Redazione

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 4 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 13.803 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.028 casi positivi: 317 in provincia di Bari, 105 in provincia di Brindisi, 140 nella provincia BAT, 89 in provincia di Foggia, 196 in provincia di Lecce, 169 in provincia di Taranto, 8 casi di residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 34 decessi: 7 in provincia di Bari, 9 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 12 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.261.410 test.

185.526 sono i pazienti guariti.

46.620 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 238.144 così suddivisi:

91.095 nella Provincia di Bari;

23.593 nella Provincia di Bat;

17.955 nella Provincia di Brindisi;

42.993 nella Provincia di Foggia;

23.971 nella Provincia di Lecce;

37.395 nella Provincia di Taranto;

773 attribuiti a residenti fuori regione;

369 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Prorogati al 31 luglio 2021 i permessi di soggiorno degli operai agricoli, in attesa che venga accelerata l’emanazione del Decreto Flussi 2021 che dovrebbero portare nelle campagne della Puglia altri 5mila lavoratori extracomunitari. A renderlo noto è Coldiretti Puglia, dopo che ​ il Governo nella seduta del Consiglio dei Ministri n. 16 del 29 aprile 2021 ha approvato un decreto-legge, di prossima pubblicazione, che introduce la proroga al 31 luglio 2021 dei permessi di soggiorno in scadenza il 30 aprile.

“Grazie al pressing di Coldiretti è stata ottenuta la proroga al 31 luglio 2021 dei permessi di soggiorno, quando a pesare sono i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’avanzare dei contagi”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

L’emergenza Covid ha determinato serie difficoltà nel reperimento di manodopera da parte delle aziende agricole, a causa lentezza delle procedure di regolarizzazione e di rilascio dei nullaosta stagionali e per la mancata pubblicazione del DPCM flussi 2021.

“Un problema grave in una situazione in cui a livello regionale viene ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia. Il pericolo è la perdita delle produzioni in un momento in cui è importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani pure per le difficoltà degli scambio commerciali. Da qui la richiesta di Coldiretti di accelerare nell’emanazione del Decreto Flussi 2021”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Il pericolo è la perdita delle produzioni in un momento in cui è importante assicurare l’approvvigionamento alimentare degli italiani pure per le difficoltà degli scambio commerciali. Alle difficoltà per l’arrivo di manodopera straniera si aggiungono – continua Coldiretti - quelle burocratiche che ostacolano l’utilizzo dei lavoratori italiani. Non è stata, infatti, prorogata nel 2021 la possibilità di lavorare nelle campagne per i percettori di ammortizzatori sociali e del reddito di cittadinanza. Si tratta di contratti a termine non superiori a 30 giorni – spiega Coldiretti - rinnovabili per ulteriori 30 giorni, nel limite di 2000 euro per l'anno 2020, che potrebbero rappresentare un’opportunità importante per i bilanci delle famiglie anche per la situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici.

“Dopo essere stato snobbato per decenni – insite il presidente Muraglia - si registra un crescente interesse degli italiani per il lavoro nelle campagne anche per la situazione di difficoltà in cui si trovano altri settori economici”.

Una esigenza che si è fatta stringente con il calendario delle raccolte – aggiunge Coldiretti Puglia – che si intensifica con l’avanzare dei periodi di raccolta, dopo fragole, asparagi, carciofi, ortaggi in serra, ci saranno le grandi raccolte di ciliegie, albicocche, pesche e percoche fino all’uva da tavola, con la scalarità delle diverse varietà fino a settembre.

Una opportunità che deve essere dunque accompagnata da un piano per la formazione professionale e misure per la semplificazione ed il contenimento del costo del lavoro – conclude Coldiretti Puglia – con una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

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Dal 5 al 9 maggio si terrà la quarta edizione (la seconda in streaming a causa della pandemia) di MICHAEL | Festival del patrimonio culturale, spirituale, naturale, enogastronomico della Città dei due Siti UNESCO (Monte Sant’Angelo | Parco Nazionale del Gargano | Puglia). Tra gli eventi: l’apertura il 5 alle ore 17 con una mostra multimediale internazionale dedicata ai 3 monti dell’Arcangelo in Europa, Monte Sant’Angelo, Sacra di San Michele in Piemonte e Mont Saint-Michel con i sindaci dei territori; sabato 8, per i festeggiamenti di San Michele, alle ore 20 anteprima di presentazione dell’album “Sacred mount” di Giovannangelo de Gennaro & Ensemble Calixtinus. Tutti gli eventi si terranno in diretta streaming su www.facebook.com/ComuneMonteSantAngelo e sui canali social dei partner. Inoltre, la macchina organizzativa per il 25 giugno quando Monte Sant’Angelo e i Longobardi in Italia celebreranno i 10 anni dal riconoscimento UNESCO.

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Ostuni. Deve espiare 7 anni, 8 mesi e 29 giorni di reclusione per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, arrestato.

I Carabinieri della Stazione di Ostuni hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Viterbo nei confronti di un 67enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di 7 anni, 8 mesi e 29 giorni di reclusione per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio commesso l’8 febbraio 2019 a Viterbo. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

Fasano. deve espiare 2 anni, 10 mesi e 22 giorni di reclusione, per associazione per delinquere, contrabbando, ricettazione e riciclaggio, arrestato.

A Brindisi, i Carabinieri della Stazione di Fasano hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brindisi nei confronti di un 48enne del luogo, già ristretto presso la casa circondariale del capoluogo. L’uomo deve espiare un cumulo pene di 2 anni, 10 mesi e 22 giorni di reclusione per i reati di associazione per delinquere, contrabbando, ricettazione e riciclaggio commessi negli 2010 e 2011 in Fasano. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, permane presso la citata casa circondariale.

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Brindisi. Evade dagli arresti domiciliari, denunciato. I Carabinieri della Compagnia di Brindisi–Sezione Radiomobile, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato un 43enne del luogo, per evasione. In particolare, l’uomo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari su disposizione del Tribunale di Brindisi, il 1° maggio u.s. è stato trasportato al pronto soccorso del locale ospedale dove permaneva solo un’ora, omettendo di rientrare immediatamente nel proprio domicilio e risultando, quindi, assente ai ripetuti controlli eseguiti dai militari.

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Carovigno. Alla vista dei Carabinieri tenta di disfarsi di un fagotto contenente marijuana, arrestato. I Carabinieri della Compagnia–Sezione Radiomobile di San Vito dei Normanni hanno proceduto all’arresto di un 43enne nigeriano, residente a Carovigno, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. In particolare, mentre sostava nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Carovigno, alla vista dei Carabinieri, l’uomo ha tentato di disfarsi di un involucro contenente 25 grammi di marijuana, prontamente recuperato dai militari. La successiva perquisizione personale e domiciliare eseguita dagli operanti ha consentito di rinvenire uno spinello artigianale preconfezionato e 160 Euro. Lo stupefacente e lo spinello nonché il denaro ritenuto provento dell’attività dello spaccio sono stati sottoposti a sequestro e l’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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San Michele Salentino. Il Tribunale di Brindisi emette una Ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo che ha picchiato i propri genitori, arrestato. In San Michele Salentino, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 40enne del luogo, per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e danneggiamento. Il provvedimento è scaturito in seguito ai maltrattamenti perduranti da 10 anni, culminati con l’aggressione che l’uomo ha esternato, per futili motivi, nei confronti dei propri genitori, lo scorso 26 aprile. L’arrestato, concluse formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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Il Comune di Mesagne ha acquistato due moto Yamaha Tracer 700 Police in dotazione alla polizia locale. Il tutto per effettuare servizi maggiormente mirati e veloci specialmente nel periodo estivo. Le moto non sono ancora arrivate, ma il comando ha già deliberato l’acquisto dell’abbigliamento necessario per gli agenti che saranno incaricati a guidare le motociclette. In particolare il comandante Nigro ha inpegnato la somma necessaria alla fornitura di stivali da motociclista, caschi integrali apribili, guanti professionali, panciera elasticizzata motociclista, pantaloni da motociclista estivo, giubbino estivo in Goretex Modello Puglia, per una spesa complessiva di 3 mila 193 euro, escluso IVA. Nella nuova dotazione automobilistica c'è da aggiungere anche una Fiat Renegade 4x4 già in servizio.

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Il Sindacato Cobas ha detto un chiaro e netto NO   al tentativo di conciliazione della vertenza della lavanderia dell’ospedale Perrino, gestito dalla ditta Lavit, nell’incontro di Lunedì 3 Giugno alla Prefettura di Brindisi .

Il Cobas nei prossimi giorni organizzerà uno sciopero con manifestazione a Bari davanti la Presidenza della Regione Puglia dove chiederà al Presidente Michele Emiliano  di intervenire pesantemente nei confronti della Lavit, azienda che sbeffeggia e provoca i lavoratori Brindisini chiedendone provocatoriamente il trasferimento a Foggia .

Il Cobas chiederà con determinazione al presidente Emiliano una rivisitazione della gara della lavanderia che comprende tutta la regione Puglia; la nuova gara regionale  non prevede  la lavanderia nell’ospedale Perrino di Brindisi ,cancellando così una importante attività lavorativa .

La Lavit di fronte ad una gara dal valore di 187 milioni di euro deve essere costretta dalla Regione a mantenere la lavanderia a Brindis, evitando così ogni giorno di far scorrazzare da Foggia  per tutta la Puglia decine di camion.

Il Cobas non può considerare , a differenza di qualcun altro, un grande passo avanti una apertura di discussione della Lavit  su tutto il personale; l’unica cosa certa fin dall’inizio di questa storia  è  il mantenimento dei livelli occupazionali alle stesse ore di lavoro .

La Lavit , secondo noi, in questi giorni è stata costretta dalle insistenze della Asl ad aprire una discussione .

La Lavit sa bene  che fino  a quando non si trova una soluzione al problema occupazionale    non otterranno   il permesso da parte della ASL  Brindisina di iniziare le attività della nuova gara a Brindisi.

La città e la provincia di Brindisi non possono  continuare ad essere penalizzate;

è ora che tutti , a partire dal Sindaco Rossi con i consiglieri regionali e parlamentari , si alzino in piedi e comincino la fare la voce grossa per difendere i nostri legittimi interessi.

La lotta dei lavoratori Lavit è simbolicamente la lotta di una intera comunità.

Per il Cobas Roberto Aprile

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Il M5S critica procedure e contenuti del DPP del PUG di Brindisi in itinere: peccato che il suo capogruppo in Consiglio Comunale e componente della Commissione Consiliare Urbanistica Gianluca Serra, invece di parlar chiaro in sede istituzionale (è evidente che ogni critica è sempre benvenuta per principio sia di conoscenza che di democrazia) abbia abbandonato la Commissione Consiliare, nella quale l’assessore Borri era per la prima volta a parlare del DPP su invito, lamentandosi di irriverenza e ritardo di parola data dal Presidente Alessio Carbonella.

Ma andiamo alle critiche del M5S al DPP mosse a mezzo di un comunicato stampa del 28 4 2021.

M5S dice che il DPP, di cui si erano annunciati una “prima stesura già agli inizi del 2019” e il “completamento” agli inizi del 2020, sarebbe stato privo di indirizzo politico dell’Amministrazione Rossi fino alla Delibera di Giunta del 31 dicembre 2020”, tanto da spingere M5S a lamentarne la genericità e la mancanza di chiari obiettivi e di attenzione alle “complesse vicende” della città costituite dalle “emergenze ambientali e occupazionali” e dalle “emergenze urbanistiche delle Contrade e di Acque Chiare” e a sottolinearne (forse perché trattasi di cosa negativa?) la costituzione dell’Ufficio di Piano per la redazione del DPP e del PUG) e il fatto che “si stanziano 50.000 Euro per gli studi d’analisi del Politecnico di Bari.”

Chi qui scrive ricorda a un M5S, evidentemente smemorato o memore delle cose che gli fanno comodo e immemore delle scomode (tra le quali ultime è forse per M5S l’efficienza in tempo e in costo della operazione?), che l’Amministrazione Rossi decide fino dall’autunno-inverno 2018-2019 (si veda DGC Brindisi ..) quanto segue:

  • riprendere il vecchio DPP (Mennitti), approvato pressoché all’unanimità in Consiglio Comunale di Brindisi nel 2011, per aggiornarlo ai mutamenti delle situazioni direttamente influenti sul PUG posto a valle, tra le quali sono il quadro urbanistico legislativo o comunque dispositivo ai vari livelli istituzionali competenti e concorrenti, il quadro ambientale essenziale per varie e note ragioni in una città com’è Brindisi, quello economico, e quello sociale e politico;
  • rivedere il vecchio DPP in house, vale a dire nell’Ufficio Tecnico Comunale, stimando l’UTC in possesso di forze qualificate e sufficienti all’opera;
  • rivedere il vecchio DPP in house considerando che quel DPP approvato nel 2011 fu regolarmente e consistentemente pagato al consulente dell’UTC arch. Goggi, tanto da essere utilizzabile senza problemi dal Comune di Brindisi pur avendo com’è noto l’ Goggi mosso contro il Comune una grave e ancora aperta vertenza giudiziaria.

Da quanto M5S scrive par comprendersi che M5S non conosce affatto l’ampio e nuovo DPP di cui parla (e da cui discenderà si spera in breve tempo il PUG), visto che il relativo atto politico di indirizzo, approvato in giunta nel dicembre 2020 prima di inviare per approvazione il DPP al Consiglio Comunale, ne riprende in sintesi ma in modo esplicito i punti essenziali di programma, tra i quali la partecipazione sociale del tutto omessa nel vecchio DPP: M5S può agevolmente verificare, leggendo il DPP, passato in avvio 2021 alla Commissione Consiliare Urbanistica di cui il consigliere Serra di M5S è parte, che il DPP, quale documento urbanistico di programma preliminare del PUG piano urbanistico generale, tratta anche, nel più vasto insieme dei punti di programma, di quanto M5S dice stargli a cuore relativamente ai problemi occupazionali della città (su essi peraltro il DPP, che è documento urbanistico, non piano occupazionale o del lavoro della città, può solo esprimersi indirettamente attraverso punti riguardanti l’economia locale e le sue sfaccettature settoriali e statistiche) e a quelli delle contrade abusive piuttosto che della grande lottizzazione di Acque Chiare.

Stia tranquillo M5S anche sul versante dei costi della operazione: il DPP e il PUG si stanno facendo in house dal ben qualificato e coraggioso UTC di Brindisi, in primis dal Settore Urbanistico (fra l’altro com’è ben noto all’intera città con un’attenzione particolare per il recupero alla legalità e alla funzionalità urbana dei tanti illegal settlements diffusi nel vasto territorio comunale), integrando piani e visioni di lungo periodo a progetti concreti e importanti di architettura e rigenerazione urbana (waterfront dei seni di Ponente e di Levante del Porto Interno, aree bersaglio dei quartieri Perrino e Sant’Elia e di Porta Lecce); la collaborazione a costi irrisori per un piano di una città grande e importante come Brindisi avviata con il Politecnico di Bari discende dal desiderio di recente intravisto, grazie all’avanzare ormai del PUG, della possibilità anche in parallelo al PUG ora in itinere di un rapido adeguamento al PPTR Puglia vigente dal 2015 anche del vecchio PRG degli anni 1980, al fine di agevolare l’agibilità sociale degli ultimi tempi di vigenza di questo (in cui si registrano molte sue difficoltà applicative, in particolare nell’area di interesse storico e nelle ampie zone a servizi pubblici generali di livello urbano) mentre il PUG percorre con tempi oggi non totalmente prevedibili il proprio iter di progettazione e approvazione indirizzato alla strategia urbanistica Brindisi 2020-2050, una strategia che vede l’urbanistica registrare e accompagnare la transizione della Brindisi città della grande industria chimica degli anni 1960 alla complessa e articolata Brindisi città del prossimo trentennio fatta di agricoltura, industria della conoscenza, logistica intelligente, industria di base della tradizione innovata per orientarla all’alta tecnologia, industria energetica, infrastrutture di trasporto a alta performance, turismo integrato tra grandi numeri e nicchie vista l’emergente forza del brand Salento e Alto Salento, organizzazioni nazionali e internazionali di aiuto sociale e ambientale, e servizi ecosistemici, e di tutto quanto di altro sarà possibile nella complessa trasformazione in corso della base economica della città.

M5S dice che “diventa difficile capire chi abbia redatto i documenti del 2019 e del 2020 e soprattutto cosa sia frutto del lavoro dell’Ufficio di Piano che già nel febbraio 2021 (a soli due mesi dall’atto di indirizzo) porta in commissione urbanistica un documento bello che redatto).” Ciò, a parte le difficoltà di eloquio in Italiano di M5S, sorprende per vari aspetti: M5S, la cui plateale rinuncia qualche giorno fa al doveroso e certamente faticoso e impegnativo lavoro di analisi in Commissione Consiliare del nuovo DPP prodromica a quella di Consiglio Comunale (si aggiungono ora infatti alle 350 pagine dell’ormai compiuto aggiornamento del vecchio DPP altrettante pagine di obiettivi di programma del PUG emersi da una partecipazione sociale prima del tutto assente) può sperarsi non esprima una strutturale difficoltà di M5S a misurarsi con i complessi documenti tecnico-politici del nuovo piano urbanistico generale, sembra ignorare del tutto anche le straordinarie risorse locali in capitale umano della propria città, il cui UTC è ricco di straordinarie risorse e professionalità capaci di fare oggi assai meglio e più rapidamente di quanto fece quindici e passa anni fa con la consulenza del prof. Goggi. (Ciò, si consenta di dirlo a chi qui scrive, diversamente da altri grandi organismi di pianificazione-gestione settoriale del sistema urbano, com’è per l’Autorità Portuale di Brindisi che oltre a aver affidato anni fa alle due università di Bari consulenza per il documento preliminare di pianificazione ha affidato di recente a una società di ingegneria per un costo rilevante il nuovo PRP, piano settoriale certo assai meno complesso del PUG che si sta facendo a Brindisi in house dal Comune a costo zero.)

Quanto all’insistenza retorica di M5S sulla domanda su chi sia il redattore del nuovo DPP di Brindisi, una domanda cui chi qui scrive ha già qui sopra offerto risposta, è necessario evidentemente ripetere che si tratta per ora e per fortuna, con Amministrazione Rossi, dell’UTC di Brindisi, fatto di gente che dona anima e corpo alla propria città ignorando ogni fatica e ogni ricompensa materiale a fronte della ricompensa morale di sentirsi attiva e riconosciuta protagonista del complesso tempo oggi vissuto dalla propria città.

M5S dice che non sarebbe presente la VAS nelle procedure in corso per il PUG: risulta a chi qui scrive che l’UTC Urbanistica, dopo aver esaminato la VAS preliminare fatta dieci anni fa circa al tempo del vecchio DPP e averla trovata firmata dal vecchio progettista Goggi attualmente in causa con il Comune, per evidenti ragioni, ha deciso di effettuare rapidamente in house, nuovamente a costo zero, la nuova VAS preliminare al PUG da approvarsi in uno al nuovo DPP, traendo vantaggio dal fatto che quanto è necessario è un mero documento di sintesi preliminare di modesta complessità tecnica.

M5S passa poi alla propria critica al processo partecipativo come delineato nell’atto di indirizzo del 31 dicembre 2020 lamentandone una presunta “incoerenza con le disposizioni regionali”, una presunta assenza di approccio strategico alle interazioni tra i soggetti istituzionali, un sistema di conoscenze costruito non in condivisione ma addirittura da “solitari indagatori” impegnati a “spazzare il passato senza avere un’idea concreta del futuro”, una erronea anticipazione dello stesso rispetto all’atto di indirizzo di dicembre 2020, e, in fine, una oscura matrice di generazione delle idee di fondo presentate alla discussione pubblica. Si tratta di rilievi di M5S del tutto inconsistenti, ci si augura coloriti a arte per mera provocazione politica (il riferimento è qui alla visione del rapporto tra passato e futuro presentata da M5S, all’apparenza del tutto illogica).

Alla critica di M5S si può e si deve rispondere dal versante del nuovo DPP Rossi che quello vecchio era ahimè del tutto privo di partecipazione mentre il nuovo DPP si basa sulla partecipazione sociale massiva qui di seguito descritta:

  • una decina di incontri tematici in palazzo Guerrieri tra fine 2018 e inizio 2019, con partecipazione libera estesa a tutta la cittadinanza com’è prassi del più avanzato planning partecipativo urbano, con documento di avvio e ciclo di dispiegamento verbale e scritto della riflessione-discussione, impostato sul metodo della scelta strategica di pianificazione teorizzato e praticato fino dagli anni 1960-1970 da Friend e Jessop per l’IOR Institute of Operational Research di Tavistock, con numero di ascolti variabile ma sempre accettabile per fondare su essi una sufficiente base di conoscenza e strategia degli obiettivi collettivi;
  • un incontro con partecipazione libera in due giornate in palazzo Guerrieri di costruzione del futuro esemplificata da una expertise di eccellenza in planning strategico impostato su un metodo Delphi modificato di ricerca operativa per il problem solving e il problem setting degli anni 1980-1990 a partire dal Delphi originario degli anni 1950 di Rand Corporation, di Santa Monica;
  • survey massiva delle conoscenze e visioni future della situazione locale indirizzata a centinaia di millennials dell’ultima classe (quinte) dei licei e degli istituti superiori di Brindisi impostata sul metodo statistico-econometrico dell’expert choice con domande con risposta sia a scelta multipla che libere modellabile in forma logit;
  • partecipazione tradizionale indirizzata a stakeholders istituzionale a mezzo di tavoli e forums di discussione.

Ancora una volta è comunque bene ripetere a M5S che il processo partecipativo è stato ideato e gestito in house dall’UTC Urbanistica Brindisi con assistenza volontaria di terza missione di ricercatrici e ricercatori del politecnico di Bari, dell’università di Foggia, e del politecnico reale di Stoccolma.

Chiarisca però M5S perché dica (forse esprimendosi male?) che nella partecipazione al nuovo piano urbanistico generale di Brindisi si sono avuti “solitari indagatori per spazzare il passato senza avere un’idea concreta del futuro”, laddove è sempre presente a tutti quanti si occupano di città, organismi il cui tempo si misura sempre in centinaia di anni e a volte com’è per Brindisi in millenni, l’antico adagio historia magistra vitae: una buona e ovvia impostazione generale in materia è quella che vede il passato, anche per le strategie indirizzate al futuro, come realtà da interpretare, tutelare, e testimoniare, soprattutto quando si tratti di futuri lontani celati dal velo del tempo e non interamente determinabile da intenzionalità umane.

La critica di M5S alla luce di quanto precede appare del tutto infondata e spiegabile unicamente con il rituale e ahimè in questo caso anche disinformato cliché del confronto politico antagonistico.

Questo assessore, in fine, non vuole raccogliere offese di furbizia e di affronto alla intelligenza di chicchessia, offese che alla luce di quanto qui è detto non recano certo onore a chi le muove su un evidente terreno di inconsistenza argomentativa. Sia certo M5S che giunta Rossi ben conosce e condivide il DPP e che il DPP è impostato in coerenza con le attività settoriali attualmente condotte e guidate dall’amministrazione comunale di Brindisi elencate da M5S, anche se ovviamente nei limiti dell’umana possibilità consentita a un documento urbanistico.

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