Resoconto dell'iniziativa della Uila Puglia a sostegno del referendum abrogativo della legge Calderoli

Luglio 25, 2024 786
Si è tenuta presso The Nicolaus Hotel di Bari, l’iniziativa dalla UILA Puglia per sostenere la campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo della legge Calderoli, promosso dalla Uil congiuntamente a numerose associazioni laiche e cattoliche.
Dopo la Relazione del Segretario Generale della UILA Puglia Pietro Buongiorno, è intervenuto il Governatore Pugliese Michele Emiliano. A seguire la tavola rotonda dal titolo: “Autonomia differenziata, quali ricadute su lavoro, fiscalità ed aree rurali” moderata dal giornalista RAI, Andrea Tedeschi cui hanno partecipato Enrica MAMMUCARI, Segretaria Generale UILA Nazionale; Donato PENTASSUGLIA, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia; Michele CAPRIATI, Professore associato di Politica Economica dell’Università degli Studi di Bari.
All’iniziativa hanno parteciperanno oltre 400 tra lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Puglia, insieme a numerosi sindaci e rappresentanti istituzionali.
Queste le dichiarazioni dei protagonisti:
 
PIERPAOLO BOMBARDIERI SEGRETARIO GENERALE UIL 
L’autonomia differenziata rischia di rendere più povero tutto il nostro Paese e, in particolare, le regioni del Sud. Non è una questione ideologica, è un problema economico e di sostanza. A noi preoccupano le ripercussioni sul welfare e sul lavoro. Diminuirà la qualità dell’assistenza agli anziani e ai più deboli. Potranno essere messi in discussione i contratti nazionali e ci saranno conseguenze anche per i trattamenti economici nel settore della sanità e dell’istruzione. Per questi motivi, è giusto raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo di questo provvedimento sbagliato e dannoso per il Paese. Le nostre iscritte e i nostri iscritti ci chiedono di fare le battaglie per la giustizia e l’equità sociale. Ecco perché dobbiamo e vogliamo mobilitarci per raggiungere questo obiettivo.
 
ENRICA MAMMUCARI, SEGRETARIA GENERALE UILA NAZIONALE
L’Iniziativa di oggi serve a ribadire il nostro “No” ad una legge, la legge Calderoli, che mette in discussione l’istituto dei principi fondamentali della nostra carta costituzionale, come quello l’indivisibilità del nostro paese, creando una frattura tra nord sud, tra vecchi e poveri, tra giovani e meno giovani. Per questo noi, attraverso questa iniziativa, partecipata da lavoratrici e lavoratori, tanti sindaci e con le istituzioni, tentiamo di spiegare a tutti i cittadini cosa accadrà con questa legge. Pertanto è un dovere di ciascuno di noi lavorare affinché venga cancellata per restituire dignità al lavoro ed ai lavoratori.

PIETRO BUONGIORNO, SEGRETARIO GENERALE UILA PUGLIA
Come sindacato abbiamo la responsabilità di spiegare che questa riforma impone una modifica che riguarda l’aspetto economico e sociale, il sistema dei diritti dei cittadini e la loro stessa vita. Per noi è un dovere difendere la Costituzione antifascista. Perché la democrazia non è soltanto un atto istituzionale, la democrazia è un modo di vita, è una costruzione sociale. Pertanto, con la raccolta delle firme, la battaglia è solo iniziata, ma la guerra è ancora lunga. Affinché la guerra sia vinta dobbiamo raggiungere il quorum di validità, per questo bisogna che tutti i momenti di incontro con le nostre lavoratrici e i nostri lavoratori nelle aziende, nelle nostre Leghe Comunali e nelle piazze siano occasione non solo per raccogliere le firme, ma anche per spiegare che stiamo innanzitutto difendendo le condizioni della democrazia e il futuro del nostro paese. Per questo dobbiamo portare i nostri banchetti vicino alle università, vicino agli ospedali, vicino a tutti quei luoghi in cui questa scellerata riforma esplicherà i suoi effetti ledendo diritti che le persone possono toccare con mano.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci