Redazione

Dati del giorno: 13 dicembre 2022

2.675
Nuovi casi
14.118
Test giornalieri
11
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 727
Provincia di Bat: 180
Provincia di Brindisi: 234
Provincia di Foggia: 373
Provincia di Lecce: 823
Provincia di Taranto: 308
Residenti fuori regione: 27
Provincia in definizione: 3
17.881
Persone attualmente positive
278
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.575.253
Casi totali
13.345.921
Test eseguiti
1.548.038
Persone guarite
9.334
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 504.845
Provincia di Bat: 132.730
Provincia di Brindisi: 150.581
Provincia di Foggia: 219.679
Provincia di Lecce: 333.410
Provincia di Taranto: 212.192
Residenti fuori regione: 16.533
Provincia in definizione: 5.283

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«La strada giusta», city bike per gli studenti fasanesi più meritevoli. Le domande devono essere presentate entro il 30 dicembre. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle Politiche Giovanili. Le bici ai più bravi studenti fasanesi per far pedalare i talenti sulla strada giusta di un futuro di successo. Si chiama «La strada giusta», appunto, ed è l’iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Fasano per gli studenti più meritevoli del territorio che saranno premiati con una city bike. Possono partecipare al bando tutti gli studenti universitari residenti nel comune di Fasano.

La domanda dovrà essere presentata tramite pec (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 30 novembre. Per info e bando clicca qui. La graduatoria sarà stilata tenendo conto di criteri di merito, ma anche della situazione reddituale dei richiedenti.

«Da cinque anni ormai si rinnova questo riconoscimento dell’amministrazione comunale nei confronti degli studenti universitari fasanesi meritevoli – dice l’assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi –. Un impegno preso sin dall’inizio che per noi ha un grande valore. La bicicletta, poi, non è soltanto un bellissimo mezzo di trasporto, è anche un simbolo, una filosofia di vita. Rappresenta la strada da percorrere e la libertà di scegliere, e per usarla bisogna “pedalare”. Vuol dire “guardare avanti”, “faticare per raggiungere i propri obiettivi”, “muoversi”, “agire”. È tutto quello che chiediamo di fare ai giovani di questa città».

Per assistenza nella compilazione del bando è possibile rivolgersi anche allo Sportello 360 Informa-Giovani, il servizio promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili e gestito dai volontari del Servizio Civile Universale. Lo sportello è attivo nella sede di via del Balì 12 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00).

Per info e contatti è possibile chiamare il numero 080 4394470 oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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E' partito il “Corso per tecnici installatori di impianti fotovoltaici” organizzato da Enel in collaborazione con ECIPA, l’associazione di CNA che si occupa di formazione. L’obiettivo, in linea col programma di Enel per la transizione energetica sostenibile, è quello di riqualificare i lavoratori delle aziende del territorio che lavorano attualmente per la centrale termoelettrica “Federico II” di Brindisi in vista del prossimo phase out del carbone. Oltre ai numerosi progetti che la società elettrica sta portando avanti per fare dell’attuale centrale un moderno polo energetico rinnovabile, con questa iniziativa Enel intende favorire un percorso virtuoso, in grado di offrire un contributo concreto alle imprese del territorio che intendono riconvertirsi su attività nel campo delle rinnovabili potendone cogliere le opportunità.

A seguito degli incontri con associazioni datoriali e i rappresentanti sindacali e grazie alla collaborazione con il centro formativo ENCIPA di CNA, sono stati definiti i criteri che hanno portato alla realizzazione di un corso rivolto a 120 persone. Il corso, iniziato oggi, si svolgerà in 12 moduli, ognuno rivolto a dieci persone e si svolge all’interno della Federico II.

Il corso è strutturato in due parti: una specifica e relativa all’installazione dei pannelli fotovoltaici, obbligatoria per tutti, della durata di 52 ore. I partecipanti vengono formati in primis sugli aspetti teorici, affrontando gli aspetti giuridico-normativi e i temi legati a tecnologie, processi e cantieri sostenibili. Si proseguirà, successivamente, con esercitazioni pratiche su impianti a terra e in elevazione. Alla fine del corso è previsto un esame per accertare il possesso delle conoscenze e delle capacità operative proprie dello specifico profilo professionale.

La seconda parte del corso, invece, è indirizzata a ottenere la qualifica PES (Personale Esperto) per i lavori in bassa tensione. L’obiettivo è quello di formare personale con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti per essere in grado di analizzare i rischi derivanti dall’elettricità e svolgere determinati lavori in piena sicurezza. Questo modulo, dalla durata di 29, ore è destinato ai lavoratori che non sono in possesso di tale qualifica e il modulo è facoltativo. 

“Il nostro impegno a favore del territorio che ci ospita e ci ha ospitati in questi anni è sempre massimo. – Ha commentato Stefano Liguori responsabile della Federico II di Brindisi all’apertura delle lezioni. - Con il corso per installatori di pannelli fotovoltaici vogliamo offrire ai lavoratori e alle aziende del brindisino un’opportunità per acquisire le competenze necessarie a gestire al meglio il processo di transizione energetica in corso che vede uno sviluppo sempre più intenso e incontrovertibile di impianti rinnovabili. Il proficuo confronto con le istituzioni e le associazioni ci porterà a costruire le competenze necessarie a soddisfare le nuove richieste del mercato”.

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ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA SOSTEGNI TAGLIA BOLLETTE PER TENERE ACCESE SERRE; RINCARI COSTANO +95%.

La stangata delle bollette di elettricità e gas rischia di spegnere le serre di fiori, piante e ortaggi in Puglia, con il peggio atteso proprio nei prossimi mesi quando è vitale il riscaldamento di fiori e piante, con +95% dei costi per piante e sementi per cui è allarme rosso per i vivai travolti da rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre con il calo delle temperature. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base del decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che definisce i criteri e le modalità di utilizzo di parte delle risorse del “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”.

Si tratta di 25 milioni di euro per alleggerire l’impatto dei maggiori costi energetici delle serre per la produzione di fiori e piante da parte delle imprese florovivaistiche – spiega Coldiretti Puglia - per l’acquisto di energia elettrica, gas metano, G.P.L., gasolio, biomasse utilizzate per la combustione in azienda.

Le aziende florovivaistiche – evidenzia Coldiretti regionale - stanno affrontando aumenti di costi a valanga, come +250% per i fertilizzanti, +110% per il gasolio, +15% per i fitosanitari contro i parassiti, +45% per i servizi di noleggio, secondo gli ultimi dati Crea. Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti - dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E – sottolinea Coldiretti – sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell’energia elettrica – rileva Coldiretti Puglia - le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività pena la morte delle piante o la mancata fioritura per prodotti agricoli altamente deperibili. Le rose ad esempio hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per fiorire e lo stesso vale per le gerbere, mentre per le orchidee servono almeno 20-22 gradi per fiorire e 14 ore di illuminazione ed in assenza di riscaldamento muoiono.

Il settore florovivaistico in Puglia si sviluppa sul distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari  il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ha mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.

L’impatto sul settore florovivaistico è devastante – denuncia Coldiretti Puglia – con gli imprenditori che non hanno certezze circa i costi dell’energia elettrica e del gas, che stanno subendo fluttuazioni continue delle quotazioni con il rischio crack per i vivai ed effetti devastanti sull’occupazione.

Mentre contro il caro bollette un primo passo – sottolinea Coldiretti – è rappresentato dall’estensione a fabbricati e serre della riduzione dei costi del gasolio fino alla fine dell’anno insieme al credito di imposta per i costi energetici e del gas ai quali accedono anche le imprese agricole rispettivamente per il 30% e il 40% della spesa sostenuta.

Fra gennaio e giugno di quest’anno – evidenzia Coldiretti – le importazioni di piante e fiori hanno sfiorato i 452 milioni di euro coprendo in sei mesi il 77% del valore registrato in tutto il 2021. In pratica – avverte Coldiretti – 1 prodotto su 5 arriva dall’estero, nonostante la frenata degli scambi internazionali causati dalle tensioni per la guerra in Ucraina con la riduzione nella Ue del 40% del commercio di fiore reciso e della perdita del 30% del potere d'acquisto dei consumatori dell’Unione, secondo le ultime stime del Copa Cogeca.

Occorre combattere la concorrenza sleale di prodotti importati dall’estero facendo in modo che piante e fiori vendita in Italia ed in Europa rispettino le stesse regole su ambiente, salute e diritti dei lavoratori, afferma Coldiretti nel sottolineare nel sottolineare l’importanza di preferire in un momento difficile per l’economia nazionale le produzioni Made in Italy scegliendo l’acquisto di fiori tricolori, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l’origine, per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio.

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Parte dalla Puglia e dalla Basilicata il tour di “Tre giorni cinquant’anni”. Uscirà mercoledì 14 dicembre “Tre giorni cinquant’anni” il nuovo romanzo di Anna Rita Pinto e Giuseppe Summa edito da Imel Italia, casa editrice già ben nota in Italia e all’estero per la qualità delle sue edizioni giuridiche che con questo romanzo avrà il suo esordio anche nelle edizioni letterarie.

Il romanzo scritto a quattro mani dai due Autori pugliesi è tratto da una storia vera, quella di Antonio, oggi ottant’anni passati che, con la consapevolezza della maturità, attraversa luoghi fisici e dell’anima raccontando, attraverso un fatto privato, anche l’Italia e gli italiani dagli anni ’40 ad oggi. Narrando l’apparente normalità del quotidiano, Pinto e Summa accendono i riflettori sul senso profondo dell’essere al mondo, su ciò che tutti credono di meritare di diritto nelle proprie vite e sui curiosi percorsi del destino.

“Tre giorni cinquant’anni” sarà distribuito su tutto il territorio nazionale e verrà presentato nelle varie regioni d’Italia a partire dal Sud, terra in cui vivono i due Autori. Queste le prime date di presentazione: mercoledì 14/12 ore 18:00 a Cellino San Marco presso Feel Good; venerdì 16/12 ore 17:30 a San Vito dei Normanni presso la sala conferenze del chiostro dei Domenicani; domenica 18/12 ore 18:00 a Matera presso Spazio Abitare Canario; martedì 20/12 ore 18:00 a Ostuni presso il salotto dei limoni di Angel Anglani; sabato 7/1 ore 18:00 a San Michele Salentino presso la Pinacoteca S. Cavallo; domenica 8/1 ore 18:00 San Donaci presso la biblioteca Suor Sara Totaro. La conduzione, le letture e gli intermezzi musicali saranno a cura di artisti dei luoghi in cui avverranno le presentazioni. Le successive tappe verranno aggiornate sul sito www.casaeditriceimelitalia.it dal quale sarà anche possibile acquistare il libro.

Anna Rita Pinto pugliese di origine e romana di adozione, si occupa per lungo tempo di redazione, produzione, organizzazione e regia. Si specializza poi come sceneggiatrice per il cinema, la televisione e il teatro, vantando importanti collaborazioni con professionisti di settore. Tornata in Puglia da un decennio, qui continua la sua attività di autrice e fonda l’accademia Cine Script. Da sempre sensibile ai temi sociali, cura rubriche tematiche per testate giornalistiche e radiofoniche ed è Presidente della Commissione Pari Opportunità Politiche di Genere e Diritti Civili della sua città. Nel 2000 ha pubblicato “Voci dall’est” (Hammerle Editori in Trieste)

Giuseppe Summa nasce a Mesagne, in Puglia, ma molti anni li trascorre a Torino. Lavora in una multinazionale americana nel settore delle materie plastiche, poi come fotografo professionista. Negli anni si dedica con passione allo studio delle Lettere, della Filosofia e delle Scienze Politiche, senza mai abbandonare la passione per la scrittura che lo porta a frequentare l’Accademia di Cinema e Scrittura Creativa Cine Script diretta da Anna Rita Pinto. Nel 2016 ha pubblicato “In principio fu il desiderio” (Armando Siciliano Editore) e nel 2022 “La qasbah di san Basilio” (Edizioni Radici Future).

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La Puglia torna a sorridere con il SuperEnalotto: nel concorso del 10 dicembre, come riporta Agipronews, è stato centrato un “5” del valore di 37.633,30 euro. La giocata vincente è stata registrata nella tabaccheria di via F.lli Allafini 35 a Tricase, in provincia di Lecce. Il Jackpot, intanto, continua a salire toccando quota 325,2 milioni di euro – record nella storia del gioco - che saranno in palio nella prossima estrazione.  L'ultima sestina vincente è arrivata il 22 maggio 2021, con i 156,2 milioni di euro finiti a Montappone (FM), mentre in Puglia l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014, a Bari.

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Concorso Natale in vetrina 2022, avviso per i commercianti che hanno aderito.

 Informazioni per i commercianti che hanno aderito all'iniziativa "La vetrina più bella": la foto della vetrina in concorso dovrà essere inviata all’e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il prossimo 19 dicembre, indicando ul nome dell'attività e il numero assegnato alla vetrina. Si precisa che nella foto allegata la locandina dovrà essere visibile. 
Chi non ha ancora aderito, può farlo utilizzando i moduli disponibili sul sito del comune – www.comune.mesagne.br.it - e inviarli tramite e - mail, il personale incaricato provvederà a consegnare la locandina. L'iniziativa - promossa dal Comune di Mesagne – è cofinanziata dal Distretto Urbano del Commercio di Mesagne e dalla Regione Puglia nell'ambito del regolamento regionale del 15/07/11 n.15, atto dirigenziale n.186/2018.

Dati del giorno: 12 dicembre 2022

619
Nuovi casi
3.871
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 161
Provincia di Bat: 43
Provincia di Brindisi: 61
Provincia di Foggia: 69
Provincia di Lecce: 216
Provincia di Taranto: 63
Residenti fuori regione: 6
Provincia in definizione: 0
17.774
Persone attualmente positive
256
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.572.578
Casi totali
13.331.803
Test eseguiti
1.545.481
Persone guarite
9.323
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 504.118
Provincia di Bat: 132.550
Provincia di Brindisi: 150.347
Provincia di Foggia: 219.306
Provincia di Lecce: 332.587
Provincia di Taranto: 211.884
Residenti fuori regione: 16.506
Provincia in definizione: 5.280

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Ancora furti a Mesagne e paura dei cittadini che per timore di non subire danni economici da parte dei malviventi restano chiusi in casa. “Sequestrati in casa nostra”, hanno spiegato alcuni residenti della zona residenziale Manfredonia-Torretta-Palmitella tra la più colpite, stanchi di dover subire questi soprusi. Nei giorni scorsi il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, aveva assicurato di sollecitare gli organi provinciali delle forze dell’ordine per avere maggiori controlli sul territorio. Gli ultimi due furti sono stati commessi negli ultimi giorni mentre è solo di poche ore fa un altro tentativo di furto andato in fumo per la presenza in casa dei proprietari. Negli ultimi furti i malviventi sono entrati nelle villette forzando l’ingresso e una volta dentro le hanno messe a soqquadro alla ricerca di denaro e preziosi. Qui è stato gettato per terra di tutto. I ladri hanno rivoltato come un calzino l’abitazione e sono fuggiti. In altre due villette i furti sono andati in fumo perché i malviventi hanno riscontrato in casa la presenza dei proprietari. Gli stessi hanno lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le volanti della polizia. La scorsa settimana oggetto del raid dei malviventi era stata la villetta di un medico. Qui i ladri avevano incontrato sulla loro strada un peloso che li aveva messi in fuga. Intanto, la gente ha paura di uscire di casa. Cittadini che non sanno più a chi rivolgersi per chiedere protezione sociale. Secondo gli investigatori si tratterebbe di bande di balordi che giungono da fuori città, effettuano i furti e fuggono facendo perdere le tracce. Giustificazioni che, per la verità, non interessano minimamente le vittime di questi raid di criminalità diffusa che stanno mettendo psicologicamente in ginocchio le persone. Intanto, l’invito della polizia è di segnalare, specialmente nelle fasce orarie critiche, auto e persone sospette. Le abitazioni derubate non avevano un sistema di allarme.

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La tutela della fauna ittica a Torre Guaceto segna un altro felice giro di boa. Mentre i pescatori della riserva scelgono di autoimporsi il blocco pesca per fare del bene al mare, il tribunale condanna un 47enne scoperto di flagranza di reato dagli uomini della guardia di finanza con le reti nella zona A dell’area protetta. 

L’impegno del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per la tutela dell’ecosistema è indubbio e la governance della riserva vanta l’ottenimento di numerosi premi, ma l’obbiettivo di avere un’area sempre più tutelata può essere raggiunto solo se tutte le parti coinvolte nella vita della riserva si schierano attivamente al fianco dell’ente. E così è. 
I pescatori professionisti autorizzati all’esercizio nell’area protetta hanno deciso di bloccare i prelievi per un mese con il fine di permettere alla fauna ittica di ripopolarsi. 
Un’azione che parrebbe insensata e lesiva del loro diritto ad uno sguardo esterno alle dinamiche di tutela, vista soprattutto la già stringente regolamentazione che i piccoli pescatori di costa devono rispettare. Ma che rende l’idea di quanto invece questa comunità di stakeholder della riserva sia consapevole e protagonista. 
A oggi, infatti, e da 20 anni ormai, possono pescare nell’area più esterna dell’AMP, la zona C, solo i professionisti che risiedono nei comuni di pertinenza, Brindisi e Carovigno, solo con imbarcazioni piccole e reti a maglia larga, una volta a settimana e previa autorizzazione dell’ente. A ciò si aggiungono eventi spot di blocco pesca imposti dal Consorzio, nei periodi di riproduzione delle specie, e quest’ultimo, voluto dagli stessi pescatori. 
Le ragioni della scelta si devono all’allarme lanciato negli ultimi mesi del Consorzio a seguito dei risultati ottenuti dagli Istituti di ricerca con il ciclico studio dello stato di salute dell’ecosistema marino di Torre Guaceto: la popolazione ittica si sta riducendo. 
Ben consapevoli del fatto di non aver aumentato il proprio sforzo di pesca, rimasto costante negli anni e che quindi la circostanza sia imputabile agli episodi di frodo e non alla loro attività, i pescatori professionisti hanno comunque deciso di tendere una mano all’AMP con un blocco pesca volontario di un mese. 
A questo importante motivo di gioia per il Consorzio, si aggiunge la soddisfazione derivante da un’azione svolta dagli uomini del reparto navale della guardia di finanza di Brindisi. Un uomo già noto alle Autorità è stato condannato in primo grado per pesca di frodo nell’ambito di un procedimento penale nel quale il Consorzio si è costituito parte civile. 
Il 47enne era stato scoperto dai finanzieri mentre, in sfregio dell’area protetta e del diritto alla tutela dei suoi animali e habitat, stava pescando con reti da posta nell’area più delicata della riserva, la zona A, quella nella quale è vietata persino la balneazione vista la delicatezza dell’ecosistema lì localizzato. 
“Ringraziamo i nostri pescatori sempre pronti a scendere in campo per aiutarci a proteggere Torre Guaceto e le forze dell’Ordine che malgrado le esigue risorse a disposizione mantengono il loro occhio vigile sulla riserva – ha commentato il presidente del Consorzio, Rocky Malatesta -, speriamo che le Autorità tutte possano essere sempre più presenti, noi dal canto nostro stiamo lavorando per ampliare il perimetro di territorio che proteggiamo e contiamo di ottenere ottimi risultati a stretto giro”.

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