Redazione

Calamità in agricoltura, il Masaf taglia i fondi per le polizze assicurative

CIA Puglia: “Contributo dal 70 al 40%, così si espongono le imprese agricole a costi e rischi insostenibili”

Minore possibilità di assicurarsi, maggiori rischi per le aziende agricole di perdere tutto e dover chiudere

“Il contributo pubblico per le polizze assicurative agevolate destinato alle aziende agricole è sceso dal 65-70% al 37-40%. I tagli operati dal Ministero dell’Agricoltura sui contributi-polizze erogati da Agea sono devastanti. Questo significa una sola cosa: di fronte agli eventi climatici estremi sempre più costanti e frequenti, saranno ancora di meno le aziende agricole che potranno assicurarsi e, dunque, attutire almeno in parte le enormi perdite derivanti da grandinate, alluvioni e altre calamità. Perdite che, inevitabilmente, porteranno alla scomparsa di molte aziende. La situazione è davvero preoccupante”. È CIA Agricoltori Italiani di Puglia, attraverso le parole del presidente Gennaro Sicolo, a lanciare l’allarme relativo ai pesanti tagli operati dal Ministero dell’Agricoltura sui contributi per le polizze assicurative agevolate erogati da AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura.

“Se, per assicurarsi, un’azienda agricola è chiamata a sostenere un aumento di un terzo dei costi finora sostenuti, è chiaro che più difficilmente quell’impresa potrà garantirsi una copertura accettabile dal rischio di perdere in un colpo solo il lavoro di un intero anno”, aggiunge Sicolo. “I tagli operati dunque, vanno nella direzione opposta alla sostenibilità economica del fare impresa nel settore primario”. Il Decreto Ministeriale del Dicastero agricolo che abbassa la percentuale del contributo per la stipula delle polizze agevolate porterà le aziende agricole a non assicurarsi perché semplicemente non potranno più permettersi di sostenere i costi. Dopo due annate agrarie difficilissime, con la produttività e i redditi delle aziende letteralmente in balia di eventi climatici di natura catastrofale, CIA Agricoltori Italiani aveva già chiesto al Governo, nelle scorse settimane, di continuare a garantire il sostegno del 70% per il 2023 e le annate precedenti. Ora il rischio sarà quasi totalmente a carico delle aziende perché le polizze, già onerose con il contributo del 70%, diventeranno veramente proibitive.

Il 2023 è stato uno degli anni peggiori per ciò che attiene agli eventi climatici estremi, anche in Puglia. Durante l’anno che ci siamo lasciati alle spalle, infatti, a un lunghissimo periodo di siccità e caldo estremo, è seguita una sorta di ‘stagione delle piogge’, con un’altissima concentrazione di copiose precipitazioni piovose che hanno causato allagamenti, umidità elevatissima e prolungata, lo sviluppo di fitopatologie devastanti come la peronospora capace di causare il dimezzamento della produzione di uva in tutto il territorio pugliese. CIA Agricoltori Italiani di Puglia, inoltre, torna a ribadire le proprie preoccupazioni per le criticità che riguardano il Fondo Agricat, uno strumento per la gestione dei rischi in agricoltura inserito dall’Italia nella nuova PAC. Le risorse economiche del Fondo derivano in parte dai fondi comunitari e in parte dal prelievo del 3% dell’importo dell’aiuto diretto (PAC) che viene riscosso dagli imprenditori beneficiari. CIA Puglia rileva come si tratti di un prelievo che rappresenta un ulteriore aggravio finanziario in capo alle aziende, peraltro nell’ambito di un sistema piuttosto farraginoso e complicato la cui efficienza effettiva resta ancora tutta da valutare.

LE PROPOSTE CIA. “Bisogna modificare il decreto legislativo 102/2004, istituire un nuovo e più corposo fondo nazionale per i danni da calamità naturali, prevedere un più ampio e agevolato accesso alla copertura assicurativa per le imprese agricole danneggiate da eventi estremi”, aggiunge Sicolo. “Inoltre, occorre semplificare le procedure burocratiche per permettere, ad aziende e lavoratori, di usufruire nell’immediato degli aiuti previsti. È drammatico quanto sta succedendo negli ultimi anni, ma le istituzioni, al di là delle parole, fanno come se nulla fosse cambiato. Gli eventi calamitosi si susseguono ormai con intervalli di tempo sempre minori. La nostra proposta è di costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del CSR. Non possiamo più permetterci che i sacrifici di una vita vengano annientati dalle calamità. I cambiamenti climatici in atto devono spingerci a una approfondita e seria riflessione, che non si limiti al momento dell'emergenza, ma sia utile a predisporre misure strutturali in grado di salvaguardare il patrimonio agricolo”.

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Consorzi di Bonifica. Casili (M5S): “Il consorzio unico può dare forte impulso alla gestione futura. Serve la pianificazione mancata negli ultimi anni”

“Sui Consorzi di Bonifica siamo giunti a un punto di svolta importante. Ho accolto con soddisfazione le ultime dichiarazioni dell’assessore Pentassuglia che ripercorrono il lavoro fatto fino ad oggi, di cui sono sempre stato parte attiva. Sono consapevole della sofferenza del territorio salentino e dei disagi di tanti cittadini e agricoltori davanti alla ‘pioggia’ di tributi emessi dai Consorzi, spesso a fronte di servizi pressoché inesistenti. Gli errori del passato però non devono essere più commessi, perché i debiti di questi enti accumulati negli anni sono frutto di scellerate scelte politiche del passato, che hanno portato i consorzi a non avere più la giusta capacità operativa. Cittadini e agricoltori non possono pagare per questo". Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili.

“Oggi - continua Casili - la debitoria si è ridotta a 160 milioni ed è auspicabile che questa partita venga giocata anche dal governo centrale, in ordine alla richiesta di sospensione dei tributi, arrivata anche dai sindaci. La nuova governance con il Consorzio unico centro- sud Puglia, che parte da questo mese, può dare un forte impulso alla gestione futura. La speranza è che tutti i sindaci questa volta sappiano cogliere l’opportunità del nuovo consorzio, perché i vecchi piani di classifica sono quelli in vigore dal 2012 al  2016 e ora si può riprendere a lavorare sugli stessi, pianificando i nuovi perimetri di contribuenza. Molte delle storture denunciate dai cittadini sono conseguenza della mancata volontà di pianificare degli ultimi anni. Altro aspetto fondamentale è legato alla distribuzione dell’acqua. Si deve fare ordine tra Arif e Consorzi, migliorando le infrastrutture e parametrando il costo dell’acqua a prezzi più equi, puntando con forza al recupero e al riutilizzo delle acque reflue, cosa per cui mi batto da anni con proposte ed emendamenti in consiglio regionale. Se i cittadini devono pagare un tributo, è giusto che ricevano servizi efficienti. Esigere soldi senza dare servizi porterà sempre alla legittima protesta da parte delle comunità locali”.

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SU TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI “TUTTO COME PRIMA”, NUOVO SINGOLO DEI TOLLERANZA ZERO.

 Il gruppo mesagnese dei Tolleranza Zero ha pubblicato un nuovo brano, dal titolo “Tutto come prima”.
La nuova canzone è già presente su tutte le piattaforme digitali e porta la firma di Fabrizio Valentini, voce e chitarra del gruppo.
Sin dalle prime battute, il brano riporta nel testo il racconto di una storia d’amore che sembra essere come molte altre, con la quotidianità di un rapporto che forse stanca una delle due parti. 
“Alzo gli occhi e nel mio giardino/tante idee da coltivare/ma il vento se le porta via”. 
Quando tutto sembra perdersi, ecco che la sola comparsa della persona amata riesce a far tornare la voglia di vivere. O almeno, così pare. 
“Eccoti, eccoti, sei tornata/ Tutto è rimasto come prima, tra noi… Per ore non ho pensato a te/ e quando manchi tu/ non mi viene, non lo so/ cosa scrivere/… Eccoti, eccoti, un sorriso/Eccoti, eccoti, un abbraccio/Tutto è rimasto come prima”.
I Tolleranza Zero sono Fabrizio Valentini (chitarra e voce), Piero De Matteis (chitarra e cori), Gianni Manca (chitarra), Luca Andrea Sconosciuto (chitarra acustica e sintetizzatori), Carmelo Profilo (basso), Paride Dell’Aquila (batteria) e Cosimo Andriola (piano).
Il progetto grafico di copertina è stato realizzato da Carlo, un piccolo fan del gruppo di 8 anni.
Il brano “Tutto come prima”, registrato presso gli One Studio Recording di Latiano (Br) e arrangiato dai Fabrizio Valentini con la collaborazione di Giovanni Facecchia per la sessione ritmica, è disponibile su tutte le piattaforme musicali in streaming.

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Per la Polizia Provinciale di Brindisi il 2023 si è chiuso con un bilancio positivo in termini di attività e controllo del territorio, caratterizzati da un grande impegno in campo ambientale e nell’ambito della sicurezza stradale.

 
Gli uomini e le donne del Corpo, guidati dal comandante Cosimo D’Angelo, sono stati impegnati nella prevenzione degli incendi boschivi e nella verifica delle criticità ambientali: particolare rilievo ha assunto l’attività di controllo svolta nella Riserva Naturale di Torre Guaceto. Durante i controlli effettuati sono stati rinvenuti 9 pozzi abusivi per i quali le autorità competenti hanno emesso il provvedimento di ripristino dello stato dei luoghi. Inoltre sono stati deferiti all’autorità giudiziaria i responsabili di 3 aree in cui è stata riscontrata una gestione illecita di rifiuti e per averne omesso la bonifica. 
 
Particolarmente rilevante anche l’attività di ordine pubblico effettuata su ordinanza del Questore di Brindisi: gli agenti della Polizia Provinciale sono stati impegnati in 9 dei 10 sbarchi dei migranti; hanno garantito il proprio contributo nelle manifestazioni sportive, soprattutto quelle calcistiche ad alto rischio. 
 
In campo di sicurezza stradale, nei circa 1000 Km di strade provinciali, è stato predisposto un gruppo di lavoro con il coinvolgimento del Servizio Viabilità e della società Santa Teresa s.p.a. Il lavoro era finalizzato all’individuazione della cartellonistica pubblicitaria abusiva che, nella maggior parte dei casi, limitava la visibilità costituendo un pericolo per gli automobilisti: per la prima volta sono stati rimossi dalla Santa Teresa 8 cartelli dalla sede stradale.
 
Pertanto, tra trasgressioni legate ad abbandoni di rifiuti su strade provinciali e violazioni al codice della strada, sono state elevate circa 130 sanzioni amministrative per un totale di € 60.000,00.
Infine si segnala che il Corpo di Polizia Provinciale, unitamente al Consorzio di Torre Guaceto ed al WWF Italia, hanno organizzato un corso formativo che permetterà di acquisire la qualifica di Guardia Ecologica Volontaria, ai sensi della Legge Regionale n. 10/2003. Queste figure di volontariato altamente specializzate concorreranno ai compiti di protezione dell’ambiente, dell’igiene pubblica, di tutela e di valorizzazione del patrimonio naturalistico. 

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Una commissione speciale per migliorare il servizio della mensa scolastica. 

I consiglieri comunali dei gruppi di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Uguaglianza cittadina, Movimento Regione Salento, Brindisi Bene Comune-Alleanza Verdi Sinistra e Attiva Brindisi hanno depositato la richiesta di istituzione di una commissione speciale prevista dal Regolamento del Consiglio del Comune di Brindisi per attivare un’istruttoria mediante una serie di audizioni, coinvolgendo le famiglie e gli operatori, e organizzando anche sopralluoghi al fine di valutare tutti gli aspetti inerenti la qualità del servizio di refezione scolastica.
Per le riunioni della commissione speciale “Refezione scolastica comunale”, così come prevedrà la proposta deliberativa che verrà sottoposta al Consiglio Comunale, non sarà corrisposto alcun gettone e sarà composta da 6 consiglieri comunali suddivisi per il 50% tra maggioranza e minoranze e avrà il compito, entro 90 giorni, di redigere apposita relazione con le proposte per il servizio mensa scolastica.
L’unico scopo della commissione speciale sarà quello di trovare soluzioni migliorative e di potenziamento della qualità del servizio di refezione perseguendo l’obiettivo esclusivo di tutelare gli utenti con le loro famiglie e gli operatori coinvolti.
 
I consiglieri comunali dei gruppi di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Uguaglianza cittadina, Movimento Regione Salento, Brindisi Bene Comune-Alleanza Verdi Sinistra, Attiva Brindisi.

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L'ultimo episodio accaduto nell'ospedale Perrino di Brindisi per mancanza di Radiologia interventistica ha scosso, forse, molte coscienze. Qualcuno si è accorto che la situazione del nosocomio provinciale è piuttosto critica. Ed è così che il presidente della terza commissone regionale alla Sanità, Mauro Vizzino, l'ha convocata per discutere dei problemi del Perrino. "La grave situazione venutasi a determinare nell'ospedale Perrino per l'assenza di medici inpiegabili nella radiologia interventistica richiede interventi efficaci ed immediati. Per questo ho convocato la Commissione Sanità della Regione Puglia per discuterne con l'Assessore alla Sanità Palese, il direttore generale dell'Asl di Brindisi e tutti i Sindaci del Brindisino. Partiremo da un dato: Brindisi non può più attendere", ha scritto Vizzino. 

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Una Nissan Qashqai rubata a Brindisi la scorsa settimana è stata rinvenuta nelle campagne di Cellino San Marco da alcuni vigilantes che hanno segnalato il fatto ai carabinieri. L'auto era stata fatta a pezzi e i componenti pronti a essere immessi nel mercato nero.  I carabinieri hanno avviato le indagini per individuare i ladri.

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Il “Comitato Liberi Cittadini” di Brindisi ,organismo di base composto da cittadini che rifiutano per diversi motivi la costruzione del deposito GNL della Edison a Costa Morena e avversano  le decisioni calate dall’alto sulla nostra città, organizza una conferenza stampa Venerdì 12 Gennaio alle ore 11,00 all’ingresso di  Costa Morena dove si scarica il carbone.

Invitiamo a partecipare il Signor Sindaco di brindisi, Pino Marchionna, i consiglieri di maggioranza ed opposizione del Comune di Brindisi, associazioni, cittadini ,lavoratori, sindacati, con lo scopo di creare un fronte quanto più largo possibile capace di rispondere a questa drammatica situazione.

L’inizio dei lavori propedeutici alla vera e propria costruzione del deposito è uno schiaffo terribile alla nostra comunità che attendeva delle risposte ma che ha ricevuto solo comportamenti arroganti dal Governo Nazionale , dalla Regione .

Il Consiglio Comunale di Brindisi ha posto delle domande legittime al Governo Nazionale  a cui non si da una risposta e dobbiamo leggere l’inizio dei lavori del deposito Edison dalla stampa, della serie questo è e zitti.

Il “Comitato liberi cittadini” nella conferenza stampa annuncerà le iniziative di opposizione a questa ulteriore imposizione alla nostra città; addirittura il tutto avviene attraverso il cambiamento dell’ iniziale progetto che  viene cambiato per ultimo  nell’Agosto 2023 , facendo spuntare una torcia di 45 metri e con una decisione successiva del Governo  lo fa diventare anche un rigassificatore.

Il tutto in un posto dove secondo noi inibisce qualsiasi altra attività portuale e di pericolosi limiti alla attività aeroportuale.

Da una parte quindi il Governo ci impone qualcosa non deciso assolutamente dal territorio mentre , forse non a caso, cancella qualsiasi impegno di carattere occupazionale alle devastanti crisi locali del settore energetico , chimico , aeronautico, unitamente alle risorse nazionale cancellate per Province e Comuni(vedi Santa Teresa e BMS ).

Il destino di questa città lo possono cambiare solo i suoi cittadini attraverso una mobilitazione popolare .

Brindisi 11.01.2024

Per il “Comitato Liberi Cittadini” Roberto Aprile

FASANO – Sono cinque gli spettacoli in programma al Teatro Sociale per la stagione organizzata dalla Città di Fasano - Assessorato alla Cultura in associazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Si inizia sabato 13 gennaio con l’attore foggiano Michele De Virgilio con “Cafoni. Un racconto musicale”, spettacolo molto legato ai temi del territorio. “Cafoni” infatti trova ispirazione in un fatto di cronaca realmente accaduto. Il testo, ironico e graffiante, sostenuto da musiche popolari originali suonate dal vivo da 3 musicisti che accompagnano, facendo da metronomo, le parole dell’attore, è un omaggio ai cafoni di ieri e di oggi uniti da un triste destino di povertà e miseria. Con il suo particolare stile sospeso tra verità, lirismo e raffinata drammaturgia, De Virgilio ci racconta una storia drammatica senza cadere nella drammaticità.

Si torna a teatro il 31 gennaio con Virginia allo specchio, scritto e diretto da Ilaria Cangialosi con Angela Iurilli e Rossana Cannone. Un’opera visionaria ispirata all’Orlando in cui Virginia Woolf si interroga sul maschile e sul femminile e sulla condizione della donna nella società.

La stagione prosegue il 10 febbraio con Caravaggio di chiaro e di oscuro di Francesco Niccolini con Luigi D’Elia e la direzione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi: il racconto della vita del genio e della sregolatezza di Michelangelo Merisi da Caravaggio.

E ancora, il 1° marzo sul palco salirà Giuseppe Semeraro con Digiunando davanti al mare, un progetto di Giuseppe Semeraro dedicato a Danilo Dolci con la drammaturgia di Francesco Niccolini e la regia di Fabrizio Saccomanno, vincitore del premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2020 e premio della critica al Festival Ermo Colle 2022.

Domenico Clemente sarà il protagonista dell’ultimo spettacolo in programma il 19 aprile con L’ultima replica. Il canto del cigno con Lidia Pentassuglia e Emanuela Pietanza, tratto liberamente da Checov, rispettosamente da Shakespeare e impietosamente dalla vita. Una riflessione sul mestiere dell’attore. Una sera, dopo un’ultima replica, un attore s’addormenta nel suo camerino. Al risveglio, chiuso dentro senza la possibilità di uscire, si ritrova a ragionare sulle cose della vita e su quanto di bello c’è nel suo mestiere.

I biglietti, a posto unico, con un costo di 10 euro ciascuno, sono in vendita online e nei punti vendita vivaticket.

Info: www.teatrosocialefasano.it  www.teatropubblicopugliese.it

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Osservatorio Segugio.it

Torna l’IVA ordinaria per il gas, bollette in aumento del 13%

  • Da gennaio 2024, dopo oltre due anni di aliquota agevolata al 5%, è tornata l’IVA ordinaria per le forniture di gas
  • Il ripristino dell’IVA ordinaria impatta le famiglie con consumi medio alti con un aumento della spesa del +13% e annulla l’effetto positivo del calo del prezzo all’ingrosso del gas tra dicembre 2023 e gennaio 2024
  • Nonostante l’IVA, la spesa annua stimata per il gas è in calo del -37% vs gennaio 2023

 

10 gennaio 2024 – Il 2024 è iniziato con due novità per il mercato gas: fine della Maggior Tutela gas (tranne che per i “vulnerabili”) e ritorno dell’IVA a scaglioni fino al 22% e non più agevolata al 5%.

Il ripristino dell’IVA ordinaria arriva dopo oltre due anni di misure di sostegno. Nel corso del quarto trimestre del 2021, con i primi segnali di una crisi che sarebbe peggiorata in modo significativo nel 2022, il decreto Taglia Bollette applicò una riduzione al 5% dell’IVA per il gas, indipendentemente dallo scaglione di consumo. L’IVA agevolata ha sostituito l’IVA ordinaria (del 10% fino a 480 Smc di consumo e del 22% oltre i 480 Smc oltre che sulle quote fisse) fino alla fine del mese di dicembre 2023. Il mancato rinnovo della misura da parte del Governo ha portato al ripristino dell’IVA ordinaria da gennaio 2024.

A parità di tutte le altre condizioni, Segugio.it evidenzia che il ritorno all’aliquota ordinaria comporta un incremento della spesa del +13% per la famiglia tipo (consumo annuo di 1.400 Smc, con fornitura attiva nel comune di Milano) rispetto alla spesa che si sarebbe registrata con il rinnovo dell’IVA agevolata. Per una famiglia con consumi ridotti (consumo annuo di 400 Smc) l’impatto è minore, pari al +8%.

Bicchiere mezzo pieno: chi ha attivato una tariffa indicizzata al PSV può sfruttare nel primo mese dell’anno nuovo un prezzo più basso del gas, con l’indice del mercato all’ingrosso passato da circa 45 centesimi a 38 centesimi per Smc (-15%). In generale, il prezzo del gas per il 2024 è previsto attualmente a ridosso dei 40 centesimi per Smc, valore simile a luglio 2021, prima della crisi energetica. Combinando l’effetto dell’IVA e il calo dei prezzi all’ingrosso, risulta che una famiglia tipo registrerà un rincaro della spesa del +6% (a parità di consumo) tra dicembre 2023 e gennaio 2024.

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