Redazione
"Il nono report settimanale delle offerte di lavoro, elaborato dallo Staff Comunicazione/Rapporti con i Media dell’Ambito territoriale di Brindisi di Arpal Puglia, attesta che, nella settimana dal 22 al 29 luglio, sono 248 i contratti resi disponibili dalle aziende brindisine, avvalendosi del servizio pubblico di incontro domanda/offerta di lavoro assicurato dai tre CPI del territorio.
In particolare, sono ben 94 le possibilità di impiego nell’ambito della ristorazione, 34 del turismo, 33 della sanità, 30 dell'assistenza domiciliare, 18 dell’edilizia, 9 delle pulizie, 8 dei servizi, 5 del termoidraulico, 4 del commercio, 4 dell’artigianato, 3 dei servizi alla persona, 5 del termoidraulico, 2 della manutenzione, 2 del tessile, 1 del metalmeccanico e 1 dell’amministrazione.
Massima visibilità ai relativi annunci è garantita tramite la pubblicazione giornaliera degli stessi sul portale della Regione Puglia lavoroperte.regione.puglia.it e consultabili anche tramite l'app gratuita “Lavoro per te Puglia”.
Si segnalano, questa settimana, per le categorie protette, 2 posti riservati alle persone con disabilità ex. art 1 e 2 posti ad appartenenti alle categorie protette ex art.18 L. 68/99 (non disabili) mentre continua all’estero, tramite la rete Eures, la ricerca di educatori in asili nido e scuole cattoliche a Francoforte e di lavoratori qualificati per la raccolta stagionale di ortaggi, frutta e attività nei vivai in Belgio.
Si conferma, inoltre, la possibilità di candidarsi al bando di selezione/reclutamento, rivolto a docenti madrelingua e non, per la European High School con sede presso il Liceo Scientifico Fermi-Monticelli di Brindisi.
Ampio il ventaglio di scelta anche nel settore della formazione: ai corsi altamente specializzati in Meccanica, Elettronica, Meccatronica e Biomedicale, tenuti dalla scuola speciale di tecnologia ITS Antonio Cuccovillo, si aggiungono i corsi, in partenza ad agosto, organizzati dall’Ente accreditato alla Regione Puglia “Pugliaform So.ne.vi sas, rivolti a disoccupati/inoccupati anche percettori di NASPI, DIS-COLL o Reddito di Cittadinanza e studenti universitari residenti in tutto il territorio italiano e quelli in partenza a settembre, di Create Connections, organizzazione che si occupa di formazione professionale gratuita rivolta ad appartenenti a categorie protette ex art. 1 L. 68/99 in stato di disoccupazione.
Gli operatori di Arpal Puglia dei tre Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi offrono il loro supporto a cittadini e imprese per candidarsi alle offerte o pubblicare annunci. Gli sportelli sono aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì anche nel pomeriggio dalle 15.00 alle 16.30) presso le sedi di Brindisi, Ostuni e Francavilla e presso l’Ufficio Collocamento Mirato Disabili, situato in via Tor Pisana, 114, Brindisi (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).
Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative."
Vi segnaliamo, inoltre, la nuova veste dei profili attività di google dei 3 Centri per l'Impiego dell'Ambito Territoriale di Brindisi. Lì, i cittadini potranno trovare il post con il report settimanale e consultarlo direttamente.
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Mesagne. Mercoledì Consiglio comunale
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Visto il D.Lgs. 267/2000;
Visto lo Statuto Comunale;
Visto il Regolamento per il funzionamento e l’organizzazione del Consiglio Comunale;
Sentita la Conferenza dei Capigruppo in data 21 luglio 2022;
C O N V O C A
il Sindaco Antonio MATARRELLI
i Consiglieri Comunali Vincenzo CARELLA, Alessandro CESARIA, Antonio COLUCCI CARLUCCIO, Cataldo CRUSI, Salvatore Carmine DIMASTRODONATO, Carlo FERRARO, Giuseppe INDOLFI, Pompeo MOLFETTA, Emanuele PEREZ, Mauro Antonio RESTA, Francesco Michele ROGOLI, Rosanna SARACINO, Sante Vincenzo SICILIA, Antimo SPORTELLI, Luigi VIZZINO
per il Consiglio Comunale che si terrà nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città mercoledì 27 luglio 2022 – ore 9.00 per discutere gli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:
- Comunicazioni del Presidente del Consiglio comunale
- Comunicazioni del Sindaco
- Comunicazioni dei Consiglieri comunali
- Approvazione processo verbale della seduta consiliare del 13 giugno 2022
- Assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2022 ai sensi degli artt. 175, comma 8 e 193 del D.Lgs n. 267/2000
- Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2022/2024 – Ratifica della deliberazione di Giunta Comunale n.189 del 31.05.2022 adottata ai sensi dell’art. 175, comma 4, del D.Lgs n.267/2000
- Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2022/2024 – Ratifica della deliberazione di Giunta Comunale n.235 del 27.06.2022 adottata ai sensi dell’art. 175, comma 4, del D.Lgs n.267/2000
- Nomina componenti Collegio dei Revisori dei Conti
- Approvazione modifica adozione programma triennale OO.PP. 2022 – 2024 ed elenco annuale 2022 e programma beni e servizi 2022-2024
- Presa d’atto costituzione della “Rete dei Comuni per la visibilità femminile”. Prime azioni attuative
- Nomina Garante per i diritti delle persone diversamente abili
- Ratifica della modifica degli artt. 1 comma 4 e 9 comma 9 dello Statuto del Consorzio ATS BR/4
- Approvazione del progetto definitivo dell’opera pubblica denominata – Tronco ciclabile EuroVelo 5 Muro Tenente Centro Storico Comune di Mesagne (BR) – Pista ciclabile: Importo € 2.250.000,00 CUP: F89D21000490001 finanziata dal Ministero della Cultura (MIC) – nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – Piano Strategico Grandi attrattori culturali – Linea di investimento “Regina Viarum” – ai fini della dichiarazione di pubblica utilità
- Presa d’atto approvazione nuovo schema di Convenzione predisposto dalla “Stazione Unica Appaltante” (S.U.A.) - Provincia di Brindisi, regolante i rapporti, le attività e le funzioni delle Amministrazioni aderenti alla S.U.A.
- Dichiarazione di emergenza a tutela del Diritto Umano al Clima
- Adesione del Comune di Mesagne alla Covenant of Mayors – Patto dei Sindaci - Aggiornamenti
Si invia p.c. al Segretario Generale, agli Assessori Comunali Semeraro Giuseppe, D’Ancona Roberto, Mingenti Antonio, Saracino Maria Teresa, Scalera Anna Maria, ai Sigg.ri Consulenti del Sindaco: Antonio Calabrese, Marco Calò, Maurizio Piro, Domenico Stella, al Collegio dei Revisori, alla Prefettura, al Commissariato di P.S., al Comando Stazione Carabinieri, al Comando Vigili Urbani, alle R.S.U aziendali, agli Organi di stampa locali, ai Responsabili delle Aree, all'Ufficio Messi.
Ai sensi dell’art. 38 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, gli atti e la documentazione inerente gli argomenti iscritti all’ordine del giorno, sono depositati presso l’Ufficio di Segreteria.
Distinti saluti.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Dott. Omar Salvatore TURE
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Mesagne. Sulla provinciale per San Vito più attenzione delle istituzioni. L'ennesimo incidente sulla via provinciale per San Vito. Fortunatamente tutti sono risultati feriti in maniera lieve. Chi vi scrive abita in quella zona e conosce perfettamente i gravi problemi di viabiltà. Potremmo iniziare dai tombini del sistema fognario, installati in maniera vergognosa, per due motivi, il primo è il loro posizionamento proprio dove passano le ruote dei veicoli in transito nella corsia in direzione Mesagne, e il secondo motivo è che sono completamente posti a un livello più alto del manto stradale.
Molti automobilisti per evitarli spesso transitano a ridosso della parte centrale della strada, creando diversi disagi. Altro problema il limite massimo dei veicoli in transito dovrebbe essere come da codicedelle strada 50 Km/h, essendo la zona abitata. (Effettivamente quello indicano anche i cartelli stradali posti a perenne memoria). A questo punto la domanda nasce spontanea, perchè non vengono impiegati gli agenti di polizia municipale su questa importante arteria stradale per controllare il rispetto dei limitidi velocità?
Soprattutto per evitare incidenti, evitare lesioni e peggio ancora a chi percorre la via di San Vito. Invece i vigili vengono mandati a fare cassa sulla strada statale 7. In passato abbiamo come Fratelli D'Italia chiesto al comune di Mesagne di porre dei limitatori di velocità in prossimità degli incroci con la zona Manfredonia e con la via vecchia per Francavilla, oppure i semafori intelligenti come quelli presenti sulla Ceglie Francavilla, dove in prossimità di un centro abitato appena un auto in transito supera i 50 K/h viene stoppata dal semaforo rosso.
La risposta tuttavia è stata sempre la stessa, " NON POSSIAMO FARENULLA perchè è una strada provinciale di competenza della Provincia di Brindisi". Oggi abbiamo una grande fortuna, il nostro sindaco è anche Presidente della Provincia. Quindi Presidente Matarrelli risolviamo subito questo atavico problema, e saremo felici anche noi di Fratelli d'Italia Mesagne di farci un bel selfie insieme a Lei davanti al semaforo o limitatore o qualsiasi altro strumento valido per limitare la velocità dei veicoli in transito su via San Vito.
Responsabile cittadino, Alibrando Gianfranco
Mesagne. Sulla provinciale per San Vito più attenzione delle istituzioni.
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Mesagne. Incidente sulla provinciale per San Vito, 5 feriti tra cui 2 bambini.
Un incidente stradale si è verificato nel pomeriggio a Mesagne dove due auto, per cause ancora in fase di accertamento. Si sono scontrate. Nell’urto è rimasta ferita un’intera famiglia di quattro persone, con due bambini, e il guidatore dell’altro mezzo. Sul posto sono intervenute alcune pattuglie della polizia locale, tre ambulanze del 118 e due squadre di vigili del fuoco. I feriti sono stati condotti presso l’ospedale di Brindisi per gli accertamenti. Hanno riportato dei traumi tipici dei sinistri stradali. Le indagini sono condotte dalla polizia locale. L’incidente si è verificato introno alle ore 16 nello svincolo della provinciale per San Vito dei Normanni e le complanari per la statale 7. Da Latiano in direzione complanare di discesa per Mesagne sta viaggiando una Citroen con a bordo un’intera famiglia di Ceglie Messapico, composta da padre, madre e due bambini.
Dall’altra direzione sta viaggiando una Opel Gardaland con a bordo un mesagnese. I due mezzi quando sono giunti nei pressi della rampa di salita per la statale 7, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Tutti e cinque gli occupanti delle auto sono rimasti feriti. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte le pattuglie della polizia locale, tre ambulanze dei 118 e due squadre di vigili del fuoco che si trovavano in zona per alcuni incendi. La famiglia cegliese è stata medicata a bordo delle ambulanze e trasferita presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui i quattro sono stati sottoposti ad accertamenti da cui sono emersi alcuni traumi riportati nel sinistro. Non sono gravi. Anche il guidatore dell’Opel si è fatto medicare le ferite sul posto del sinistro dai sanitari. Intanto in via San Vito si è formato un lungo serpentone di auto che dopo i rilievi è stato fatto defluire in sicurezza. Le indagini sono state affidate agli agenti della polizia locale che hanno ascoltato i feriti e i testimoni al fine di ricostruire l’intera vicenda e individuare le responsabilità.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 5.993 i casi positivi in Puglia di cui 596 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 21 luglio 2022
Dati complessivi
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GLI ATTI COMPIUTI DALLE BABY GANGS
GLI ATTI COMPIUTI DALLE BABY GANGS ALL’ATTENZIONE DEL COMITATO PER L’ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA.
Si è tenuta, nella mattinata odierna, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica in cui è stato affrontato il tema della prevenzione dagli atti di bullismo e violenza che si sono recentemente verificati nel centro di Brindisi e, più in generale, dal fenomeno delle c.d “Baby Gangs”.
L’incontro, presieduto dal Prefetto, Carolina Bellantoni, in adesione alla richiesta del Sindaco di Brindisi, si è svolto con la partecipazione del primo cittadino, della Provincia e dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, nonché del Comandante della Polizia Locale di Brindisi.
Il Prefetto ha, innanzitutto, espresso soddisfazione per l'importante ed immediato risultato investigativo che, a seguito di incessanti ed articolate indagini condotte dalla Questura di Brindisi, ha fatto luce sull’episodio accaduto il 28 maggio nel pieno centro cittadino, quando due ragazzi minorenni sono stati vittime di aggressione, con lesioni fisiche, messe in atto da due coetanei per futili motivi.
Nella circostanza è stato individuato e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce, per il reato di lesioni personali, un minorenne destinatario anche della misura di prevenzione del “Daspo Willy”. Sull’ultimo caso sono, invece, in corso intense e proficue attività investigative.
Complessivamente, i fatti accaduti nell’ultimo anno sono stati numericamente contenuti, ma si è ritenuto, comunque, di dedicare un focus specifico alla problematica, considerata la preoccupazione suscitata dall’ultimo episodio, connotato da particolare gravità.
Nel corso della riunione è stata, quindi, condivisa la necessità di intensificare le iniziative di prevenzione e contrasto con un’azione a tutto campo, implementando i servizi delle Forze di polizia, con la collaborazione della Polizia locale, soprattutto nelle aree urbane caratterizzate dalla movida e dall’intenso afflusso dei fine settimana.
In particolare, è stata stabilita l’istituzione, nelle serate di maggiore afflusso (venerdì, sabato e domenica) di un presidio fisso delle Forze di Polizia in Piazza Vittoria, con la previsione di due pattuglie appiedate dedicate all’intervento nelle altre strade ed aree del centro, a partire dalle ore 21.30 sino alle 3, anche con il concorso della Polizia Locale. La misura avrà carattere sperimentale per i primi 15 giorni e potrà essere rimodulata in relazione agli esiti dei controlli effettuati nella prima fase.
A tale attività di vigilanza e controllo si aggiungerà la collaborazione, già avviata dal Comune di Brindisi, con l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, per il presidio dei varchi alla zona a traffico limitato e lo svolgimento di attività di segnalazione alle Forze di Polizia di episodi o situazioni di turbativa.
È, inoltre, prevista, come già preannuziato dal sig. Questore, una severa ed efficiente applicazione del Daspo urbano, già attuata in relazione al soggetto denunziato per l’episodio del 28 maggio.
Si coglie al riguardo l’occasione per rammentare che il Comune di Brindisi ha individuato, nel regolamento di Polizia locale, le aree nel cui ambito viene applicato il Daspo urbano e che delimitano il perimetro urbano in cui gli eventuali soggetti sottoposti alla misura non potranno fare accesso a partire da una distanza non inferiore a 300 metri.
Le aree che delimitano tale perimetro sono: Municipio, Duomo, Lungomare (via del Mare, viale Regina Margherita, Piazzale Lenio Flacco), Stazione ferroviaria, Corsi principali (Garibaldi, Roma e Umberto I), Tribunale, Ospedale, Cimitero comunale.
Il Prefetto, durante l’incontro, ha tenuto, infine, a sottolineare come l’attività di vigilanza e contrasto non sia da sola sufficiente ad arginare il preoccupante fenomeno, evidenziando come sia necessario migliorare anche gli strumenti di prevenzione sociale ponendo particolare attenzione all’aspetto educativo, cui già contribuiscono, soprattutto sul tema del bullismo, le principali agenzie educative (scuola e associazioni culturali e sportive).
Sul fenomeno si lavorerà nel corso del prossimo anno scolastico, con progetti che saranno promossi d’intesa ed in collaborazione con le scuole della provincia.
GLI ATTI COMPIUTI DALLE BABY GANGS.
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Galizia (UGL Salute Brindisi): “Disorganizzazione ASL BR
Galizia (UGL Salute Brindisi): “Disorganizzazione ASL BR, servizio Anagrafe Sanitaria. Preludio di un disastro annunciato, a patirne è la collettività”. La UGL Salute di Brindisi interviene sulla rimodulazione degli orari di apertura al pubblico del servizio di Anagrafe Sanitaria nel Distretto Socio-Sanitario 2, relativamente ai comuni di Ostuni e Fasano. “Registriamo fortissimi disagi cagionati all’utenza per la rimodulazione dell’offerta del pubblico servizio, attivo nei giorni infrasettimanali dispari e in orario antimeridiano a Ostuni, pari a Fasano” – afferma Alessandro Galizia, Segretario Provinciale della UGL Salute di Brindisi. “Ciò dimostra scarsa lungimiranza. La sede di Fasano – prosegue il sindacalista - risulta essere da tempo in sofferenza e sottorganico a causa del personale in via di quiescenza. È stato il preludio di un disastro annunciato. È intollerabile come non si sia posto rimedio per tempo; pregiudicare la fruizione del servizio anche sulla sede di Ostuni è un tragico rimedio”. Ricordiamo solo alcuni dei servizi essenziali offerti tra cui: la scelta e revoca del Medico di Medicina Generale, del Pediatra di Libera Scelta, l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale per prima iscrizione, per mobilità nazionale o internazionale al fine di fruire di assistenza, la richiesta d’esenzione per l’attività specialistica e farmaceutica. “Riscontriamo in generale carenza di figure amministrative in diversi ambiti aziendali, il cui potenziamento disimpegnerebbe il personale sanitario da mansioni di prevalenza non propria e contrasterebbe congestioni e limitazioni sulla funzionalità dei servizi resi. Si attuino gli opportuni provvedimenti, la ricognizione e ridefinizione del piano aziendale” conclude Galizia.
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Cia Puglia: “Cartelle pazze, serve subito una sanatoria tombale”
“Cartelle pazze, serve subito una sanatoria tombale”. “La situazione dei Consorzi sta causando danni e ritardi all’agricoltura pugliese”. “Gli agricoltori non ne possono più, migliaia di aziende rischiano di chiudere”. “Occorre un’immediata e tombale sanatoria delle ‘cartelle pazze’ emesse dai Consorzi di Bonifica commissariati. Oltre il danno di non avere alcun servizio, agli agricoltori viene recapitata anche la beffa che certifica la volontà di spremerli come limoni. Nei giorni scorsi, è stato adottato il piano di riparto per l’emissione dei ruoli di contribuenza art 630 per gli anni 2019 2020 e 2021, questo significa che i Consorzi si preparano a emettere nuove cartelle. In questi giorni, inoltre, stanno arrivando i solleciti degli avvisi relativi all'anno 2018 e alle precedenti annualità. E’ una follia. Si fermino e non procedano oltre”.
Attraverso una nota, CIA Agricoltori Italiani Puglia interviene in modo chiaro e netto su una questione che ormai si trascina davvero da troppo tempo. “Lo abbiamo detto, lo ribadiamo: serve una riforma e una complessiva riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica, occorre che tornino a funzionare e a dare servizi veri agli agricoltori. Prima che questo avvenga, chi gestisce quelle strutture in mondo totalmente avulso dai problemi dell’agricoltura deve capire che gli imprenditori agricoli non ne possono più”.
“La Puglia sta pagando un prezzo altissimo per la situazione assurda in cui versano i Consorzi di Bonifica”, si legge ancora nella nota dell’organizzazione sindacale degli agricoltori. “Ci sono questioni di fondamentale importanza, come la difesa e la manutenzione del territorio e il problema enorme della siccità, su cui i nostri territori sono costretti a subire le conseguenze di ritardi e inoperatività”. “Una svolta è necessaria, perché dalla risoluzione del problema idrico-irriguo dipende la sopravvivenza stessa del comparto agricolo in Puglia”.
La questione dei Consorzi commissariati, e le problematiche annesse che riguardano la difesa idrogeologica del territorio e la crisi idrico-irrigua accentuata dalla siccità, è parte integrante del documento di mobilitazione su cui CIA Agricoltori Italiani Puglia si è confrontata con Prefetti, presidenti di provincia, ANCI, Consiglio e Giunta della Regione Puglia, parlamentari. Un documento articolato e strutturato, con richieste e proposte precise, per affrontare operativamente le questioni da cui dipendono la sopravvivenza e il rilancio di migliaia di aziende agricole.
“Si fa finta di non capire”, ha denunciato CIA Puglia. “E invece occorre che tutti capiscano una cosa: l’agricoltura e gli agricoltori non ne possono più, sono allo stremo; migliaia di aziende agricole rischiano di chiudere ora o tra qualche mese soffocate dai debiti; milioni di giornate lavorative sono a rischio di essere cancellate. La crisi che stiamo affrontando e gli effetti che già si stanno dispiegando, senza interventi, rappresentano l’innesco di una bomba sociale ed economica devastante, dovuta a un immobilismo da parte delle istituzioni a qualunque livello, i cui rappresentanti sono chiamati alla responsabilità e a dare risposte immediate a un comparto ormai alla canna del gas. In caso contrario sono pregati di trarne le dovute conseguenze”.
Cia Puglia: “Cartelle pazze, serve subito una sanatoria tombale”
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Tempesta perfetta per le aziende di grano duro in Puglia
Tempesta perfetta per le aziende di grano duro in Puglia, dove anche il granaio d’Italia perde 60 euro a tonnellata con l’ultima quotazione a Foggia, in uno scenario di crisi per le aziende agricole che stanno vendendo a prezzi al di sotto dei costi di produzione, balzati alle stelle a causa delle speculazioni aggravate dalla guerra in Ucraina, con il crollo della produzione per la siccità e del clima di incertezza nazionale e internazionale. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla quotazione del grano duro alla Borsa Merci di Foggia che produce uno scossone, per cui vanno trovate soluzioni urgenti, ma anche a medio e lungo termine per la filiera del grano duro.
Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – aggiunge Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.
Anche durante la seduta della CUN a Roma, gli industriali hanno tentato di portare il prezzo del grano in una unica soluzione addirittura al di sotto dei 500 euro a tonnellata, proposta rifiutata, con il prezzo del grano duro fino quotato 505 euro a tonnellata al Sud, 502 al Nord e al Centro Italia.
In Puglia, tra l’altro, la produzione è in calo del 35%-40% a causa della siccità, proprio quando coltivare grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più ad ettaro a causa dell’impennata dei costi di produzione causata dall’effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti.
Ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali di costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono state proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato.
La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea. Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare ulteriormente la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari, con l’Italia che è già obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.
La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia, che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente.
La speculazione in atto a causa del conflitto – conclude la Coldiretti – si sposta dai mercati finanziari ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati “future” uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto, a danno degli agricoltori e dei consumatori.
Tempesta perfetta per le aziende di grano duro in Puglia
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La sperimentazione, la ricerca, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei, sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati in modo tangibile, così come i progetti di rinaturalizzazione. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione al via al decreto del Ministro delle politiche alimentari e forestali che definisce criteri e procedure per la concessione di 20 milioni di euro di contributi a programmi di ricerca e sperimentazione diretti alla lotta e al contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa, come previsto dal Piano di Rigenerazione Olivicola.
Proseguono gli studi in Puglia, dove sono già oltre 30.000 i semenzali osservati, numerosi semenzali – spiega Coldiretti Puglia - già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).
Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – afferma Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.
La diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – insiste Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).
La ricerca ha un ruolo determinante – conclude Coldiretti Puglia - perché fino al 2013 in Europa non c’era traccia di Xylella ed era conosciuta (da 130 anni) solo nelle Americhe e Taiwan.
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