Redazione

In questo momento i vigili del fuoco stanno spegnendo un incendio che si è sviluppato in un'abitazione di via Malvindi. A prendere fuoco sembra sia stata la caldaia a gas. Le cause sono ancora non chiare. Sul posto ci sono i vigili urbani e gli operai dell'azienda del gas. La strada è stata chiusa al traffico. 

Villa Castelli. Si impossessa di un telefono cellulare lasciato incustodito nell’auto, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da un 33enne, hanno denunciato in stato di libertà un 49enne del luogo per furto aggravato. In particolare, l’uomo si è appropriato del telefono cellulare lasciato momentaneamente incustodito all’interno dell’autovettura di proprietà del denunciante. L’individuazione del responsabile è stata possibile a seguito dell’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza.

Oria. Furto nel supermercato, denunciate due donne.

A Oria, i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata dal responsabile di un supermercato del posto, hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato in concorso una 60enne e una 31enne entrambe del luogo. In particolare, le due donne, lo scorso 21 ottobre, all’interno di un supermercato hanno asportato 9 kg di prosciutto crudo in tranci. L’individuazione delle responsabili è stata accertata a seguito dell’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza a circuito chiuso dell’esercizio.

I predoni delle campagne in Puglia stanno facendo razzia di olive che come diamanti andrebbero sorvegliate di notte e scortate durante i trasferimenti nei frantoi. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che palude agli arresti a Bitritto in provincia di Bari di tre persone che con teloni e aste per battere gli ulivi sono state colte in flagranza di reato dai Carabinieri mentre avevano già ‘raccolto’ una refurtiva di 1 quintale di olive.​

Le bande di malfattori stanno letteralmente depredando gli oliveti del barese e del foggiano, dove in 2/3 minuti – insiste Coldiretti Puglia - riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero, battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami – spiega Coldiretti Puglia - per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta.

Il calo della produzione del 30-40% rispetto alla media produttiva pugliese – aggiunge Coldiretti Puglia ​ – sta facendo degenerare la situazione. E’ un fenomeno che preoccupa e non poco gli imprenditori olivicoli pugliesi, vittime di razzie di olive ad opera di squadre organizzate. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri, trascinando velocemente le reti di raccolta, non riescono a portare via.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell’ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.

Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari. I reati contro il patrimonio, quali furto di mezzi agricoli (15%), abigeato (11%), furto di prodotti agricoli (13%), racket (9%), usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale. Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciando le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali. Capitolo a parte merita il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliesi e dei consumatori.

 

Mesagne. Trovato in possesso di 30 grammi di marijuana, denunciato.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno denunciato in stato di libertà un 23enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. Nell’occasione ha spontaneamente consegnato un vasetto in vetro contenente 3 grammi di marijuana e un grinder trita erba contenente 2 grammi di marijuana tritata. A seguito della perquisizione estesa presso gli altri locali dell’abitazione, i militari operanti hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 25 grammi di marijuana, occultati in un pouf, nonché vario materiale atto al confezionamento e 140 euro in banconote di diverso taglio.

Mesagne e Latiano. Carabinieri denunciano tre persone per tentata truffa.

I Carabinieri delle Stazioni di Mesagne e Latiano, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 55enne, un 35enne e un 59enne tutti della provincia di Siracusa, per “appropriazione indebita di denaro”, “contraffazione, alterazione o uso di marchi segni distintivi ovvero brevetti, modelli e disegni”, “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi”, “vendita di prodotti industriali con segni mendaci”. In particolare, a seguito di una segnalazione pervenuta al 112, i militari operanti hanno rintracciato i tre in Latiano, a piedi in una via del centro abitato. Gli stessi avevano perpetrato una serie di tentate truffe, fermando alcuni passanti e riferendo di appartenere a un’associazione di giovani disoccupati proponendo un kit sanitario in cambio di un contributo economico che taluni hanno versato, fino anche a 20 euro senza ricevere resto. Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro 14 kit multiuso recanti la scritta “per l’auto–per la casa–numeri utili– carabinieri 112, polizia 113, vigili del fuoco, aci/socc. strad. 116, ambulanza 118 - giovani disoccupati” e contenenti cerotti sfusi, mascherina chirurgica non sigillata ermeticamente e confezioni di fazzolettini, di cui si sconosce la provenienza. I successivi accertamenti hanno acclarato che i medesimi, già gravati da fogli di via da svariati Comuni italiani, non appartengono ad alcuna onlus e che la predetta associazione non esiste. Nei loro confronti è stata avanzata richiesta di applicazione del foglio di via obbligatorio per il comune di Latiano.

“Spero che entro venerdì le Asl integrino la documentazione mancante relativa ai progetti di riammodernamento degli ospedali pugliesi. Ci sono oltre 250milioni da spendere relativi a vecchie programmazioni e non solo PNRR. E’ quindi indispensabile fare presto e inviare la richiesta al Ministero, così da ottenere l’ultimo stralcio dei finanziamenti previsti dall’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’ammodernamento e la riqualificazione del Servizio sanitario”.
Lo dichiara il presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati, al termine delle audizioni in Commissione congiunta Bilancio e Sanità.
“Ad esclusione degli arredi e attrezzature per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano (30milioni di euro), per la riqualificazione degli ospedali San Paolo (11milioni e 600mila euro), Di Venere (11milioni e 600mila euro) e corpo centrale e infettivi del Giovanni XXIII (33milioni 900mila euro), risultano carenti di documentazione planimetrica o di quadro economico i seguenti interventi: riqualificazione del Perrino di Brindisi per 13milioni 200mila euro; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per 7milioni e 200mila; riqualificazione energetica e completamento della messa a norma dei reparti di Oculistica, Dermatologia, Gastroenterologia e Patologia medica del Policlinico di Bari per un importo complessivo di 20milioni 900mila euro; riqualificazione e potenziamento dell’ospedale di Barletta per 8milioni 900mila euro; riqualificazione della struttura ospedaliera di Castellaneta per 4milioni e 600mila euro; riqualificazione della struttura ospedaliera di Cerignola per 7milioni 200mila euro; riqualificazione dell’ospedale di San Severo per 6milioni 900mila euro; riqualificazione dei plessi minori del Riuniti di Foggia e demolizione e ricostruzione di parte del monoblocco per complessivi 55milioni e 200mila euro; nuovo ospedale Nord Barese per 106milioni 900mila euro.
E’ evidente – prosegue Amati – che si tratta di risorse indispensabili per migliorare il nostro Servizio sanitario e pertanto invito le Asl a inviare quanto prima la documentazione mancante, ossia aggiornamento dei quadri economici, alcuni dei quali non coincidono, e parte degli elaborati progettuali. E’ emerso infatti che si tratta unicamente di materiale di cui le Asl sono già in possesso perché indispensabile all’approvazione dei progetti e che, non inviati sinora, risultano invece indispensabili al Dipartimento regionale Sanità per relazionarsi con il Ministero”.

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Garantire quello che ormai rappresenta un passaggio immancabile della tradizione brindisina. È con questo principio che questa mattina presso la sala “Mario Marino Guadalupi” del Comune di Brindisi è stato presentato ufficialmente, in conferenza stampa, il “TUFFO DI CAPODANNO”, giunto alla sua XII Edizione e ripartito dopo un anno di stop dovuto all’Emergenza Sanitaria. 
 
A svelare i dettagli e le particolarità dell’ormai celebre goliardata tutto cuore, moderati dal giornalista e organizzatore Nico Lorusso, c’erano: l’Assessore allo Sport del Comune di Brindisi Oreste Pinto, il Direttore di Decathlon Brindisi Claudio Algerini e il Dott. Gianluca Quarta per lo Studio Quarta,. Presente anche l’Assessore agli Affari Generali Mauro Masiello. Agli operatori dell’informazione è stata quindi mostrata in anteprima la t-shirt ufficiale della XII Edizione, ribadita la diretta Tv che sarà trasmessa dal Media Partner Antenna Sud al canale 85 del Digitale Terrestre ed il ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno fornito il proprio contributo. 
L’iniziativa senza scopo di lucro da sempre legata alla solidarietà anche in questa occasione ha individuato un beneficiario: la ONLUS “TOURETTE ITALIA”. A questo proposito il co-fondatore dell’Associazione Fabrizio Scrimieri presente al tavolo dei relatori ha commentato così la scelta degli organizzatori: «A nome dell’Associazione Tourette Italia Onlus intendo ringraziare tutti gli organizzatori del Tuffo di Capodanno, il Comune di Brindisi e tutti gli sponsor! Siamo veramente entusiasti che questa organizzazione abbia pensato a noi per la beneficenza.Il fatto che ci abbiano coinvolto vuol dire che, pur essendo nata ne solo nel 2020, l’associazione ha lavorato nel modo giusto sul territorio nazionale ma soprattutto su quello locale brindisino. La sindrome di Tourette colpisce l’1% della popolazione nazionale. Si manifesta intorno ai 4-5 anni di età e i ragazzi affetti da questa sindrome, pur presentando normali capacità cognitive, sono caratterizzati da una condizione neurologica che li porta ad avere tic motori, tic fonetici o vocali e tendenza a comportamenti ossessivo-compulsivi che comportano, proprio per la mancanza di conoscenza della sindrome a livello sociale, difficoltà nell’ interazione e li portano spesso ad essere emarginati, reclusi, derisi o bullizzati. I fondi che saranno donati dal Tuffo di Capodanno permetteranno a Tourette Italia di perseguire gli obiettivi prefissati come campagne di sensibilizzazione,la promozione e la creazione di una rete di specialisti a livello nazionale proprio perché sono pochissimi in Italia e le famiglie spesso per avere una diagnosi attendono anni e sono costretti a fare viaggi della speranza e fornire strumenti efficaci ad essere d’aiuto a famiglie di persone affette da Tourette».
 
Il tradizionale evento brindisino del primo giorno dell’anno che da oltre dieci anni affonda quindi le sue radici nell’attenzione verso il prossimo, è organizzato dal gruppo “Summer Time – Animazione & Spettacolo” di Ilaria Lenzitti e Nico Lorusso con il Patrocinio del Comune di Brindisi, la collaborazione di “PuliAmo il Mare Brindisi”, la nota associazione di volenterosi amici impegnati nella pulizia delle spiagge del litorale brindisino rappresentata da Alessandro Barba, Il Nautilus di Salvatore Carruezzo e l’illustre partenariato di DealGroup Brindisi, MarmiStrada e EdilCentonze, riprenderà ufficialmente mercoledì 1 dicembre 2021 con l’avvio delle iscrizioni che saranno ospitate dal punto Decathlon di Brindisi. In uno stand allestito per l'occasione, fino al 31 dicembre 2021 tutti gli appassionati dei bagni fuori stagione, i simpatizzanti dell'iniziativa, i neofiti e i curiosi potranno ricevere informazioni tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 20:00 e, volendo, potranno partecipare alla consueta raccolta fondi anche con una sola semplice offerta. A coloro che invece aderiranno all'iniziativa, come ogni anno, in cambio di una piccola donazione gli organizzatori consegneranno la maglia della dodicesima edizione (il cui colore è grigio melange) e il biglietto della lotteria per l'assegnazione di simpatici premi e gadget offerti da negozianti e artigiani di Brindisi. Sarà tuttavia possibile iscriversi fino alle ore 10 del 1° gennaio 2022 direttamente alla “Conca”. Per informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione è possibile contattare i numeri 393/58.21.619 - 329/80.59.256. 
 
Resta ben saldo, ormai da 6 anni, anche il “Gemellaggio Morale” con il Tuffo di Capodanno – Città di Viareggio organizzato in Toscana dall’Asd Escape Tuscany Triathlon del Presidente Aldo Angeli, che ha ideato l’ormai ‘famosa’ cuffia con il motto “Hai Freddo?…STAY HOME”. La manifestazione avrà inizio a partire dalle ore 10:30 del 1° gennaio 2022 con la presentazione curata dal giornalista brindisino Nico Lorusso. Alle ore 11:00, dopo la benedizione delle acque, il conto alla rovescia e il caratteristico momento del tuffo, aperto a tutti gli interessati e a quanti vogliono provare l’ebbrezza di un bagno in mare in pieno inverno. Al termine un “Brindisi” collettivo come augurio per tutti.

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Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica per pianificare i servizi di controllo del rispetto dell'obbligo del possesso e dell'esibizione del 'green pass rafforzato".

 In relazione alle recenti disposizioni normative introdotte dal D.L del 26 novembre 2021, n.172  il Prefetto Carolina Bellantoni  ha convocato in Prefettura, con modalità da remoto, nel pomeriggio di domani alle ore 17,30, la riunione di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, per l’esame dell'argomento.

All'incontro parteciperanno, oltre ai vertici provinciali delle Forze dell'Ordine,  il Presidente della Provincia, i Sindaci  ed i referenti delle associazioni di categoria degli operatori economici.

Scopo dell’incontro è procedere ad un primo approfondimento sull’applicazione del decreto legge n.172/2021, che demanda al Prefetto territorialmente competente, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, l’adozione di una pianificazione per l’effettuazione costante  di controlli, anche  a campione, con il concorso delle Forze di Polizia a competenza generale e delle Polizie Locali.

L’esigenza dell’intensificazione dei controlli è quella di assicurare il rispetto  delle norme per il contenimento e la prevenzione dell’emergenza epidemiologica ed, in particolare, del possesso delle certificazioni c.d “ green pass”, ai fini della fruizione di servizi  ( ristorazione, trasporto pubblico locale etc).

Gli esiti dell’attività dei controlli, oggetto della pianificazione, verranno inviati settimanalmente al Ministro dell’Interno, al quale i Prefetti dovranno inviare una relazione settimanale sull’attività svolta.

All’incontro sono state invitate anche le associazioni di categoria, perché le stesse possano sensibilizzare i propri associati, nel perseguimento del comune obiettivo di assicurare la tutela della sicurezza sanitaria coniugata con l’apertura delle attività commerciali e di altri servizi per la collettività.

«E’ stato firmato il decreto che autorizza la bonifica a Brindisi dell’ impianto di discarica ad Autigno. E’ uno dei sei progetti della regione Puglia che sarà finanziato dal Pnrr». A comunicarlo è l’ On. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle), a margine dell’atto con cui il Ministero della Transizione Ecologica ha stanziato 500 milioni di euro per le bonifiche dei siti orfani.​ E tra questi c’è l’area di 240mila metri quadri nel territorio di Brindisi. Le altre cinque aree sono: “Ex Opificio L.a.o. srl nel comune di Troia (Fg), “Ex Opificio Zincherie Adriatiche” a Diso (Le), “Ex Inceneritore Rsu/Saspi a Lecce, “Discarica Colacicco” due lotti a Santeramo in Colle (Ba). «Un risultato raggiunto grazie al prezioso lavoro della sottosegretaria alla Transizione Ecologica Ilaria Fontana (Movimento 5 Stelle) che ha seguito con attenzione l'iter del decreto e l'assegnazione di questi fondi per i diversi territori, portando a compimento una azione iniziata dal ministro Sergio Costa con il suo decreto del 29 dicembre del 2020 che aveva stanziato i primi 106 milioni di euro. Ora il Ministero della Transizione Ecologica stanzierà altri 500 milioni di euro del Pnrr,​ per un finanziamento totale di 606 milioni di euro per la bonifica di questo tipo di luoghi inquinati. Si tratta di risorse fondamentali -prosegue l’on. Valentina Palmisano -per il recupero di aree dismesse e che da tempo attendevano interventi di recupero». A metà novembre le regioni, tra cui la Puglia​ hanno comunicato l'elenco dei propri “siti orfani” al Ministero per la Transizione Ecologica. Si tratta di sei siti pugliesi per complessivi​ 991mila metri quadrati di superficie​ da bonificare.​ Per sanificare questi luoghi verranno assegnati una parte dei 606 milioni di euro destinati a questo tipo d’intervento. «Attraverso queste misure si implementano processi che puntano alla tutela ambientale, uno dei pilastri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche -conclude l’on. Valentina Palmisano- permettono di immaginare un futuro diverso per aree in passato utilizzate per attività illecite, e che ora possono guardare ad una ritrovata sostenibilità ambientale».