Redazione
IMMACOLATA: COLDIRETTI PUGLIA, 100MILA IN VACANZA IN PUGLIA
IMMACOLATA: COLDIRETTI PUGLIA, 100MILA IN VACANZA IN PUGLIA PER IL PONTE; OLTRE 6 SU 10 NEI MERCATINI A CACCIA DI REGALI.
Sono 100mila i vacanzieri in Puglia per il ponte dell’Immacolata, che dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia rappresenta il primo vero banco di prova per il turismo di Natale. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti/Terranostra Puglia per la partenze dell’8 dicembre spinte dalla collocazione favorevole della festività.
Tra le destinazioni più gettonate si piazzano in cima alla classifica le città, seguite da campagna e parchi naturali. La maggioranza dei turisti alloggerà in case private di proprietà o di parenti e amici, dove si recherà un vacanziere su quattro – rileva Coldiretti – collocandosi praticamente a pari merito con gli alberghi come meta prescelta da chi dorme fuori casa, ma anche gli agriturismi rientrano tra le mete favorite dai vacanzieri, secondo Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti, per pernotti di 2 giorni immersi nel verde, approfittando delle festività per mangiare buon cibo locale e per visitare i borghi di straordinaria bellezza della Puglia.
Oltre sei cittadini su dieci (63%) frequentano quest’anno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze e che offrono opportunità di acquistare regali per se stessi e per gli altri da mettere sotto l’albero. Una opportunità che – sottolinea la Coldiretti regionale – unisce il relax con la possibilità di fare acquisti di curiosità e novità ad originalità garantita, per sfuggire alle solite offerte standardizzate.
Tra quanti frequenteranno i mercatini solo il 6% non farà alcun acquisto mentre ben il 50% spenderà in prodotti enogastronomici che rappresentano l’acquisto più gettonato anche se molti scelgono decori natalizi, prodotti per la casa, oggetti artigianali, capi di abbigliamento e giocattoli, secondo Coldiretti/Ixe’.
I rincari dei prezzi spinti dalla crisi energetica per la guerra in Ucraina spingono dunque quest’anno verso spese utili che – continua la Coldiretti regionale – premiano soprattutto il cibo. E la migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è proprio quella della presenza personale del produttore agricolo che – sottolinea la Coldiretti – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati.
Un fenomeno che è sostenuto in Puglia dalla presenza della rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica alla quale fanno riferimento oltre 20 mercati dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che – rileva la Coldiretti regionale – non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza. A beneficiarne è l’intera filiera a partire dai consumi di cibi e bevande ai quali è destinato secondo la Coldiretti circa 1/3 della spesa turistica tra ristoranti, pizzerie, agriturismi e cibo di strada.
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Mesagne: 10 condanne per l'operazione "Day By Day"
Dieci condanne per altrettanti imputati del reato di spaccio di sostanza stupefacente nei territori di Mesagne, ostuni, oria e Brindisisono state emesse dal tribunale di Brindisi a seguito di una inchiesta avviata dal commissariato di Mesagne e la squadra mobile di Brindisi. Gli imputati hanno scelto il rito abbreviato che ha scontato un terzo della pena. Queste le condanne: 4anni e 8 mesi di reclusione e 24mila euro di multa a Mauro Salvatore Girardo, 53 anni, di Mesagne; 4 anni e 4 mesi, e 20mila euro di multa, ad Antonio Della Porta, 54 anni, di Mesagne; 5 anni e 30mila euro di multa a Damiano Gagliardi,51 anni, di Mesagne; 7 anni e 4 mesi, con 32mila euro di multa, per Paride Molfetta, 48 anni, di Mesagne; 3 anni e 4mesi, con una multa di 14mila euro, per Vito Zullo, 47 anni,di Mesagne; 4 anni e 4 mesi con 20mila euro di multa per Angelo Molfetta, 49 anni, di Mesagne; 4 anni e 8 mesi, e 24mila euro di multa, per Luca Rammazzo, 31 anni, di Mesagne; 3 anni e 2 mesi,14mila euro di multa per Giovanni Loparco, 49 anni, di Mesagne; 3 anni e 2 mesi, con14mila euro di multa per Gianfranco Coluccia, 46 anni, di Mesagne; infine 3 anni e 2 mesi,con 14mila euro di multa, per Angelo Falcone, 34 anni, di Mesagne. Infine, sono state emesse anche le pene accessore e le interdizioni dagli uffici pubblici: perpetuo per Molfetta e Gagliardi, mentre per la durata di 5 anni per Girardo, Della Porta, Zullo, Molfetta, Rammazzo, Loparco, Coluccia e Falcone.
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Mesagne. Condannato a 6 anni di reclusione
Il tribunale di Brindisi ieri mattina ha emesso la sentenza di condanna a 6 anni di reclusione, per il reato di tentato omicidio, nei confronti di un giovene 21enne mesagnese accusato di aver tentato di ammazzare il compagno della madre. Il giovane aveva affrontato l'uomo all'indirizzo del quale aveva sparato un colpo di pistola calibro 7,65 che si era andato a conficcare nel portone. Lo stesso tribunale ha inflitto la pena di 3 anni e 11 mesi al padre del ragazzo, di 61 anni, ritenuti accolti i reati di violenza privata e minacce.
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È morto nella notte Antonio D'Amico, stilista ed ex compagno di Gianni Versace. Aveva 63 anni e da mesi combatteva contro una malattia che si è rivelata fatale. In questo periodo - dice chi gli era vicino - ha sempre dato a tutti un esempio di forza e coraggio. Antonio D'Amico un anno fa aveva inaugurato la sua nuova linea di abiti sartoriali, Principe di Ragada. A dare la notizia stamani il suo manager e amico Rody Mirri.
Mesagne. La sosta selvaggia e i fischietti afoni
Mesagne, via Manfredi Svevo ore 10 di una tipica giornata con auto posteggiate in maniera selvaggia, impropria e il traffico intorno frenetico e nervoso. Strombazzamenti e gas di scarico nell'aria. E' quanto si verifica ogni giorno in via Manfredi Svevo, dove automobilisti poco inclini a posteggiare a qualche decina di metri e farsi due passi salutari a piedi preferisce posteggiare in maniera del tutto inappropriata e intralciare il traffico. E chi se ne frega degli altri l'importante è che trovi la mia comodità. Eppure basterebbe così poco a far rientrare il tutto nella normalità se solo qualche vigile urbano, o agenti di polizia locale come si chiamano da un pò di tempo, anzichè passare senza notare l'obbrobrio si fermasse a fare un pò di prevenzione. Certo, prevenzione perché non è detto che per eliminare le cattive abitudini bisogna per forza sanzionare. Ogni tanto il fischietto che è in loro dotazione, sempre che ancora lo abbiano, emettesse qualche fischio. La multa può arrivare quando c'è qualche recidivo. Perché si sa che prevenire è meglio che curare.
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Luigi Del Vecchio ha presentato a Roma il suo thriller dal titolo “Ostuni. Un'insospettabile presenza”
Lo scorso 3 dicembre, presso il Salotto Letterario della Viola Editrice, alla presenza di un foltissimo pubblico, il Generale della Guardia di Finanza, Luigi Del Vecchio, ormai cittadino e residente di Ostuni, ha presentato il suo Thriller dal titolo “Ostuni. Un'Insospettabile Presenza” ambientato nella “Città Bianca”. Nell'occasione, l'autore si è intrattenuto con gli intervenuti per illustrare e narrare le bellezze culturali, storiche e architettoniche di cui gode Ostuni.
Una presentazione che si è svolta durante un incontro tra i diversi autori della casa editrice, che hanno presentato la loro ultima opera. Una serata di cultura che ha saputo fornire nuovi spunti per una crescita interculturale tra temi diversi tra loro ma legati a doppio filo dall’amore e la passione per la scrittura da parte degli autori.
SINOSSI LIBRO “OSTUNI. UN'INSOSPETTABILE PRESENZA”«Ostuni. 21 dicembre 2017. Il Natale è alle porte. I preparativi per i giorni di festa incombono, le strade sono un brulicare di negozi illuminati, di melodie della pizzica, di profumi di squisito piacere, di amori che si rincorrono. Il rinvenimento del corpo di un vecchio usuraio con un riccio di mare conficcato in gola, all'interno di una chiesa sconsacrata, scuote la città. Il caso è affidato al Commissario Vito Berlingieri. Le dinamiche attraverso le quali è maturato l'omicidio si presentano subito complesse; altri quattro crudeli omicidi si susseguiranno in un vortice rapido in cui Berlingieri sembra inizialmente annaspare, fino al giorno in cui i suoi occhi scoprono ciò che mai avrebbero immaginato di vedere».
L’AUTORE – LUIGI DEL VECCHIO
Luigi Del Vecchio è nato a Napoli il 24 agosto 1962. Dal giugno di quest'anno è residente ad Ostuni. Laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria, è un Generale della Guardia di Finanza in congedo. Dopo aver frequentato l'Accademia del Corpo, ha prestato servizio in Puglia, Calabria e Campania. Nel suo ultimo incarico ha diretto la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Napoli, la più grande in Italia. Attualmente si sta dedicando alla sua grande passione: la scrittura. Ha pubblicato con Viola Editrice il suo primo libro, un thriller ambientato ad Ostuni dal titolo “Ostuni. Un'insospettabile presenza” ed è impegnato nella stesura della sua seconda opera.
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Volo in ritardo Wizzair Bari Torino di oltre sei ore, 250€ ai passeggeri
Serata da incubo per centinaia di passeggeri diretti in Piemonte. Dovevano raggiungere Torino, ma il volo ha riportato oltre sei ore di ritardo all’atterraggio. È accaduto, ieri sera, lunedì 5 novembre, con il volo Bari Torino W65625, con pesanti disagi per i passeggeri della compagnia aerea Wizzair.
I passeggeri, quindi, sono stati costretti a trascorrere ore intere all’interno dell’aeroporto di Bari, vedendo rinviato il proprio volo in partenza inizialmente alle 15:15 e atterrato solamente nella tarda serata e precisamente alle 23:17.
Un disservizio che ha portato non pochi disagi per i passeggeri desiderosi di raggiungere la città campana, che, però, grazie all’assistenza gratuita di ItaliaRimborso, possono ottenere 250 euro come compensazione pecuniaria. Sembra che il ritardo, infatti, sia dovuto a problematiche della compagnia aerea ed il team sostiene che ci possano essere gli estremi per l’applicazione del Regolamento Comunitario 261/2004.
Per contattare ItaliaRimborso e segnalare il volo in ritardo Wizzair Bari Torino è possibile farlo segnalando direttamente il disservizio con il form presente nel sito italiarimborso.it.
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COME CONVIVERE CON IL LUPO, IL VADEMECUM DELL’OIPA
Cosa fare e cosa non fare in un territorio in cui è possibile che vi sia la presenza di lupi?
Risponde l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ricordando anzitutto che il lupo è una specie protetta dalla normativa nazionale e dell'Unione Europea e quindi non può essere cacciato né ucciso. Solo in casi del tutto eccezionali la normativa consente di derogare a questo stato di protezione nel caso di animali considerati "problematici".
Nel rispetto della legge e della biodiversità, si pone la necessità di garantire la coesistenza d’interessi diversi: tutela del patrimonio faunistico e tutela della attività che possono essere minacciate dalla presenza della specie.
Il lupo è un animale schivo, non pericoloso per l’uomo. Naturalmente caccia per mangiare, essendo un predatore e talvolta può avvicinarsi, soprattutto di notte, in aree antropizzate.
L'espansione del lupo in Italia, negli ultimi quarant'anni, è stata frutto esclusivamente di dinamiche naturali e nessun lupo è stato mai rilasciato a scopo di ripopolamento.
L’Oipa evidenzia che alla paura del lupo, generata anche surrettiziamente, qualcuno ha risposto con azioni irresponsabili che determinano responsabilità penali in chi le commette: reati connessi (articolo 544 bis e ter del Codice penale e bracconaggio).
«Occorre favorire una serena convivenza senza generare allarmi, anche mediatici, e senza diffondere fake news al riguardo», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Una coscienza civile e un sistema giuridico sempre più attenti al tema del benessere e della tutela animale detta invece scelte e comportamenti di buon senso. Tra queste, vi sono anche alcune accortezze che possono aiutare una convivenza rispettosa con il lupo all’insegna del rispetto e del buonsenso».
Ecco un piccolo vademecum utile per chi abita in zone in cui è presente il lupo:
. non tenere i cani a catena, come anche previsto dalla legislazione di molte Regioni
. evitare di lasciare cibo alla fauna selvatica
. tenere di notte gli animali domestici in locali chiusi
. evitare di lasciare resti di animali accanto alle case
. non lasciare rifiuti organici (placente, carcasse) nelle letamaie e nelle vicinanze di stalle
. non lasciare cibo avanzato nelle colonie feline
Nel caso di un incontro con un lupo:
. parlare ad alta voce e agitare le braccia per allontanarlo
. se il lupo è lontano, restare in silenzio e non interferire
. non seguire le sue tracce e non disturbarlo
. se si è in escursione con il proprio cane, tenerlo al guinzaglio; comportamento da tenere sempre quando si è in un territorio popolato da fauna selvatica. In particolare, il lupo potrebbe attaccare alla vista del cane, considerandolo un avversario.
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NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, NIENTE REGALI PER 4 PUGLIESI SU 10
NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, NIENTE REGALI PER 4 PUGLIESI SU 10; AL TOP DONI ‘UTILI’. La crisi economica legata agli effetti della guerra in Ucraina e l’aumento dell’inflazione tagliano la spesa per i regali di Natale, con 4 pugliesi su 10 costretti a tirare la cinghia, rinunciando al classico scambio dei doni natalizi. E’ il risultato del sondaggio condotto da Coldiretti Puglia sul sito undefined dal quale emerge che il 38% dei pugliesi non acquisterà regali natalizi, il 22% ridurrà la spesa del 70%, il 16% spenderà la metà rispetto all’anno scorso e solo il 9% destinerà lo stesso budget dell’anno scorso all’acquisto dei cadeau di Natale.
Tra i regali più gettonati, libri, vestiti e scarpe, soldi, prodotti di bellezza e l’enogastronomia anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione.
I rincari dei prezzi spinti dalla crisi energetica per la guerra in Ucraina spingono dunque quest’anno verso spese utili che – continua la Coldiretti regionale – premiano soprattutto il cibo che risulta la migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è proprio quella della presenza personale del produttore agricolo che – sottolinea la Coldiretti Puglia – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati.
Nella classifica dei prodotti enogastronomici più colpiti dalla scure dei consumatori ci sono al primo posto gli alcolici ai quali – riferisce Coldiretti – sono stati costretti a dire addio, del tutto o anche solo parzialmente, il 44% dei cittadini. Al secondo posto i dolci che vengono tagliati in quantità dal 44%, mentre al terzo ci sono i salumi ai quali ha rinunciato il 38,7% dei cittadini, subito davanti al pesce (38%) e alla carne (37%). Ma il carovita porta addirittura a ridurre gli acquisti di alimenti per bambini, con il 31% di persone che ne acquista di meno. In situazione di difficoltà i meno colpiti sono alcuni prodotti base della dieta mediterranea come frutta (tagliata del 16% dei consumatori), verdura (dal 12%) e pasta (dall’11%).
Anche quest’anno l’on line si conferma come un canale importante per la spesa dei regali. Le motivazioni per la spesa in rete – spiega la Coldiretti – sono la possibilità di avere la consegna a domicilio, una più ampia possibilità di scelta, l’opportunità di fare confronti e i prezzi convenienti anche se restano perplessità soprattutto sulla sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza del prodotto sul video rispetto a quello consegnato.
Ma resistono anche i tradizionali luoghi di consumo dai negozi fino – continua la Coldiretti – ai mercatini che in vista delle festività iniziano a popolare i centri delle città e dei luoghi di villeggiatura e che garantiscono spesso la possibilità di trovare regali ad “originalità garantita” al giusto prezzo. Un orientamento che – conclude la Coldiretti – riguarda anche l’alimentazione con la ricerca di prodotti del territorio da acquistare direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
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D-VINO: il progetto di formazione de Le Donne del Vino per la scuola anche in Puglia
Dopo l’avvio nelle tre regioni pilota, Emilia-Romagna, Piemonte e Sicilia, parte anche in Puglia il progetto di formazione “D-Vino”, ideato dall’associazione nazionale Le Donne del Vino con il supporto di tutte le delegazioni regionali, dedicato agli istituti per il turismo e alberghieri. Il fine è creare un contatto tra gli studenti e l’intera filiera produttiva del vino: vigneti e cantine, ristorazione, enoteche, giornalisti e addetti alla comunicazione e al marketing, sommelier ed esperti perché Le Donne del Vino comprendono professioniste di tutti questi settori.
Gli indirizzi politici vanno in questa direzione, favorire lo sviluppo dei distretti del vino e delle imprese che producono, somministrano e vendono vino nell’ottica di offrire al consumatore e al turista un’esperienza, prima di tutto. Inoltre, crescono i dati in merito al turismo enogastronomico, negli ultimi anni si registra un +55% con circa 10mila cantine turistiche e più di 14mila visite nelle cantine italiane, inoltre il vino costituisce un terzo dei ricavi dei ristoranti ed è una delle attività di maggior interesse dei viaggiatori stranieri in Italia. È evidente, quindi, arrivare al mondo del lavoro con una giusta preparazione di base.
“Questo progetto – ha dichiarato Marianna Cardone, delegata per la Puglia de Le Donne del Vino - è un’opportunità per noi professioniste del mondo del vino di entrare nelle scuole e portare la nostra esperienza diretta ai ragazzi in procinto di scegliere il loro futuro. Un’ occasione unica per noi di essere ispirazione per i futuri operatori del settore e sicuramente un valore aggiunto per gli istituti che accolgono il D-Vino di affiancare alla formazione degli studenti l’aspetto pratico per renderli ancora più consapevoli delle scelte che faranno.”
Attraverso delle lezioni costruite su un metodo didattico esperienziale, si cerca di dare delle prospettive più concrete ai futuri professionisti del settore alberghiero e turistico e insieme si vuole migliorare la consapevolezza del consumo responsabile. Gli obiettivi: inserire figure professionalizzate nei ristoranti, nelle enoteche e wine-bar, nelle cantine per accogliere turisti, nelle strutture ricettive, negli uffici turistici e apt, tour operatori, strade del vino. Le scuole interessate in Puglia sono l’Istituto Alberghiero I.I.S.S. Aldo Moro di Margherita Di Savoia, l’Istituto Alberghiero I.I.S.S Consoli di Castellana Grotte e l’Istituto Alberghiero I.I.S.S. Sandro Pertini di Brindisi.
Le lezioni, della durata di 10 ore per ogni anno del ciclo scolastico, si inseriscono nel 20% di autonomia didattica di ciascuna scuola e sono svolte nell’ambito dell’orario esistente, senza aggiungere ore di lavoro agli studenti. Il lavoro de Le Donne del Vino, che avviene in compresenza con i docenti, è in forma gratuita per l’anno in corso, in quanto si tratta di una fase sperimentale del progetto. I primi tre anni costituiscono una sorta di avviamento, in seguito le scuole in autonomia gestiranno le lezioni con la partnership per le attività sul campo dell’associazione Le Donne del Vino.
Il progetto, ideato e scritto da Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale dell’associazione, Antonietta Mazzeo, delegata per l’Emilia-Romagna, Roberta Urso, delegata per la Sicilia, Roberta Lanero, socia per il Piemonte, è stato presentato anche all’ultimo SIMEI (Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento di Unione italiana) e il prossimo anno avrà il sostegno del Ministero dell’Istruzione. I temi che saranno sviluppati vanno dal ruolo del vino nella società e nell’economia al linguaggio internazionale del vino, dalle professioni del vino al wine management, dalla storia del vino al vino nelle varie espressioni culturali, dalla conoscenza di vini e territori alla normativa del vino in Italia, dai distretti enoturistici al bere consapevole e responsabile.
“E’ un progetto che mette insieme promozione, valorizzazione del sistema vitivinicolo e formazione professionale in aula e sul campo”, ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto che si è tenuta oggi, martedì 6 dicembre 2022 a Bari presso l’assessorato.
“Ringrazio la delegazione pugliese dell’associazione Le Donne del Vino per aver messo a punto un progetto che credo rappresenti un’opportunità per i più giovani, che si affacciano sul mondo del lavoro, non solo di scoprire, attraverso produttori ed esperti conoscitori del mondo del vino, la ricchezza del nostro patrimonio enologico. Ma anche di conoscere i numerosi sbocchi professionali che questo straordinario settore offre, specie alle ragazze e ai ragazzi. Sono sempre molto orgoglioso nel presentare e sostenere progetti che coinvolgono le scuole, certo della necessità per il sistema agroalimentare pugliese di investire sempre di più e meglio in formazione ed educazione al fine di dare ai più giovani chance e strumenti utili per costruire al meglio il proprio futuro lavorativo. Sono le nuove generazioni adeguatamente formate e motivate la nostra più grande ipoteca per lo sviluppo del nostro sistema rurale, in grado di saper custodire, migliorare, valorizzare questo nostro inestimabile patrimonio economico, ambientale, sociale e culturale che è il sistema agroalimentare”, ha concluso l’assessore Pentassuglia.
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