Redazione
Programma “Pippi”: sostegno allo sviluppo dei bambini e supporto alla genitorialità. Il Consorzio BR4 pubblica l’avviso per la coprogettazione di servizi socio-assistenziali ed educativi: è rivolto alle associazioni no profit e alle cooperative sociali, scade il prossimo 24 agosto.
Lo scorso 25 luglio, il Consorzio dell’Ambito Territoriale Sociale BR4 ha approvato l’avviso pubblico rivolto alle associazioni del territorio, potranno partecipare al percorso di coprogettazione degli interventi socio-assistenziali ed educativi a supporto specialistico del programma P.I.P.P.I. 10.
PIPPI è il Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione dei minori che nasce nel 2010 come risultato della collaborazione tra ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione familiare dell’Università di Padova, gli enti locali, i servizi di protezione e tutela di bambini e adolescenti.
Sul sito istituzionale dell’Ente - all’indirizzo undefined - è visionabile il bando completo al quale possono partecipare le associazioni no profit e le cooperative sociali iscritte all'Albo Regionale e con esperienza pregressa nel settore. Per gli interventi, i soggetti ammessi riceveranno un compenso scaturente dalla procedura di coprogettazione.
“Rafforzare la rete di protezione tra enti e professioni diverse, al fine di ridurre l’istituzionalizzazione di bambini e adolescenti, assicurando sostegno alla genitorialità e alle famiglie: è questa la sfida irrinunciabile del progetto PIPPI”, ha commentato Antonio Calabrese, presidente del Consorzio BR4, sottolineando il lavoro di squadra finora garantito dall’équipe multidisciplinare dei Comuni consorziati di Cellino San Marco, Erchie, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Torre Santa Susanna. L’acronimo con cui viene nominato il Programma ministeriale rimanda al libro per ragazzi della scrittrice svedese Astrid Lindgren che racconta le avventure di Pippi Calzelunghe, la cui vita è l'efficace metafora della capacità dei bambini di affrontare col sorriso anche le difficoltà più complicate.
Il Programma persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette "negligenti", in condizioni di difficoltà, con l'intento di ridurre il rischio di allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine. L’Avviso prevede il finanziamento di attività formative e laboratoriali rivolte alle classi delle scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado del Consorzio Ambito Territoriale BR4 coinvolte nel Programma P.I.P.P.I.10, insieme all’attivazione di gruppi di sostegno alla genitorialità e all’acquisizione delle proposte di interventi innovativi.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 3047 i casi positivi in Puglia di cui 322 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 04 agosto 2022
Dati complessivi
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GRANDINATE: COLDIRETTI PUGLIA, RICHIESTO STATO CALAMITÀ
GRANDINATE: COLDIRETTI PUGLIA, RICHIESTO STATO CALAMITÀ PER INFERNO CLIMATICO CON 13 EVENTI ESTREMI IN POCHE ORE.
Richiesto lo stato di calamità naturale per il vero e proprio infermo climatico, con ben 13 eventi estremi in poche ore tra grandinate, tornado, trombe d’aria, e tempeste di vento e acqua che hanno colpito a macchia di leopardo la provincia di Taranto, provocando danni nei centri urbani ed in campagna. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla delibera della Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia, che ha richiesto al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di decretare la declaratoria della eccezionale avversità per grandinate nel mese di maggio-giugno 2022 nei territori dei comuni dalla Provincia di Taranto per il conseguente accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale.
Danni ingenti causati dalla grandinata che ha colpito vigneti, oliveti, ortaggi e frutteti, con 8 frutti su 10 andati in fumo, dopo che la siccità – aggiunge Coldiretti Puglia - ha compromesso le piante in grave stress idrico, una bilancio desolante per una campagna agraria estiva da dimenticare. La gradinata ha colpito duramente i campi proprio quando le alte temperature ma anche la preoccupante siccità sono la punta dell’iceberg di un 2022 che si classifica fino ad ora a livello globale come il quinto anno più bollente di sempre nel pianeta, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0,87 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti Puglia – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi proprio alla vigilia della raccolta, mandando in fumo un intero anno di lavoro. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti Puglia – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.
Le precipitazioni violente provocano danni perché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio – sottolinea Coldiretti Puglia – reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 230 i comuni, ovvero l’89% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra.
I fenomeni estremi, oltre ad azzerare le produzioni, danneggiano piante e alberi, con una frequenza e una violenza che gli agricoltori non possono in alcun modo gestire e sopportare in solitudine.
Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.
Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.
Ad essere colpiti dalle ultime perturbazioni – riferisce la Coldiretti Puglia – sono state le coltivazioni di grano, avena ma anche vigneti e alberi da frutto che sono stati abbattuti dalla furia del vento che ha provocato anche danni alle coperture di fabbricati e capannoni delle aziende agricole.
Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala peraltro grande preoccupazione per la siccità che sta assediando la Puglia mettendo a rischio i raccolti, con la tropicalizzazione del clima– conclude Coldiretti Puglia - che ha provocato 3 miliardi di euro di danni in Puglia negli ultimi 10 anni.
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INNOVAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, PER GIOVANI STARTUPPER AGRICOLI AL VIA 60 MLN DA ISMEA
INNOVAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, PER GIOVANI STARTUPPER AGRICOLI AL VIA 60 MLN DA ISMEA.
Al via 60 milioni di euro per i giovani startupper agricoli per il ricambio generazionale nelle campagne ed il rafforzamento delle aziende agricole green in uno scenario critico causato dalla siccità, dall’inflazione, dal caro gasolio e da tutti gli effetti connessi alla guerra in Ucraina. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’intervento fondiario dedicato da ISMEA ai giovani, in forte sinergia con gli obiettivi di ricambio generazionale della Pac.
L’ obiettivo della misura – spiega Coldiretti Giovani Impresa - è quello di favorire lo sviluppo e il consolidamento di superfici utilizzate nell’ambito di una attività imprenditoriale agricola o l’avvio di una nuova impresa agricola mediante l’acquisto di un terreno e si rivolge giovani imprenditori agricoli, di età inferiore a 41 anni al momento di presentazione della domanda, che intendono ampliare la superficie della propria azienda o consolidare la superficie mediante l’acquisto di un terreno già condotto dal richiedente da almeno 2 anni dalla richiesta, ai giovani startupper agricoli con esperienza, di età inferiore a 41 anni al momento della presentazione della domanda, con esperienza di lavoro nel settore, che intendono acquistare un terreno per avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura e ai giovani startupper agricoli con titolo, di età inferiore a 35 anni, con titolo che intendono acquistare un terreno per avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura e abbiano conseguito almeno un diploma di istituto tecnico agrario e professionale per l’agricoltura o una Laurea triennale o magistrale con indirizzo scientifico-tecnologico o di scienze economiche.
“Il tema del ricambio generazionale è una priorità anche del Piano strategico dell’Italia che individua un insieme di strumenti per sostenere ed attrarre i giovani in agricoltura agevolandone l'accesso ai fattori di produzione, quali il credito ed ai capitale fondiario, e offrendo opportunità di formazione volte ad accrescere le capacità professionali e imprenditoriali. In continuità con la programmazione precedente, quindi, la strategia per i giovani in agricoltura e il ricambio generazionale sarà realizzata attraverso una quota di pagamenti diretti e nell’ambito dello sviluppo rurale”, afferma Benedetta Liberace, leader dei giovani di Coldiretti della Puglia.
L’identikit del giovane agricoltore 4.0 con la guerra e dopo due anni di emergenza sanitaria causata dal Covid fotografa una crescita esponenziale dell’attitudine alla multifunzionalità in agricoltura, con il 44% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale, con particolare attenzione alla vendita diretta (35%), alla trasformazione agroalimentare (51%) e all’agriturismo (28%), secondo la rilevazione di Coldiretti Giovani Impresa Puglia.
“La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi hanno accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” insiste Liberace nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”. La burocrazia – conclude la Coldiretti Puglia – sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale (Psr).
La rinnovata attrattività della campagna per i giovani – continua Coldiretti Puglia – si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Non è dunque un caso che oltre otto italiani su dieci (82%) sarebbero contenti se il proprio figlio lavorasse in agricoltura secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
La capacità di innovazione e di crescita multifunzionale – continua la Coldiretti regionale – porta le aziende agricole dei giovani ad avere una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. E se tra i giovani imprenditori agricoli c’è chi ha scelto di raccogliere il testimone dai genitori, la vera novità rispetto al passato – conclude Coldiretti Puglia – sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.
Il Consiglio Comunale approva il Regolamento per gli aiuti alle persone in difficoltà
Il Consiglio Comunale approva il Regolamento per gli aiuti alle persone in difficoltà economica. Il Consiglio Comunale di Erchie ha approvato, nell’ultima seduta dell’1° agosto scorso, il Regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari. Si tratta di uno strumento che finalmente diventerà punto di riferimento certo per l'erogazione di aiuti economici a persone, enti pubblici e aziende private. Il Comune di Erchie si dota così dopo anni di criteri oggettivi e modalità privi di discrezionalità adeguandosi alla Legge n. 241 del 1990.
“Niente più discrezionalità da parte dei politici di turno su questioni così delicate – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Nicolì -, ma certezza nelle scelte grazie ad un regolamento con indicatori oggettivi. Stiamo lavorando per garantire a tutti le stesse opportunità, lo facciamo con trasparenza, onestà e guardando alle persone in difficoltà economica”.
Il Regolamento è conforme all’art. 12 della Legge n. 241/1990 che stabilisce: «la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone, enti pubblici e privati» richiede pertanto una misura preventiva di “trasparenza” con la determinazione ex ante dei criteri e delle modalità a cui attenersi per l’erogazione, indicando nel provvedimento il rispetto della citata misura e le norme regolamentari di riferimento, sempre proiettate al perseguimento dell’interesse pubblico. Con l’approvazione di questo regolamento, il Comune di Erchie definisce chiaramente il “minimo vitale” che trova il suo fondamento nel diritto inviolabile alla dignità umana. Si tratta di un diritto economico a “quei mezzi che appaiono indispensabili alle fondamentali esigenze dell’uomo” e della sua famiglia.
“Vogliamo evidenziare – sottolinea l‘assessore ai servizi Sociali, Pamela Melechì - che le erogazioni di contributi esigono regole predeterminate a garanzia sia di una loro proiezione verso un’utilità pubblica, sia di uno scopo utile alla Comunità e non ad un interesse del singolo privato privo di un riferimento generale, visto che il perseguimento del bene comune non può essere la sommatoria degli interessi privati. Le regole svolgono un ruolo determinante nel processo decisionale in mancanza delle quali può insinuarsi l’arbitrio, venendo meno la funzionalità del fine pubblico”. La delibera è stata votata a maggioranza, con i voti contrari dell’opposizione e l’astensione del Presidente del Consiglio comunale.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 3.228 i casi positivi in Puglia di cui 307 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 03 agosto 2022
Dati complessivi
The Qube diventa il primo incubatore certificato nel Salento
Nell’eterogeneo ed esaltante scenario dell’innovazione, The Qube si propone, sin dal 2013, come punto di riferimento per startup, aziende, freelance e giovani operanti nel territorio pugliese, coordinando e offrendo attività di animazione territoriale per la diffusione della cultura d’impresa, percorsi di accelerazione, servizi di finanza agevolata e gestione di spazi di coworking.
Già in altre occasioni, The Qube è riuscita a ritagliarsi un importante ruolo nel contesto regionale e nazionale nel dominio dello startup ecosystem. Tuttavia, lunedì 1 Agosto 2022, entra di diritto come data tra le milestones della realtà salentina: The Qube è stata riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico come Incubatore di Startup Innovative Certificato, ottenendo l’iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Riuscire ad ottenere questa prestigiosa certificazione è un processo lungo e complesso che richiede il rispetto di indicatori di qualità. Diventare incubatore certificato vuol dire rientrare all’interno di un circuito di eccellenze nazionali, potendo di conseguenza garantire e offrire molteplici vantaggi e agevolazioni alle startup incubate e alle imprese facenti parte del network, mettendo a sistema know-how specifico e competenze qualificate.
“Il raggiungimento di questo obiettivo - racconta l’ing. Salvatore Modeo, Project Manager e Founder di The Qube - è frutto dell’impegno che dedichiamo ogni giorno nell’accompagnare startup e imprese nel loro percorso di crescita attraverso processi di digitalizzazione e di innovazione. Questo riconoscimento rappresenta un traguardo estremamente importante per tutto il team - Raffaella Ferreri, Michele De Luca, Vanessa Coppola, Omar Cafaro, Laura Giorgino, Michele Maderna, Melania Sernicola e Alessandro Stefanelli - in quanto certifica e attesta le nostre professionalità, rendendo The Qube il primo incubatore certificato nel Salento.”
Il percorso parte da lontano: nel 2017, infatti, tramite un processo di rigenerazione urbana che coinvolge gli spazi della Mediateca Polifunzionale delle Officine Cantelmo siti a Lecce in Via Corte dei Mesagnesi 30, prende via Molo 12 Coworking & Maker Space. L’esperienza viene replicata nel 2019, con l’apertura di una seconda sede presso Palazzo Guerrieri, nel centro storico di Brindisi. Entrambi gli spazi. luoghi di aggregazione e sincretismo di idee, progetti e professionalità, sono oggi funzionanti e ospitano startup, imprese e nomadi digitali.
Assecondando il suo desiderio di crescita e sviluppo, nel 2019 The Qube ha sottoscritto una partnership con l’ente nazionale Invitalia, aderendo al “Sistema Invitalia per le Startup” (partnership rinnovata negli anni con reciproca soddisfazione e attualmente attiva), e nel 2020 ha avviato un’importante collaborazione con CDP Venture Capital per il programma “Seed per il Sud”, tramite il quale è stato possibile avviare un processo di investimento di € 800.000 su quattro startup del portafoglio di The Qube. Nell’orbita dell’incubatore oggi ruotano alcune fra le realtà più interessanti del Mezzogiorno tra cui Bionit Labs, Busforfun, Parkforfun, Karaoke One, TimeFlow, One Health Vision, Spaarkly e molte altre.
The Qube è inoltre tra i promotori di Innovaction Factory, una delle 25 factory riconosciute da ARTI Puglia nell’ambito dell’Intervento “Estrazione dei Talenti” per offrire percorsi di accelerazione e accompagnamento, e tra i partner di CETMA DIHSME - Digital Innovation Hub che nei prossimi anni si occuperà di supportare le PMI di Puglia e Basilicata per acquisire servizi in ambito AI, Cybersecurity e Calcolo ad Alte Prestazioni.
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AL VIA CACCIA IN DEROGA CONTRO INVASIONE DI STORNI IN CAMPAGNA
Contro gli stormi di storni che mangiano ognuno fino a 20 grammi di olive al giorno al via la caccia in deroga in Puglia, nelle aree olivetate di Bari e Brindisi e sul Gargano nell’epicentro tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia, dove il fenomeno delle nubi di uccelli è divenuto quotidiano e pressante. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla delibera di Giunta regionale che consente il prelievo in deroga degli storni nella piana olivetata litoranea tra le province di Bari e Brindisi e nella fascia pedegarganica della provincia di Foggia.
Particolarmente colpito dagli storni il settore olivicolo nelle province di Bari e Brindisi nella litoranea tra Polignano a Mare, Castellana Grotte, Monopoli, Alberobello, Locorotondo, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi e sul Gargano ed il danno si attesta tra il 30 ed oltre il 60% - spiega Coldiretti Puglia - a carico degli olivi.
Oltre al danno diretto, non vanno sottovalutati i danni indiretti. Gli storni distruggono le piazzole adibite alla raccolta delle olive – insiste Coldiretti Puglia – e gli olivicoltori sono costretti a contrastare una calamità senza averne gli strumenti, condannati, quasi, a riprogrammare la propria attività agraria per scongiurare la distruzione della produzione. Tra l’altro, non è soltanto l’olivicoltura a risultare colpita, dato che il passaggio degli stormi di storni lascia sugli ortaggi quantitativi di escrementi tali da rendere impresentabile il prodotto sul mercato. Gli storni trovano ristoro notturno nelle aree protette, per riprendere le scorribande alimentari diurne ormai da mesi, dato che il caldo anomalo degli ultimi anni ha fatto convertire la specie protetta da migratoria a stanziale.
Il caso più grave e noto dei danni provocati dai cinghiali all’agricoltura non deve far dimenticare – sostiene Coldiretti Puglia – che esistono altre specie problematiche, quali le forme domestiche di specie selvatiche e le forme inselvatichite di specie domestiche. In questo ambito, sono numerosi i danni provocati dai cani inselvatichiti agli allevamenti e quelli dovuti, invece, alla massiccia diffusione del piccione inselvatichito che danneggia non solo le colture, ma anche i prodotti agricoli stoccati nei silos, quali sementi e cereali. Un altro problema rilevante è, poi, quello del controllo di alcune specie alloctone – conclude Coldiretti Puglia - si sono diffuse in modo invasivo, provocando gravi danni all’acquacoltura e all’agricoltura, ne sono un esempio il cormorano e lo storno.
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Mattina da dimenticare per i passeggeri aerei dei voli Bologna Bari e Bari Bologna, che, nella giornata di ieri, martedì 2 agosto, hanno riportato dei ritardi consistenti da parte della compagnia aerea Ryanair.
I viaggiatori, secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, potrebbero richiedere la compensazione pecuniaria di 250 euro, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004.
Nella fattispecie, il volo Bologna Bari FR4296 doveva partire alle 10:55 ed è atterrato solamente alle 15:28. Un pesante ritardo che ha comportato anche disagi con altrettanto successivo ritardo del volo Bari Bologna FR4297 con partenza prevista alle 12:35 e atterrato alle 17:18.
Per attivare l'assistenza di ItaliaRimborso e quindi procedere con la richiesta di compensazione, senza alcuna spesa, i passeggeri dei voli in ritardo Ryanair Bologna Bari e ritorno possono farlo attraverso la compilazione del form online presente nell'homepage del sito web italiarimborso.it.
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