Redazione
Cgil. Unite facciamo rumore
Facciamo rumore perché... nessuna donna deve essere lasciata sola Una giornata per dire basta alla violenza sulle donne e dare voce al coraggio di denunciare. Brindisi, ex Convento Santa Chiara, ore 16.30, assemblea pubblica. «Facciamo rumore» è un invito a tutte le donne a parlare, a denunciare, a rompere il silenzio che circonda la violenza. L’iniziativa vuole essere un momento di riflessione e azione per dare voce a chi subisce violenze, per sensibilizzare la comunità e per rafforzare il coraggio delle donne che decidono di denunciare. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 28 novembre alle ore 16:30, presso l'ex Convento di Santa Chiara a Brindisi, il Coordinamento Donne della Cgil Brindisi organizza l’assemblea pubblica «Facciamo rumore». Rosa Maffei, Responsabile delle Politiche di Genere Cgil Brindisi, spiega il senso profondo di questa giornata: «È fondamentale parlare della violenza di genere per far emergere una consapevolezza collettiva. La disparità di salario, le violenze domestiche e quelle psicologiche sono ferite che attraversano la nostra società. Nel 2020, a livello nazionale, sono state 4.497 le denunce, ma nel 2023 il numero è cresciuto a 6.062. Questo aumento ci dice che più se ne parla, più donne trovano il coraggio di denunciare. La consapevolezza dà forza, e questa forza può cambiare la vita». Anche Antonella Montanaro, Segretaria Organizzativa della Cgil Brindisi, sottolinea l'importanza di educare e sensibilizzare sin dalla giovane età: «I giovani mostrano una grande sensibilità al tema della violenza di genere, grazie anche ai progetti promossi nelle scuole dai docenti.
Ma non basta. Dopo il caso di Giulia Cecchettin, il Governo aveva promesso di introdurre una materia sull’educazione alla non violenza nelle scuole “Educare alle relazioni”. Ad oggi, non è stato fatto nulla. È urgente partire dalla base, insegnando a bambine e bambini che la violenza non è mai accettabile, indipendentemente dal genere». Montanaro aggiunge: «La Cgil vuole fare emergere le situazioni di violenza che spesso si nascondono nei piccoli centri, dove una mentalità patriarcale scoraggia le denunce e lascia che le violenze si moltiplichino. Vogliamo fare rumore per rompere questo silenzio». All’assemblea interverranno Massimo Di Cesare, Segretario Generale Cgil Brindisi, e Rosa Maffei, Responsabile delle Politiche di Genere Cgil Brindisi, che introdurrà i lavori. Parteciperanno Monia De Nitto, mediatrice culturale, Veronica Pesari, psicoterapeuta del Centro Antiviolenza di Brindisi, Marina Antonazzo, OSS Brindisi, Alessandra Prete, Vice Questore Aggiunto di Brindisi, e il Collettivo Antiviolenza di Latiano. Filomena Principale, Segretaria Confederale Cgil Puglia, concluderà l’evento. L'assemblea è aperta a tutte e tutti. Insieme possiamo fare la differenza. Unite, facciamo rumore! Vi aspettiamo numerosi il 28 novembre alle ore 16:30 presso l’ex Convento di Santa Chiara, Brindisi. Perché solo insieme possiamo costruire una società più giusta e libera dalla violenza.
Rosa Maffei e Antonella Montanaro Coordinamento Donne Cgil Brindisi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Prosegue la campagna informativa e di sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni delle persone anziane
Prosegue la campagna informativa e di sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni delle persone anziane.
Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e repressione dei reati concernenti le truffe agli anziani, il Maggiore Massimo Cicala, Comandante della Compagnia Carabinieri di Fasano, è stato intervistato dall’emittente radiofonica fasanese “Radio Diaconia Inblu”, nata nel 1977 come organizzazione locale di volontariato con lo scopo di fornire un servizio informativo alle locali comunità ecclesiale e civile.
Nel corso dell’intervista è stato evidenziato come l’Arma dei Carabinieri:
- abbia integrato la quotidiana azione di prevenzione e di contrasto con una mirata opera di rassicurazione sociale attraverso consigli pratici, testimonianze e analisi dettagliate per evitare di rimanere vittime di truffe o essere coinvolti in situazioni pericolose; soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro;
- prosegua lungo il percorso proficuamente intrapreso, reiterando la campagna di sensibilizzazione già condotta in tutti i comuni della provincia con lo svolgimento di campagne informative nell’ambito dei luoghi di lavoro e di culto, previo contatto con i parroci e con i responsabili delle associazioni presenti sul territorio;
- rinnovi l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. Al riguardo, l’Ufficiale ha evidenziato alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo ha fornito dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi.
Gli interventi del Comandante della Compagnia Carabinieri di Fasano saranno trasmessi il lunedì alle ore 19.30 e il sabato alle ore 13.20, dal 25 novembre al 28 dicembre prossimo, sulle frequenze FM 94,4 (per Fasano e frazioni) e FM 92,7 (per le province di Brindisi, Bari e Taranto) e può essere ascoltata anche in streaming sul sito web www.radiodiaconia.it.
È importante prestare la massima attenzione, rivolgendosi alle forze dell’ordine in caso di necessità, reale o presunta, non esitando a chiamare il 112. Il numero è gratuito, noi sempre pronti ad aiutarvi.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
L’ARMA DEI CARABINIERI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
n occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.
Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante - sia fisico che psicologico.
La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.
In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”, evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico.
Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.
Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (undefined).
In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.
A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi.
La loro preparazione è assicurata da specifici corsi frequentati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma, che, dal 2008, provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite.
Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.
Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.
Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”[1] che, a partire dal 2015, grazie alla preziosa collaborazione di Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite. A tal fine, sono state definite le linee guida per l’arredo dei locali che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini.
L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote”[2], ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.
Proprio nella giornata odierna, presso la sede della Stazione Carabinieri di Sezze Romano, è stata inaugurata un’altra stanza che si aggiunge alle altre, tutte concepite per incoraggiare le donne a rivolgersi all’Arma e sostenerle nel momento della denuncia.
Nel 2019, è stata avviata in provincia di Napoli la sperimentazione del sistema “Mobile Angel”, sviluppato con la società “Intellitronika” grazie al sostegno dell’associazioni “Soroptimist International Italia” e “Woman Care Trust”, impegnate nella tutela delle vittime di stalking, e delle Fondazioni “Vodafone Italia” e “Lottomatica”, che perseguono finalità di assistenza alle categorie sociali vulnerabili. Il progetto, oggi esteso alle province di Roma, Milano e Torino d’intesa con le rispettive Procure della Repubblica, prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme integrato in uno “smart watch”, connesso con la rete telefonica. Una “App” dedicata consente, in caso di necessità, di inviare richieste d’intervento alla Centrale Operativa dell’Arma.
Complessivamente sono stati assegnati 15 smartwatch a Napoli, 15 a Milano, 20 a Torino e 21 a Roma e il loro utilizzo ha determinato positivi riscontri in ragione sia dell’accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime, consapevoli di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, sia dell’accertata funzione di deterrenza svolta dagli apparati.
L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime. Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 54.062 a 55.374 confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri.
In riferimento ai primi dieci mesi del 2024, i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati nell’ambito del Codice Rosso.
Sul piano investigativo - repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno - per quanto attiene al Codice Rosso - sono state tratte in arresto 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.
Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo - a differenza di molte altre fattispecie di reato - i singoli episodi delittuosi, posto che si manifestano nella loro gravità e vengono denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio delle condotte vessatorie, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.
Quello della violenza di genere è un grave fenomeno di natura culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano, dovendosi, invece, ritenere imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.
-
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Cia Puglia, “Fitto e Decaro con l’Europa diano una svolta sulla Xylella”
Cia Puglia, “Fitto e Decaro con l’Europa diano una svolta sulla Xylella”
“Il contrasto al batterio e la ricostruzione del potenziale produttivo diventino una questione europea”
“Regione Puglia, Governo centrale ed Europa lavorino insieme per risorse adeguate e azioni efficaci”
“Con Raffaele Fitto vicepresidente della Commissione Europea e Antonio Decaro presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, è giunto finalmente il momento che il contrasto alla Xylella e la ricostruzione del potenziale ambientale e olivicolo delle zone colpite dal batterio diventi una questione europea”. CIA Agricoltori Italiani di Puglia fa leva sul rinnovato e forte protagonismo dei maggiori esponenti politici pugliesi, a cui sono stati riconosciuti ruoli-chiave in ambito europeo, per ribadire quanto sia fondamentale che la regione a cui Fitto e Decaro devono gran parte della loro fortuna politica non sia lasciata più sola nel debellare, una volta per tutte, il problema Xylella, rendendo più efficaci le misure di contrasto all’ulteriore diffusione del batterio e segnando una svolta nel rilancio di un tessuto produttivo agricolo drammaticamente danneggiato dalla distruzione degli ulivi.
“La Xylella è ormai arrivata alle porte di Bari”, ricorda il conte Spagnoletti Zeuli, presidente del comitato promotore CIA Provincia Bat, “per questo occorre che l’Europa metta in atto misure decise e che stanzi risorse economiche ingenti per bloccare l’avanzata del batterio verso Nord”. “Al contenimento – aggiunge Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione – va accompagnata una solida, tempestiva e sistematica azione di ricostruzione del potenziale produttivo agricolo nei territori colpiti dal batterio”.
Per CIA Agricoltori Italiani, l’Europa deve prendere in mano la situazione e c’è la necessità che la Regione Puglia rafforzi ulteriormente le azioni di controllo e monitoraggio.
CIA Puglia ribadisce la necessità che Regione Puglia, Governo nazionale ed Europa agiscano di concerto, con più efficacia e rapidità per azioni di contenimento e per la conseguente erogazione di aiuti. È necessario destinare specifiche risorse ad aziende agricole e pubbliche amministrazioni per le pratiche obbligatorie (lavorazioni e trattamenti fitosanitari). Non bastano solo i piani di contenimento, perché bisogna soprattutto promuovere la ricerca scientifica, al fine di trovare la giusta terapia per salvare le piante. “Bisogna rafforzare tutti gli strumenti e le iniziative di contrasto alla patologia, con cui stiamo già facendo i conti da oltre dieci anni, attraverso un più sistematico sostegno alla ricerca scientifica - conclude Sicolo - creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci".
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
VIOLENZA DONNE: COLDIRETTI PUGLIA, CORSO AUTODIFESA PER SICUREZZA IN CAMPAGNA E IN CITTÀ
VIOLENZA DONNE: COLDIRETTI PUGLIA, CORSO AUTODIFESA PER SICUREZZA IN CAMPAGNA E IN CITTÀ; CASE RIFUGIO PER VITTIME I TRATTE E ABUSI
Protocollo anti violenza con le Donne Coldiretti, prodotti “gentili” per sostenere associazioni e borse di studio
Corso di autodifesa dedicati alle donne dei campi per aumentare la consapevolezza delle proprie capacità, garantire il benessere psicofisico, gestendo il panico in momenti di criticità. L’iniziativa è di Donne Coldiretti che nell’agriturismo Bosco Didattico Mezzana Grande a Lucera in provincia di Foggia, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, organizza le lezioni di autodifesa dedicate alle donne.
Si tratta di 12 ore di lezione suddivise in 6 giornate, dedicate alle differenti tecniche – piega Donne Coldiretti Puglia - per difendersi da aggressioni in città ma anche nelle aree rurali, spesso in balba di malintenzionati che agiscono indisturbati approfittando della condizione di isolamento delle campagne.
Ma quasi un’azienda agricola su cinque tra quelle che fanno agricoltura sociale offre accoglienza residenziale per persone in disagio e fragilità, proprio come le donne vittime di abusi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Welfare Index Pmi. Da qui sono nate le case rifugio nelle campagne per dare ospitalità alle vittime di tratte e abusi, grazie alle opportunità offerte oggi dal nuovo welfare agricolo.
Le donne vittime di violenza o di tratte e abusi incidono per il 25% nei servizi gestiti dalle imprese di agricoltura sociale, secondo un’analisi Coldiretti sull’ultimo rapporto Welfare Index Pmi. Un esempio è quello di Miriam Zenorini che in Trentino Alto Adige accoglie nella propria fattoria le donne maltrattate che hanno un vissuto difficile, supportandole con amore e impegno nel riprendere in mano la propria vita.
Sono diverse le iniziative promosse lungo tutto il territorio con le fattorie sociali e le Donne Coldiretti che hanno sottoscritto un protocollo contro la violenza di genere con la Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, On. Martina Semenzato, e Fondazione Campagna Amica. Un esempio è la vendita dei “prodotti della gentilezza”, offerti dalle aziende agricole rosa per raccogliere fondi da destinare alle associazioni impegnate a combattere gli abusi. Le specialità presenti all’interno dei mercati di Campagna Amica sono corredate da un talloncino che riporta il numero antiviolenza 1522 accessibile gratuitamente tramite telefono e chat (da sito o da applicazione)
Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
MESAGNE. OGGI CONSIGLIO COMUNALE PER LA CITTADINANZA ONORARIA A DE DONNO ED EMILIANO
Il Consiglio comunale di Mesagne ha deliberato all’unanimità la proposta del presidente del medesimo organo, Giuseppe Semeraro, e dei consiglieri di conferire la cittadinanza onoraria ad Antonio De Donno, già procuratore della repubblica di Brindisi, e a Michele Emiliano, per il lavoro svolto quando era sostituto procuratore a Brindisi. Il tutto è stato suggellato nella delibera di consiglio del 18 novembre scorso. Questa la motivazione allegata alla nomina: “Premesso che con infaticabile dedizione al lavoro le Forze dell’Ordine e la Magistratura negli ultimi decenni hanno dato vita ad un vero e proprio contrasto alla criminalità organizzata mediante un’incessante opera di prevenzione e di promozione di percorsi di legalità e del bene comune; che la nostra Città nel suo insieme (Cittadini, Associazioni, Istituzioni Scolastiche, Istituzioni Religiose), si è resa protagonista di un percorso virtuoso e che con infaticabile senso civico e passione ha dato vita ad un vero e proprio esempio di riscatto cittadino, attraverso fatti ed opere concrete che hanno prodotto un solido argine alla criminalità organizzata; che tra i protagonisti di questa storia vi sono due personaggi che con alto senso del dovere, anche a rischio della propria incolumità personale, hanno contribuito in maniera fattiva e determinante a combattere i fenomeni criminali sul territorio, al fianco della comunità mesagnese e di tutte le sue espressioni istituzionali ed associative; tanto premesso, i sottoscritti intendono proporre il conferimento della cittadinanza onoraria a due illustri protagonisti di questa storia recente e precisamente al dott. Antonio De Donno e al dott. Michele Emiliano, con la seguente motivazione: “Per la dedizione umana, professionale e l’alto senso di giustizia con cui hanno contribuito al percorso di riscatto della comunità mesagnese dall’aggressione della criminalità organizzata””. La cerimonia di conferimento si terrà oggi, 25 novembre, alle ore 16, durante il Consiglio comunale convocato in sessione straordinaria e seduta pubblica presso l’auditorium del castello Normanno-Svevo.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Buona riuscita per gli screening gratuiti su diabete e udito promossi dal Lions Club Fasano e Leo Club
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
A Galatina sconfitta la Cedat85-Omega Mesagne
Ancora sconfitta la Cedat85-Omega Mesagne questa sera in quella di Galatina dalla Green Volley Galatone .Il risultato per i padroni di casa 3-0(25-18 /25-18 /25-18) ci dice tutto su una gara a senso unico dove ben poco hanno potuto Ristani e compagni.Bisogna riconoscere che il Galatone quest'anno e' stato costruito solo ed esclusivamente per fare il salto di categoria. Il trentottenne palleggiatore italo-argentino Martin Alberto Kindgard con centinaia di presenze nelle Serie Maggiori di Italia,Argentina e Spagna e l'esplosivo opposto Cubano Henry Miranda sono solo 2 dei nomi prestigiosi che compongono questa "Invencible Armada" che i leccesi hanno messo su' quest'anno.Se poi ci mettiamo il libero Valerio Barone ed il centrale Miraglia ci rendiamo conto di quanto potenziale tecnico dispone il Galatone che stasera festeggia meritatamente il primo posto in classifica grazie alla caduta del Leverano a Grottaglie. Della Cedat-Omega cosa possiamo dire se non che i ragazzi hanno passato l'ennesima tribolata settimana con Jurlaro infortunato ad un polpaccio e con Ristani sofferente per una contrattura.Per non parlare poi degli spazi che sono stati revocati alla Societa' costringendo atleti e tecnici a peregrinare nei palazzetti vicini per potersi allenare.Situazione davvero allucinante in cui si trova questa Societa' Sportiva che non dimentichiamo sta' disputando con generosita' ed onore un Campionato Nazionale di Serie B.Prossimo appuntamento domenica 1 Dicembre a S.Vito N. dove sara' di scena un altra grande del girone la PAG VOLLEY SSD LECCE/ TAVIANO. Inutile ribadire quanto importante sara' per questi ragazzi ritrovare il calore del proprio pubblico adesso piu' che mai.
SEMPRE PIÙ VALTUR: BATTUTA PESARO
SEMPRE PIÙ VALTUR: BATTUTA PESARO PER LA QUARTA VITTORIA NELLE ULTIME CINQUE GIORNATE.
Il Cobas organizza un sit in Comune il 26 novembre alle ore 9 contro gli aumenti tari
Il Sindacato Cobas,un gruppo di cittadini/e brindisini/e , un gruppo di lavoratori rimasti fuori dagli impianti ex Nubile ed altri ancora ,invitano tutti/e i/le cittadini/e a protestare Martedì 26 Novembre alle ore 9,00 sotto il Comune di Brindisi contro i certi aumenti della Tari che avanzano ma le soluzioni NO;
il sit in è organizzato in coincidenza dei lavori del Consiglio Comunale che tratta questi problemi.
Gli organizzatori del sit in hanno inviato in queste ore al Presidente del Consiglio Comunale ,Gabriele Antonino, la proposta di un ordine del giorno da votare in Consiglio Comunale; l’ordine del giorno spedito successivamente al Presidente della Regione Puglia,Michele Emiliano, dove si parla della mancata costruzione degli impianti previsti e finanziati da tempo per Brindisi.
La protesta continuerà in occasione dello sciopero Cobas del 29 Novembre con appuntamento alle ore 9,00 in Piazza Vittoria dove porteremo i problemi occupazionali e sociali della città ; esporremo il problema della Tari alla Prefettura ed al Sindaco di Brindisi che ci incontreranno nel corso della mattinata dello stesso giorno.
Abbiamo inviato al Presidente del Consiglio Comunale , Gabriele Antonino, la bozza di un ordine del giorno da inviare al Presidente della Regione Puglia , Michele Emiliano, per l’avvio della costruzione degli impianti relativi al completamento del ciclo dei rifiuti finanziati da tempo ;la loro costruzione comporterebbe di risparmiare sui costi del trasporto così come avviene oggi,unitamente alla occupazione di almeno 60 persone.
Lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale di Brindisi, Gabriele Antonino:
Il consiglio comunale di Brindisi ,riunitosi in data 26 Novembre 2024, chiede l’attenzione immediata della Regione Puglia per attivare al più presto la costruzione degli impianti previsti per Brindisi, cosa che comporta maggiori costi per i cittadini.
La costruzione degli impianti soddisferebbe anche le esigenze di chi è rimasto fuori dagli impianti ex Nubile, Termomeccanica, Bpsp , ex Evc, di poter tornare a lavoro .
I lavoratori sono inseriti grazie alle buone attività della task force regionale guidata dal Presidente Leo Caroli in un “Bacino di prossimità”, che permetterebbe loro di rientrare anche a partire dalla fase di costruzione ; rimarrebbero anche delle possibilità di nuova attività lavorativa per alcune decine di disoccupati.
Lamentiamo come Consiglio Comunale la completa inattività della Ager(Agenzia regionale dei rifiuti) sull’attivazione della costruzione degli impianti già finanziati da anni,cosa dimostrata nelle riunioni periodiche di aggiornamento presso la Task Force sulla occupazione a Bari.
Arriveremmo così a diminuire i costi dell’appalto sui rifiuti , nuova occupazione, coadiuvando il tutto con i controlli sugli abbandoni che nascono da comportamenti poco civili .
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci