colomba porti anche in Ucraina un segno di pace contro questa e di tutte le guerre, che sono una violazione dei diritti umani, segni indelebili e veri crimini dell’umanità.
Il segretario
Tindaro Giunta
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Dall’organizzazione sindacale degli agricoltori e dagli agriturismi SI alla misura “Parco Agrisolare”. In Puglia, incentivi per 78.327 imprese agricole pronte a installare fotovoltaico sui fabbricati.
CIA Puglia e Turismo Verde promuoveranno la misura con consulenza alle aziende del comparto L’obiettivo è azzerare la bolletta energetica.
“Si agli incentivi per l’installazione del fotovoltaico sui tetti delle aziende agricole: è una straordinaria opportunità per circa 80mila imprese del comparto primario pugliese. CIA Agricoltori Italiani della Puglia, assieme a Turismo Verde che unisce gli agriturismi pugliesi, promuoverà la misura ‘Parco Agrisolare’ del Mipaaf e offrirà consulenza alle aziende agricole interessate a cogliere un’importante opportunità”. E’ questa la posizione di CIA Agricoltori Italiani della Puglia sull’attesa e necessaria ‘rivoluzione’ energetica del Paese, chiamato a ridurre la propria fortissima dipendenza dai grandi fornitori mondiali di gas e di energia.
La Puglia, per quanto riguarda l’energia prodotta dalla fonte solare, con i suoi 59.461 impianti sui complessivi 1.024.242 installati in tutta Italia, è la prima regione per potenza (2.965 megawatt). Seguono Lombardia (2.734), Emilia Romagna (2.279), Veneto (2.215), Piemonte (1.792), Sicilia (1.536), Lazio (1.505), Marche (1.149). Le altre regioni non raggiungono i mille megawatt di potenza, in base all’elaborazione dell’Osservatorio Economico di CIA Puglia su dati Terna.
“Abbiamo 78.327 imprese agricole dislocate su tutto il territorio pugliese: molte di esse hanno già installato il fotovoltaico su edifici e fabbricati, ma la maggior parte deve ancora farlo. Gli incentivi rappresentano un’opportunità unica”, hanno spiegato i dirigenti dell’associazione sindacale degli agricoltori. “Uno dei problemi più drammatici degli ultimi mesi, accentuato enormemente dalla guerra in Ucraina, è l’estrema difficoltà per le imprese agricole di far quadrare i conti a fronte di un aumento spropositato della bolletta energetica. Con il fotovoltaico, quelle spese si riducono enormemente e in alcuni casi possono essere azzerate, con impianti che permettono l’autosufficienza”.
GLI OBIETTIVI. La sostenibilità dell’agricoltura, dunque, secondo l’organizzazione sindacale degli agricoltori e l’associazione Turismo Verde può e deve passare soprattutto dalla questione energetica, dall’investimento in parchi agrisolari, dalla creazione di green communities.
“E’ questo lo sviluppo dell’agro-voltaico che vogliamo, con una reale promozione delle rinnovabili per le comunità energetiche e l’auto-consumo”. La misura “Parco Agrisolare” è gestita dal Mipaaf in collaborazione con il GSE (Gestore Servizi Energetici). Il bando incentivi è parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La misura “Parco Agrisolare” ha una dotazione pari a 1,5 miliardi di euro. L'obiettivo è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo.
COSA PREVEDE L’INTERVENTO. L'intervento prevede, infatti, l'installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, puntando a raggiungere l'installazione di pannelli fotovoltaici su una superficie complessiva pari a 4,3 milioni di mq per 0,43 GW, e contribuendo così ad aumentare la sostenibilità e l'efficienza energetica del settore. Le domande del bando, una volta inviate, saranno poi gestite dal GSE, indicato dal MiPAAF quale attuatore della linea di intervento PNRR, con cui si sta predisponendo una convenzione 'pubblico-pubblico' e che consentirà di avviare subito le operazioni di attuazione dei programmi fotovoltaici le cui domande avranno ricevuto parere favorevole. Il Ministero dell'Agricoltura manterrà il ruolo di punto unico di contatto con il Servizio centrale per il PNRR e avrà la responsabilità in tema di supervisione complessiva dell'intervento, in ognuna delle diverse fasi di attuazione dei progetti, oltre che in materia di gestione dei flussi finanziari.
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'Una corsa per la legalità': giovedì 7 aprile (domani) a Mesagne l'incontro di presentazione dell'iniziativa
Si terrà giovedì 7 aprile alle ore 11 presso l'auditorium del Castello di Mesagne la presentazione della seconda edizione dell'iniziativa 'Una corsa per la legalità'. L'appuntamento, promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati della sottosezione di Brindisi e patrocinato dall’Amministrazione comunale di Mesagne, si svolgerà il prossimo 22 maggio a Mesagne in occasione del trentennale dell’anniversario della strage di Capaci.
Intervengono:
- Antonio Matarrelli, sindaco della città di Mesagne;
- Antonio Negro, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Brindisi;
- Barbara Nestore, presidente della sottosezione ANM di Brindisi;
- Giusto Civilla, direttore della cancelleria della sezione penale e presidente dell’A.N.Dir Giustizia;
- Carmelo Guglielmi, Associazione Nazionale Polizia di Stato;
- Fabio Marini, coordinatore regionale Fai – Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane;
- Giampiero Iaia, consigliere dell’Ordine degli avvocati della provincia Brindisi;
- Emanuela De Francesco e Samuele De Guido, Associazione Italiana Giovani Avvocati Brindisi;
- Valerio D’Amici, referente presidio ‘Libera’ Brindisi;
- Giovanni Guarini, presidente dell’ASD 'Atletica Mesagne'.
Coordina Anna Maria Scalera, assessore ai Percorsi di Legalità della città di Mesagne.
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Cresce l’export di prodotti agricoli Made in Puglia del 6,5%, con più ortofrutta sbarcata in Germania con un aumento del 4%, ma il risultato è ora messo a rischio dal traumatico aumento dei costi di trasporto con picchi del +51% trainati dal prezzo dei carburanti e dalla carenza di infrastrutture e snodi commerciali in Italia. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, su dati Istat Coeweb, in occasione della Fruit Logistica 2022 di Berlino la principale fiera internazionale di settore, dove la Puglia si presenta forte dell’aumento delle esportazioni dei prodotti ortofrutticoli, ma perde nel 2021 il 37% di scambi con l’estero di frutta e ortaggi lavorati e conservati.
La guerra in Ucraina e rincari energetici spingono l’aumento dei costi correnti per la produzione della frutta a +51% - aggiunge Coldiretti Puglia - ma si sale addirittura al 67% per l’ortofloricoltura con un impatto traumatico sulle aziende agricole.
In questo scenario l’impennata dei prezzi dei carburanti – continua Coldiretti regionale – rischia di scatenare una tempesta sui costi della logistica con la Puglia che paga il gap delle infrastrutture logistiche non ancora adeguate per il trasporto merci rispetto ai concorrenti degli altri Paesi. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro al chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 euro al chilometro, in Romania 0,64 euro/chilometro; in Lituania 0,65 euro/chilometro, in Polonia 0,70 euro/chilometro secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga.
La crisi colpisce direttamente imprese e famiglie con l’ortofrutta che è – sottolinea Coldiretti regionale – la prima voce di spesa per una media di oltre 105 euro al mese, con una inversione di tendenza nei consumi che si sono ridotti del 3% per un quantitativo totale che è sceso a 5,9 milioni di tonnellate lo scorso anno.
Uno scenario preoccupante per il settore ortofrutticolo pugliese che – spiega Coldiretti regionale – oltre al mercato consolidato in Germania, si è imposto in Tunisia, Francia, Polonia, Regno Unito e Svizzera, oltre a Benelux, Scandinavia, Spagna, Albania, Grecia. In particolare ha numeri da record su pesche, uva da tavola e agrumi per quanto riguarda la frutta, mentre nelle produzioni ortive su lattughe, fave, carciofi e pomodori da industria.
La specializzazione strutturale dell’orticoltura pugliese, legata alla spiccata vocazionalità pedoclimatica, flessibilità e tradizione imprenditoriale, consente – aggiunge Coldiretti Puglia - di proporre una amplissima gamma di prodotti e si manifesta anche in termini di performance produttive. Tutto ciò va tutelato e promosso sui mercati italiani e mondiali.
Il 27% delle aziende presenta una produzione di ortive, mentre il 58% in quella di fruttiferi. Le percentuali si invertono ove si consideri la SAU, visto che per le coltivazioni ortive la SAU aumenta al 55,7% mentre l’incidenza dei fruttiferi sulla superficie complessiva scende al 33,7%. Le dinamiche intercensuarie evidenziano un processo di ristrutturazione aziendale, con una forte riduzione della numerosità delle aziende, cui è associato un aumento della SAU, particolarmente significativo nel comparto delle ortive.
Ancora bassa invece la capacità di esportazione nelle Americhe, in Cina, in Russia, in Giappone – conclude Coldiretti Puglia - un tema su cui impattano problematiche di conservazione degli alimenti, complessità logistica e lontananza dei mercati.
A questo si è aggiunto il balzo dell’energia che ha fatto impennare i costi – sottolinea Coldiretti regionale - dal riscaldamento delle serre ai carburanti per la movimentazione dei macchinari, dalle materie prime ai fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+72%), alla carta per bollini ed etichette fino al cartone ondulato per le cassette (+77%), stesso trend di rincari per le cassette in legno, mentre si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati.
Per difendere il patrimonio ortofrutticolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro, lavorando per accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Ma – insiste Coldiretti – occorre investire per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma bisogna anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che devasta le colture costringendo in molte zone interne all’abbandono dei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici e ai patogeni alieni, per contrastare i quali servono nuovi strumenti di difesa attiva e passiva.
In tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) finanziato con il Recovery Fund può essere determinante, tra l’altro, per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare – aggiunge Coldiretti - tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.
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Report dei positivi al Covid in provincia di Brindisi
Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 3 aprile.