Redazione

Dopo il successo ottenuto nella prima serata dell’evento con Patrick Zaki, prosegue il calendario di “Un’emozione chiamata libro”. Per l’appendice dedicata agli autori pugliesi “Radici di Puglia”, domani, sabato 6 luglio 2024, in Piazzetta Cattedrale arriverà Nando Nunziante con il suo romanzo dal titolo “Aiutami a guardare”, edito da GelsoRosso. A dialogare con l’autore sarà la giornalista Maddalena Tulanti.

“Abbiamo voluto differenziare i luoghi di presentazione dei nostri libri – afferma Flavio Cellie, organizzatore dell’evento – questo è un modo per far vivere anche la città di Ostuni. Dopo il chiostro San Francesco, quest’anno saranno coinvolte dal festival anche Piazzetta Cattedrale e la Villa Comunale”.

Il libro

Il libro nasce in maniera quasi favolistica: a metà ottobre dello scorso anno mentre mettevo in ordine dei vecchi appunti ho ritrovato una pagina, risalente a 33 anni fa, datata 9 Agosto 1991, scritta con inchiostro verde (io uso solo penna verde). L’ho interpretato come un segno del destino, visto che ho sempre avuto la passione per la scrittura e in un mese ho scritto il libro. Quella pagina di appunti è diventata la prima pagina di “Aiutami a guardare” e descrive l’isola di Barra, in Scozia. Più precisamente, quella pagina illustra una peculiarità di quell’isola dove vi è solo una pista di atterraggio per velivoli leggeri, e trovandosi l’isola sull’Oceano, quando il mare è su di giri, non si può né atterrare, né decollare. Un luogo, dunque, dove non è l’uomo a dettare legge ma la natura, dove l’uomo non è padrone e questa curiosità mi ha sempre affascinato, ora come allora.

Un ringraziamento ai sostenitori del nostro progetto: Banca di Credito Cooperativo Ostuni, Telcom - Vasar, Pace Gioielli, Masseria Traetta, RH Rent e RentBeat.

Partner del progetto: Museo della Civiltà Preclassiche, Ceramiche Carella, Todo Modo, Hotel La Terra, Ostuni Touring, Pugliarello e Typicus.

L’autore Nando Nunziante

Giornalista della RAI, lavora alla TGR Puglia. È nato a Bari nel 1968. Dopo il Liceo Classico ha studiato Giurisprudenza e Lettere Moderne. Ha vinto qualche premio, ma questo non importa. È convinto che un limite, un errore, siano sempre un’opportunità. E che solo la conoscenza renda davvero liberi.

Ama lo studio, viaggiare, scoprire la vita. Curioso della natura umana. Che cerca di scrutare soprattutto nei dettagli, lì dove si mimetizza: in un battito di ciglia, nelle pieghe di un sorriso, in un gesto distratto. Ama soprattutto la gente. E questo sì che importa. Crede in tre grandi G: Generosità, Gentilezza, Gratitudine. E che nulla sia scontato, mai. Come ha scritto Heinrich Boll “Io sono un clown e faccio collezione di attimi”.

Il Festival “Un’emozione chiamata libro”

“Un’emozione chiamata libro” è una rassegna letteraria che vanta una consuetudine trentennale, resa tale grazie alla sensibilità di autori il cui prestigio letterario è unanimemente riconosciuto, come Luciano De Crescenzo, Dacia Maraini, Corrado Augias, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli, Leonardo Mondadori, Cristina Comencini, Melania Mazzucco, Daria Bignardi, Simonetta Agnello Hornby, Magdi Allam, Marino Bartoletti, Marco Travaglio, Nicola Gratteri, Gaia Tortora, Antonio Caprarica e molti altri, per un totale di oltre trecento autori. Pertanto, rappresenta l'evento più significativo della programmazione culturale della città di Ostuni. Il festival “Un'emozione chiamata libro” nasce nel 1995, per volontà dell'amministrazione comunale dell'epoca che ebbe l'illuminazione di affidare la direzione artistica alla giornalista Anna Maria Mori, essa stessa autrice di best-seller nonché giornalista di punta de “La Repubblica”. Dal 2022 il festival letterario è curato dall’associazione “Una Valle di Libri”.

L’organizzazione dell’associazione “Una Valle di Libri”

Il Festival “Una Valle di Libri”, nato nel 2020, è un format letterario itinerante che si svolge in un contesto territoriale circoscritto ma di ampio respiro paesaggistico: la Valle d’Itria (Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello). L'associazione culturale “Una valle di libri”, nata nel marzo del 2022 grazie a un'idea di Flavio Cellie, subito condivisa con un gruppo di amici ‘bibliofili’, ha nel proprio statuto fondativo la sua essenza e la sua finalità: promuovere eventi letterari condividendone l'organizzazione con autori e moderatori.

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Radiologia interventistica Perrino BR, Amati: “Dovevano attivarla 172 giorni fa. Ancora niente e abbiamo rischiato il morto”

Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“La Radiologia interventistica del Perrino doveva essere attivata - questo era l’impegno - 172 giorni fa. E invece, nulla. E qualche sera fa questa carenza ci ha fatto rischiare il morto (è il caso della paziente lasciata in attesa per diverse ore tra lunedì e martedì scorso), poiché il protocollo d’intesa con Lecce e Taranto non garantisce la prontezza degli interventi necessari e perché ci sono pazienti non trasportabili. 
Ma la vicenda si tinge di tinte ancor più fosche se si pensa che il Perrino dovrebbe essere un ospedale di II livello e Centro di trauma, con l’obbligatorietà della Radiologia interventistica, e che è dotato del più moderno angiografo pugliese (biplanare) utilizzato però per fare interventi di minore complessità. Su tale ultimo aspetto mi permetto di sottolineare ancora una volta un dato paradossale: i pugliesi con bisogno d’interventi di radiologia interventistica, e in particolare di neuroradiologia, vengono curati da centri dotati di angiografi meno moderni di quello di Brindisi (angiografi monoplanari)”.

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«Buon compleanno Artemisia!»: domenica visite guidate comprese nel biglietto
alla mostra «G7: sette secoli di arte italiana» allestita nel castello di Mesagne.

Buon compleanno Artemisia! L’8 luglio del 1593, 431 anni addietro quindi, nasceva a Roma questa artista di scuola caravaggesca, che apprese l’arte pittorica dal padre e che già a 19 anni era talmente esperta da far scrivere ad uno dei suoi biografi, Giovanni Baglione: «Lasciò egli figliuoli, ed una femmina, Artemisia nominata, alla quale egli imparò gli artifici della pintura, e particolarmente di ritrarre dal naturale, sicché buona riuscita ella fece, e molto bene portossi». È arcinota la vicenda dello stupro di cui fu vittima e si deve al grande Roberto Longhi l’aver restituito l’eccezionalità artistica di questa donna oltre ogni pregiudizio: «L'unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità. [...]». E ancora: «Ma vien voglia di dire questa è la donna terribile! Una donna ha dipinto tutto questo! [...] che qui non v'è nulla di sadico, che anzi ciò che sorprende è l'impassibilità ferina di chi ha dipinto tutto questo ed è persino riuscita a riscontrare che il sangue sprizzando con violenza può ornare di due bordi di gocciole a volo lo zampillo centrale! Incredibile vi dico! Eppoi date per carità alla Signora Stiattesi - questo è il nome coniugale di Artemisia - il tempo di scegliere l'elsa dello spadone che deve servire alla bisogna! Infine non vi pare che l'unico moto di Giuditta sia quello di scostarsi al possibile perché il sangue non le brutti il completo novissimo di seta gialla?». Pensava, Longhi, a quello che il curatore della mostra mesagnese, il prof. Pierluigi Carofano, ha definito: «Dramma e passione». Pensava ad una delle “Giuditte” create da Artemisia. A Mesagne è in mostra Giuditta e l’ancella con la testa di Oloferne, olio su tela datato fra il 1640 ed il 1645, prestato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e opera già prenotata per altre mostre il prossimo anno. Come del resto per Caravaggio anche per Artemisia pulsa davvero la vitalità dell'eroina biblica che, assieme ad una sua ancella, si reca nel campo nemico e qui circuisce e poi decapita Oloferne, il feroce generale nemico. Le stesse notazioni dell’opera esposta a Mesagne sono riscontrabili, ad esempio, in un soggetto analogo realizzato da Artemisia intorno al 1620 e conservato agli Uffizi e in opera più tarde custodite al The Detroit Institute of Arts (1627 ca) o al Museo de la Castre a Cannes ed al Museo nazionale di Capodimonte, (1645-1650 ca).

Insomma, a Mesagne, nell’ambito di «G 7: sette secoli di arte italiana», mostra organizzata da Puglia Walking Art e dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, col patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia, si ha di che festeggiare. Per questo, domenica sono previste visite guidate incluse nel biglietto d’ingresso con appuntamenti (capienza massima 30 persone) alle ore 19,00 e 20,30. E le sorprese domenicali sono alle prima battute.

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Dopo tre anni di fermo a causa della pandemia, ritorna a Torre Santa Susanna la rassegna teatrale estiva “Risate di mezza estate” che si terra dal 20 al 26 luglio presso il cortile della scuola secondaria “G. Mazzini”, in via prov.le per Erchie. Come ben noto, la devozione e la tradizione per il teatro a Torre Santa Susanna ha radici profonde e la risposta del pubblico ha sempre gratificato le aspettative di quanti operano nel settore.

La compagnia  teatrale “Talenti Nascosti” ha voluto proporre cinque appuntamenti spumeggianti all’insegna di risate e divertimento, sotto le stelle di un cielo serale estivo.

Oltre alla compagnia organizzatrice, si esibiranno altre quattro compagnie teatrali che hanno accettato di far parte del progetto. Non perdete questi appuntamenti!

Per info e prenotazioni: 3404047989

20 LUGLIO ORE 20:00

COMPAGNIA TEATRALE TUTURANESE

Commedia “Cé pandemoniu pi nu matrimoniu”

REGIA di Grazia Cosma

21 LUGLIO ORE 20:00

COMPAGNIA TEATRALE “TALENTI NASCOSTI”

Commedia “Ssugghiti ‘sta matassa!”

REGIA di Orlando Tomai

23  LUGLIO ORE 20:00

COMPAGNIA TEATRALE “GHÈFIURA TEATRO DEL SALENTO”

Commedia “Tutti pazzi per il teatro”

REGIA di Alessandro Garofalo

25 LUGLIO ORE 20:00

COMPAGNIA TEATRALE “MINO DI MAGGIO”

Commedia “L’albergo del libero scambio”

REGIA di Gianluca Cervellera

26 LUGLIO ORE 20:00

COMPAGNIA TETRALE “TEATRO E VITA”

Commedia “Li uai ti lu uai fai”

REGIA di Gino Cesaria.

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La vertenza occupazionale e il confronto istituzionale aperti con Enel da qualche anno in merito alla ormai imminente dismissione della centrale a carbone di Cerano meritano, per la portata della ricaduta sociale ed economica, una larghissima condivisione tra tutte le rappresentanze istituzionali, datoriali e sindacali. L’ultima riunione del tavolo ministeriale per la decarbonizzazione, d’altronde, aveva visto sostanzialmente compatti tutti i rappresentanti territoriali nella richiesta corale di maggiore impegno, chiarezza e concretezza da parte di Enel per il futuro e per gli investimenti sul territorio brindisino.

Per questo riteniamo poco opportuna la circostanza della convocazione, da parte dell’assessorato regionale alle crisi industriali e della task force regionale per l’occupazione, di una parte della rappresentanza territoriale, poiché si rischia di rompere, di fatto, il fronte largo e unitario di Istituzioni, associazioni datoriali e sindacali.

Oltretutto, la diversa impostazione tra il tavolo ministeriale e quello regionale, a nostro avviso, espone ad un vulnus rappresentativo e, di conseguenza, a un’indebolimento per l’autorevolezza e l’efficacia della vertenza in atto.

Per questo auspichiamo fortemente che, per rendere più incisiva l’azione del territorio, le prossime convocazioni del tavolo regionale sulla crisi industriale e occupazionale brindisina possano coinvolgere tutte le Istituzioni locali e le organizzazioni datoriali e sindacali.

Francesco Cannalire segretario cittadino Pd Brindisi

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Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato dal Prefetto Luigi Carnevale su input del Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi all’indomani della cruenta rapina con assalto ad  un furgone portavalori sulla SS 613 Brindisi-Lecce, ha visto oggi la partecipazione del Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, e del Direttore della Direzione Centrale Anticrimine, Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Alessandro Giuliano.

Hanno partecipato anche il Procuratore della Repubblica di Brindisi Antonio De Donno, il Procuratore della Repubblica reggente di Lecce Guglielmo Cataldi, il Sostituto Procuratore della DDA di Lecce Carmen Ruggiero, il Questore di Brindisi Giampietro Lionetti, i Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Leonardo Acquaro e Piergiorgio Vanni, nonché il Capo Centro della Direzione Investigativa Antimafia Carla Durante.

Dopo una approfondita disamina sulla tipologia e le modalità con cui è stata commessa l’azione criminosa, in un’ottica di massima sinergia tra tutte le componenti istituzionali sia in ottica preventiva che investigativa, è emerso un impegno comune per rafforzare ulteriormente il controllo del territorio attivando servizi specifici anche con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine.

Al contempo, sarà programmato a breve un prossimo Comitato per effettuare un’analisi compiuta del contesto criminale dell’area interessata dall’evento di ieri al fine di predisporre un più efficiente apparato di contrasto alla criminalità.

Il Prefetto, nell’esprimere massima gratitudine al Capo della Polizia, che con la sua presenza ha dimostrato tangibilmente la vicinanza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza a questo territorio, ha assicurato di mantenere alta l’attenzione per porre in essere ogni necessaria ed incisiva misura a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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Il consigliere regionale diFratelli d’Italia Luigi Caroli ha chiesto l’audizione del presidente Emiliano, del Dg De Nuccio e del primario Troiano
 “Dall’aprile dello scorso anno, vale a dire 14 mesi fa, le mamme non possono più far nascere i loro bambini all’ospedale di Francavilla Fontana: all’epoca il direttore generale della Asl Br comunicò che era un provvedimento di chiusura temporaneo… ma si sa, in Italia, nulla è più definitivo del provvisorio. E così da allora si sono susseguiti proclami, anche da parte del presidente Emiliano e dell’allora assessore Palese, sull’imminente riapertura del reparto nascite: prima entro giugno 2023, poi in estate 2023 e poi entro il 31 dicembre 2023. Siamo a luglio del 2024 e l’unica novità è l’arrivo di un nuovo primario, il 6 maggio scorso, il dottor Luigi Troiano, il quale, incolpevolmente, si muove in un reparto che funziona a metà o per niente perché con sei medici (compreso il primario) la Direzione generale non riapre il punto nascite.
Nella provincia di Brindisi, praticamente, si nasce solo a Brindisi, eppure proprio l’ospedale di Francavilla sarebbe strategico perché al centro di un’area che potrebbe servire anche partorienti provenienti dalla provincia di Taranto. Per questo motivo ho chiesto l’audizione del presidente Emiliano, in qualità di delegato alla Sanità, del direttore generale Asl Br, De Nuccio, e del nuovo primario Troiano per capire qual è la situazione reale e quali sono le prospettive future”.

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L’equilibrio degli atleti sui pattini a rotelle ha fatto brillare gli occhi dei tanti fasanesi che hanno assistito in Piazza Ciaia a Fasano allo spettacolo della presentazione del mondiale di Skating. Le bandiere delle 13 nazioni hanno colorato il pomeriggio assolato di luglio, facendo diventare ancora una volta Fasano il cuore del mondo.

È partita con grande entusiasmo la 13^ edizione del “World Championship & Open Inline Figure Skating”. Ad aprire la manifestazione inaugurale, una esibizione musicale con gli atleti delle diverse squadre in competizione che hanno sfilato portando alto il vessillo del loro Paese: Italia, Perù, Irlanda, Inghilterra, Francia, Belgio, Romania, Polonia, Ucraina, Mauritius, Moldavia, Repubblica Ceca e Spagna.

La W.I.F.S.A. – World Inline Figure Skating Association, con sede centrale a Parigi – ha concesso per la seconda volta all’associazione Skating di Fasano il privilegio di organizzare la competizione mondiale che si sta svolgendo nel nuovo Palasport di via Vigna Marina.

420 atleti, 12 giudici internazionali e oltre 1500 accompagnatori per quattro giorni di gare nella città della selva. Ad aprire le competizioni c’erano il Sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore allo sport, Giuseppe Galeota e il presidente della WIFSA Fernand Fedronic. Emozionante la presenza di un gruppo di ragazzi con disturbo dello spettro autistico che, attraverso il pattinaggio, stanno vivendo momenti di integrazione e relazione con i loro coetanei. La città di Fasano ha voluto omaggiare tutti gli atleti stranieri presentando uno spettacolo de “La Scamiciata”, una rievocazione storica in memoria della vittoria ottenuta sui Turchi il 2 giugno 1678. Le gare si concluderanno domenica 7 luglio quando verrà proclamata la nazione vincitrice di questa competizione mondiale. Alle ore 12.50 Word Championship Podium e spettacolo di Gala.

Il campionato è uno spettacolo sportivo intenso e carico di emozioni che conferma il riconoscimento internazionale dell'impegno e della competenza del team fasanese. Fondato nel 2012 da Lisa Patricia Rollinson e Heather Billingham, entrambe di origini inglesi, l'A.S.D. Skating Fasano ha svolto un ruolo pionieristico nel portare in Italia le gare individuali di pattinaggio artistico su rotelle. Grazie al loro impegno quotidiano e al sacrificio degli atleti, l'associazione ha raggiunto risultati di rilievo sia a livello europeo che internazionale.

L’A.S.D. “Skating Fasano” è una scuola di pattinaggio artistico in linea, una nuova disciplina nata dall’esigenza dei pattinatori su ghiaccio di allenarsi anche d’estate quando i palaghiaccio chiudono. Per questo sport è stato creato un pattino innovativo con ruote particolari che imitano la forma e suscitano le stesse emozioni della lama da ghiaccio. Il pattinaggio artistico inline è uno sport molto complesso; infatti, la preparazione di un pattinatore si divide in varie tipologie di allenamento: passi, trottole e salti. Oltre alla tecnica, si richiedono eleganza, postura, elasticità, interpretazione musicale e preparazione atletica.

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Siamo entusiasti di annunciare il rilascio del nuovo singolo di DEG, "Domani Che Ne Soo". Questa traccia vibrante e coinvolgente è destinata a diventare la colonna sonora dell'estate, un inno alla libertà e alla spensieratezza.

"Domani Che Ne Soo" è un viaggio sonoro che cattura l'essenza del vivere il momento, abbracciando l'ignoto e lasciandosi trasportare dalle emozioni. Con un ritmo incalzante e un testo leggero, DEG esplora il desiderio di evadere dalla routine quotidiana e di vivere senza compromessi. Il singolo rappresenta un perfetto equilibrio tra introspezione e celebrazione, con un sound che unisce funky e influenze pop.

Produzione di Alto Livello

Il singolo è stato prodotto dal giovane e talentuoso producer Federico Sapia, conosciuto con il nome d'arte MCALLISTER. Federico Sapia vanta collaborazioni con alcuni dei più grandi nomi della musica italiana, come Gianna Nannini, e artisti internazionali come Bobby Brown, famoso per il suo ruolo nella serie TV Netflix "Stranger Things". Il contributo di MCALLISTER ha conferito alla traccia un sound unico e sofisticato, che richiama l'energia e l'atmosfera della fine degli anni '70, con ritmi che ricordano i grandi classici del funky pop di quell'epoca, fusi con un tocco moderno.

Punti Salienti del Brano

Evasione e Libertà: "Resto fuori dai radar / Non mi basta un weekend / Sai quanto sono bravo / A scappare via". DEG ci invita a sfuggire dalle convenzioni e a cercare avventure inaspettate.

Semplicità e Autenticità: "Se vuoi vivere non ti serve una maschera / A volte per sorridere devi fare ginnastica". L'autenticità è al centro del messaggio, esortando gli ascoltatori a essere sé stessi.

Incertezza del Futuro: "Domani che ne so / Uno per i soldi due per lo show". DEG abbraccia l'incertezza del futuro con una mentalità positiva e aperta.

Dichiarazione dell'Artista

DEG ha dichiarato: "Questa canzone è un invito a vivere il presente senza preoccuparsi troppo del domani. Volevo creare qualcosa che facesse sentire le persone libere e felici, anche solo per la durata di una canzone. È un'esplosione di energia e di positività che spero possa ispirare chiunque l'ascolti a prendere la vita con un po' più di leggerezza e audacia."

Disponibilità e Informazioni

"Domani Che Ne Soo" è disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming da oggi. Questo singolo non è solo una canzone, ma un'esperienza sonora che promette di lasciare un segno indelebile nel cuore di chi l'ascolta. Non perdere l'occasione di vivere questa estate con la colonna sonora perfetta: "Domani Che Ne Soo" di DEG.

"Domani Che Ne Soo" è disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming da oggi. Questo singolo non è solo una canzone, ma un'esperienza sonora che promette di lasciare un segno indelebile nel cuore di chi l'ascolta.

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MERCOLEDÌ 10 LUGLIO ALLE ORE 18,15
Salone della DiVittorio in via Castello,20 a Mesagne 
 
È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge 26 giugno 2024, n. 86 recante disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione. 
Questa legge, così come approvata, determina la cristallizzazione e l’aumento delle diseguaglianze territoriali già da tempo presenti all’interno dello Stato italiano. 
La legge prevede che le Regioni possono fare richiesta di autonomia di gestione su 23 materie tra le quali ci sono la tutela della salute, l’istruzione, l’ambiente, lo sport, l’energia, i trasporti, la cultura, il commercio estero, i rapporti internazionali e con l’Unione Europea. 
Quattordici di queste materie devono rispondere ai cosiddetti Lep, cioè i Livelli essenziali di prestazione che non sono stati definiti e poiché i Lep garantiscono solo livelli minimi di servizio e non riguardano tutti i settori vi sono concreti pericoli di acuire il divario tra le diverse regioni. 
È una legge pericolosa e che spacca il paese, comporta una duplicazione di funzioni e di costi fra lo Stato e le regioni e rappresenta un potenziale ulteriore appesantimento degli oneri burocratici per cittadini e imprese. 
C’è il rischio dello Stato arlecchino in cui tutte le regioni hanno funzioni diverse dalle altre.  
La ragione di fondo per la quale alcune regioni del Nord hanno chiesto l’autonomia è il desiderio di mantenere sul proprio territorio una parte maggiore delle risorse che da quel territorio originano. 
Questo obiettivo comporta o un aumento del deficit dello Stato – un esito che l’Italia non può permettersi – o un depauperamento delle risorse destinate al Mezzogiorno – un obiettivo improponibile.  
Anche una pur piccola sottrazione di risorse al Mezzogiorno appare un obiettivo poco realistico alla luce del fatto che è generalmente riconosciuto che semmai occorre aumentare le risorse destinate al Sud per contribuire a colmare il divario esistente e far crescere il paese tutto insieme.
La legge è stata ampiamente criticata oltre che dai partiti che non l’hanno votata, dalla Commissione Europea, dalla Conferenza Episcopale Italiana, da studiosi ed economisti, suscita preoccupazioni ed inquietudine nel mondo imprenditoriale e nei sindacati, non convince anche diversi esponenti della maggioranza di governo.
L’Associazione Di Vittorio di Mesagne propone di formare un Comitato locale, aperto e plurale, auspicando la partecipazione di associazioni, singoli, partiti, istituzioni che condividono l’obiettivo di respingere l’autonomia differenziata e che si ponga l’obiettivo di arrivare all’indizione di un referendum abrogativo, unica possibilità di fermare questa legge divisiva e dannosa per il paese.
Il referendum abrogativo di una legge ordinaria, come quella sull’autonomia differenziata, deve superare una serie di requisiti prima di poter essere convocato, come la raccolta di 500mila firme di cittadini, e deve superare nelle urne il quorum di almeno il 50% più uno degli elettori aventi diritto. 
Entro il 30 settembre le firme devono essere depositate in Cassazione, che ne fa il conteggio e controlla che siano state raccolte secondo i requisiti richiesti. 
La Costituzione prevede che esso possa essere richiesto anche da cinque Consigli regionali, in questo caso non è necessaria la raccolta delle firme. 
Se la Consulta ammette il quesito il governo convoca il referendum che si celebra una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno del prossimo anno.
Se il referendum sarà richiesto come pare possibile da cinque consigli regionali, il Comitato locale potrebbe lavorare per il successo nell’esito referendario, se si rendesse necessario raccogliere le firme, il Comitato potrebbe organizzare le attività per la raccolta delle firme in questi 2 mesi estivi.
 
A tale scopo l’Associazione Di Vittorio mette a disposizione la sua sede in via Castello 20 per un primo incontro aperto ad associazioni, gruppi, singoli per MERCOLEDÌ 10 LUGLIO 2024 alle ore 18,15, per verificare la possibilità di costituzione di un Comitato plurale contro l’autonomia differenziata.

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