Redazione

La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, simbolo di sostenibilità e volano di sviluppo per tutti i territori attraversati, da oggi si arricchisce di un ulteriore, significativo tassello: un segmento di otto chilometri, lungo il canale principale dell’acquedotto, che unisce Pineta Ulmo, nel territorio di Ceglie Messapica, a Monte Fellone, nel comune di Martina Franca. Una salutare e piacevole passeggiata in bicicletta in uno degli scenari più suggestivi della regione, punteggiato di ulivi secolari e delle classiche abitazioni a trullo, realizzata da Acquedotto Pugliese grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Puglia e Unione Europea.

Il tratto inaugurato, con lavori durati un anno e collaudo del luglio 2024, è stato realizzato con delibera dell’AIP e fondi regionali con un investimento pari a 1,6 mln di euro, come previsto dal programma 2018-2024 degli interventi della Regione Puglia.

“Con la Ciclovia dell’Acquedotto, l’Acquedotto Pugliese e la Regione Puglia stanno offrendo al territorio un’infrastruttura prestigiosa e straordinaria – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Questo intervento, non solo consentirà di guardare da vicino le opere di ingegneria dell’Acquedotto Pugliese, il più grande d’Europa, ma permetterà di valorizzare il patrimonio storico, artistico e agricolo e darà un impulso a forme di turismo e tempo libero basate sulla sostenibilità: dalla mobilità sostenibile al vivere sostenibile, immersi nella natura alla scoperta di luoghi e tradizioni anche enogastronomiche, proprie della nostra regione. Lungo il percorso infatti potranno nascere numerose attività collaterali per una crescita economica del territorio e una sempre maggiore promozione.”

“L’intervento che oggi si inaugura, completa la realizzazione di un primo tratto di 22 km, finanziato con risorse regionali – spiega l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Debora Ciliento –, tratto direttamente collegato al percorso di 166 km, in corso di realizzazione, finanziato con le risorse del PNRR e che sarà ultimato entro il 30 giugno 2026. Grazie alla collaborazione con l’Acquedotto Pugliese, soggetto attuatore, oggi viene aperto ufficialmente al transito in bicicletta un tratto in Valle d’Itria, da Pineta Ulmo fino a Monte Fellone (Martina Franca), dove termina il Canale principale dell’Acquedotto Pugliese. Ma possiamo già dare la buona notizia che l’ulteriore tratto di 10 km fino a Grottaglie (Ta) è stato completato e collaudato. Infine, è in fase di progettazione il tratto Sud della Ciclovia della lunghezza di 157 km, da Grottaglie a Santa Maria di Leuca. Questo significa che i cicloturisti potranno pedalare lungo la ciclovia, alla scoperta di un patrimonio naturale, paesaggistico e di archeologia industriale che caratterizza Puglia, Basilicata e Campania, le tre regioni connesse da quest’opera”.ciclovia_nov24_3.jpg

“Con il tratto inaugurato oggi, prende ulteriormente forma il progetto della Ciclovia di Acquedotto Pugliese, che nella sua interezza si estenderà da Caposele sino a Santa Maria di Leuca, per una lunghezza di quasi 500 chilometri. Un’opera realizzata da Acquedotto Pugliese grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Puglia ed Unione Europea, e alla collaborazione delle amministrazioni comunali e provinciali interessate dal tracciato della ciclovia. Un percorso nel segno dello sviluppo sostenibile, leva strategica di tutta la progettualità e l’operatività messa in campo da Acquedotto Pugliese”, dichiara il presidente di AQP, Domenico Laforgia.

“Siamo molto orgogliosi di aver inaugurato un nuovo tratto della ciclovia dell’Acquedotto Pugliese: un’infrastruttura di straordinario impatto, che permette alla Puglia di investire capacità progettuali, risorse e visione culturale sul turismo sostenibile. La nostra regione contempla territori diversi ma di incredibile bellezza, anche rispetto a qualunque altro posto al mondo. Grazie a questa opera avremo il privilegio sia di poterla ammirare da altri punti di vista sia di attrarre nuove categorie di appassionati e turisti muovendo l’economia sana”, afferma il presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, Antonio Matarrelli.

"Il nuovo tratto contribuirà a promuovere ulteriormente il territorio ed il cicloturismo, con l'obiettivo di dare nuova linfa ad un turismo diverso, ecosostenibile e rispettoso della storia e dei luoghi interessati. La mobilità sostenibile, in questi ultimi anni, si è rivelata un punto di forza di questo territorio e della Regione Puglia. Il nuovo percorso qualificherà sempre più l'offerta di un'opera strategica che ci collega con i più importanti itinerari nazionali", osserva il sindaco di Ceglie Messapica, Angelo Palmisano.

“Si tratta di un intervento importante sulla ciclovia di Acquedotto Pugliese, punto di riferimento per escursionisti e appassionati delle due ruote e infrastruttura strategica per incentivare il turismo lento e sostenibile sul quale puntiamo anche noi come amministrazione comunale. Le ciclovie contribuiscono alla scoperta e alla valorizzazione del territorio. Il nuovo tratto, che attraversa una delle zone più suggestive delle campagne di Martina e della Puglia, consentirà di scoprire anche questa meravigliosa area della Valle d’Itria e di apprezzarne la bellezza paesaggistica”, afferma il sindaco di Martina, Gianfranco Palmisano.

“L’opera inaugurata oggi, che si ricollega al tratto di ciclovia adiacente la centrale elettrica di Acquedotto Pugliese nel territorio del nostro comune, rappresenta un tassello importante di quella positiva progettualità messa in campo dalla Regione Puglia, rivolta a sviluppare la mobilità lenta e a valorizzare ulteriormente il paesaggio pugliese. Paesaggio che in questo territorio appare come uno dei più belli e vari di tutta la regione, che potrà beneficiare di ulteriori flussi turistici, con tutto l’indotto economico che ne deriva”, spiega il sindaco di Villa Castelli, Giovanni Barletta.

 

La ciclovia di Aqp è il secondo percorso ciclabile europeo su acquedotto ed è parte integrante dell'Itinerario Ciclabile Nazionale n. 11 (Ciclovia degli Appennini) della rete Bicitalia.

“Il tracciato segue la storica strada di servizio del canale principale di Acquedotto Pugliese e dispone di 4 aree di sosta attrezzate, di cui 2 con fontanelle (Pineta Ulmo e Ponte Cavaliere), per offrire momenti di ristoro e relax a contatto con la natura”, spiega l’ing. Massimo Pellegrini, responsabile della progettazione della ciclovia.

“La pista, costruita in misto stabilizzato o cementato, è delimitata da staccionate in legno di castagno e caratterizzata dalla presenza di ponti canale storici, esempi straordinari di ingegneria idraulica dei primi del Novecento, che offrono panorami incantevoli sulla Valle d'Itria. Per garantire la sicurezza dei ciclisti - precisa Pellegrini - lungo il percorso sono stati installati cancelli e sbarre che controllano l'accesso, proteggendo così l'area da veicoli non autorizzati. Inoltre sono presenti due attraversamenti principali sulle provinciali SP 23 e SP 66, dotati di semafori a chiamata per i ciclisti”.

La Ciclovia dell’Acquedotto s’inserisce a pieno titolo nel Piano regionale della mobilità ciclistica che, in coerenza con quanto previsto dal Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, mira a realizzare una rete ciclabile regionale continua ed uniformemente diffusa sul territorio, definendo itinerari di lunga percorrenza che valorizzino quelli già consolidati o programmati e privilegino le strade a basso traffico.

L’idea di fondo è contribuire alla diffusione della cultura della mobilità sostenibile, favorendo e diffondendo l’uso delle biciclette sia per scopi turistico-ricreazionali sia per effettuare gli spostamenti sistematici casa-lavoro e casa-scuola, ponendo particolare attenzione ai criteri utili ai fini della sua realizzazione.

Il progetto della ciclovia abbraccia l’idea di sviluppo sostenibile su cui si basa tutta l’attività di Acquedotto Pugliese, come testimonia il Piano Strategico al 2026.

Contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile in Puglia, realizzando e potenziando i percorsi ciclabili, significa per Acquedotto Pugliese dare ulteriore concretezza alla propria missione: assicurare la gestione del servizio idrico integrato, in un’ottica di economia circolare, nel rispetto delle caratteristiche paesaggistiche e ambientali del territorio, promuovendo ogni iniziativa utile ad accrescere un approccio responsabile nei confronti del patrimonio naturale da preservare e valorizzare.

La testimonianza dell’impegno di Acquedotto Pugliese, concretamente e direttamente al servizio dei cittadini e del territorio, nella prospettiva di migliorare e potenziare la gestione del servizio idrico integrato, promuovendo al contempo ogni iniziativa rivolta a creare ulteriore benessere e sviluppo.

---------------ciclovia_nov24_3.jpg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

I Consiglieri Erminia Monteduro, Piero Solazzo, Alberto Liaci (capogruppo) e Pierluigi Pietanza annunciamo la nascita del nuovo gruppo consiliare di maggioranza, per il Comune di San Pietro Vernotico, denominato "Campo Progressista per San Pietro", un progetto nato con l’obiettivo di rafforzare la partecipazione democratica e migliorare l'efficacia dell'azione amministrativa per la nostra comunità.
Il nuovo gruppo si propone di contribuire con rinnovato impegno al lavoro dell'Amministrazione-Argentieri, mettendo al centro dei propri obiettivi la condivisione delle decisioni e il coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi decisionali. La formazione del Campo Progressista per San Pietro risponde a una richiesta di maggiore trasparenza e partecipazione, per garantire che ogni scelta amministrativa rispecchi le vere necessità e priorità della comunità.
Per tramutare le idee o proposte in azioni concrete è fondamentale migliorare l’efficacia nella programmazione amministrativa, razionalizzando la spesa pubblica e lavorando sulle entrate, sia sui tributi locali che nella ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali, con l’obiettivo di creare nuovi servizi e potenziare quelli esistenti, avendo una strategia di sviluppo locale organica e sistemica, favorendo la nascita di nuove imprese e fornendo maggiori possibilità ai nostri giovani e migliori servizi di assistenza per i nostri anziani e per i cittadini in difficoltà.
Un altro aspetto fondamentale è avere un’identità politica chiara, ispirata ai valori del campo progressista e agli ideali di centro-sinistra. con particolare riferimento all’esperienza del progetto pugliese, che in questi 15 anni di governo ha portato la nostra regione ad essere una delle migliori del sud Italia, e non solo, nel campo dell’innovazione, del turismo e del diritto allo studio, costruendo delle alleanze organiche tra partiti e movimenti civici fondamentali per affrontare le nuove sfide e i problemi dei cittadini.
"Campo Progressista per San Pietro" si propone come un punto di riferimento per tutti coloro che riconoscono in questa area politica i propri valori e le proprie aspirazioni, promuovendo soluzioni innovative e solidali per il bene comune.  
“La nascita di questo gruppo – afferma il Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, Mauro Vizzino – rappresenta una conferma del buon lavoro svolto in questi anni alla guida della nostra regione e della volontà di tanti consiglieri comunali di migliorare il collegamento tra le singole realtà cittadine e l’ente della Puglia. Con questi amici di San Pietro Vernotico ho già lavorato tanto per la crescita di questo comune, ma contiamo di fare ancora molto. Ed è questo il motivo per cui percorreremo altra strada insieme grazie ad una affinità di vedute sul futuro dei nostri territori”.
Il gruppo consiliare Campo Progressista per San Pietro si impegna a operare con trasparenza, inclusione e responsabilità, con l’obiettivo di costruire una comunità più forte e coesa. Siamo convinti che attraverso un dialogo aperto e costante con i cittadini e un lavoro di squadra all’interno dell’amministrazione potremo rispondere alle sfide del presente e del futuro con nuove energie e idee.

Campo Progressista per San Pietro

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Si è svolta ieri – venerdì 15 novembre – l’assemblea elettiva di Confcommercio della provincia di Brindisi. I lavori sono stati aperti dalla Presidente uscente Anna Rita Montanaro che ha tracciato un bilancio dell’attività svolta durante i cinque anni del suo mandato.

Dopo di che ha avuto inizio la fase elettiva. Gianni Corciulo (settore automotive – Brindisi) è stato eletto Presidente all’unanimità. Fanno parte della nuova Giunta provinciale Mariella Iaia (settore salute, Mesagne) , Arturo La Palma (Federcarni, Brindisi), Giulio Corciulo (settore vinicolo, Brindisi), Donato Pistola (delegazione Fasano), Cristina Cuppone (settore ottica, Mesagne), Antonio Monaco (settore balneari, Brindisi) e Massimiliano Zanzarella (settore sport, Erchie).

Sono stati eletti a far parte del Consiglio direttivo, invece, Antonella Renna (settore apicoltura, Cellino), Alessandro Coletta (delegazione Cellino), Marco Carvignese (settore nautica, Mesagne), Luca Di Giulio (settore immobiliare, Brindisi), Annalisa Galiano (settore calzature, Cellino), Massimo Greco (settore locali da ballo, San Pietro Vernotico), Marco Carruezzo (settore alimentari, Brindisi), Danilo Chiarelli (settore sport, Brindisi), Anna Cinti (settore cultura, Brindisi) e Vincenzo De Mola (settore gastronomia, Cisternino). Entrano a far parte di diritto nel Consiglio direttivo Piera Dell’Anna (Presidente 50&più), Divina Greco (Presidente Terziario Donna) e Gloria Zurlo (Presidente Giovani Confcommercio).

Il collegio dei revisori dei conti è composto da Barbara Branca, Massimo Martinese e Tommaso Montinaro (effettivi), Graziana Casieri e Anna Coppola (supplenti).

Entrano a far parte del collegio probiviri, infine, Vincenzo Bisanti, Francesco Candita e Paolo Perrone. 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

SALUTE: COLDIRETTI PUGLIA, XIV  ANNIVERSARIO DIETA MEDITERRANEA PATRIMONIO UNESCO

OLIO EVO CONSIGLIATO SIN DALLO SVEZZAMENTO DEI BAMBINI

Anniversario in pompa magna in Puglia per la Dieta Mediterranea che 14 anni fa, il 16 novembre 2010, è stata iscritta nella prestigiosa lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, un riconoscimento importante anche al ruolo che svolge per la salute, con uno dei pilastri, l’olio extravergine dii oliva, consigliato dai pediatri sin dallo svezzamento dei bambini. E’ Coldiretti Puglia ad aver organizzato un fitto calendario di eventi a Bitonto per celebrare la Dieta Mediterranea, ad iniziare da una masseria didattica a cielo aperto che ha accolto i bambini delle scuole elementari lungo i percorsi di educazione alimentare.

Inaugurata una targa apposta al Municipio dal sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, dal direttore regionale Pietro Piccioni e dal presidente dell’Osservatorio della Dieta Mediterranea, Vito Amendolara, ma su cibo e salute è il confronto con Francesco Schittulli, medico oncologo presidente della LILT, Nicola Di Noia, direttore di UNAPROL, Felice Adinolfi, direttore del Centro Studi Divulga, Riccardo Fargione, direttore della Fondazione Aletheia, Nicola Pice, presidente della Fondazione ‘Depaolo-Ungaro’, moderati da Michele Mirabella, attore, regista e presentatore RAI.

Cena della condivisione con il menù dell’infanzia alla Fondazione Santi Medici, con la dieta mediterranea che si è classificata come migliore dieta al mondo del 2024 davanti alla Dash e alla Mind. La dieta mediterranea – sottolinea la Coldiretti – ha vinto la sfida tra 30 diverse alternative grazie agli effetti positivi sulla salute ed è anche fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie, semplice da organizzare con alimenti di base, incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l'olio d'oliva, e scoraggia i grassi malsani, come i grassi saturi, con meno del 30% circa delle calorie totali provenienti dai grassi ed è adatta a chi segue prescrizioni religiose halal o kosher. La dieta mediterranea – continua la Coldiretti - è salutare per il cuore ed è stata associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, nonché a migliori risultati di salute cardiovascolare e tassi inferiori di malattie cardiache e ictus. L'abbondanza di frutti di mare ricchi di nutrienti, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali nella dieta mediterranea vanta anche molti benefici per il cervello. Gli antociani in bacche, vino e cavolo rosso sono considerati particolarmente benefici per la salute.

L’olio extravergine di oliva (EVO) per esempio, cardine della Dieta Mediterranea, svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei bambini, sin dalla prima infanzia, favorendo una crescita sana e protegge da numerose malattie. Secondo una ricerca realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) su un campione di 1260 pediatri (per il 93% Pediatri di Libera Scelta) che offrono assistenza a oltre 1 milione di famiglie italiane con bambini sotto i 14 anni, l’85% dei pediatri suggerisce l’introduzione di olio EVO nella dieta sin dall’inizio dello svezzamento, intorno ai 6 mesi di vita, e oltre il 70% consiglia l’utilizzo di un prodotto con specifiche caratteristiche.

“Purtroppo è sceso il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana”, ha detto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, nel segnalare un dato ancora più allarmante, relativo ai 250 grammi di consumo medio pro capite “se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria”, ha denunciato Piccioni.

“Ma sulla dieta mediterranea pesano anche altre minacce – ha insistito Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - come il via libera dell’Unione Europea all’immissione sul mercato degli insetti come nuovi alimenti o l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche, la tassa sulla carne e il finanziamento dei cibi coltivati in laboratorio. Vanno fermate anche altre insidie come i cibi ultra processati o gli alimenti su cui non c’è alcuna chiara indicazione che siano Glifosate free”, ha aggiunto Cavallo.

Dal mondo scientifico cominciano ad arrivare conferme sulla necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte ad una nuova tecnologie con molte incognite che rischia di cambiare  la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, afferma Coldiretti nel sottolineare che proprio per questo la sfida lanciata alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico.

Per Coldiretti è inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera come nel sistema di etichettatura a batteria, e non certo sullo specifico prodotto.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

– A Brindisi McDonald’s ha conferito una borsa di studio del valore di 2.000 euro a una dipendente del ristorante per supportare il suo percorso universitario. Questo riconoscimento è parte del programma Archways to Opportunity, l'iniziativa di McDonald’s pensata per incentivare la crescita formativa e professionale dei suoi dipendenti. Roberta Trastevere lavora presso il ristorante di Brindisi da 4 anni, ha 29 anni e frequenta la facoltà di Scienze Economiche. Sin da subito, grazie alla sua perseveranza, audacia e alle sue capacità ammirevoli nel fare squadra, si è distinta tra i migliori dipendenti tanto da essere premiata numerose volte nel corso della sua esperienza lavorativa. “Siamo molto orgogliosi dell’impegno e della costanza con cui è riuscita a portare avanti simultaneamente lavoro e studio e della sua determinazione che dimostra quotidianamente. Felici di questo premio assegnato, le auguriamo di non smettere mai di credere nelle sue potenzialità e di cogliere tutte le opportunità che le riserverà la vita” commenta il Direttore del ristorante Christopher Barardi. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal licenziatario McDonald’s Silvestro Colitti, onorato che Roberta abbia ottenuto un importante riconoscimento che celebra il suo talento e la sua dedizione. Roberta è una dei 100 giovani premiati in tutta Italia, selezionati per merito e per la costanza nel raggiungere traguardi universitari, dimostrati attraverso la media dei voti e l'impegno nello studio. Dal 2020, il progetto Archways to Opportunity ha distribuito oltre 500 borse di studio in Italia, per un investimento, nel solo 2024, pari a 200.000 euro. Quest'iniziativa si integra con il più ampio impegno di McDonald’s a favore della formazione continua dei propri dipendenti: ogni anno l’azienda fornisce oltre 1 milione di ore di formazione per sostenere lo sviluppo delle loro competenze, creando opportunità sia all'interno che all'esterno dell’azienda. McDonald’s supporta concretamente i suoi 35.000 dipendenti in Italia, distribuiti in oltre 720 ristoranti. Come punto di ingresso al mercato del lavoro, rappresenta un’opportunità importante per i giovani, di cui il 55% ha meno di 30 anni e il 32% è ancora studente. Inoltre, il 92% dei dipendenti ha un contratto stabile di apprendistato o a tempo indeterminato.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Urgono chiarimenti in merito alla cessione di attrezzature sportive di proprietà del Comune di Brindisi ad altri enti”. In seguito ai ritardi nella ristrutturazione della pista di atletica leggera di Brindisi che si stanno protraendo più del dovuto, è emerso che parte dell'attrezzatura, inclusi il materasso del salto in alto e altri strumenti sportivi di valore significativo, è stata trasferita in una struttura comunale di Oria, accessibile solo mediante pagamento di un ticket.

Questi beni, di proprietà del Comune di Brindisi, rappresentavano una risorsa fondamentale sia per gli atleti locali e sia per i componenti delle forze dell'ordine e militari e i giovani impegnati in prove fisico-attitudinali. Perciò allo stato attuale risulta davvero paradossale che gli atleti di Brindisi rischino di trovarsi nella posizione di dover pagare un obolo per utilizzare attrezzature che appartengono alla propria comunità.

A fronte di questa situazione, dunque, sorgono numerosi interrogativi a partire dall’esistenza di un accordo ufficiale, a titolo oneroso o gratuito, tra le parti coinvolte, che specifichi i dettagli sull'attrezzatura, il suo valore e le condizioni di utilizzo.

Inoltre un altro aspetto da chiarire è il motivo per il quale le attrezzature non siano state trasferite in un’altra struttura sportiva cittadina, che avrebbe permesso un accesso diretto e senza costi per gli atleti brindisini, che al momento si trovano penalizzati da costi e distanze per accedere all'impianto di Oria.

Al fine di avere risposte chiare e tempestive dal Sindaco a tutela dei diritti degli atleti di Brindisi e per avere notizie certe in merito alle attrezzature sportive patrimonio della nostra comunità, abbiamo depositato un’interrogazione consiliare che verrà illustrata nel prossimo consiglio comunale.

Francesco Cannalire, Alessio Carbonella e Denise Aggiano consiglieri comunali PD Brindisi

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Il nucleo di polizia giudiziaria del Comando della Polizia Locale di Mesagne ha deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi un uomo di 72 anni che in violazione delle prescrizioni previste dall art 318 bis del decreto legislativo 152/06 ha abbandonato rifiuti in agro del Comune di Mesagne. L attività di indagine, partita dal ritrovamento dei rifiuti in  c.da Tobiano, ha permesso di accertare che l uomo aveva trasportato ed abbandonato rifiuti derivanti da piccoli lavori edili eseguiti su un abitazione di San Donaci.L ipotesi di reato e' quello previsto dall art 6 ter comma 1 del decreto legge n 105/2023 convertito in legge n 137/2024. La polizia locale di Mesagne continuerà a monitorare anche a mezzo di videocamere il territorio di Mesagne al fine di reprimere atti contrari alle norme di legge in materia ambientale che deturpano il territorio.

Sono in corso inoltre ed in collaborazione con l ufficio ambiente del comune e la società che gestisce l appalto della raccolta dei rifiuti una serie di controlli sul corretto conferimento dei rifiuti da parte dei singoli utenti ed in particolare dei condomini e degli esercizi pubblici. Si raccomanda ai cittadini di rispettare le norme in materia di conferimento rifiuti perché oltre ad evitare sanzioni contribuiranno a rendere sempre più pulita ed ordinata la città di Mesagne

Una città bloccata per dei lavori stradali infiniti. Tanti i problemi che stanno causando: da quelli alla regolare percorribilità stradale, con gli automobilisti costretti a fare giri infernali, a quelli economici, per quei commercianti che hanno le attività nell’area interessata e che hanno visto i loro ricavi colare a picco. La preoccupazione dei non addetti ai lavori è che al momento non si intravede il “fine lavori”. Lo scenario è quello di via Marconi, a Mesagne, mentre i lavori sono quelli della ristrutturazione della fogna bianca che dovrebbe permettere il deflusso di una maggiore quantità di acqua pluviale evitando l’allagamento di interi rioni. Nell’aprile scorso i lavori furono bloccati poiché nell’attraversare piazza San Michele Arcangelo riaffiorò un’antica tomba messapica con un corredo funerario integro. L’antico manufatto, databile al IV – III secolo avanti Cristo, fu studiato per alcune settimane e fu visitato da diverse scolaresche. Trascorsa l’estate, e ricevuto il nulla osta da parte della Soprintendenza ai Beni culturali, i lavori ripresero e dalla piazza si incanalarono in via Carducci. Ma a settembre mentre erano giunti all’intersezione con via Marconi ci fu un altro stop. Questa volta lo scavo aveva intercettato la condotta principale che rifornisce di gas la città.

Pertanto ci furono altre settimane di blocco dei lavori mentre i tecnici trovavano una soluzione per aggirare il gasdotto ed evitare di doverlo spostare con un aggravio di costi e di tempi. Risolto questo problema fu ripreso lo scavo per altre settimane fino a quando un banco di roccia ne ha bloccato, nei pressi dell’incrocio con via Confalonieri, nuovamente il percorso. “Stiamo periziando la zona per aggiornare il computo metrico dei lavori di scavo poiché lo scasso in roccia ha un prezzo differente da quello di terra friabile”, hanno spiegato dall’ufficio Tecnico del comune di Mesagne. A questo punto facciamo un riepilogo di costi e tempi. Secondo il cartello dei lavori affisso nel cantiere i lavori sono stati consegnati il 28 ottobre 2023 e dovevano terminare dopo 180 giorni: cioè il 24 aprile 2024. L’importo iniziale dei lavori era di 853.310 euro che con un ribasso del 29,93% erano divenuti di 602.593 euro. Dal termine ufficiale dei lavori, cioè il 24 aprile, sono trascorsi altri 7 mesi, poco più di 200 giorni, e ancora non si intravede la fine dei lavori. Alcuni commercianti ieri mattina erano davanti alla canalizzazione a guardare l’ennesimo stop. “In questi mesi di scavo della condotta le nostre attività hanno dimezzato i ricavi, i clienti hanno preferito dirigersi altrove per i loro acquisti – hanno spiegato – ci siamo rivolti ad alcuni legali, ma la necessità di realizzare un’opera di primaria importanza per la sicurezza della città ha la priorità sui disagi. Di certo c’è che se questa situazione non è risolta in pochi giorni ci salta anche il Natale. Intanto, noi dobbiamo pagare i fornitori, poiché la merce contrattualizzata mesi fa ci è stata consegnata regolarmente, poi ci sono gli affitti, i servizi e le tasse”. A questo punto nei commercianti una domanda è sorta spontanea: “Possibile che prima di iniziare questi lavori, particolarmente importanti e difficili, non si siano state consultate le mappe dei sottoservizi e letto le relazioni geologiche che fotografano il terreno e permettono di pianificare i lavori a tavolino?”.

---------------via_marconi_lavori_fogna_bianca_1.jpg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Per i cultori dei funghi e per gli appassionati della natura, tornano a Mesagne la mostra del fungo e il convegno di micologia.

L’attesa XXIV edizione dell'iniziativa, arricchita dalla mostra fotografica delle orchidee spontanee che crescono sul territorio brindisino, si svolgerà sabato 16 domenica 17 novembre presso l'Auditorium del Castello. Sabato 16 novembre, dopo i saluti istituzionali, interverrà come relatore Nicolò Oppicelli, noto micologo, giornalista, divulgatore scientifico e collaboratore della trasmissione “Geo” su Rai 3. Domenica, a partire dalle ore 18, interverranno gli esperti Carlo Agnello e Vincenzo Curcio. L’evento è organizzato dal Gruppo Micologico Naturalistico “Claudio Dipietrangelo” di Mesagne, con il patrocinio del Comune di Mesagne. 

La mostra potrà essere visitata sabato dalle ore 17 alle ore 22; domenica, mattina dalle ore 09:00 alle ore 12:30 e pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 22:00. L’ingresso è gratuito.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

È stato inviato ai Presidenti delle Regioni un documento per evidenziare le gravi criticità emergenti dalla bozza del nuovo Nomenclatore Tariffario per la Sanità, che stabilisce le tariffe di rimborso per le prestazioni ambulatoriali e di laboratorio”. Confcommercio Brindisi Salute  manifesta “preoccupazione per l’insostenibilità economica che il nuovo tariffario comporta, a danno della continuità dei servizi e del diritto alla salute”.
Punti principali:
 
1. tariffe insufficienti: le nuove tariffe non coprono i costi reali delle prestazioni, risultando in una perdita operativa per le strutture pubbliche e accreditate, soprattutto nelle Regioni economicamente più vulnerabili. Questo mette a rischio la sostenibilità delle strutture e la capacità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA);
2. impatto sulle strutture private e sull’occupazione: le tariffe inadeguate minacciano l’attività delle strutture accreditate, che potrebbero ridurre i servizi o uscire dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN), con ripercussioni negative sull’occupazione e sulle liste d’attesa;
3. rischio di disparità regionali: l’integrazione regionale delle tariffe, necessaria per coprire le spese, crea disparità territoriali e violazioni del principio di uguaglianza, generando un SSN a due velocità in base alla Regione di residenza;
4. effetti sui fornitori e qualità delle cure: la pressione finanziaria costringerebbe le strutture a ridurre l’acquisto di materiali di qualità e il personale, abbassando la qualità complessiva dei servizi sanitari.
Confcommercio Brindisi nella sua sezione salute  chiede “una revisione del Nomenclatore affinché le tariffe siano commisurate ai costi reali, preservando la sostenibilità delle strutture sanitarie e garantendo l’universalità del sistema sanitario italiano”. Pertanto si fa un appello al Sottosegretario alla salute Dott. Marcello Gemmato di aprire con un urgenza un tavolo di concertazione per la rivisitazione delle tariffe . 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci