Redazione

Emergenza epidemiologica: oggi a Mesagne si registrano 32 nuovi casi e 9 guariti. Sono 262 le persone attualmente positive.

 
I contagi sono da collegare, in prevalenza, ai cluster già tracciati, sono dunque riferibili ai contatti delle persone risultate positive nei giorni scorsi 
 
Questa fase che la nostra città sta vivendo resta complessa, da gestire  con la massima cautela: occorre limitare il più possibile i contatti interpersonali e rispettare in modo puntuale le prescrizioni in vigore.
 
I benefici delle limitazioni adottate e dei controlli che si stanno effettuando potranno essere riscontrati non prima della fine della prossima settimana. Ciascuno faccia la propria parte per   uscire presto, tutti insieme, da questa situazione preoccupante.

Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 29 aprile sono state somministrate 111.333 dosi di vaccino, di cui 84.933 prime dosi e 26.400 seconde dosi. Mediamente, sono state somministrate 976,6 dosi per giornata di vaccinazione. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 52,7% agli anziani; il 17,8% ai soggetti fragili; il 15,1% al personale sanitario; il 9,8% al personale scolastico; il 3,4% alle forze dell'ordine; l’1,2% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 48,4% agli anziani; per il 44,4% al personale sanitario; per il 4,5% ai soggetti fragili, per il 2% al personale scolastico; per lo 0,6% alle forze dell'ordine; per lo 0,1% alle altre categorie.

I residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 85.163 e di questi 27.798 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 25,3% e all’8,2%.

 

Sono ben 36 i soggetti che hanno risposto all’avviso del Teatro Pubblico Pugliese teso a raccogliere manifestazioni di interesse per la creazione di una “Local Community of Practice” (LCP), una comunità locale di pratica, per un miglioramento collettivo che hanno scelto di prender parte al percorso di affiancamento, condivisione di esperienze e collaborazione del Progetto Take it slow, “Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow”.

Un progetto strategico finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera (CBC) Interreg V-A Italy-Croatia - di cui il Teatro Pubblico Pugliese è partner, insieme alle 6 Regioni Italiane che si affacciano sull’Adriatico ed alla Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, che è Partner Associato, oltre a 5 Partner Croati - finalizzato alla gestione e promozione della Regione Adriatica come destinazione turistica transfrontaliera verde, intelligente, sostenibile, accessibile e lenta, sviluppando modelli di gestione delle destinazioni turistiche con un approccio dal basso (bottom-up) per incoraggiare le comunità locali ad affrontare gli impatti dell’industria del turismo e allo stesso tempo proteggere e promuovere il ricco patrimonio naturale e culturale del proprio territorio.

Il primo incontro di presentazione del progetto a tutti i partecipanti della LCP è fissato per il 4 maggio alle ore 18.30 su zoom. Si tratterà di un incontro virtuale, nel rispetto delle norme vigenti per il contrasto alla diffusione dell’infezione da Sars Cov2 (Covid-19). Tra i partecipanti, oltre al Project Manager e Responsabile dell’area progetti del Teatro Pubblico Pugliese, Lino Manosperta, ci saranno anche Cinzia Caroli, Assessore Turismo e Cultura di Fasano e Angelofabio Attolico del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia, Responsabile Tecnico della Via Francigena nel Sud per conto dell’Associazione Europea delle Vie Francigene ed esperto del TPP per questo progetto. Con loro i rappresentanti delle aziende agricole specializzate in coltivazioni e produzioni biologiche, a quelle riconosciute presidio slow food del territorio pugliese, passando per artigiani e designers, operatori turistici specializzati in tour a passo lento, aziende di noleggio veicoli elettrici. E, inoltre, il Comune di Fasano, le Pro-Loco di Fasano e Monopoli, varie Associazioni di valorizzazione delle risorse naturali, culturali e storiche, e realtà istituzionali come il Comitato FAI di Brindisi, Confindustria-Brindisi, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”- Dipartimento di Economia Management e Diritto dell’Impresa, la Fondazione ITS Turismo e Beni Culturali – Puglia, l’Ente Parco Dune Costiere, l’ACI Bari e Bat.  (in allegato elenco completo).

In Puglia, il Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con la Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, orienterà la sua attività progettuale sulla valorizzazione di una zona (micro-destinazione) del cammino della Via Francigena - Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, seguendo il percorso della Via Traiana.

La micro-destinazione è compresa tra Capitolo – frazione del Comune di Monopoli (BA) e due frazioni del Comune di Fasano: Torre Canne e la Selva, un territorio ricco di masserie fortificate, olivi, chiese rurali, insediamenti rupestri, luoghi di straordinario interesse naturalistico, storico e ambientale.

Attraverso una serie di azioni, la “Local Community of Practice” avrà quindi la possibilità di esprimere il proprio punto di vista e condizionare le strategie di sviluppo turistico dell’area scelta, ed entrerà a far parte della Piattaforma Cross Border per una gestione di qualità della Regione Adriatica, strumento che faciliterà nuovi partenariati, la creazione di reti e lo scambio di migliori pratiche e promuoverà un’offerta turistica lungimirante con esperienze uniche per i visitatori.

Al termine del percorso di affiancamento e di condivisione di esperienze e di collaborazione previsto dal Progetto TAKE IT SLOW, il TPP supporterà l’ideazione e la messa in pratica di politiche, prodotti e servizi innovativi di turismo sostenibile basati sul patrimonio naturale e culturale della zona Capitolo-Torre Canne-Selva di Fasano con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità di alcuni siti naturali e culturali in esso presenti.

Il progetto prevede inoltre l’organizzazione di tour guidati aperti a stakeholders internazionali che saranno gestiti coinvolgendo la LCP.

“Smart and Slow Tourism Supporting Adriatic Heritage for Tomorrow” (TAKE IT SLOW) è un progetto turistico strategico del valore di oltre 3,7 milioni di euro cofinanziato (85%) dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale attraverso il Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Croazia. Lead Partner è la Regione Dubrovnik Neretva mentre i partner del progetto sono l’Istituto Pubblico per il Coordinamento e lo Sviluppo della Contea di Spalato Dalmazia – RERA SD, l’Agenzia pubblica di sviluppo istituzionale della Contea di Šibenik Knin, l’Università di Zara, la Regione Istria, PROMOTURISMOFVG, la Regione Veneto, Svim SRL Agenzia di sviluppo regionale, la Regione Molise, il Teatro Pugliese Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, la Regione Emilia-Romagna, la Regione Abruzzo e la Regione Puglia. Il progetto è pensato per gestire e promuovere la Regione Adriatica come destinazione turistica transfrontaliera verde, intelligente, sostenibile, accessibile e lenta.

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E’ con enorme soddisfazione che stamane, da Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, ho riscontrato l’approvazione (senza alcun voto contrario) di una proposta di legge che consente agli ammalati gravi, ricoverati in terapia intensiva (con o senza covid) di poter ricevere la visita di una persona cara.
Si tratta di una scelta di grande umanità in mancanza della quale tanta gente è morta in questi mesi senza il conforto di un parente.
Ovviamente i direttori generali delle Asl pugliesi dovranno introdurre regole per garantire la massima sicurezza durante tali visite attraverso cui si assicura agli ammalati un supporto psicologico che solo un familiare può garantire.
L’auspicio è che la proposta di legge adesso venga approvata dal Consiglio regionale nella seduta convocata per martedì prossimo.
Mauro Vizzino – Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia

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Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 29 aprile 2021 sono state somministrate 111.333 dosi di vaccino, di cui 84.933 prime dosi e 26.400 seconde dosi. Mediamente, sono state somministrate 976,6 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 51% delle prime dosi somministrate (43.272) è rappresentato da Pfizer, il 38,6% (32.831) da AstraZeneca, l’8,9% (7.566) da Moderna e l’1,5% (1.264) da Janssen (Johnson & Johnson).

Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 52,7% agli anziani; il 17,8% ai soggetti fragili; il 15,1% al personale sanitario; il 9,8% al personale scolastico; il 3,4% alle forze dell'ordine; l’1,2% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 48,4% agli anziani; per il 44,4% al personale sanitario; per il 4,5% ai soggetti fragili, per il 2% al personale scolastico; per lo 0,6% alle forze dell'ordine; per lo 0,1% alle altre categorie.

Fino al 29 aprile i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 85.163 e di questi 27.798 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 25,3% e all’8,2%.

La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 79,18%. Agli over 80 sono state somministrate 22.364 prime dosi e 12.704 seconde dosi.

Sono 13.044 le dosi di vaccino somministrate finora dai medici di medicina generale, di cui 8.914 (68,3%) in ambito domiciliare. Il 36,6% (4.761) delle dosi è stato somministrato a over 80, il 25,9% (3.381) a persone nella fascia 70-79 anni, il 19,6% (2.563) a persone tra i 60 e i 69 anni e il 17,9% (2.339) a soggetti sotto i 60 anni di età. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (7.996; 61,3%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (3.844; 29,5%) dai caregiver (344; 2,6%) e da altre categorie (816; 6,6%).

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 30 aprile 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.296 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.344 casi positivi: 320 in provincia di Bari,132 in provincia di Brindisi, 169 nella provincia BAT, 284 in provincia di Foggia, 183 in provincia di Lecce, 257 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.

Sono stati registrati 37 decessi: 12 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia, 17 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.224.403 test.

181.376 sono i pazienti guariti.

47.592 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 234.841 così suddivisi:

90.134 nella Provincia di Bari;

23.168 nella Provincia di Bat;

17.595 nella Provincia di Brindisi;

42.486 nella Provincia di Foggia;

23.370 nella Provincia di Lecce;

36.972 nella Provincia di Taranto;

756 attribuiti a residenti fuori regione;

360 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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A rischio oltre 385mila euro di cibo e bevande Made in Italy che vengono esportate dalla Puglia in media ogni giorno in Gran Bretagna, dove a pesare sono gli ostacoli burocratici ed amministrativi che frenano gli scambi commerciali nel primo trimestre successivo alla Brexit rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, in merito al parere favorevole dell’europarlamento sull'accordo che stabilisce le regole delle future relazioni Ue-Regno Unito, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nel mese di marzo 2021.

Le criticità maggiori, per tutti i settori che esportano verso il Regno Unito, sono riscontrabili – sottolinea la Coldiretti Puglia – a livello di procedure doganali e sono legate all’aumento dei costi di trasporto dovuti a ritardi e maggiori controlli. 

“Su un valore totale di 140 milioni di prodotti agroalimentari pugliesi esportati, oltre il 70% dell’export riguarda l’ortofrutta, pari a 97,5 milioni di euro, numeri importanti che sostengono la crescita e nuove opportunità di lavoro grazie agli investimenti sulla competitività del Made in Italy a partire dall’agroalimentare che è un elemento di traino per l’intera economia in Italia e all’estero”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Basti pensare che quasi un barattolo di pomodori pelati Made in Italy su cinque esportati finisce in Gran Bretagna che è dipendente dall’estero per l’80% del pomodoro che consuma e rappresenta per l’Italia uno sbocco di mercato di vitale importanza per l’economia e l’occupazione che va difeso con forza anche dopo la Brexit. Coldiretti Puglia ribadisce la politica lungimirante e di visione adottata con l’accordo di filiera sottoscritto da Coldiretti e Princes che hanno unito gli sforzi per sostenere il “Made in Italy” della filiera del pomodoro, valorizzandone l’elevata qualità e l’identità nazionale, con una intesa che garantisce una remunerazione in campo che gli agricoltori non vedevano da 22 anni, dal lontano 1998-

Se complessivamente le esportazioni agroalimentari italiane hanno raggiunto il valore di oltre 3,4 miliardi di euro dopo il vino, che complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 771 milioni di euro, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti ci sono – continua la Coldiretti – i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi e dell’olio d’oliva.

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Continua incessante l’attività di contrasto alle violazioni della normativa anti covid da parte dell’UPGSP-Sezione Volanti della Questura di Brindisi e degli uomini dei Commissariati P.S. di Mesagne e Ostuni.
La settimana che ha segnato il ritorno della Regione Puglia in Zona arancione ha coinciso con un ulteriore incremento dei controlli delle Forze dell’Ordine in tutta la provincia. Solo negli ultimi giorni, gli uomini della Questura e dei Commissariati PS distaccati hanno identificato decine di persone procedendo, in presenza dei necessari presupposti, alle contestazioni delle violazioni della normativa sul contenimento del contagio da COVID19.
Nella serata di ieri gli uomini del Commissariato PS di Mesagne sono intervenuti nei pressi di un Bar del centro messapico rilevando che un avventore stava consumando una bevanda alcolica sotto un gazebo di pertinenza dello stesso esercizio commerciale. Immediatamente è scattata la contestazione a carico della titolare del Bar che è incorsa anche nella sanzione accessoria della chiusura del locale per 5 giorni. Durante il controllo il compagno della signora, G.C. (classe 1966), ha inveito contro gli operatori di Polizia che lo hanno denunciato in stato di libertà per Resistenza, Oltraggio e Minaccia a Pubblico Ufficiale.
La sanzione amministrativa prevista dall’art.4 comma 1 del D.L. 19/2020 è stata contestata anche all’avventore del bar.

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Buone notizie sul fronte occupazionale. In questo momento presso il Comune di Mesagne si sta svolgendo un incontro con i dirigenti della socieà Tekra, che ha in gestione la raccolta dei rifiuti nel Comune di Mesagne, per la pianificazione della nuova pianta organica degli operatori ecologici che vedrebbe la potenziale stabilizzazione, a tempo indeterminato e determinato, 16 lavoratori precari. In questo modo dopo anni di precariato questi lavoratori riceveranno il giusto riconoscimento dovuto per il loro lavoro. Per il sindaco Matarrelli, naturalmente, sarà una grande soddisfazione poiché vede realizzati tutti i suoi sforzi per dare a queste perone la giusta dignità lavorativa. 

 

Si è appena conclusa la riunione in videoconferenza con la TEKRA, azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale nel Comune di Mesagne, e le Organizzazioni Sindacali.

All'incontro era presente anche il Sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli.

Nel corso della riunione, convocata d'urgenza dalla TEKRA, l’azienda ha annunciato il superamento delle condizioni dei 16 lavoratori precari stabilizzandoli in via definitiva con contratto indeterminato di cui 8 di questi con contratto full time e i restanti 8 con contratto part time al 50% che al verificarsi di determinate condizioni si trasformerà via via in contratto full time.

Piena soddisfazione è stata espressa da parte dal Sindacato COBAS e dalle OO. SS. per la notizia, per certi versi inattesa, circa l'evoluzione del percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari che sembrava lontano dal concretizzarsi.

Finalmente una bella pagina da scrivere per quanto riguarda la lotta al precariato in generale, ancora particolarmente diffuso anche nel nostro territorio.

Solo la lotta paga.

Se non fosse stato per la decisa lotta dei lavoratori precari che alla fine della scorsa estate hanno temuto di perdere la speranza di una continuità occupazionale nel circuito dell’ igiene ambientale del Comune di Mesagne questo risultato non si sarebbe raggiunto o avrebbe tardato ad arrivare.

Tutti ricordano i lavoratori incatenati al cancello di ingresso del deposito dei mezzi del cantiere di Mesagne come tutti ricordano la tenda del il sit in permanente durato ben due settimane, sotto freddo e pioggia, all'ingresso del palazzo di città.

I lavoratori non chiedevano altro che il riconoscimento dei loro sacrosanto diritto al lavoro sancito nella nostra Carta Costituzionale.

Possiamo dunque dire che questa azione di lotta è stato il valore aggiunto per una accelerazione verso la stabilizzazione e verso la cancellazione del precariato nel servizio di raccolta del Comune di Mesagne.

Intendiamo ringraziare tutta la dirigenza della TEKRA per la sensibilità e la disponibilità al dialogo con le OO.SS. affinché si potesse costruire insieme il percorso che nei fatti ha portato al raggiungimento di questo storico e importante risultato.

Parimenti intendiamo ringraziare il Sindaco Toni Matarrelli per essere stato parte attiva in questo percorso e per aver dato sostegno ad Azienda e OO. SS. per fare in modo di trovare la soluzione condivisa e in tempi rapidi.

Ma, cosa più importante, vorremmo ringraziare i lavoratori precari interessati che con la loro tenacia, con la loro perseveranza, e con la loro determinazione hanno dimostrato che la lotta fa la differenza.

I lavoratori sono stati protagonisti veri di questo straordinario risultato ed è a loro che vanno le nostre congratulazioni e i nostri migliori auguri alle loro famiglie.

Brindisi, 30 aprile 2021

Per il COBAS Brindisi – Cosimo Quaranta".

 

In data odierna, nonostante la congiuntura economica e sociale di quest’ultimo anno, si e conclusa una bella pagina sindacale.

Con  la sospirata stabilizzazione di 16 lavoratori precari dell'igiene ambientale , nello specifico lavoratori della ditta Tekra che opera presso il  comune di Mesagne, è stato riconosciuto il sacrificio di tante famiglie che nel corso degli anni hanno vissuto nella precarietà confidando nell’agoniata stabilizzazione.

Un grazie particolare deve essere rivolto  al Sindaco Toni Matarrelli, il quale con la presenza e la tenacia che da sempre lo contraddistinguono, ha contribuito alla soluzione della presente vertenza.

Vertenza che non avrebbe potuto avere i risvolti desiderati se non ci fosse stata la volontà Aziendale da sempre protesa verso soluzioni ottimali per il servizio e per i propri dipendenti.

Adesso il servizio di Igiene Ambientale di Mesagne potrà vantare un organico più compatto e coeso, elementi questi che potranno solo rendere sempre più competitiva una cittadina strutturalmente unica.

Buon Primo Maggio

Pancrazio Tedesco

Segretario Generale FP CGIL

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Brindisi. I Sottotenenti Costantino Rizzo e Giovanni Primaldo Bolognino sono stati promossi al grado di Tenente. Questa mattina, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, Colonnello Vittorio Carrara, ha voluto personalmente congratularsi con i Tenenti Costantino Rizzo, Comandante della 2^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e Giovanni Primaldo Bolognino, Comandante della Sezione Operativa della Compagnia di Brindisi, entrambi dal gennaio 2020, per la promozione al grado superiore. Nella circostanza, è stato lo stesso Comandante Provinciale ad apporre la seconda stella sulla spallina dell’uniforme degli ufficiali.

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