Redazione
GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, PREZZO IN CALO DEL 25% IN 1 ANNO
GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, PREZZO IN CALO DEL 25% IN 1 ANNO; CON +18% ARRIVI DALL’ESTERO SERVONO RECIPROCITA’ REGOLE ED ETICHETTE TRASPARENTI
Bene proposta di un piano di settore per tutelare le aziende agricole
Con il prezzo del grano pugliese che scende del 25% in un anno e le importazioni di grano straniero in aumento del 18% nei primi 4 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è importante tutelare le aziende agricole e i consumatori assicurando reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei listini della Borsa merci di Foggia con il grano quotato 420 euro a tonnellata il 26 luglio 2023 contro i 315 €/t alla stessa data del 2024, mentre le importazioni di grano straniero hanno raggiunto il quantitativo di oltre 2,7 miliardi di chili nel primo quadrimestre del 2024.
La Coldiretti ha pertanto lanciato l’appello di assicurare reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta al tavolo di filiera sul grano svoltosi a Roma nella sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, esprimendo soddisfazione per la proposta di dare vita a un piano di settore avanzata dal sottosegretario Patrizio La Pietra.
L’invasione di prodotto straniero colpisce duramente i produttori pugliesi, facendo crollare i prezzi in un’annata in cui la produzione risulta dimezzata ed è a rischio la sopravvivenza di 38mila aziende agricole in Puglia. Si tratta peraltro di cereali coltivati usando spesso sostanze vietate nel nostro Paese e nella Ue, come nella produzione del grano duro turco, su cui viene utilizzato – denuncia Coldiretti - ad esempio il Carbendazim, un fungicida sospettato di avere effetti cancerogeni, mentre il Glifosato, essiccante vietato in Italia in pre raccolta, si trova sul grano canadese e su quello russo.
Una situazione intollerabile dinanzi alla quale occorre affermare – rileva Coldiretti - il principio di reciprocità delle regole, vietando l’ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio, a partire da pane, biscotti, cracker e altri derivati dai cereali, che oggi continuano ad essere “anonimi”.
Si tratta di un passo fondamentale per la creazione di filiere 100% italiane dal campo alla tavola e a tale proposito sono sicuramente positive le misure assunte nel Dl Agricoltura sulle pratiche sleali per riequilibrare i rapporti e tutelare le aziende agricole, ma anche la disponibilità di 32 milioni di euro sui contratti di filiera del grano e l’impegno sulla tracciabilità con Granaio Italia. Necessario però – continua Coldiretti – fermare i continui sottocosto per la pasta 100% italiana, per dare più equa remunerazione alle aziende cerealicole.
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CRIMINALITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, SACCHEGGIATI ANCHE CAVI DI POZZI ARTESIANI CHE SMETTONO DI FUNZIONARE; RUBINETTI CHIUSI E CAMPI A SECCO
Nuovamente fermo a Terlizzi il pozzo che era rientrato nella sua piena funzionalità dopo oltre 1 anno di inattività
grazie alle proteste degli agricoltori di Coldiretti incatenati davanti ai pozzi
Con i campi arsi dalla siccità che sta dimezzando le produzioni in campagna, si chiudono i rubinetti che erogano acqua anche a causa di danneggiamenti e soprattutto dei furti dei cavi dai pozzi artesiani che restano spenti, bloccando l’irrigazione nel momento più critico per l’agricoltura pugliese. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in riferimento all’ennesimo furto di cavi del pozzo in contrada Lioy a Terlizzi che era rientrato nella sua piena funzionalità dopo oltre 1 anno di inattività, grazie alle proteste degli agricoltori di Coldiretti che si sono incatenati davanti ai pozzi.
Riarmare i pozzi è costoso e complicato – aggiunge Coldiretti Puglia – considerato che spesso si registra, oltre al danneggiamento, il defraudamento dei pozzi con furti di idranti e tubature. Si tratta di atti vili che dimostrano quanto la criminalità colpisca indisturbata le aree rurali, depredando e danneggiando senza pietà il frutto del lavoro degli agricoltori, alla mercé di bande criminali che saccheggiano e azzerano in pochi minuti strutture, campi e produzioni ed impediscono con furti e danneggiamenti l’irrigazione dei campi, in un periodo in cui si registrano criticità per la piena attività dei pozzi anche a causa della mancanza di personale.
La criminalità – continua Coldiretti Puglia – opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento di impianti e delle stesse colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, caporalato e truffe nei confronti dell’Unione europea.
L’agricoltura pugliese è particolarmente appetibile – afferma Coldiretti Puglia – perché rappresenta una grande realtà economica e sociale intorno alla quale si sviluppa un notevole indotto e che può rappresentare, se opportunamente valorizzata, il motore di uno sviluppo diffuso per l’intera regione.
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Mesagne. Arrestato bengalese per sfruttamento del lavoro
Nel corso della mattinata del 22 luglio 2024, a Mesagne in contrada Martuccio, i Carabinieri della locale Stazione unitamente ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi hanno arrestato in flagranza di reato un 41enne di origine bengalese residente a Taranto, regolare sul territorio nazionale. Gli specifici e prolungati servizi di osservazione hanno permesso di acquisire elementi a carico dell’arrestato, ritenuto responsabile dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro e favoreggiamento della clandestinità. L’uomo avrebbe sfruttato tre suoi connazionali, due dei quali privi di permesso di soggiorno, sottopagati e sottoposti a condizioni di lavoro irregolari. I militari hanno riscontrato altresì che i lavoratori in “nero” dormivano in condizioni igienico sanitarie pessime in una roulotte priva di bagno, senza luce e acqua. L’attività di indagine ha documentato che lo sfruttamento è avvenuto negli ultimi due mesi in terreni coltivati a piantagione di peperoncino, che l’arrestato aveva in locazione. Nel medesimo contesto operativo i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà uno dei lavoratori per falsa attestazione a un pubblico ufficiale sull’identità poiché ha fornito un nome e l’anno di nascita diverso rispetto a quello indicato sul documento di riconoscimento. I militari hanno sottoposto a sequestro un autocarro di proprietà del 41enne e la roulotte-dormitorio. L’arrestato, su disposizione Autorità Giudiziaria, è stato tradotto agli arresti domiciliari a Taranto.
In ultima analisi, va precisato che la posizione della persona sottoposta alla misura precautelare degli arresti domiciliari è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa non è considerata colpevole sino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna.
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Estate mesagnese, gli appuntamenti di sabato 27 luglio
Torna la “Sagra ti lu pani fattu a casa cu la murtatella”, l’atteso appuntamento gastronomico si svolgerà a partire dalle ore 20:30 in piazza Caduti di via D’Amelio, nei pressi della Chiesa San Pio da Pietrelcina. Con i suoi cinquanta volontari impegnati nella preparazione, la serata permetterà ai presenti di gustare prelibati panini da abbinare a fresche bevande. L’immancabile intrattenimento musicale potrà contare sull’esibizione del gruppo “Pietrevive del Salento”, apprezzata formazione del panorama artistico salentino che è anche laboratorio di drammaturgia e musica popolare.
- “In punta di…matita”, la mostra di Gio’ Cucchiara che nel titolo richiama esplicitamente la tecnica adottata dall’artista iperrealista, grafite e carboncino su carta, verrà inaugurata alle ore 19 presso il salone dell’Associazione “Di Vittorio” in via Castello 20 e resterà visitabile fino al prossimo 4 agosto, ogni sera dalle ore 20 alla mezzanotte.
La presentazione critica dell’esposizione sarà a cura del prof. Carmelo De Stasio, saggista, critico e scrittore. Gio’ Cucchiara, classe ‘62, siciliano di nascita e brindisino d’adozione, ha lavorato per oltre trent'anni in una nota azienda italiana nel settore dell’arte, entrando in contatto con i maggiori artisti contemporanei. Negli ultimi anni ha partecipato a diversi eventi artistici e concorsi, distinguendosi particolarmente per il suo talento. Tra i premi ricevuti, il secondo posto alla 16esima edizione del Premio nazionale d’Arte Città di Novara svoltosi e a novembre 2023 il primo posto nella categoria arti grafiche al XIII Festival dell’Immagine “Mostra e Concorso di Arte Internazionale” di Martina Franca. Entrambe le opere premiate potranno essere ammirate a Mesagne. L’iniziativa, inserita nel programma “Estate alla Divittorio”, è patrocinata dalla città di Mesagne e si tiene in collaborazione con Flc – Cgil e con il contributo di “Cantine Due Palme”. L’ingresso per visitare la mostra è gratuito.
- A grande richiesta, sabato 27 luglio alle ore 21:30, la bravissima attrice Caterina Costantini torna a Mesagne con il suo “Cara Anna Magnani”, uno spettacolo che in 15 anni dal suo debutto vanta circa cinquecento repliche tra l’Italia e l’estero. L’evento si terrà in piazza IV Novembre, sul sagrato della Chiesa Madre; l’iniziativa è gratuita.
“Cabiria Aps” ripropone l’appuntamento in chiave rivisitata, questa volta la protagonista verrà affiancata dai due bravi attori, Mario Fedele e Carlo Ettorre, e dalle musiche di Eugenio Tassitani. Lo spettacolo, che non si struttura come una biografia, propone una libera collocazione di frammenti di vita privata e professionale grazie ai quali la Costantini riesce a far rivivere - attraverso le commedie, le riviste e i film - le sofferenze, le gioie e le passioni della Magnani della seconda metà del Novecento. “In questo viaggio emozionale più che narrativo, s’incontra l’ineguagliabile attrice e la donna dalla risata aperta, coinvolgente, di temperamento: Nannarella”, spiegano gli organizzatori. Attrice versatile, che si muove con disinvoltura tra dramma e commedia, Caterina Costantini - a detta del pubblico e della critica - ha la responsabilità e l’onore di ricordare molto Anna Magnani, espressione per eccellenza di romanità, considerata senza smentite come una delle più grandi interpreti della storia del cinema.
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Resoconto dell'iniziativa della Uila Puglia a sostegno del referendum abrogativo della legge Calderoli
PIETRO BUONGIORNO, SEGRETARIO GENERALE UILA PUGLIA
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Brindisi: 38esima edizione di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente
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Festa Patronale a Montalbano, modifiche alla viabilità
In vista degli eventi religiosi e laici organizzati per la Festa patronale di Montalbano, dal 26 al 29 luglio, l’amministrazione comunale, con ordinanza n°306 del 20-7-24 ha previsto una serie di misure relative alla viabilità.
1. Venerdì 26 luglio 2024, a partire dalle ore 20.00 e fino al termine del corteo religioso (intronizzazione) la sospensione temporanea della circolazione contestualmente al procedere della processione sulle seguenti strade:
via Duca degli Abruzzi, via F.lli Bandiera, via Pilo, via Maroncelli, via Rosato, via Teano, via Calatafimi
2. Venerdì 26 luglio 2024, dalle ore 19.00 alle ore 24.00 l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) sulle seguenti strade: Via Maroncelli, nel tratto compreso tra Via Calatafimi e via Manzoni; via Rosato, nel tratto compreso tra via Maroncelli e via Teano; via Teano, nel tratto compreso tra via Rosato e via Calatafimi.
3. Venerdì 26 luglio 2024, dalle ore 19.00 alle ore 24.00 la sospensione temporanea della circolazione nonché l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) sulle seguenti strade: Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra via Teano e via Allegretti.
4. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 6.00 alle 24.00, la sospensione temporanea della circolazione su ambo i lati delle strade di seguito elencate: Piazza della Libertà; via Teano, nel tratto compreso tra via Manzoni e Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra via La Masa e via Alfieri.
5. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 6.00 alle 24.00, l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta, eccetto autorizzati) su ambo i lati delle seguenti strade: Piazza della Libertà; via Teano nel tratto compreso tra via Manzoni e Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra via XXIV Maggio e via Alfieri.
6. Domenica 28 luglio 2024, dalle ore 19.00 alle ore 22.00 e comunque fino al termine del corteo religioso:
- la sospensione temporanea della circolazione contestualmente al procedere della processione lungo le seguenti strade: via Laghezza, via Alfieri, via Rinascimento, via Aspromonte, via Mascagni, via Teano, Piazza della Libertà, via Calatafimi e via Duca degli Abruzzi;
- l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) su ambo i lati delle seguenti strade: via Laghezza; via Alfieri, nel tratto compreso tra via Laghezza e via Rinascimento; via Rinascimento; via Aspromonte, nel tratto compreso tra via Rinascimento e via Mascagni; via Mascagni; via Teano, nel tratto compreso tra via Mascagni e Piazza della Libertà; via Calatafimi, nel tratto compreso tra Piazza della Libertà e via Duca degli Abruzzi; via Duca degli Abruzzi.
7. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 18.00 alle 24.00, l’istituzione del divieto di sosta (con rimozione coatta) su ambo i lati delle strade di seguito elencate: via Aspromonte, nel tratto compreso tra via Calatafimi e via Mascagni; via Alfieri, nel tratto compreso tra via Calatafimi e via Laghezza.
8. Sabato 27 luglio, domenica 28 luglio e lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 18.00 alle 24.00, l’istituzione del senso unico di circolazione in via Manzoni, nel tratto compreso tra via Teano e via Maroncelli, con direzione di marcia est-ovest.
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Passeggiata di denuncia tra gli olivi monumentali di Serranova
Si terrà venerdì 26 luglio, ore 18.00 presso il centro visite di Serranova l’assemblea e poi la Camminata per gli Ulivi fino al campo desertico appena eradicato: sono invitati tutti i rappresentanti politici, associazioni, agricoltori e liberi cittadini. La manifestazione è autorizzata.
Come denunciato dal nostro Comitato Liberi Cittadini, i due proprietari privati che hanno eradicato quasi 70 ettari di olivi, per la maggior parte monumentali, erano privi del nulla osta dell’Ente Parco richiesto dall’art. 13 della legge quadro sulle aree protette n. 394/1991. Anzi, il Regolamento derivante dal vigente Piano di gestione della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, all’articolo 6, addirittura vieta di mutare o alterare l’ordinamento colturale dell’oliveto secolare.
Anche se le due aziende private hanno agito secondo l’art. 8 ter Legge n. 44 del 21/05/2019 che consente l’espianto e il reimpianto di ulivi in deroga ad ogni disposizione vigente anche in materia vincolistica, ma che di fatto non li esonera dal nulla osta dell’Ente Parco.
Voci della borgata di Serranova parlano di un impianto di vigna su quei terreni, che sarebbe un’ulteriore variazione di destinazione d’uso, soggetta sempre al nulla osta dell’Ente Parco.
Abbiamo contato su Google Maps che nel campo più grande c’erano circa 280 ulivi monumentali più altri 1200 ulivi secolari piantati a filare. Nel secondo campo adiacente c’erano 220 ulivi monumentali e circa 200 ulivi secolari a filare. Sono stati cioè estirpati 500 ulivi monumentali e circa 1400 ulivi secolari a filari. Un vero e proprio ecocidio all’interno di una Riserva Protetta dello Stato.
L’azienda di Martina Franca che ha eradicato e macinato a cippato gli ulivi ha come slogan sulle auto aziendali “Biomasse: dal legno, energia pulita”. Sono molte le aziende di biomasse locali che hanno fiutato il business: mentre fino al 2021 commerciavano cippato da residui di potature, ora si tratta di alberi interi eradicati in nome della “rigenerazione olivicola” del bando regionale del febbraio 2024.
Nella foto scattata il 18 giugno scorso a Costa Morena, l’ultimo carico di cippato sulla nave Hanolt, con oltre 5 mila tonnellate, diretta nel porto di Varna sul Mar Nero, in Bulgaria. Abbiamo scoperto che il cippato va alla Devnya Cement, cementeria del gruppo ItalCementi: i nostri ulivi monumentali saranno usati per produrre … cemento.
Dal 2021 sono regolari i carichi su nave di cippato verso inceneritori, per produrre energia da biomasse e cementifici, soprattutto verso Augusta in Sicilia e verso la Calabria, tanto da far esclamare all’Autorità portuale che il cippato sostituirà il carbone nei traffici di Costa Morena. E 5 camion carichi di cippato sono entrati in questi giorni a Costa Morena, malgrado il blocco dei portuali.
Il cippato produce le stesse emissioni del carbone nella combustione, solo che è considerato biomassa rinnovabile (in 500 anni). Il nuovo business del Salento.
Salviamo il Parco degli Ulivi Monumentali di Serranova : i risultati delle sperimentazioni varie ci sono. Salviamo l’Ulivo del Crocefisso, prossima vittima di questa strage. Ci vediamo venerdì a Serranova.
Angelo Gagliani
Cosimo Quaranta
Comitato Liberi Cittadini
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ANCORA QUERELLE INTORNO AL SAN RAFFAELE DI CEGLIE MESSAPICA
San Raffaele, Amati: “Asl chiede rispetto dei tetti e la Fondazione replica che gli extra-tetti li ha autorizzati il Tar. Vuol dire che i ricoveri in più li pagherà il Presidente del Tar?” |
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Dichiarazione del Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati. “Ogni giorno una storia nuova. La Asl di Brindisi ha chiesto alla Fondazione San Raffaele che gestisce il Centro di Ceglie Messapica, diversamente da come è accaduto purtroppo in passato, di rispettare la distinzione dei posti letto in ossequio ai regolamenti regionali, vietando ogni e qualsiasi ricovero in più, che ovviamente non risulterebbe autorizzato e non remunerabile, e di rispettare il setting assistenziale a tutela dei malati e il personale impiegato. Tutto chiaro? Così sembrerebbe ai più. E invece succede che la Fondazione San Raffaele, travisando il significato dell’ordinanza presidenziale del Tar Lecce, che ha solo sospeso il subentro della Asl nella gestione del Centro sino all’udienza del 4 settembre, ritiene che la decisione del giudice amministrativo li autorizzi a fare diversamente da quanto prevedono i regolamenti, magari continuando a fare - in materia di ricoveri - tutto quello che è accaduto sinora, mettendo in atto iniziative di ricoveri ben oltre i tetti autorizzati e compensando le maggiori prestazioni con il mancato pagamento del canone di locazione. --------------- |
SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, E’ STATO D’EMERGENZA CON -164,59MLN MC ACQUA; IN INVASI ARTIFICIALI CAPITANATA -57% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO
E’ stato d’emergenza in Puglia, stretta nella morsa della siccità grave ed emergenziale, con gli invasi artificiali che registrano, per la mancanza di piogge da mesi, un drastico calo di 164,59 milioni di metri cubi d’acqua, il 57% in meno rispetto all’anno scorso, ma per la mancanza di acqua si contano già gravi danni in campagna e raccolti dimezzati che rischiano di svuotare gli scaffali, dal grano alle olive, dai pomodori al miele. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati dell’Osservatorio ANBI che il 23 luglio 2023 registrava negli invasi artificiali della Capitanata 259,36 metri cubi d’acqua, di contro il quantitativo risulta più che dimezzato nel 2024 alla stessa data.
Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia - dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia - per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. Stanno soffrendo il caldo e la mancanza di acqua gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. La siccità grave e perdurante sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il gasolio – spiega Coldiretti Puglia – che serve a tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.
L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un estate iniziata torrida dopo Il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che candida il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.
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