Febbraio 26, 2025

Redazione

Le fiamme divampate hanno distrutto oltre 300 metri quadrati di area naturalistica di Torre Guaceto. I vigili del fuoco svolto i rilievi sul campo utili a far luce su quanto accaduto. Il Consorzio di Gestione del Parco: “Sembra inverosimile che l’incendio sia divampato per caso”. 

Fiamme al chiaro d’acqua più grande della riserva realizzato nel 2005 per offrire un riparo sicuro agli animali selvatici. 
Erano da poco passate le 17 di ieri, quando il personale dell’ente gestore di Torre Guaceto ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Gli uomini del comando di Brindisi erano già sul tragitto per correre in soccorso dell’area protetta. 
Al loro arrivo, il personale del Consorzio li ha condotti sul posto e supportati durante le operazioni. Sia grazie all’intervento tempestivo, sia in ragione della natura dell’habitat, una zona umida ricca di acqua, e delle condizioni meteo di ieri, le lingue di fuoco non hanno avuto modo di avvolgere l’intera zona. 
Il bilancio dei danni si attesta su circa 302 metri quadrati di area naturalistica distrutta. Al termine dei lavori di spegnimento, i vigili del fuoco hanno svolto i rilievi del caso affinché vengano avviate le indagini tese a chiarire la dinamica dell’episodio. 
L’area interessata dal rogo, è la palude attigua alla statale 379. Il Consorzio teme la matrice dolosa. Ciò poiché a rigor di logica, sembra inverosimile che le fiamme siano divampate a causa di un’azione colposa di qualcuno che, attraversando la strada ha lanciato un oggetto infiammato nella riserva, poiché non è facile appiccare il fuoco nella zona umida ricca di acqua. Inoltre, le fiamme sono state circoscritte al chiaro d’acqua, quindi non ci sono arrivate per propagazione da un terreno agricolo e le aree a coltivazione sono comunque distanti dall’habitat interessato. Non solo, il rogo è divampato all’imbrunire, in un orario in cui, a causa delle condizioni metereologiche di ieri, nella zona c’era un tasso di umidità piuttosto elevato. 
“E’ quanto mai pressante l’esigenza di avere un presidio fisso delle forze dell’Ordine in riserva- ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, solo elevando i livelli di controllo qualificato è possibile proteggere Torre Guaceto da possibili atti criminali. Noi da un anno, con le nostre risorse, stiamo lavorando alla formazione delle Guardie Ecologiche Volontarie e sono in atto le procedure per la sottoscrizione di un accordo per la nascita di un presidio delle Autorità statali competenti nell’area protetta. Ringraziamo vivamente i vigili del fuoco, del comando di Brindisi, sempre in prima linea ogni volta che la riserva ha bisogno di loro”.

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PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, SU 100 EURO SPESI A TAVOLA SOLO 7 VANNO AD AGRICOLTORE; SI ALLARGA FORBICE DA CAMPO A CONSUMO

Con la forbice dei prezzi tra produzione e consumo che aumenta da 3 fino a 5/6 volte dal campo alla tavola, su 100 euro spesi dal consumatore per l’acquisto di prodotti agricoli freschi, meno di 20 euro remunerano il valore aggiunto degli agricoltori, ai quali, sottratti gli ammortamenti e i salari, resta un utile di 7 euro, contro i circa 19 euro del macro-settore del commercio e trasporto. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in relazione all’analisi della catena del valore, realizzata da ISMEA Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sulla base dei dati Istat disponibili.

Per i prodotti alimentari trasformati la situazione è ancora peggiore con l’utile dell’agricoltore che si riduce a 1,5 euro, solo di poco inferiore a quello dell’industria, pari a 1,6 euro, contro i 13,1 euro del commercio e trasporto che fanno la parte del leone. Permangono – scrive Ismea – squilibri strutturali nella distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con le fasi più a valle, quali logistica e distribuzione, in grado di trattenere la quota più elevata del valore finale del prodotto, a discapito soprattutto della fase agricola”.

L’approfondimento, realizzato dall’Istituto, sulla filiera della pasta e su quella della carne bovina ha messo in luce una situazione di sofferenza, con margini particolarmente compressi, se non addirittura negativi, per le aziende agricole e gli allevamenti, mitigati solo dal sostegno pubblico, attraverso la Pac e gli aiuti nazionali. Una situazione – aggiunge Coldiretti regionale - che evidenzia la necessità di intervenire con una più equa distribuzione nella catena del valore con la recente normativa sulle pratiche sleali lungo la filiera e la rilevazione dei costi standard sotto i quali non devono scendere i compensi.

L’aumento dei prezzi ha comportato che a tavola la famiglia pugliese spende in media 464 euro al mese per il solo acquisto di generi alimentari e bevande, uno dei valori più bassi d’Italia. L’inflazione che ha ridotto il potere di acquisto delle famiglie pugliesi ha comportato un aumentata sensibilità verso il cibo locale del territorio, con oltre sei consumatori su dieci (64%) che hanno fatto almeno un acquisto nel 2024 in un mercato contadino, con i farmers’ market diventati ormai un appuntamento fisso per la spesa dei cittadini accanto a supermercati e negozi di vicinato.

A spingere gli acquisti dal produttore è soprattutto la garanzia della salubrità e della trasparenza di quanto portano a tavola. Il 73% degli intervistati ritiene, infatti, che comperare direttamente dall’agricoltore sia la via più sicura tra tutte le forme di distribuzione, dal supermercato al web. Al secondo posto si piazzano i mercati contadini rionali – rileva Coldiretti -, che garantiscono la sicurezza del cibo per il 69% degli intervistati e precedono i negozi di vicinato (56%) e i supermercati e ipermercati (48%). Fanalino di coda, il web, con appena il 19% degli italiani che si fida del cibo acquistato su internet. Proprio per assicurare una piena trasparenza su quanto i cittadini mettono nel piatto, Coldiretti con la mobilitazione “No fake in italy”, partita dal Brennero, ha lanciato una raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare per estendere l’obbligo dell’indicazione dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. Una mobilitazione che potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e sarà promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nel sottolineare che occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

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Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e assicurare una cornice di sicurezza, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, negli ultimi giorni, hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio. In tale contesto:

-     a Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un giovane per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di 27 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, nonché della somma di € 2.750,00 verosimile provento dell’attività di spaccio, il tutto sottoposto a sequestro;

-     sempre a Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato una coppia di giovani per furto aggravato in concorso; i due sono stati trovati in possesso di varia merce asportata dagli scaffali di un supermercato;

-     a Carovigno, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un uomo per evasione; costui, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare; è stato individuato dai militari fuori dall’abitazione, senza autorizzazione;

-     a Latiano, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un 33enne del luogo, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale, commessi tra Francavilla Fontana e Latiano. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto alla Casa Circondariale di Brindisi.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi svolge quotidianamente in tutta la provincia.

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Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Torre Santa Susanna (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 25 novembre 2024 in via Cavour e relative traverse nell’abitato del Comune di Torre Santa Susanna (BR).

La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 08:00 con ripristino alle ore 16:00.

Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.

Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.

Per informazioni:

Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.

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Angelo Taurisano riconfermato Presidente del CSI Brindisi APS.

 
 Si è svolta ieri sera l’Assemblea elettiva ordinaria del Comitato Provinciale del CSI Brindisi APS, un appuntamento cruciale per eleggere il Presidente, il consiglio territoriale, il Revisore dei Conti e la Commissione Giudicante. A guidare nuovamente il Comitato sarà Angelo Taurisano, rieletto all’unanimità dalle 43 società sportive accreditate, in rappresentanza diretta o per delega.
 
L’assemblea, contraddistinta da un’atmosfera di partecipazione e condivisione, si è aperta con un momento di preghiera e una riflessione guidata da Mons. Giovanni Intini, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni. 
Numerose personalità del Centro Sportivo Italiano e delle istituzioni sportive hanno arricchito l’evento, tra cui il collegamento del Presidente Nazionale del Centro Sportivo Italiano Vittorio Bosio, il Vicepresidente Nazionale Marco Calogiuri, il Presidente Regionale Ivano Rolli, e Serafina Grandolfo, Consigliere Nazionale e Presidente del CSI Bari.
 
La presenza di figure istituzionali come Mario Palmisano, delegato provinciale del CONI, e Sabina Tondo, Presidente del CSI Lecce APS, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal Comitato Provinciale. In rappresentanza della collaborazione con il territorio, ha partecipato anche la dirigente scolastica Patrizia Carra, dell’Istituto Comprensivo Commenda, confermando l’impegno del CSI Brindisi per l’educazione e lo sport.
 
La rielezione di Taurisano rappresenta un riconoscimento delle iniziative e delle attività promosse dal Comitato, fondamentali per lo sviluppo dello sport nella comunità brindisina e per il consolidamento delle partnership locali. L’hashtag #insiemeperlosportnellacittadibrindisi sintetizza al meglio la missione di questo importante organo sportivo.

Il coordinamento cittadino di Fratelli d'Italia Mesagne si complimenta  e  augura buon lavoro all'onorevole Raffaele Fitto che è stato confermato nell'importante ruolo di Vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Questo prestigioso incarico attribuito al Commissario designato dallItalia è una vittoria di tutti gli italiani, in particolare per i tanti pugliesi che ad ogni tornata elettorale alle europee  hanno sempre manifestato grande consenso a Raffaele Fitto. L'Italia ha   ottenuto un portafoglio di peso e il coordinamento di deleghe strategiche per la nostra Nazione e per lEuropa intera, come lagricoltura, la pesca, leconomia del mare, i trasporti e il turismo. Questa indicazione è la conferma di una ritrovata centralità dell'Italia in ambito europeo, allaltezza del nostro ruolo come Stato fondatore della UE, seconda manifattura d'Europa e terza economia del Continente.

 

Diverse le iniziative che la città di Mesagne sta mettendo in atto per il prossimo Natale. Tra le prime indiscrezioni sul programma sono certi la pista di ghiaccio e i mercatini di Natale, che saranno collocati in villa comunale, e le luminarie. Il tutto per creare l'atmosfera di un magico Natale.

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“Respingiamo i ‘suggerimenti’ di ribaltone. Il centrodestra cittadino rissoso, l’unità è ormai una foto sbiadita”.

Leggiamo con stupore le dichiarazioni dell’assessore regionale Fabiano Amati con le quali auspica il soccorso del centrosinistra a supporto dell’amministrazione di centrodestra al Comune di Brindisi.

In questo anno e mezzo di amministrazione del centrodestra a Brindisi, gli scontri politici in seno alla maggioranza hanno evidenziato tutti i limiti e l’incompatibilità della compagine di governo che è palesemente ostaggio di continui veti e riserve, che acuiscono ogni giorno il pericoloso stallo che si sta riverberando sui cittadini.

La mancanza di programmazione e di coraggio nelle scelte, che spesso sono solo frutto di decisioni personali e prive di visione, rappresentano il modus operandi del centrodestra a Brindisi.

La foto sul palco, il giorno della vittoria del centrodestra al ballottaggio, in cui tutti i protagonisti, tra i quali Mauro D’Attis e Fabiano Amati, si mostravano orgogliosi del risultato, rivendicando unità evidentemente effimera, è solo un ricordo sbiadito che tutti si affrettano a voler dimenticare.

Non possiamo accettare, perciò che chiunque folgorato sulla via di Damasco, ritornando nei ranghi del centrosinistra, possa ispirare ribaltoni e trasformismi che respingiamo con forza e fermezza, perché rappresenterebbero, di nuovo, il male assoluto per Brindisi.

Il centrosinistra cittadino è e rimarrà saldamente all’opposizione di questa amministrazione comunale rissosa e rappresenta ogni giorno di più, grazie a competenza, impegno e abnegazione, l’unica alternativa alla disastrosa amministrazione di centrodestra.

I consiglieri comunali

Francesco Cannalire, Lino Luperti, Riccardo Rossi, Roberto Fusco, Michelangelo Greco, Alessio Carbonella, Denise Aggiano, Giampaolo D’Onofrio, Alessandro Antonino, Diego Rachiero

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Nelle città capoluogo in Puglia sono stimati ‘solo’ 145mila alberi, una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante, insufficiente a contrastare le emissioni inquinanti e i cambiamenti climatici dagli effetti sempre più dirompenti, ma anche sul fronte boschivo solo il 7,8% della superficie pugliese è coperta da foreste che tra l’altro risultano molto vulnerabili al degrado e agli incendi. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, , in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore dal febbraio 2013, con la superficie forestale di boschi e macchia in Puglia è pari ad appena 166.415 ettari, secondo quanto riportato dal PPTTR, una delle regioni meno boschive d’Italia.  

Dalla Carta dei tipi forestali – rileva Coldiretti Puglia - emerge che le categorie più estese sono quelle a «Boschi di cerro, di farnetto, fragno, vallonea» che, con una superficie pari a 46.712 ettari, rappresenta il 19% dei boschi della Puglia, mentre la categoria «Macchia, arbusteti mediterranei» che copre 42.594 ettari, pari al 17% del territorio, le «Pinete di pini mediterranee» estese su 29.553 ettari (12%).

Anche nelle città capoluogo si oscilla dai 9,4 metri quadri pro capite di verde di Bari ai 9,3 di Foggia, dai 14,8 metri quadrati di Taranto ai 9,7 di Lecce fino agli 12,9 metri quadrati a Brindisi, sono stati censiti circa 145mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi.

Serve una strategia sia per la riforestazione del Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella, e delle altre aree fragili della regione, ma anche per difendere foreste e macchia per cui occorre creare le condizioni – rileva Coldiretti Puglia – affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, i veri custodi dell’ambiente, in una situazione in cui due boschi su tre sono di proprietà privata.

Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L'obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia-smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l'inquinamento dell'aria. Se una pianta adulta – riferisce Coldiretti Puglia - è capace di 'mangiare' dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, 1 ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Tra l’altro, sarebbe una risposta concreta delle pubbliche amministrazioni alla svolta green che con la pandemia ha spinto quasi 7 cittadini su 10 (68%) ad andare a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini.

Per difendere il bosco italiano occorre dunque avviare progetti di gestione responsabile del territorio montano e di uso efficiente delle risorse forestali, migliorare i servizi ecosistemici forniti dalle foreste e valorizzare le filiere foresta-legno e foreste energia – rileva Coldiretti – sostenendo gli oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali, che in Italia si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla prima lavorazione dei tronchi. Anche per contrastare i tagli illegali: l’Unione Europea stima che almeno il 20% di legno e derivati importati in Europa sia di origine illegale, ovvero provenga da tagli boschivi non conformi alla legislazione vigente nel Paese di origine.

Per sostenere tali obiettivi è nata Oltrebosco, la società costituita da Cai - Consorzi Agrari d’Italia, B.F. S.p.A., Sorgenia Biomasse e Federforeste, che nasce dalla volontà di valorizzare il patrimonio forestale che, se gestito in modo sostenibile, può diventare un elemento di rilancio delle aree interne e delle economie dei territori anche dal punto di vista occupazionale. Ma i benefici per l’ambiente, la salute dei cittadini italiani e l’economia possono arrivare anche rafforzando la presenza degli alberi nelle città, con un effetto importante per la riduzione dell’inquinamento e per l’abbassamento delle temperature. Secondo la Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti, il rinnovo del Bonus verde, forme di incentivazione per le Imprese impegnate in attività ambientali e programmi strutturati di depavimentazione dei cortili scolastici potrebbero fare aumentare in modo considerevole il patrimonio arboreo e verde presente nei centri , con importanti ricadute sulla salute dei bambini, dei cittadini in generale e anche per l’economia, con supporto al settore florovivaistico, impegnato nella cura dei territori e a coltivare gli alberi adatti a contrastare gli effetti del cambiamento climatico nelle città.

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