Redazione

Mercoledì 30 ottobre 2024, alle ore 18, avrà inizio a Brindisi il Corso di Formazione al Volontariato Socio-Sanitario. 

Non si tratta di un corso professionale, ma di una serie di incontri formativi finalizzati a preparare nuovi volontari che possano donare presenza amica e supporto psicologico in ospedale, a domicilio e nelle strutture socio-sanitarie e detentive.
Promosso con lo slogan "Basta solo un'ora alla settimana!", aperto a tutti e gratuito, il corso è organizzato dall'Associazione per il Volontariato Socio-Sanitario OdV in collaborazione con la Coop. Naukleros, l'Associazione NuovaOARI e l'Ufficio di Pastorale della Salute dell'Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.
 
Le lezioni si svolgeranno dal 30 ottobre al 4 dicembre 2024, ogni mercoledì, dalle ore 18.00 alle ore 19.30 presso la Casa di Quartiere "San Bao", in Piazza delle Orchidee, 21 (La Rosa) a Brindisi.
 
E' possibile iscriversi online tramite il seguente LINK oppure in presenza in occasione della giornata inaugurale del 30 ottobre.
 
Per informazioni si può contattare via WhatsApp il numero 3498164616.

VALTUR BRINDISI SI SPEGNE NEL SECONDO TEMPO E NARDÒ CONQUISTA IL DERBY PUGLIESE.

IL PUNTEGGIO FINALE DI 63-76 AL PALAPENTASSUGLIA.
Il primo derby pugliese della stagione di Serie A2 viene conquistato dalla HDL Nardò con il punteggio di 63-76. Un match in cui la Valtur si spegne in un secondo tempo da 25 punti con 3/16 al tiro dalla distanza, permettendo agli ospiti di volare sulle ali dell’entusiasmo e aggiudicarsi meritatamente la contesa in palio. Cinque uomini in doppia cifra per la squadra di coach Dalmonte, capace di azzannare la partita nel momento clou, mentre dal lato brindisino non basta la migliore prestazione di Laquintana da 15 punti a referto.
 
Esordio dal primo minuto per il neo arrivato in casa Valtur Brindisi, Ivan Almeida, schierato in quintetto al fianco di Calzavara, Allen, De Vico e Del Cadia. Il playmaker biancoazzurro Calzavara dirige i giochi in apertura d’incontro, Nardò mostra subito la migliore arma a propria disposizione, il tiro dalla distanza (11-8 al 5’). De Vico da una parte e Nikolic dall’altra commettono due falli personali a testa, costretti a tornare in panchina dopo pochi minuti. El Condor Almeida strappa gli applausi del suo pubblico dimostrando le sue abilità offensive che valgono il primo allungo Brindisi sul 16-8 al 7’. La reazione ospite non si attendere, Donadio e Stewart guidano la rimonta fino al 20-18 di fine primo quarto. La parte inziale del secondo parziale registra il break di 14-4 a favore della Valtur, abile a sfruttare la buona intesa dell’asse play/centro Laquintana-Ndzie (34-22 al 15’). Donadio ancora una volta guida la reazione neretina a dimezzare lo svantaggio all’intervallo lungo (38-32). Al rientro in campo Nardò aumenta l’intensità difensiva e mette la freccia del sorpasso al 26’ con un break di 11-1 (47-48) ispirato dal duo Mouaha-Stewart. Le percentuali dal campo della Valtur si abbassano drasticamente tanto da realizzare un solo canestro dal campo in sette lunghissimi minuti del terzo periodo (52-54). Con l’inerzia a sfavore, i biancoazzurri faticano enormemente e non si rialzano più dal torpore di un secondo tempo del tutto sottotono. Nardò sfrutta il momento e chiude definitivamente la contesa prendendosi meritatamente il palcoscenico nel primo derby pugliese della stagione.
 
Prossimo turno di campionato, domenica 3 novembre alle ore 18:00 in trasferta a Cento.
 
IL TABELLINO
 
VALTUR BRINDISI-HDL NARDÒ: 63-76 (20-18, 38-32, 52-54, 63-76)
 
VALTUR BRINDISI: Guadalupi ne, Buttiglione ne, Laquintana 15 (5/8, 1/6, 4 r.), Arletti 6 (3/3, 0/1, 1 r.), Del Cadia 4 (1/1, 2 r.), Fantoma ne, De Vico 5 (1/2, 1/2), Radonjic 2 (1/3, 0/4, 3 r.), Calzavara 17 (2/5, 4/6, 4 r.), Allen 8 (1/5, 2/6, 3 r.), Ndzie 5 (2/4, 3 r.), Almeida 7 (2/4, 1/7, 4 r.). Coach: Dalmonte.
 
HDL NARDÒ: Woodson 18 (3/6, 4/9, 8 r.), Iannuzzi 16 (7/10, 7 r.), Stewart 14 (6/7, 0/1, 2 r.), Nikolic (0/1 da tre, 1 r.), Donadio 10 (5/6, 0/1, 7 r.), Thioune 3 (0/1, 1/2, 6 r.), Ebeling 6 (0/1, 2/4, 1 r.), Mouaha 14 (4/11, 1/6, 3 r.), Rapetti ne, Flores ne, Scarano ne, Kebe ne. Coach: Dalmonte.
 
ARBITRI: Giunta – Grappasonno – Coraggio.
NOTE - Tiri liberi: Brindisi 6/10, Nardò 6/8. Perc. tiro: Brindisi 25/63 (7/30 da tre, ro 9, rd 22), Nardò 31/57 .

AIDO MENS SANA MESAGNE – NEWGEN MARTINA = 101 – 82

AIDO Mens Sana Mesagne: Scalera 1, Rollo 6, Potì 12, Paciullo 11, Pazzarelli 21, Brunetti 16, Panico 2, Moro, Dellegrottaglie, Gigli 17, Ciccarese 7, Liace 8. Allenatore: Cosimo Romano.

Newgen Marina: Buonfrate 2, Liaci 23, Fedele 6, Devito, Ragusa 9, Prete 23, Mazzarese 2, Agrusta, Valzani 17, Cassano, Marangi. Allenatore: G. Simeone.

Parziali: 27-26 29-21 20-16 25-13

Arbitri: Farina Valaori e Urso.

Terza vittoria consecutiva e testa della classifica per la Mens Sana Mesagne, griffata A.I.D.O.,  che mantiene l’ imbattibilità in questo inizio di campionato. Partita non semplice per i mensanini, almeno nella prima parte,  che hanno affrontato un Martina notevolmente rinforzato rispetto allo scorso anno con l’arrivo di Prete e Mazzarese. Coach Romano ha a disposizione la formazione al completo e manda in campo Pazzarelli, Brunetti, Gigli, Ciccarese e Liace, mentre coach Simone schiera Liaci, Fedele, Ragusa, Prete e Valzani. Tentano subito la fuga Brunetti e compagni con un 8-2, ma la tripla di Valzani, non lascia ampi margini nel vantaggio dei padroni di casa. La Mens Sana conduce ancora con Gigli e Pazzarelli ai quali risponde il Martina con Liaci, spesso lasciato inspiegabilmente solo, che piazza 14 punti nel tempino con due triple. Le difese sono allegre da entrambe le parti e gli attacchi vanno a nozze. Ancora Liace con una serie di tiri liberi, porta gli ospiti prima in parità (17-17) e successivamente passano in vantaggio con Prete. Brunetti chiude il tempino con la Mens Sana che ritorna a condurre 27-26. Nel secondo periodo i padroni di casa sono più determinati, un parziale di 10-0 (36-26) e 2’15” giocati con Pazzarelli e Ciccarese in evidenza, portano i biancoverdi alla prima vera fuga. Un gioco da tre punti di Prete rimette in moto i tarantini, ma Potì, una tripla di Liace e poi Gigli rimettono a distanza di sicurezza i padroni di casa (48-41). I mensanini cedono ancora in difesa, Prete e Fedele ne approfittano per rosicchiare nel punteggio, poi una tripla ancora di Liace e un gioco da tre punti di Ragusa conducono le squadre al riposo lungo con l’AIDO Mesagne in vantaggio 56-47. Nel terzo periodo l’andamento della partita non cambia, Coach Romano pesca a piene mani in panchina trovando sempre giuste risposte dai suoi ragazzi, gli ospiti cominciano ad accusare la fatica e calano notevolmente le soluzioni in attacco. Pazzarelli e Brunetti continuano a realizzare con regolarità, mentre Prete, Liace e Valzani cercano come possono di contenere i danni. Il canestro di Liaci porta i padroni di casa a +17 (75-55), ma uno sbandamento difensivo permette agli ospiti di rientrare con un parziale di 1-8 ad una cifra di ritardo (74-63). Pazzarelli chiude la terza frazione con i biancoverdi sul 76-63. Nell’ultimo quarto i padroni di casa continuano a condurre agevolmente la gara, due triple di Paciullo e una di capitan Potì con un altro parziale di 9-2 (85-65), segnano un solco definitivo tra le due formazioni. Prete, tra gli ospiti, è l’ultimo ad arrendersi, ma davanti alla forza della Mens Sana di questa sera c’era davvero poco da fare. Spazio alla fine anche per il giovanissimo Scalera, 15 anni, che trova spazio e tempo per scrivere il primo punto in un campionato di “grandi”. Buona in generale la prova dei mensanini, specialmente nella fase di attacco dove in alcuni momenti diventano inarrestabili, qualcosa invece da rivedere nella fase difensiva dove in alcuni momenti si notano evidenti rilassamenti generali. Il prossimo turno vedrà la Mens Sana Mesagne impegnata a Monopoli con la neo promossa Studio 3A Seagulls, sabato 2 novembre alle ore 18:30 presso la tensostruttura.

Bruno Conti è un giocatore del Brindisi FC. Figlio di Daniele Conti, bandiera del Cagliari, e nipote di Bruno, fuoriclasse della Roma e campione del mondo nel 1982, Conti è un centrocampista classe 2002, piede sinistro come il nonno, con all’attivo anche tre gare in Nazionale Under 16.

Cresciuto nel settore giovanile del Cagliari, ha collezionato 59 presenze con la Primavera e cinque reti, giocando da regista davanti alla difesa e contribuendo alla conquista della semifinale scudetto nel campionato 2021-22. Il Verona lo acquista nel 2022 per girarlo in prestito al Mantova nel girone A di serie C, infine la scorsa stagione ancora in serie C, nel girone C, con la maglia biancorossa del Monterosi Tuscia.

La società del presidente Roma dà il benvenuto al nuovo tesserato, già a disposizione di mister Nicola Ragno, augurandogli i migliori successi con la maglia biancazzurra.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Il piano industriale di Eni e della controllata Versalis rappresenta, almeno nelle intenzioni, una svolta epocale per il sito di Brindisi. Non si deve sottovalutare però la preoccupazione delle aziende e dei lavoratori dell’indotto che rischiano di essere penalizzati soprattutto nella fase transitoria per il raggiungimento degli obiettivi. Dunque, per evitare tensioni sociali sarà fondamentale da parte di Eni-Versalis delineare una strategia che confermi la continuità dei contratti in essere e proceda, contemporaneamente, alla graduale attuazione degli obiettivi fissati dal piano industriale.

Per la portata degli investimenti e della progettualità annunciati dalla società sarà determinante e necessario per il territorio quindi avere conferma e conoscere la programmazione operativa e industriale in modo dettagliato.

Sono necessari perciò un cronoprogramma che scandisca con certezza i tempi e le modalità della ‘riconversione’ e sarà irrinunciabile un accordo tra Eni-Versalis e le Istituzioni per garantire, in questa trasformazione produttiva, il pieno e completo coinvolgimento delle aziende locali e delle relative maestranze. Gli investimenti sul riciclo meccanico della plastica e la produzione di batterie o accumulatori di ultima generazione possono favorire l’insediamento virtuoso di diverse filiere manifatturiere a partire, per esempio, dall’automotive. Per questo, a nostro avviso, riveste carattere prioritario attivare ogni iniziativa finalizzata alla formazione del personale e delle aziende locali per lo sviluppo di queste nuove tecnologie al fine di sostenere un potenziamento di tutto l’indotto il cui coinvolgimento sarà fondamentale per questa attesa sfida.

Questi nuovi investimenti di Eni e Versalis devono rappresentare una reale occasione per tutto il tessuto sociale ed economico brindisino e di sviluppo a medio e lungo termine.

Ci auguriamo che la residua diffidenza nel processo di decarbonizzazione che persiste a causa dell’irresponsabilità di operatori economici e Istituzioni centrali in stato confusionale sulle reali prospettive e incapaci di dare risposte, possa essere superata grazie ad azioni concrete.

Francesco Cannalire, Alessio Carbonella e Denise Aggiano consiglieri comunali PD Brindisi

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Con l’ora solare che riporta indietro di 60 minuti le lancette dell’orologio aumentano i disagi per circa mezzo milione di pugliesi che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che può venire dalla tavola un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare che ritorna nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre.

Un aiuto importante in tale direzione può venire dalle abitudini alimentari e per un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare il consiglio della Coldiretti è quello di consumare pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce è importante per favorire il sonno.

A differenza – sottolinea la Coldiretti regionale – alimenti conditi con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza ed anche salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina rendono più difficile addormentarsi. L’alimentazione – riferisce la Coldiretti Puglia – è in stretto rapporto con il sonno, infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti.

La Coldiretti ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare per battere il jet lag da cuscino come cioccolato, cacao, the e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino. Innanzitutto – avverte la Coldiretti – a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani. Esistono invece cibi – evidenzia la Coldiretti – che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento.

Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure – ricorda ancora la Coldiretti regionale – al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Infine – conclude la Coldiretti Puglia – un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

La siccità che ha stretto in una morsa la Puglia sin dall’inverno ha tagliato in media del 40% la raccolta in Puglia delle zucche Made in Italy che per varietà, qualità e versatilità sono tra le migliori al mondo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del “Zucca day” che si festeggia in Puglia al mercato contadino di Campagna Amica a Lecce in Piazza Mazzini con lezioni di intaglio delle zucche per prepararsi ad Ognissanti, l’esposizione di “mostruose” sculture, ma anche i consigli in cucina dei cuochi contadini per prepararle al meglio.

Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe – spiega la Coldiretti Puglia – si registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio che quest’anno in media va da 1,20 a 2,50 euro al chilo, ma anche il doppio se sbucciata e tagliata. A ridurre la disponibilità di prodotto pugliese anche nel 2024 è stata la siccità, con la grave carenza d’acqua ed il caldo fuori stagione anche in autunno che hanno tagliato i raccolti,

Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli – continua la Coldiretti regionale – sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.

Sagre e fiere legate alla zucca – sottolinea Coldiretti - rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.

La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Sudafrica con il quale arrivano a coprire quasi la metà del totale degli arrivi dall’estero. 

Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.

L’altra categoria di zucca che si sta affermando – ricorda ancora Coldiretti – è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). Ma è indubbio – conclude la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di consumatori.

E la nuova tendenza, anche in Puglia è – conclude la Coldiretti regionale - il “pumpkin patch”, il campo di zucche da visitare, un luogo di atmosfera a metà tra il parco-giochi e la casa dei fantasmi. Una sorta di “zucca turismo”, per far divertire i piccoli e soddisfare i grandi, golosi dei mille piatti legati alla zucca, quella buona da mangiare!

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Nell’ultimo week end di ottobre l’ora solare fa raddoppiare i visitatori pugliesi a «G 7 - Sette secoli di arte italiana» nel castello di Mesagne. Argentieri: «È la bontà di Puglia Walking Art».

Sarà gran pienone di visitatori anche nell’ultimo fine settimana di ottobre. Si registrano prenotazioni di gruppi da tutta la Puglia per la grande mostra «G 7 - Sette secoli di arte italiana», curata dal prof. Pierluigi Carofano ed organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intesa Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Imprese, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura. «Il cambio dell’ora nella notata fra sabato e domenica sta diventando occasione per raggiungere il castello di Mesagne anche nelle prime ore di apertura della mostra – osserva Pierangelo Argentieri, ideatore di Puglia Walking Art -. In queste ore, poi, ci stiamo preparando ad alcune novità che riguarderanno la mostra nelle prossime settimane. Osservo tuttavia – ha proseguito – che i gruppi di visitatori, siano essi studenti o aderenti ad altre istituzioni, stanno gradendo la progettualità che da anni caratterizza Puglia Walking Art che ha il suo punto focale in un’intesa di sistema sulla cooperazione culturale. Cito a memoria le parole di Aldo Patruno di qualche anno fa, quando vide in quel protocollo e nell’attività conseguente “un connubio virtuoso tra arte, promozione e valorizzazione del Territorio. Un vero modello di ripartenza da offrire alla Puglia intera”».
Il riferimento è al coinvolgimento di istituzioni culturali statali presenti in Puglia e a privati che hanno aderito al Progetto, prestando per l’esposizione opere di artisti pugliesi. «In questo fine settimana – dice ancora Argentieri -, ci si soffermerà, attraverso le illustrazioni che le guide proporranno ai gruppi, sull’Annibale Cartaginese, opera attribuita ad Andrea del Verrocchio. Il focus è dettato dalla circostanza che questo grande artista moriva a Venezia proprio nell’ottobre del 1488 e che l’opera in mostra rappresenta un esempio della collaborazione con i privati. Nel catalogo della mostra è stato lo stesso professor Carofano a curarne la scheda. Egli circa l’attribuzione scrive: “Probabilmente patinato secondo un gusto “barocco”, il marmo ha perso un po’ di quell’aspetto all’antica che la doveva caratterizzare, ma personalmente non riesco a trovarvi decisivi elementi stilistici in comune con le opere conosciute di Andrea di Pietro Ferrucci e di Michele Marini. Per questo motivo preferisco presentarlo in mostra come opere attribuita ad Andrea del Verrocchio”. Ma una cosa sono le mie parole e un’altra è ammirare Verrocchio in mostra. Il “maestro di Leonardo”, come lo dice il prof. Carofano è accanto alla “Vergine delle rocce”…».
Anche domani, domenica 27 ottobre, la sarà aperta al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20 (info 3270112818 o segreteria@pugliawalkingart. com).

Mesagne, Latiano e Lequile insieme alla Borsa del Turismo archeologico di Paestum.

Presentano un affascinante itinerario, con un obiettivo comune: Valorizzare e destagionalizzare.
Attrarre viaggiatori colti e raffinati, interessati non tanto alle spiagge e al mare, quanto alla cultura e allarcheologia con lobiettivo di destagionalizzare. È questa la mission di Lequile, Latiano e Mesagne che presenteranno alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre un articolato itinerario fatto di siti archeologici, chiese barocche, deliziosi centri storici, musei, eventi e tappe golose.
Ne hanno parlato stamattina nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella stanza del primo cittadino del Comune di Mesagne, il sindaco della città, Antonio Matarrelli; il sindaco di Lequile, Vincenzo Carlà; il sindaco di Latiano, Mino Maiorano; lassessore alla cultura del Comune di Latiano, Monica Albano; il consigliere delegato alla Cultura e Turismo, Marco Calò; il consulente comunale con delega al centro storico e alla valorizzazione delle aree archeologiche, Mimmo Stella; il consulente del Comune di Latiano, Angelo Gaglione. Ha moderato la direttrice della rivista “Spiagge”, Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it) che sarà presente con la sua rivista a Paestum.
Dice Carmen Mancarella: Dobbiamo prendere lezione dai turisti. Quando arrivano non si accontentano di visitare un solo borgo, ma girano tantissimo. Li vediamo andare anche a Matera, pur facendo base a Mesagne. Per questo abbiamo ideato un viaggio ricco di stimoli culturali per viaggiatori appassionati, colti, raffinati e perché no, anche altospendenti, considerato che possono permettersi una vacanza fuori stagione”. 
LA VIA APPIA SITO UNESCO ACCENDE I RIFLETTORI SU TUTTO IL TERRITORIO
Un doppio filo lega le tre città: Latiano e Mesagne condividono il vasto sito archeologico di Muro Tenente, attraversato dalla via Appia, la Regina delle Vie, divenuta patrimonio mondiale dellumanità Unesco che ha acceso potenti riflettori su tutto il territorio. Lequile e Mesagne sono legate tra loro dallestro e dalla maestria di un architetto vissuto nel XVII secolo, Salvatore Miccoli di Lequile, che realizzò le chiese di San Nicola e di San Vito a Lequile, ma anche la chiesa Mater Domini di Mesagne, le quali, di fatto si assomigliano. 
E così Lequile, Latiano e Mesagne si presentano compatte alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico facendo sistema, con lo scopo di offrire un itinerario turistico da vivere durante un week - end lungo anche in pieno autunno e inverno o nella prossima primavera.
Scopriamo i borghi uno per uno.
MESAGNE 
Dice il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli: Capitale della Cultura di Puglia 2023, Mesagne saprà sorprendere per il suo centro storico e non solo: la città è un susseguirsi di chiese barocche, di piazze, racchiuse dalle imponenti porte il cui tracciato fa di Mesagne un centro storico a forma di cuore. Incredibile la mostra di altissimo livello 7 secoli di arte italiana”, che custodisce quadri originali di Leonardo da Vinci, Raffaello, Canaletto, Artemisia Gentileschi, De Nittis, Canova, Burri. La mostra, organizzata dalla società dalla rete di imprese, Micexperience”, presieduta da Pierangelo Argentieri, in partenariato con Comune di Mesagne e Regione Puglia, ha avuto un così grande successo che sarà molto sicuramente prorogata per tutto il periodo natalizio. 
Il castello custodisce anche lo straordinario Museo archeologico del Territorio Ugo Granafei e il raccontro delle origini messapiche della città. Da ammirare vasi decorati ispirati al mito, le tipiche trozzelle messapiche, i giocattolini messapici rinvenuti nelle tombe dei bambini. Imponente la tomba a camera dellatleta, che venne rinvenuta in via San Pancrazio. Appena fuori dal museo, ci si può soffermare sui resti di un antico villaggio japigio. 
TURISMO ACCESSIBILE 
Tutto il centro storico è stato reso accessibile ai non vedenti grazie ai pannelli, realizzati anche in braille, mentre il Museo ha attuato un interessante progetto che piace a tutti, si tratta di Touch the History - Tocca la storia, grazie al quale sono stati riprodotti i reperti archeologici più significativi, che possono essere toccati dai non vedenti e da tutti, soprattutto dai bambini.
LA VIA APPIA SITO UNESCO
Mesagne ha brindato ad un importante riconoscimento: è sito Unesco. Il suo parco archeologico, Muro Tenente, che condivide con Latiano, è attraversato dalla via Appia, e nel luglio scorso ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio mondiale dellumanità. Un tracciato della via è allingresso dellantica città messapica di Muro Tenente, dove lèquipe di archeologi guidati dal professore olandese Gert Burgers della Libera Università di Amsterdam ha riportato alla luce le antiche mura, spesse cinque metri, il tracciato di interi quartieri, la necropoli e le tracce di una devastante battaglia tra Cartaginesi e Romani, avvenuta nel III secolo a.C., che decretò labbandono del sito, praticamente raso al suolo da incendi e dalle palle delle catapulte lanciate dai romani.
 
LATIANO
Dice il sindaco Mino Maiorano: Gli abitanti di Latiano sono legatissimi al sito archeologico di Muro Tenente, tanto che negli anni 70 alcuni giovani guidati da Tommaso Mola condussero una campagna di scavi che portò alla scoperta di ben 400 monete antiche in argento! Già quando vennero compiuti i primi scavi nel 1913 ad opera della Sovrintendenza tutto il paese vi partecipava con trepidazione. Nacque sin da allora il Museo Ribezzi Petrosillo (oggi divenuto fondazione), al quale la Sovrintendenza ha dato in affidamento numerosi reperti archeologici rinvenuti a Muro Tenente, indicata anche con il nome di Scamnum. Unaccurata mostra fotografica curata dallarchitetto Vincenzo Camassa sulla storia degli scavi è visitabile nello stesso Museo, divenuto oggi fondazione presieduta da Vittoria Ribezzi”.
Latiano è la città dei musei per eccellenza. Ha un bellissimo polo museale dove si possono visitare ben quattro musei, che una volta erano sparsi per la nostra città e restavano quasi sempre chiusi. Nellex convento dei domenicani si possono ammirare il Museo delle Tradizioni, il Museo della Ceramica, il Museo della Storia della Farmacia, il Museo del Territorio e vi è anche una sezione sulla storia dellevoluzione delle Telecomunicazioni. Nellex convento sono stati riprodotti fedelmente le case dei contadini con tutto il loro corredo e suppellettili, ma anche le botteghe di antichi mestieri oggi scomparsi come lu conzalimbi (chi riparava le terracotte di uso quotidiano), il fabbro che ferrava i cavalli.
LATIANO CITTÀ DI BARTOLO LONGO, FONDATORE DEL SANTUARIO DI POMPEI
A pochi passi dal polo museale, in via Santa Margherita, si trova la casa che ha dato i natali a Bartolo Longo, proclamato beato. Lui ha il merito di aver fondato il Santuario di Pompei e di aver dato un futuro dignitoso a centinaia di migliaia di figli di carcerati, istituendo una scuola dove insegnava loro un mestiere oppure una professione, strappandoli quindi a un destino, che per nascita, sembrava segnato e sfidando le teorie del Lombroso.
LATIANO E LA PASTA REALE DE.CO.
Ma ai viaggiatori Latiano sarà anche in grado di offrire un irresistibile richiamo goloso: i deliziosi fruttini di pasta reale (pasta di mandorla colorata con colori tenui), di cui le nonne si tramandano gelosamente la ricetta, sono divenuti prodotti De.co (denominazione comunale).
 
LEQUILE VOLA ALTO COME UNAQUILA
Dice il sindaco di Lequile, Vincenzo Carlà: Tutto parte dal nostro frantoio ipogeo, splendido simbolo di Archeologia industriale, che si trova nella frazione di Dragoni. Secondo alcuni documenti antichi cerano a Lequile ben 15 frantoi ipogei, di cui ben nove concentrati a Dragoni. Dobbiamo immaginare i frantoi come se fossero dei veri e propri pozzi petroliferi di una volta. E i proprietari erano come i moderni sceicchi. Vi si estraeva non petrolio ma oro giallo: il nostro olio doliva lampante, che veniva utilizzato per illuminare le vie delle principali capitali europee: Londra, Parigi, Mosca. Ogni giorno partivano da Gallipoli ben 70 navi cariche di olio. Da questa immensa ricchezza nasce la bellezza degli eleganti palazzi e delle nostre grandi chiese come la chiesa madre in stile tardo barocco, la chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Vito con fregi in foglia oro”.
Nella piazza principale davanti al Municipio, si possono ammirare la colonna barocca di San Vito, il nostro Santo Protettore che protegge la nostra città. Accanto si erge il palazzo dei principi Saluzzo una famiglia genovese arrivata a Lequile proprio per la commercializzazione dellolio.
Stupenda è, poi, la chiesa madre tardo barocca e le chiese di San Nicola e di San Vito. Entrambe vennero progettate dallarchitetto Salvatore Miccoli di Lequile che realizzò anche la Chiesa Mater Domini di Mesagne. Infatti le tre chiese, con le loro cupole maiolicate, si assomigliano moltissimo.
Da non perdere una visita al convento di San Francesco, dove resterete letteralmente incantati dagli affreschi che ritraggono lUltima Cena, Angioletti che giocano e persino i frati Amanuensi, che con la loro pazienza e la loro cultura hanno tramandato sino a noi il Sapere dellUmanità. La biblioteca del convento conserva anche pregiati libri in pergamena antichissimi.
Per il week- end dellImmacolata è atteso levento Natale nelle Corti, con artisti di strada, performance teatrali, degustazioni di prodotti tipici e di sfondo il meraviglioso borgo. 
 

Campionato Divisione regionale 1
Palestra Liceo Scientifico Mesagne
Questa sera Sabato 26 ottobre ore 18:30
Mens Sana-NewGenn Martina
Ingresso gratuito
Diretta sulla pagina Facebook
L’ingresso sarà limitato in base alla capienza della struttura sportiva.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci