Redazione

 La piccolissima cagnolina in foto crediamo sia stata abbandonata, forse per il suo problema dovuta alla leshmania pensiamo. 
 
È stata ritrovata vagante lunedì di Pasquetta in periferia ma da altre segnalazioni era già stata vista in centro sempre a Mesagne. 
 
Abbiamo controllato e non ha microchip. 
 
Si tratta di una femmina di volpino molto piccola, peso circa 5 kg, avrà circa 7/8 anni. 
 
È abituata ai bisogni fuori oltre che al guinzaglio, ha le unghie lunghe, probabilmente viveva in casa. È dolcissima e cerca disperatamente la compagnia delle persone. 
 
Cerchiamo i proprietari per riportarla nella propria casa, dove ha vissuto, siamo disposti ad aiutare i proprietari per eventuali cure. 
 
Aiutateci a trovare la sua famiglia. 
 
In alternativa alla sua famiglia, cerchiamo qualcuno disposto a fornirle uno stallo per le cure o una adozione per sempre. 
 
 

PREMIATI NEL 171° ANNIVERSARIO DELLA POLIZIA DI STATO -  12 APRILE  2023

 

  • ENCOMIO SOLENNE

 

VICE ISPETTORE                                                           ZIPPO ILARIO

 

EVIDENZIANDO SPICCATE CAPACITÀ PROFESSIONALI E UN NON COMUNE INTUITO INVESTIGATIVO, ESPLETAVA UN’ATTIVITÀ DI P.G. CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI UN INDIVIDUO, ELEMENTO DI SPICCO DI UNA NOTA ORGANIZZAZIONE MAFIOSA, RESOSI IRREPERIBILE POICHÈ DESTINATARIO DI DUE PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI. BRINDISI, 6 LUGLIO 2019.

 

 

  • ENCOMIO SOLENNE

ASSISTENTE CAPO COORDINATORE        STRAFELLA FABIO              

 

EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI E NON COMUNE DETERMINAZIONE OPERATIVA, ESPLETAVA UN’ATTIVITÀ DI POLIZIA GIUDIZIARIA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO, IN FLAGRANZA DI REATO, DI UN SOGGETTO RESPONSABILE DI TENTATA RAPINA AGGRAVATA AI DANNI DI UN ISTITUTO DI CREDITO E DI LESIONI AGGRAVATE A PUBBLICO UFFICIALE.

MILANO, 4 MAGGIO 2018

 

 ENCOMIO

VICE ISPETTORE                                       MITROTTA CARLO               

EVIDENZIANDO SPICCATE CAPACITÀ PROFESSIONALI, CONTRIBUIVA ALLO SVOLGIMENTO DI UN’ATTIVITÀ DI P.G. CHE PERMETTEVA DI TRARRE IN ARRESTO SETTE CITTADINI NORD-AFRICANI RESISI RESPONSABILI DEL REATO DI TENTATO OMICIDIO AI DANNI DI UN CITTADINO ALBANESE.

BRINDISI, 28 FEBBRAIO 2018

 

  • ENCOMIO

VICE COMMISSARIO                                TAGLIENTE GIOVANNI

SOVRINTENDENTE                                   LAUDADIO ONOFRIO

VICE SOVRINTENDENTE                        SETTEMBRINI FRANCESCO

 

EVIDENZIANDO SPICCATE CAPACITÀ PROFESSIONALI ED OPERATIVE, PORTAVANO A TERMINE UN’ATTIVTÀ DI P.G. CHE SI CONCLUDEVA CON L’ESECUZIONE DI UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE AGLI ARRESTI DOMICILIARI NEI CONFRONTI DI 6 PERSONE, RESPONSABILI DEI REATI DI RAPINA AGGRAVATA, LESIONI AGGRAVATE, ACCENSIONI ED ESPLOSIONI PERICOLOSE E DANNEGGIAMENTO E CON L’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI DASPO.

OSTUNI, 5 DICEMBRE 2018

 

 

  • ENCOMIO

 

SOSTITUTO COMMISSARIO                             RUGGIERO VITO CARMELO

            

LODE

SOSTITUTO COMMISSARIO                             DORIA GIOVANNI

 

EVIDENZIANDO SPICCATE CAPACITÀ PROFESSIONALI ED OPERATIVE, SVOLGEVANO UN’ARTICOLATA ATTIVITÀ DI P.G. CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO, IN ESECUZIONE DI UN’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE, DI QUATTRO SOGGETTI, TRA RAPPRESENTANTI DI VERTICE, ASSOCIATI E FIANCHEGGIATORI, FACENTI PARTE DELLA COMPAGINE BRINDISINA DELLA SACRA CORONA UNITA.

BRINDISI, 24 NOVEMBRE 2018.

  

  • ENCOMIO

ASSISTENTE CAPO                                   MARGIOTTA MASSIMILIANO

 

EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI ED OPERATIVE ESPLETAVA UNA CONTESTUALE ATTIVITÀ DI SOCCORSO PUBBLICO E P.G. A SEGUITO DI UN DISASTRO FERROVIARIO CHE PROVOCAVA IL DECESSO DI TRE PERSONE ED IL FERIMENTO DI DECINE DI PASSEGGERI.

PIOLTELLO (MI), 25 GENNAIO 2018.

 

  • ENCOMIO

ASSITENTE CAPO                                      VALENTINI SIMONE ANTONIO

 

EVIDENZIANDO SPICCATE QUALITÀ PROFESSIONALI E SENSO DEL DOVERE, ESPLETAVA UN INTERNVENTO DI SOCCORSO PUBBLICO IN FAVORE DI UN SOGGETTO CON INTENTI SUICIDI.

MILANO, 1° GIUGNO 2018

 

  • LODE

 

VICE QUESTORE                                                 OCCHIONI STEFANIA

ISPETTORE SUPERIORE                                     GAETANI PASQUALE

ISPETTORE SUPERIORE                                     LETIZIA GIUSEPPE

VICE ISPETTORE                                                 TOTARO MAURO

SOVRINTENDENTE CAPO                                 ZITO FRANCESCO

 

EVIDENZIANDO QUALITÀ PROFESSIONALI ED INTUITO INVESTIGATIVO, PORTAVANO A TERMINE UN’ATTIVITÀ INFO-INVESTIGATIVA CHE SI CONCLUDEVA CON L’ESPULSIONE DAL TERRITORIO NAZIONALE DI SOGGETTI VICINI A POSIZIONI RADICALI ISLAMICHE.

BRINDISI, 30.08.2018

  

  • LODE

VICE QUESTORE AGGIUNTO                            MASSARO GIUSEPPE

EVIDENZIANDO CAPACITÀ PROFESSIONALI ED IMPEGNO DIRIGEVA UN’ATTIVITÀ DI P.G. CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI 2 PREGIUDICATI RESISI RESPONSABILI DI UN EFFERATO OMICIDIO, PER FUTILI MOTIVI, DI UN GIOVANE.

COSENZA, 17 GENNAIO 2019

  • LODE

 VICE SOVRINTENDENTE                                   BRESCIA IVAN

ASSISTENTE CAPO COORDINATORE             LINCIANO MARCO

EVIDENZIANDO QUALITÀ PROFESSIONALI ED IMPEGNO, ESPLETAVANO UN’OPERAZIONE DI P.G. CHE SI CONCLUDEVA CON L’ARRESTO DI UN SOGGETTO, RESOSI RESPONSABILE DI DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

BRINDISI, 25 LUGLIO 2018

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Si terrà lunedì 17 aprile - alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Castello comunale di Mesagne - la presentazione dei risultati del progetto “Forma urbana e necropoli dell’abitato di Mesagne in età messapica e romana”. Il lavoro di ricerca, promosso dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento, è finanziato nell’ambito del Bando che ogni anno il Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino rivolge ai Comuni a sostegno di iniziative locali da realizzarsi sul territorio. Degli importanti risultati si dà traccia nel volume “L’urbanistica di Mesagne in età messapica e romana” a cura della prof.ssa Liliana Giardino.Si terrà lunedì 17 aprile - alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Castello comunale di Mesagne - la presentazione dei risultati del progetto “Forma urbana e necropoli dell’abitato di Mesagne in età messapica e romana”.

Il lavoro di ricerca, promosso dal Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento, è finanziato nell’ambito del Bando che ogni anno il Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino rivolge ai Comuni a sostegno di iniziative locali da realizzarsi sul territorio. Degli importanti risultati si dà traccia nel volume “L’urbanistica di Mesagne in età messapica e romana” a cura della prof.ssa Liliana Giardino.Intervengono:- on. Antonio Matarrelli, sindaco della città di Mesagne- prof. Raffaele Casciaro, direttore del dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento- dott. Giuseppe Muci, funzionario archeologo c/o Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce- dott. Stefano Minerva, presidente CUIS.Relatori:- dott.ssa Alessia Galiano, direttore del Mater - Museo Archeologico “Ugo Granafei” di Mesagne- prof.ssa Flavia Frisone, referente scientifico “Forma urbana e necropoli”- prof. Fortunato Sconosciuto, componente CUIS.Conclude la prof.ssa Liliana Giardino, già titolare della Cattedra di Urbanistica del Mondo antico del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento.Nell’occasione, sarà ancora visitabile la mostra “Mesagne messapica. La città svelata” a cura della dott.ssa Giuliana Carluccio. L’allestimento, organizzato in tre sezioni, si sofferma sui temi ricostruttivi della forma urbana e delle necropoli in età messapica.L’iniziativa è aperta al pubblico, ingresso gratuito.

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Ictus: alla Stroke Unit di Brindisi il premio ESO Angels Award Gold. In occasione del recente nono Congresso nazionale sull'ictus cerebrale organizzato a Lecce da Isa – Aii (Italian Stroke Association - Associazione italiana ictus) la Stroke unit dell’Unità operativa di Neurologia dell'ospedale Perrino di Brindisi, diretta da Augusto Rini, è stata insignita del premio internazionale 2022 European Stroke Organization (ESO) - Angels Awards - Gold Status.

Il progetto Angels premia strutture, team e persone che nel mondo si sono distinte per percorsi specifici e ottimizzati per il trattamento dell’ictus, nel rispetto degli standard richiesti. Il riconoscimento “gold” certifica che l’ospedale di Brindisi ha raggiunto livelli di eccellenza, dal punto di vista dell’organizzazione, della casistica e dei risultati di cura. Il premio - consegnato alla dottoressa Vincenza Pinto, dirigente medico costantemente impegnata nel trattamento di questa patologia cerebrovascolare - è frutto del continuo impegno di tutto il personale medico e paramedico della Neurologia Brindisi - Stroke Unit e della partecipazione multidisciplinare dell’Unità operativa di Radiologia e del Dipartimento di Emergenza urgenza.

La Stroke unit di Brindisi (6 posti letto), la prima sorta in Puglia nel 2008, si pone l’obiettivo di ridurre mortalità e disabilità conseguenti all’ictus, che ha un’elevata letalità a 30 giorni e determina spesso nei sopravvissuti esiti invalidanti: nel mondo occidentale rappresenta la terza causa di morte e la prima causa di disabilità permanente. In Italia l’ictus è la prima causa di invalidità con circa 90 mila ricoveri l’anno: è tempo-dipendente e solo un rapido intervento può limitare i conseguenti danni cerebrali e le possibili complicanze, migliorando la qualità di vita di pazienti e caregiver.

“I criteri di valutazione per l’assegnazione del premio – afferma il direttore della Neurologia, Augusto Rini - comprendono, tra l’altro, la rilevazione delle tempistiche di presa in carico del paziente, dall’arrivo in Pronto soccorso fino al termine del percorso diagnostico-terapeutico. Questo premio sottolinea ancora una volta l’eccellenza della nostra Stroke unit e l’importanza di fare rete intra e interospedaliera, al fine di trattare l’ictus in maniera rapida, efficiente, efficace e multidisciplinare”. 

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FAO: COLDIRETTI, DA ALLERGIE A CANCRO I RISCHI DEL “CIBO SINTETICO”. Sono 53 i pericoli per la salute degli alimenti definiti dall’OMS “a base cellulare”. 

Dalle allergie ai tumori sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao - Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata piu’ chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce.

Il documento di 134 pagine evidenzia – sottolinea la Coldiretti – la necessità di garantire la sicurezza alimentare con l’identificazione dei pericoli potenziali nella catena di produzione per valutare ulteriormente i rischi associati, prima della diffusione commerciale su larga scala.

I pericoli potenziali interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione. In particolare – precisa la Coldiretti - i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro. Inoltre secondo il Rapporto Fao – Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto possono essere causa di reazioni allergiche.

Il processo prevede l'uso di una o più sostanze in grado di fornire alle cellule segnali appropriati per sostenere la vitalità, la replicazione e la differenziazione delle cellule tra cui siero di origine animale, proteine e peptidi (generalmente ricombinanti), ormoni steroidei, acidi nucleici (ad esempio acido micro ribonucleico (rna) o mirna, rna messaggero o mrna) e piccole entità molecolari. Un potenziale problema di sicurezza alimentare secondo il Rapporto potrebbe verificarsi se una o più sostanze fossero presenti nel prodotto finale a livelli sufficienti a causare un effetto negativo sulla salute del consumatore in relazione alla loro modalità d'azione poiché in genere queste sostanze non sono state utilizzate finora nella produzione alimentare convenzionale e potrebbe essere dunque necessario generare dati a sostegno di una particolare valutazione della sicurezza.

Il documento evidenzia infine – precisa la Coldiretti - altri aspetti da approfondire come le questioni etiche, le considerazioni ambientali, la preferenza/accettazione dei consumatori, gli aspetti nutrizionali, i costi di produzione, i prezzi dei prodotti finali e i requisiti normativi come i meccanismi di approvazione e le regole di etichettatura. Si tratta infatti di processi produttivi molto piu’ simili a quelli dei farmaci ed in questo ambito – continua la Coldiretti - devono essere valutati.

Il paper della Fao e dell’Oms fa chiarezza sull’uso improprio del termine carne coltivata con il rischio oggettivo che i cittadini cadano in un inganno poiché in realtà quella ottenuta in laboratorio – sostiene la Coldiretti - non è carne e non è coltivata. Secondo l’enciclopedia Treccani – riferisce la Coldiretti – per carne si intende “la parte muscolare del corpo dell'animale” e di conseguenza senza animale non c’è carne mentre il significato di coltivare è “curare un terreno, una pianta con il lavoro, la concimazione e gli altri mezzi opportuna renderli capaci di far frutto”. Ma va anche evidenziato – continua la Coldiretti - il richiamo implicito al principio di precauzione per una nuova tecnica con enormi rischi potenziali di fronte ad una ricerca monopolizzata da pochi gruppi e grandi finanziatori. Secondo la Fao e l’Oms, infatti "attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate"

Il documento Fao/Oms è stato pubblicato dopo la presentazione in Italia del disegno di legge che vieta la produzione, la commercializzazione e l’uso di cibo artificiale che dovrà ora essere discusso e poi approvato dal Parlamento, con la raccolta da parte della Coldiretti di mezzo milione di firme di cittadini, oltre 2mila comuni che hanno deliberato spesso all’unanimità, tutte le regioni di ogni colore politico e di esponenti di ogni schieramento che hanno sostenuto la proposta in modo bipartisan. Una mobilitazione che – conclude la Coldiretti - ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che puo’ cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia italiana.

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Un grave incidente stradale si è verificato ieri pomeriggio lungo la statale 7, dove tre mezzi sono rimasti coinvolti in due distinti sinistri. Si tratta di un furgone di colore bianco, una Ford e una Mercedes A180. Nell’impatto una donna è rimasta ferita. Sul posto sono intervenute le ambulanze del 118, la polizia di Mesagne, i vigili del fuoco e la polizia locale di Brindisi. Le indagini sono state affidate ai vigili urbani del capoluogo che hanno ascoltato i testimoni e stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. I fatti si sono verificati intorno alle ore 15 sulla statale 7 nei pressi dello svincolo per Sandonaci, in territorio di Brindisi. Su quest’importante arteria viaria stanno viaggiando diversi veicoli in direzione Brindisi, quando una signora alla guida della Mercedes, per cause ancora in fase di accertamento, è andata a sbattere sul guardrail.incidente_stradale_ss7_11_aprile_2023_1.jpg

Subito dopo un furgone ha iniziato a sbandare ed è andato a sbattere sul guardrail centrale della rampa di innesto sulla provinciale per Sandonaci. Infine una Ford ha carambolato in mezzo alla carreggiata e si è fermata nel senso opposto di marcia. Fortunatamente nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nel sinistro. Gli automobilisti si sono fermati e hanno prestato i primi soccorsi. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte alcune volanti del commissariato di Mesagne i cui agenti hanno immediatamente bloccato il traffico e messo in sicurezza l’area. Subito dopo sono arrivati i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi e due ambulanze del 118. I pompieri hanno estratto una donna ferita dalla sua auto e l’hanno consegnata ai sanitari i quali, constatate le ferite, l’hanno trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stata sottoposta ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza i traumi, tipici dei sinistri stradali, riportati nell’impatto con il guardrail. Intanto, sulla statale 7 si è formato un lungo serpentone di auto che è rimasto bloccato per i rilievi eseguiti dalla polizia locale di Brindisi. Gli accertamenti serviranno per ricostruire la dinamica del sinistro e addossare le varie responsabilità.

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Lo splendido porto di Brindisi ha fatto da cornice al 171esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, che questa mattina è stato celebrato sul lungomare Regina Margherita, alla presenza delle massime autorità locali. 

 “La Polizia di Stato - ha affermato il Presidente della Provincia Toni Matarrelli - svolge una funzione straordinaria sul territorio e qui in Provincia di Brindisi lo fa nel migliore modo possibile. Oltre alle attività proprie della polizia, quindi di repressione e di indagine, c’è anche una grandissima attività sociale che arricchisce il territorio. E oggi siamo lieti di onorare questo anniversario: un’occasione per dire grazie a tutti i poliziotti per il lavoro che svolgono quotidianamente con abnegazione”.

Sanita’. Gruppo Forza Italia: “Buco nei conti, ma servizio sanitario allo stremo. Ecco il fallimento di Emiliano!” 

Nota dei consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia.  

“Scoprire, di colpo, di avere un buco nei conti di 200 milioni di euro significa innanzitutto una cosa: non c’è alcun monitoraggio costante sulla spesa pubblica. Quello che sta accadendo in Puglia merita un intervento del governo nazionale affinché non siano i cittadini a pagare il prezzo dell’inefficienza e mancanza di governance della Giunta Emiliano. La sinistra, poi, perde il pelo, ma non il vizio di cedere alla tentazione di utilizzare i contribuenti come bancomat: così, c’è anche lo spettro dell’aumento dell’Irpef. Eppure, sono anni che, a volte con stanchezza, ripetiamo alla Giunta che la sanità richiede controlli stringenti da parte della Regione: Emiliano deve spiegare come si sia arrivati a questa situazione gravissima per i conti e, soprattutto, deve dire ai pugliesi cosa hanno fatto lui e l’assessore Piemontese per arginare le spese alle stelle. Cosa è stato fatto per individuare e tagliare gli sprechi? Cosa è stato fatto per ridurre concretamente la spesa farmaceutica? Cosa è stato fatto per il prezzo delle protesi sanitarie? Cosa è stato per accrescere l’efficienza e l’economicità del servizio sanitario? Nulla. Assolutamente nulla. Quel che è peggio è che, nel frattempo, assistiamo alla rarefazione dei servizi sul territorio: il cittadino è giustificato a chiedersi come si possa tagliare i servizi ormai ridotti all’osso, mentre la spesa cresce così tanto. Dove sono finiti i soldi? Manca il personale medico ed infermieristico, i macchinari diagnostici spesso sono rotti o obsoleti, le liste d’attesa sono chilometriche… come si giustificano i 200 milioni di buco? Solo per il covid e le bollette energetiche? Emiliano punta il dito contro tutti come se fosse l’unico irresponsabile. Sarebbe il caso di informarlo che, essendo il presidente di Regione, lo “scaricabarile finisce” proprio sulla sua scrivania, per citare il presidente Truman”. 

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I Carabinieri di Francavilla Fontana hanno eseguito un provvedimento di esecuzione pena nei confronti di un 30enne francavillese, con diversi precedenti per reati vari (soprattutto in materia di droga, ma anche contro il patrimonio e la persona). Il giovane, condannato alla reclusione di 4 anni e 3 mesi da scontare in carcere, si era reso responsabile di diverse condotte illecite commesse tra il 2015 e il 2020 a Francavilla Fontana. In particolare, il soggetto, che non risultava svolgere una stabile attività lavorativa, il 26 febbraio 2015 era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri di Francavilla Fontana per detenzione di cocaina e marijuana, nonché trovato in possesso di una somma di denaro contante e di materiale per il confezionamento della droga. Il giovane, in quell’occasione, aveva tentato invano di disfarsi della sostanza illecita. Ed ancora, il 4 agosto 2018, il ragazzo era stato nuovamente arrestato in flagranza, sempre dai Carabinieri, per detenzione di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, poiché durante un controllo alla circolazione stradale non si era fermato all’alt imposto dalla pattuglia e, anzi, a bordo del proprio ciclomotore, nel tentativo di fuggire, aveva investito un militare, causandogli delle lesioni. Bloccato comunque sul posto, il soggetto era stato trovato in possesso di oltre 70 grammi di marijuana. Nel 2019, il soggetto era stato invece nuovamente denunciato a causa delle continue violazioni al Codice della strada, poiché abitualmente fermato alla guida di veicoli senza essere in possesso di regolare patente. Infine, il 19 settembre 2020 il ragazzo era stato nuovamente arrestato per detenzione illegale di droga, poiché, sorpreso mentre confezionava le dosi di sostanze illecite, insieme ad altri ragazzi. In quell’occasione fu sequestrata la sostanza stupefacente in corso di confezionamento, circa 50 grammi di cocaina e hashish. L’arrestato si trova ora nel carcere di Brindisi.

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Grave situazione organizzativa/gestionale in Sanitaservice Asl Brindisi. A rischio i Servizi erogatiGrave situazione organizzativa/gestionale in Sanitaservice Asl Brindisi. A rischio i Servizi erogatiai Cittadini/Utenti. La Fp Cgil Brindisi continua a denunciare la drammatica situazione presente nella Società in HouseSanitaservice ASL BR che rischia di implodere in tutta la sua complessità. Infatti, il personale ausiliario ed amministrativo gestito dalla stessa partecipata, continua a lavorarecontinuamente in regime di lavoro straordinario per sopperire alle carenze strutturali di organico, ovvero vieneistituzionalizzato tale dispositivo contrattuale a cui invece si dovrebbe fare ricorso in casi eccezionali così come previstodai contratti di lavoro.

Per chiarire bene la portata del problema di cui si discorre, lo straordinario “copre” il numero di unità lavorativePer chiarire bene la portata del problema di cui si discorre, lo straordinario “copre” il numero di unità lavorativepreviste nell’ultimo Business Plan dell’Asl Brindisi con delibera 1949 del 2021, a cui non si è inteso mai dare seguitononostante l’applicazione dello stesso provvedimento determinerebbe un miglioramento della qualità dei servizi ed ilcompletamento della dotazione organica prevista. A corollario si precisa che il suddetto piano industriale, di cui alla già citata delibera n.1949/2021, è oltretuttocarente, sin dalla sua definizione, in quanto non tiene conto dell’indice di sostituibilità necessario per garantire i turnidi servizio nel momento in cui si presentano le abituali defezioni: infortunio, lunghe malattie, maternità e/o assenzeprolungate a vario titolo, ferie, aspettative retribuite, ecc.In definitiva, le ataviche carenze di personale risultano gravi al punto tale da non poter garantire i serviziessenziali e strutturali quali ad esempio quelli di ausiliariato, logistica, C.U.P., portierato, manutenzione e supportoamministrativo.

Circostanza che ha una pluralità di conseguenze: possibile interruzione di pubblico servizio permancanza di personale; aumento del rischio clinico in ragione dell’acclarato lavoro di equipe; ricadute negative sullasalute e sicurezza dei lavoratori costretti ad affrontare carichi di lavoro eccessivi che eludono gli attuali dispositivinormativi tra cui l’osservanza del “giusto orario” e il D.lgS 81/2008. In ragione di quanto sopra sinteticamente esposto, la scrivente O.S. chiede di assumere con effetto immediatoil personale interessato con “diritto di precedenza” per occupare, così come previsto dalle normative di riferimento, iposti vacanti attualmente presenti nei vari servizi, così come avvenuto in altre ASL Pugliesi.

Si precisa, inoltre, anche a soccorso di quanto già rappresentato che a differenza di altre Sanitaservice pugliesi,la partecipata di Asl Brindisi non solo non ha completato ad oggi il numero di assunzioni previste dall’ultimo BusinessPlan, ma non ha neanche splafonato in spese aggiuntive, comunque autorizzate dalla stessa Regione Puglia, perl’assunzione di categorie protette. Pertanto, qualora non si dovesse interrompere l’anomalo ricorso al lavoro straordinario, con il conseguenteed utilizzo/sperpero (?) di denaro pubblico, erogato in migliaia di ore di straordinario, adottando invece una congruaprogrammazione assunzionale - come richiesto - sbloccando le assunzioni in ottemperanza al deliberato Aziendale dicui al piano industriale ed a garanzia del buon governo dei servizi gestiti, la Fp Cgil Brindisi continuerà a mantenere lostato di agitazione dei lavoratori di Sanitaservice Asl Brindisi, attiverà la propria struttura legale in ordine alcoinvolgimento degli organi istituzionali preposti e adotterà tutte le iniziative possibili anche di natura pubblica al fine di ripristinare il corretto esercizio dell’attività gestionale in capo a Sanitaservice ed alla ASL Brindisi.

La Segretaria Provinciale

Chiara Cleopazzo