Redazione
Nuovo investimento per la biblioteca di Mesagne
La biblioteca “Ugo Granafei” di Mesagne amplia il suo patrimonio librario grazie a un investimento del Ministero per i Beni culturali. Il tutto nei giorni in cui la biblioteca si sta trasferendo, temporaneamente presso l’ex scuola “Maroni, per permettere i lavori di ristrutturazione della sede storica di piazza IV Novembre. Si tratta di un altro contributo assegnato al Comune di Mesagne che servirà ad incrementare il patrimonio librario della biblioteca comunale. L’Amministrazione comunale ha ritenuto di investire tale finanziamento per acquistare le opere dedicate alla letteratura d’infanzia e per i ragazzi, alle opere ed ai classici in lingua, soprattutto inglese. “Si è scelto di procedere con l’acquisizione di volumi che aggiornano l’offerta per il genere narrativa, saggistica e poesia”, ha spiegato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli. L’investimento è stato concesso dalla direzione generale per le Biblioteche e il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo che ha approvato la graduatoria per la misura “Contributo alle biblioteche per acquisto libri. Sostegno all’editoria libraria”. “La biblioteca “Granafei” conta, attualmente, un patrimonio librario pari a oltre 50.000 opere complessive alle quali si aggiungono titoli acquisiti con fondi comunali, secondo un criterio che ha garantito nel tempo l’aggiornamento bibliografico “tenendo conto delle diverse esigenze rilevate in considerazione della caratteristica di una biblioteca pubblica”, ha sottolineato il consulente per la promozione della Cultura e delle Politiche scolastiche del Comune di Mesagne, Marco Calò.
Con la comunicazione di avvenuta ammissione a finanziamento, a seguito di domanda inviata il 17 luglio scorso e di relativa attività istruttoria a cura della responsabile dell’area Cultura dell’ente, Alessia Galiano, la biblioteca risulta inclusa nell’elenco dei beneficiari della misura prevista dal decreto del Mibact del 4 giugno 2020, recante l’indicazione di riparto “Fondo emergenze imprese ed istituzioni culturali”. Per tali motivi la biblioteca “Ugo Granafei” è destinataria della somma di 10mila euro, il contributo massimo previsto. Il provvedimento rientra tra le iniziative di promozione della lettura e rilancio della filiera dell’editoria libraria colpita dall’emergenza Covid-19. Tra le forniture sono presenti sezioni che includono volumi di fumetti, musica ed arte, graphic novel, un genere, quest’ultimo, che in italiano viene indicato con espressioni come “romanzo a fumetti” o “romanzo grafico”. Si tratta di una forma narrativa in cui le storie, realizzate con la tecnica del fumetto, prendono forma attraverso la struttura propria del romanzo, con modalità autoconclusive alle quali si giunge attraverso lo sviluppo di un racconto. “Come era previsto dal bando, con attività da espletare entro la data del 30 settembre, l’acquisto dei libri da destinare alla biblioteca comunale è stato effettuato presso le librerie del territorio, seguendo i criteri posti”, ha concluso Calò. Le pubblicazioni sono state corrisposte a prezzo pieno, per sostenere gli editori e i librai, nel rispetto della stessa misura ministeriale.
DA INIZIO EMERGENZA IN CAMPAGNA SPESI 12MLN EURO PER MASCHERINE
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, DA INIZIO EMERGENZA IN CAMPAGNA SPESI 12MLN EURO PER MASCHERINE; COSTI STELLARI PER GARANTIRE SICUREZZA. Costi stellari in campagna dove dall’inizio dell’emergenza Covid gli agricoltori in Puglia hanno speso oltre 12 milioni di euro di mascherine e gel igienizzanti per mettere in sicurezza gli oltre 100mila operai agricoli impegnati nelle campagne. E’ quanto ha stimato Coldiretti Puglia, con le imprese agricole che hanno subito un ingente aggravio dei costi a carico delle imprese agricole per il welfare aziendale, dove solo il 9% della spesa per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale è stato compensato dal credito d’imposta.
“In questo momento di incertezza per la brusca risalita dei casi di infezione, con la Puglia tra le regioni arancioni per ‘uno scenario di elevata gravità e un livello di rischio alto’, è enorme lo sforzo delle imprese agricole per assicurare sicurezza nelle oltre 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare, dove non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione”, ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. “Si tratta di uno sforzo necessario a garantire sicurezza che va riconosciuto e premiato – ha insistito Muraglia - quando l’emergenza ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza in Puglia che può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali”.
E’ necessario investire – afferma Coldiretti Puglia - sul futuro competitivo delle imprese agricole, spesso penalizzate dai costi di burocrazia e lavoro, con una tassazione sul lavoro più alta che in Paesi come Francia e Spagna.
Coldiretti ha ottenuto il taglio del costo del lavoro con l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali in agricoltura protratto alla fine dell’anno, importante per sostenere le imprese agricole duramente colpite a cascata dalle chiusure della ristorazione, con il decreto Ristori bis approvato dal Consiglio dei Ministri che ha stanziato ulteriori 340 milioni di euro per garantire, anche per il mese di dicembre, l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle imprese, operanti su tutto il territorio nazionale e appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra.
“Sono stringenti i protocolli adottati dalle aziende agricole – aggiunge il presidente Muraglia - con un aggravio dei costi per la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti con la riduzione a tratta del numero di operai condotti nei campi, la formazione, oltre al ridimensionamento degli spazi di lavorazione nelle aziende agroalimentari per garantire le distanze di sicurezza. Un impegno sul fronte della sicurezza a cui gli imprenditori agricoli hanno adempiuto con enorme senso di responsabilità, soprattutto rispetto agli oltre 100mila operai agricoli impiegati nelle campagne pugliesi”.
Per questo semplificazione e sussidiarietà sono necessarie, soprattutto in questo periodo di emergenza – insiste Coldiretti Puglia - a recuperare lo spread di competitività delle imprese agricole pugliesi, considerato che l’attività legislativa rimanda spesso a provvedimenti amministrativi che alimentano una tecnocrazia insopportabile.
“Ciò passa anche dalla capacità di riuscire finalmente a sfruttare le risorse inutilizzate del Meridione. Coldiretti lo sta facendo, presentando progetti di sviluppo insieme ai principali gruppi industriali e bancari d’Italia, progetti che realizzano nuovi e moderni strumenti di gestione delle relazioni contrattuali lungo le filiere – conclude Muraglia - che vogliono rappresentare un modello di coimprenditorialità, sostenibilità economica, ambientale e dello sviluppo dell’occupazione, nel rispetto dell’ambiente e del consumatore”.
E’ necessario che le istituzioni a tutti i livelli – conclude Coldiretti Puglia - implementino le opportunità occupazionali nel settore agricolo, attraverso interventi di stabilizzazione del lavoro, garantendo flessibilità e competitività all’impresa, continuità di reddito e sicurezza al lavoratore e soprattutto interventi per garantire liquidità alle imprese agricole in questo scenario critico.
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Mesagne. Le fototrappola inchiodano i zozzoni
Quindici zozzoni sono stati identificati dalla polizia locale di Mesagne poiché hanno imbrattato, con i loro rifiuti abbandonati, la città. Ognuno di loro è stato sanzionato con un’ammenda di 150 euro e due individui sono stati denunciati, a piede libero, alla Procura della Repubblica di Brindisi per violazione del Codice dell’Ambiente. Risponderanno delle loro azioni in campo penale. I controlli continueranno anche nelle prossime settimane poiché il Comune ha dichiarato apertamente guerra agli sporcaccioni che oltre a depauperare l’ambiente incidono sulle casse comunali per la pulizia delle zone che sporcano. Dunque, da qualche settimana il controllo della polizia locale sugli abbandoni selvaggi dei rifiuti si è fatto più pressante poiché stanno utilizzando nel servizio di monitoraggio delle auto civetta e alcune telecamere a infrarossi che in qualsiasi ora del giorno o della notte riescono a fotografare perfettamente gli sporcaccioni. Infatti, grazie a queste tecnologie solo negli ultimi giorni sono state elevate oltre quindici sanzioni da 150 euro l’una ai responsabili di questi atti di inciviltà individuati grazie alle immagini delle telecamere, anche a raggi infrarossi. Per due cittadini mesagnesi è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria per il reato di combustione illecita di rifiuti, così come prevede il Codice di tutela dell’Ambiente. “Quella della combustione illecita è pratica presente in alcune parti del vastissimo territorio rurale di Mesagne”, ha fatto notare il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro. È una battaglia ardua, difficile, ma non impossibile da vincere quella che sta conducendo il Comune per cercare di arginare questo malcostume. I nominativi dei soggetti sanzionati sono stati trasferiti all’ufficio Tributi per il controllo del pagamento della tari. “I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni – ha concluso il comandante - in ottemperanza alla direttiva del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli che, su queste condotte, ha assunto una legittima posizione di intransigenza proprio per la lesione del comune senso civico oltre che per il danno ambientale ed al mancato decoro urbano, spesso riscontrato”.
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Intensificati i controlli dei Carabinieri finalizzati al contenimento della diffusione del virus Covid-19
Villa Castelli. Intensificati i controlli dei Carabinieri finalizzati al contenimento della diffusione del virus Covid-19. Nelle giornata del 9 novembre scorso, i Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, nel corso di specifico servizio finalizzato al contenimento della diffusione del Virus Covid-19, hanno controllato numerose persone ed elevato contravvenzioni nei confronti di cittadini che non osservavano le disposizioni dei DPCM vigenti, circa il divieto di assembramento, il distanziamento sociale e all’uso della mascherina di protezione. Nella circostanza, sono state contestate ai genitori obbligati in solido, 5 violazioni relative ad altrettanti minorenni residenti a Grottaglie (TA), sorpresi nel pomeriggio in contrada “San Barbato”, fuori dal Comune di domicilio, assembrati e privi di mascherina. Inoltre, sono state contestate altre 2 violazioni a soggetti non residenti, in transito nel comune di Villa Castelli, senza alcuna giustificazione.
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Mesagne. Ruba l’energia elettrica, arrestato
Un mesagnese di 62 anni ha rubato con un escamotage tecnico l’energia elettrica per la propria abitazione. Un furto che è stato scoperto grazie alle indagini avviate dagli uomini dell’Arma su segnalazione dei tecnici del gestore della rete elettrica nazionale. Pertanto, l’uomo è stato arrestato e rimesso in libertà nel giro di poche ore. Il furto è stato scoperto grazie al lavoro che i tecnici dell’Enel svolgono quotidianamente per cercare di individuare coloro che bypassano la rete elettrica nazionale realizzando attacchi oltre che illegali anche molto pericolosi. Il controllo dei tecnici è effettuato su uno storico dei consumi degli immobili presenti in città. Un lavoro certosino, da investigatore, che spesso porta a ottenere dei risultati lodevoli. Diverse, infatti, sono le segnalazioni che sono inviate al comando carabinieri per le indagini del caso su determinate utenze sospette. Durante una di queste indagini i carabinieri della stazione di Mesagne hanno individuato un’abitazione con un alto tasso di probabilità che fosse allacciata abusivamente alla rete elettrica nazionale bypassando il contatore dei consumi. Così, hanno effettuato un controllo durante il quale il sospetto è divenuto realtà. In particolare, a seguito di mirato controllo svolto con il personale Enel, i militari hanno riscontrato l’allaccio diretto e abusivo alla linea elettrica della sua abitazione che ha permesso una sottrazione di energia per un danno quantificato in circa 3 mila euro. A quel punto i carabinieri hanno fatto scattare le manette ai polsi del 62enne accusato del reato di furto aggravato e continuato di energia elettrica. Lo stesso individuo era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. I carabinieri hanno effettuato tutti gli approfondimenti del caso e trasmesso gli atti in Procura. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato rimesso in libertà.
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Covid. Altri 4 positivi a Mesagne, 42 in totale
Videomessaggio del sindaco Toni Matarrelli dell'11 novembre 2020
Giovedì derattizzazione e disinfestazione adulticida su tutto il territorio comunale
L’ufficio Ecologia e Ambiente del Comune di Mesagne informa che domani – giovedì 12 novembre - l’intero territorio, le scuole e gli immobili comunali saranno interessati da interventi di derattizzazione.
Nella serata dello stesso giorno si effettuerà anche il servizio di disinfestazione adulticida da mosche e zanzare. Si invita a tenere chiuse porte e finestre esterne per evitare di inalare i prodotti necessari a garantire il trattamento. Evitare di: stendere i panni all’esterno, conservare fuori frutta e altri generi alimentari, tenere all’esterno animali domestici.
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Necessari i test nelle scuole. La richiesta di Matarrelli al Direttore Generale ASL
Nota del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che chiede al direttore generale della Asl di Brindsi di effettuare i test rapidi antigenici sulla popolazione scolastica che sta svolgendo in presenza le attività didatiiche.
"Alla luce della difficile situazione legata all'emergenza sanitaria in corso, ho scritto al direttore generale della Asl per chiedere che vengano effettuati i test rapidi antigenici a tutti gli studenti e al personale scolastico delle scuole di Mesagne in cui è prevista la didattica in presenza.
Tale forma di controllo garantirebbe un monitoraggio utile a contenere e contrastare la diffusione del virus Covid-19, considerata la possibile correlazione esistente tra la riapertura delle scuole e la crescita della curva dei contagi.
Confido in un riscontro positivo da parte della Asl".
COVID TAGLIA EXPORT VINO PER PRIMA VOLTA IN 30 ANNI
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, TAGLIA EXPORT VINO PER PRIMA VOLTA IN 30 ANNI; SERVE PIANO STRATEGICO PER INTERNAZIONALIZZAZIONE. Gli effetti dell’emergenza Covid si ripercuotono anche sul mondo del vino che per la prima volta in 30 anni in Puglia registra una frenata dell’export con un calo dello 0,2% in valore nei primi sei mesi del 2020 con una storica inversione di tendenza, considerato che fino a marzo le esportazioni dei vini pugliesi segnavano +20% rispetto allo stesso periodo del 2019. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro “Covid, la sfida del vino Made in Italy”, organizzato da Coldiretti per fotografare con player nazionali e internazionali e istituzioni l’attuale scenario del comparto.
“Bisogna recuperare spazi e rapporti con i mercati esteri che hanno subito una battuta d’arresto durante il lungo lockdown a causa del Covid. Intanto, Il bonus ai ristoranti che utilizzano prodotti 100% Made in Italy è importante per sostenere l'intera filiera agroalimentare nazionale dal campi alla tavola che subisce una perdita stimata in 8 miliardi nel 2020 per mancati acquisti di cibi e bevande, a partire dal vino che ha risentito del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Durante il precedente lungo lockdown è stato registrato il crollo del 90% delle disdette degli ordini di vino destinato al canale Ho.Re.Ca – ricorda Coldiretti Puglia - per la chiusura di ristoranti, bar, pizzerie, la riduzione del 15% degli ordini dalla Grande Distribuzione Organizzata, mentre per quanto attiene la commercializzazione sui mercati internazionali si sono accumulati ritardi e il rinvio di circa il 30% degli ordini in conferma durante la pandemia, con il rinvio del pagamento delle fatture per ordini di vino già consegnato.
In gioco in Puglia ci sono le 27 DOC, 4 DOCG e 6 IGP denominazioni di vino Made in Italy che la Puglia offre – aggiunge Coldiretti Puglia – con la vendemmia 2020 di straordinaria qualità e un valore delle esportazioni di 158 milioni di euro.
A spingere il successo del vino italiano sono proprio le etichette che occupano i primi dieci posti della bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in valore, con 2 vini pugliesi nelle prime 4 posizioni. Nel tempo della globalizzazione, gli italiani – precisa Coldiretti Puglia – bevono “patriottico” come dimostra il fatto che al secondo posto c’è il Primitivo pugliese (+21%) e al quarto posto il Negroamaro pugliese con un aumento del 15%.
Con il moltiplicarsi dei Paesi che hanno adottato misure di contenimento con la chiusura di bar e ristoranti – sottolinea la Coldiretti - sale il conto dei danni alle esportazioni di vino italiano che è il più bevuto nel mondo. Germania, Stati Uniti e Regno Unito che rappresentano i principali mercati di sbocco delle bottiglie tricolori sono infatti in sofferenza – precisa la Coldiretti - per il rapido diffondersi della pandemia che rischia di compromettere anche gli ordini per la fine dell’anno.
“Grazie alla azione di Coldiretti sono state adottate varie misure finalizzate a dare liquidità ai produttori e ridurre le giacenze di vini e di uve della nuova vendemmia ma anche sgravi contributivi, incentivi all’acquisto di vino e prodotti italiani” ricorda Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia.
Flop della vendemmia verde, mentre la distillazione di crisi in Puglia ha assorbito solo il 16% delle risorse nazionali messe a disposizione per il settore del vino in crisi a causa della lunga chiusura di ristoranti e della paralisi dell’export per il lockdown causato dal Covid.
“L’internazionalizzazione è dunque una scelta obbligata – insiste Cantele - che deve cogliere questo momento di crisi per mettere a punto una strategia più incisiva di presenza sui mercati stranieri. Sono indispensabili la creazione di nuovi canali commerciali e una massiccia campagna di comunicazione superando l’attuale frammentazione e dispersione delle risorse puntando, in primo luogo, ad una regia nazionale attraverso un’agenzia unica che accompagni le imprese in giro nel mondo, valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate”.
La Puglia è una delle 5 regioni dove si registra un incremento sensibile delle performance delle Indicazioni Geografiche del vino, pari a 142milioni di euro, con la provincia di Taranto che aveva tirato la volata - fino al periodo pre-covid - con 42 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Ai tempi del Covid è cresciuto tra i millenials il consumo di vino del 18% e del 25% di vino mixato con altre bevande e nella Fase 3 – rivela Coldiretti Puglia - il 12% dei giovani dichiara di consumare più vino, grazie alla scoperta di prodotti d’eccellenza durante il lungo lockdown.
Innumerevoli le opportunità di lavoro, aggiunge Coldiretti Puglia, per chi è impegnato direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi, dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione.
Serve poi recuperare i ritardi strutturali e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo. Una mancanza che ogni anno – conclude Coldiretti Puglia – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export e una “bolletta logistica” più pesante per la movimentazione delle merci”.
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