Redazione

Un tragico incidente stradale si è verificato nel pomeriggio di sabato a Mesagne dove un bimbo, in sella a una bici, è stato investito da un’auto. Nello scontro il piccolo ha riportato dei gravi traumi e attualmente si trova ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Sul luogo del sinistro, oltre all’ambulanza del 118, si sono recati i vigili urbani di Mesagne che lo hanno rilevato. I due mezzi, auto e bici, sono stati posti sotto sequestro. Dunque, un grave incidente stradale si è verificato in città dove, un bambino di 11 anni, è stato investito nel pomeriggio di sabato su via San Pancrazio nel tratto in cui via Foggia vi si immette. Il ragazzino era in sella alla sua bici quando, per cause ancora in fase di accertamento, si è scontrato con una Hyundai condotta da un giovane mesagnese. Uno scontro alquanto violento che ha sbalzato il piccolo dalla bici facendolo cadere rovinosamente per terra, sull’asfalto.

Lì, purtroppo, è rimasto senza riuscire ad alzarsi. Il giovane ha immediatamente fermato il veicolo ed è corso verso il bimbo per soccorrerlo. Purtroppo si è immediatamente reso conto della gravità delle ferite e ha richiesto l’intervento dei sanitari del 118. In pochi minuti un‘ambulanza è giunta in via San Pancrazio. I soccorritori hanno accertato la gravità delle ferite riportate dal piccolo, lo hanno stabilizzato e trasferito presso il pronto soccorso dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne. Però, le sue condizioni sono apparse subito talmente gravi da richiedere un immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno rilevato i gravi traumi riportati nel sinistro. Il bimbo è stato ricoverato e la sua prognosi è riservata. Ieri mattina le sue condizioni, fortunatamente, erano ritenute stabili. Intanto, in via San Pancrazio sono arrivati anche gli agenti della municipale che hanno rilevato l’incidente. I vigili hanno ascoltato oltre che il conduttore dell’auto anche qualche persona presente ai fatti. Quindi, hanno avviato le indagini per stabilire le responsabilità dell’accaduto e procedere secondo le disposizioni di legge. I mezzi coinvolti nell’incidente, la bici e l’auto, sono stati posti sotto sequestro.  

 

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E’ successo in alcuni casi che operatori sanitari che presentavano sintomi riconducibili al Covid siano stati posti in isolamento domiciliare e non abbiano potuto effettuare subito il tampone a causa della situazione di difficoltà nello svolgimento di tali accertamenti. In questi casi, molto spesso, il datore di lavoro, anziché effettuare la segnalazione del possibile infortunio all’INAIL, si è limitato a porre il lavoratore in malattia.

Alcuni casi del genere sono stati trattati con il Patronato EPACA, convenzionato con il NURSIND, ed è stata richiesta all’INAIL la tutela retroattiva sin dal primo periodo di assenza dal lavoro in quanto i sintomi erano assolutamente riconducibili all’infezione da coronavirus; l’INAIL ha accolto questa tipologia di segnalazioni consentendo al lavoratore di recuperare anche la parte economica che, in caso di malattia, non viene riconosciuta.
Inoltre, nel malaugurato caso in cui dovessero insorgere complicanze anche future collegabili all’infezione, avendo ottenuto il riconoscimento dell’infortunio sul lavoro, potrà legittimamente richiedere altresì l’erogazione dell’indennizzo derivante dal danno biologico conseguente.
Con la circolare n. 13 del 3 aprile 2020 la Direzione Generale INAIL ha disposto nello specifico che “Nell’attuale situazione pandemica, l’ambito della tutela riguarda innanzitutto gli operatori sanitari esposti a un elevato rischio di contagio, aggravato fino a diventare specifico. Per tali operatori vige, quindi, la presunzione semplice di origine professionale, considerata appunto la elevatissima probabilità che gli operatori sanitari vengano a contatto con il nuovo coronavirus”.
E’ assolutamente chiaro quindi che, in presenza di soggetti che svolgono la professione sanitaria e contraggono il virus, sussiste il diritto al riconoscimento dell’infortunio sul lavoro e, qualora permangano situazioni di danno permanente, il diritto al riconoscimento del danno biologico conseguente.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 15 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 6.070 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 905 casi positivi: 201 in provincia di Bari, 102 in provincia di Brindisi, 217 nella provincia BAT, 121 in provincia di Foggia, 123 in provincia di Lecce, 124 in provincia di Taranto, 9 casi di residenti fuori regione, 8 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 12 decessi: 5 in provincia di Bari, 2 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 655.306 test.

8.751 sono i pazienti guariti.

24.702 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 34.438, così suddivisi:

13.574 nella Provincia di Bari;

3.829 nella Provincia di Bat;

2.353 nella Provincia di Brindisi;

8.041 nella Provincia di Foggia;

2.601 nella Provincia di Lecce;

3.771 nella Provincia di Taranto;

258 attribuiti a residenti fuori regione;

11 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Da domani il sindaco Matarrelli inibirà la fruibilità delle giostrine in villa e potrebbe ripristinare il mercato settimanale del mercoledì. La stretta sulle giostrine si è resa necessaria dopo che stamattina ha assistito a un assembramento presso i giochini della villa comunale. Così la decisione, assunta non certo a cuore leggero, servirà a mettere in atto le misure anti Covid necessarie per mettere la comunità locale in un alveo maggiormente sicuro. Lo stesso sindaco ha spiegato che se i positivi al Covid sono oltre sessanta significa che almeno 200 persone, familiari dei positivi, sono in quarantena fiduciaria. Per ciò che riguarda l'apertura dei mercati settimanali domani ci sarà un summit in cui sarà valutata tale ipotesi. Se la decisione sarà positiva i vigili urbani e la protezione civile contingenteranno gli ingressi e saranno attenti affinché tutti mettano in atto i dispositivi di protezione individuali e collettivi.

San Michele Salentino. Abbandona due cuccioli di cane. Denunciato per abbandono di animali. I Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 75enne del luogo per abbandono di animali. In particolare, i militari, tramite l’acquisizione delle immagini di sorveglianza, hanno accertato che l’uomo, nel corso della mattinata del 11 novembre, si è recato a bordo della propria auto nella zona P.I.P. di San Michele Salentino, nei pressi dell’area attualmente occupata dal Circo Orfei, ove abbandonava due cuccioli di cane meticci, rispettivamente di otto e di un mese. Gli animali, in buona salute, sono stati affidati al personale del citato Circo, in attesa di adozione.

 

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OVID: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA DOMANDE BONUS FILIERA MADE IN ITALY. Scatta il contributo fino a 10mila euro per menu 100% nei ristoranti e negli agriturismi. Su www.portaleristorazione.it dal 15 al 28 novembre 2020 o presso gli sportelli degli uffici postali dal 16 al 28 novembre 2020 negli orari di sportello.

Al via le domande per il bonus di filiera Italia per l’acquisto di prodotti Made in Italy a sostegno della ristorazione attraverso il Portale della ristorazione www.portaleristorazione.it dal 15 al 28 novembre 2020 o presso gli sportelli degli uffici postali dal 16 al 28 novembre 2020 negli orari di sportello. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che per la prima volta si interviene in modo integrato dal campo alla tavola con la ristorazione che ha subito nel 2020 con l’emergenza Covid un taglio del fatturato del 48% che ha travolto a cascata anche l’industria alimentare e l’agricoltura.

Sono circa 20mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e 875 gli agriturismi chiusi in Puglia, regione nella zona arancione, con una perdita di fatturato mensile – denuncia Coldiretti Puglia - di oltre 400 milioni di euro ed un drammatico effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino. Del bonus – spiega la Coldiretti - potranno beneficiare non solo i ristoranti, le mense e chi svolge attività di catering su base continuativa (ossia coloro che forniscono pasti presso ospedali, scuole, industrie), ma anche gli agriturismi, le attività di catering e banqueting per eventi e gli alberghi che somministrano cibo.

Al Fondo per la filiera della ristorazione per il 2020 – sottolinea la Coldiretti - sono stati stanziati 600 milioni finalizzati alla erogazione di un contributo a fondo perduto per l'acquisto, effettuato dopo il 14 agosto 2020, di prodotti di filiere agricole e alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e  IGP,  valorizzando la materia  prima  di territorio anche attraverso l’acquisto di prodotti in vendita diretta dalle aziende agricole. Il beneficiario – continua la Coldiretti - e' tenuto  ad acquistare almeno tre differenti tipologie  di  prodotti  agricoli  e alimentari e il prodotto principale non puo' superare  il  50 % spesa totale sostenuta mentre il  contributo non puo' mai  essere superiore  all'ammontare complessivo degli acquisti che non puo' essere inferiore ai 1.000  euro ne superiore a 10.000 euro (esclusa IVA)

I contributi - precisa la Coldiretti - sono concessi nei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis e de minimis agricolo anche con la finalità di contenere gli sprechi alimentari attraverso l'utilizzo ottimale delle  eccedenze determinate anche dalla crisi  di mercato. Nella lista dei prodotti sono compresi latte 100% italiano, prosciutto crudo DOP e prosciutto cotto 100% italiano, salumi vari da suino DOP e  IGP da animali  nati  allevati  e macellati in Italia, salumi non  da carne suina (tacchino, bresaola, altro)  da animali nati, allevati e macellati in Italia, formaggi DOP o da latte 100% italiano, olio extra vergine di oliva 100% da olive italiane e/o DOP, carne bianca da animali nati allevati e macellati in Italia,carne bovina, suina, ovicaprina, cunicola  da animali  nati allevati e macellati in Italia, zuppe di cerali con verdure filiera e materia prima italiana, minestrone con verdure filiera e materia prima italiana, pasta secca con grano 100% italiano, riso da risotto con riso 100% italiano, preparati per  risotti  (alle  verdure, ai  funghi, ecc.) da materia prima italiana, passata, polpa e pelati di pomodoro 100% italiano, sughi pronti da materia prima italiana, verdure fresche o conservate in scatola o in  vetro  filiera  e materia prima italiana, verdure conservate in scatola filiera e materia prima  italiana formato per mense, legumi in scatola (fagioli, lenticchie) filiera e materia prima italiana, macedonia di frutta o frutta  sciroppata o frutta fresca da filiera e materia prima italiana, succo di frutta e purea  di  frutta  filiera  e  materia  prima italiana, crackers, pane, secondo quanto previsto dal Decreto che fissa “Criteri e modalita' di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione istituito ai sensi dell'articolo 58 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126”. e prodotti da forno da grano 100% italiano, vini DOP e IGP e aceti balsamici DOP e IGP, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.277.

Si tratta di un risultato importante ottenuto nell’ambito della nostra campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare che oggi in Puglia assicura l’approvvigionamento alimentare grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione di Campagna Amica che nel 2020 a causa dell’emergenza Covid è sostenuta anche dalle consegne a domicilio e dall’asporto.

 

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Il caldo anomalo di novembre, con temperature a Bari e a Taranto fin oltre i 22 gradi, conferma un 2020 che si classifica fino ad ora come il quinto più bollente mai registrato dal 1800, con una temperatura di quasi un grado (+0,91 gradi) più elevata della media storica. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi dieci mesi dell’anno, con il rischio in campagna per le colture come agrumi e ortaggi invernali a causa di una siccità grave e perdurante. 

Il caldo anomalo di novembre – continua Coldiretti Puglia - è stato accompagnato da una assenza quasi totale di pioggia nel mese che tradizionalmente è il più piovoso dell’anno. Una anomalia che – precisa Coldiretti Puglia - ha provocato un abbassamento dei livelli di acqua negli invasi pugliesi di 76milioni di metri cubi di acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

“Le piogge sono previste a partire dalle prossime ore a Lecce e la perturbazione si estenderà a tutta la regione. Non possiamo che sperare che si tratti di fenomeni benefici per le campagne, senza ondate improvvise di maltempo che si trasformano in nubifragi e bombe d’acqua. La pioggia serve a battere la persistente siccità, ma non deve essere violenta per poter essere meglio assorbita dal terreno ed evitare il pericolo frane e alluvioni”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Si accentua quest’anno – sottolinea Coldiretti – la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni interi più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003.

Gli effetti del clima sono visibili a tutti con la mancata caduta delle foglie, ma si fanno sentire soprattutto in campagna – aggiunge Coldiretti Puglia - per una preoccupante siccità invernale che fa temere per il mancato accumulo di scorte idriche necessarie per le coltivazioni che mette a rischio le fioriture di alcune varietà di piante da frutto.

Siamo di fronte – denuncia Coldiretti Puglia – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione in Puglia che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con costi per oltre 3 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

E’ indispensabile una rete di bacini di accumulo, abbinata all'utilizzo delle nuove tecnologie, dai sensori ai robot che permettono di risparmiare fino al 95% di acqua per l’irrigazione e nell’allevamento ci porteranno sicuramente ad essere ancora più competitivi. La disponibilità di acqua è ciò che permette di avere un cibo di alta qualità e consente di primeggiare livello mondiale ed è l'unica strada percorribile – conclude Coldiretti Puglia - per dare certezze e redditività economica alle aziende agricole e affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

 

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Continuano ad aumentare i contagi a Mesagne da Covid. Nella giornata di oggi sono 11 i nuovi postivi per un totale di 65 soggetti, in parte ricoverati. Di questi ricoverati 6 sono in condizioni "severe". Il consiglio delle autorità sanitarie e comunali è di attenersi scrupolosamente alle misure anti contagio.

Nel pomeriggio del 10 novembre u.s. personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni ha proceduto all’arresto di Z.E., di nazionalità rumena, in esecuzione di ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari emessa a suo carico da parte della Procura della Repubblica di Brindisi, il quale con condotte reiterate di violenza, aggressività e minaccia maltrattava la compagna convivente S.O.L., connazionale. La denuncia querela formalizzata dalla vittima e l’attività di indagine espletata nell’immediatezza da parte del personale del Commissariato hanno permesso di accertare che la condotta maltrattante, posta in essere a causa della morbosa gelosia, durava da circa un anno ed era tale da rendere la convivenza afflittiva ed umiliante a tal punto da spingere la donna ad allontanarsi dall’abitazione comune per timore per la propria incolumità. L’autore veniva rintracciato presso la propria abitazione in Ostuni e, all’esito dell’espletamento di tutte le formalità di rito, è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

 

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