Redazione

I Carabinieri eseguono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto ritenuto presunto responsabile dei delitti di truffa, estorsione continuata ed atti persecutori.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di un cittadino di Francavilla Fontana, nell’ambito di un’indagine diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. L’indagato è ritenuto responsabile dei delitti di truffa (di cui una perpetrata nei confronti di un’anziana), estorsione continuata ed atti persecutori nei confronti della madre, commessi tra il 2019 e il mese di gennaio 2024.      

Le indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, svolte dai militari suddetti, comprensive delle denunce delle parti offese, dalle numerose testimonianze raccolte e dall’individuazione delle utenze utilizzate dall’indagato per contattare le vittime, hanno consentito di raccogliere numerosi elementi di prova. L’ordinanza cautelare ha posto in evidenza come, dalle investigazioni, siano emersi gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, sussistendo un concreto e attuale pericolo di commissioni di reati della stessa specie da parte dell’indagato, attesa la sua affermata pericolosità sociale.

L’indagato è stato condotto presso la Casa circondariale di Brindisi in attesa dello svolgimento del c.d. interrogatorio di garanzia.

L’attività di contrasto alle truffe, specialmente ai danni di persone anziane, è particolarmente prioritaria per il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi che da tempo ha incentivato su tutto il territorio brindisino lo svolgimento di numerosi incontri con le fasce più vulnerabili della popolazione, con frequenti appuntamenti periodici presso le parrocchie del territorio e i centri per anziani, ove i militari dell’Arma hanno svolto, svolgono e continueranno a svolgere una capillare campagna di prevenzione del fenomeno, attraverso un’attività informativa e divulgativa che permetta di raggiungere gli anziani ma anche i loro familiari, come avvenuto negli ultimi mesi a Francavilla Fontana, dove i Carabinieri hanno tenuto decine di incontri con oltre 750 persone, per fornire indicazioni e suggerimenti su come comportarsi in casi del genere.

Confidando nella collaborazione delle comunità locali, si invitano tutti i cittadini a non avere timori ed a denunciare episodi di truffa nonché a segnalare eventuali tentativi di sconosciuti che telefonicamente, per strada o presentandosi nelle abitazioni, chiedano o pretendano la consegna di somme di denaro per presunti incidenti, fittizie fughe di gas dalle tubature, finte opere benefiche, false vendite di prodotti a domicilio o presunte consegne di pacchi postali. Ciò, al fine di poter intervenire tempestivamente ed evitare che altre persone più vulnerabili possano rimanere esposte a truffatori spregiudicati e senza scrupoli.

PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, PER I CARCIOFI AUMENTANO OLTRE 7 VOLTE DA CAMPO ALLA TAVOLA.

I prezzi dei carciofi aumentano oltre 7 volte dal campo alla tavola, una forbice sempre più larga che parte da 0,15 euro a capolino in campagna fino a 1,10 euro a capolino sui banchi di mercati e grande distribuzione, per cui servono controlli serrati anche dei vigili dell’annona per verificare l’origine dei prodotti in vendita. E’ Coldiretti Puglia che torna a denunciare l’invasione di carciofi provenienti da Egitto e Tunisia sul mercato all’ingrosso, una concorrenza sleale che si ripercuote sui prezzi del pregiato violetto di Brindisi crollati a 15 centesimi a capolino che non riescono a coprire gli aumentati costi di produzione, complice anche il rallentamento dei consumi di ortaggi, una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi che andrebbe affrontata con maggiore serietà senza speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori e i consumatori.  

Va riposta una particolare attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia – alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia. In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vocate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicurata il riconoscimento comunitario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.

Con l’inflazione alimentare che rallenta i consumi e le famiglie costrette a tagliare gli acquisti e i costi della logistica che arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura, hanno ingenerato rincari dei prezzi, spesso ingiustificabili, con una differenza enorme – aggiunge Coldiretti Puglia - tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio. Nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidano speculazioni che vanno stanate anche dai Vigili dell’Annona, per cui serve una vigilanza serrata sull’origine dei prodotti ortofrutticoli sui banchi che arrivano dai Paesi Nord Africani, come Egitto, Tunisia e Marocco. Considerata la stortura nella organizzazione del sistema distributivo, si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell’ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino.

Sugli accordi commerciali occorre garantire il principio di reciprocità e in tale ottica è positivo l’annuncio della Commissione Ue sul fatto che “non sono soddisfatte le condizioni” per raggiungere un accordo commerciale con i Paesi del Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Una scelta che segue la denuncia della Coldiretti in Italia sulla concorrenza sleale provocata dalle gravi inadempienze di molti Paesi sudamericani sul piano della sostenibilità delle produzioni agroalimentari con rischi per l’ambiente, la sicurezza alimentare e lo sfruttamento del lavoro minorile evidenziato dallo stesso dipartimento del lavoro statunitense. Vanno fermate le importazioni sleali ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno.

Occorre al contempo lavorare – precisa la Coldiretti – per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni. In questo contesto è importante l’opportunità del Pnrr con richieste di investimenti per i contratti di filiera superiori alla dotazione – conclude la Coldiretti – e l’incremento dei fondi va nella direzione auspicata di aumentare la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura e “raffreddare” il carovita che pesa sulle tasche degli italiani e sui costi delle imprese.

Un allarme boma biologica ha causato l'allarme a Trani, dove sono state chiuse le scuole e la stazione. Un foglio con la minaccia della presenza di una bomba biologica nella stazione e in alcune scuole è stato appeso presso la stazione di Trani ed ha fatto scattare l'allarme. Polizia e carabinieri hanno sgombrato le scuole e la stazione ferroviaria. Bloccati i treni in arrivo con il conseguente ritardo sui percorsi. In queste ore sono in corso le verifiche da parte degli artificieri. Questo l'avviso emesso da Trenitalia per i viaggiatori:

La circolazione è sospesa tra Bari Centrale e Barletta, ancora in corso l'intervento delle Forze dell'Ordine.

I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi.

I treni Regionali possono subire limitazioni di percorso e cancellazioni.

Treni Alta Velocità e Intercity direttamente coinvolti e attualmente fermi:

• FR 8814 Lecce (5:55) - Milano Centrale (14:25)
 FR 8302 Lecce (6:05) - Foggia (8:44)
• FR 9806 Bari Centrale (6:35) - Milano Centrale (13:25)
 FR 8816 Lecce (7:00) - Venezia Santa Lucia (16:08)
 FR 8818 Lecce (8:06) - Milano Centrale (16:54)
• FR 8824 Lecce (10:06) - Milano Centrale (18:55)
 FA 8306 Lecce (7:10) - Foggia (9:40)
 IC 608 Lecce (6:23) - Bologna Centrale (15:00)
 IC 610 Lecce (8:20) - Bologna Centrale (17:00)
• IC 612 Lecce (8:42) - Milano Centrale (21:40)
 ICN 757 Torino Porta Nuova (20:50) - Lecce (10:10) che oggi viaggia con la nuova numerazione EXP 35785.
 ICN 765 Milano Centrale (21:15) - Lecce (10:02)
 ICN 755 Milano Centrale (21:50) - Lecce (9:30) che oggi viaggia con la nuova numerazione EXP 35021.

Puoi conoscere l'andamento del tuo treno e le soluzioni di viaggio dalla stazione di tuo interesse con Cerca Treno.

Il "Tavolo di Coordinamento NOG7 organizza il ricordo delle vittime  migranti nel mediterraneo nel giorno dell'affondamento della nave Albanese Kater I Rades, avvenuto  il 28 Marzo 1997.


28 marzo 1997 la “strage di Stato” dei profughi albanesi nel canale d’Otranto

28 marzo 2024, la “deportazione di Stato” dei migranti, nei CIE albanesi .

Brindisi, 28 marzo 2024, ore 16.00, lancio di fiori in mare nel porto di Brindisi
ore 17,30 momento di discussione al vecchio Centro Sociale di via Santa Chiara(vicino Piazza Duomo) su immigrazione e nuovi centri in Albania con:
-Antonio Ciniero ,Università Lecce
-Giuseppina Roberti,comitato 26 Febbraio strage di Cutro(in videoconferenza)
-Nicola Fratoianni,Alleanza Verdi e Sinistra(in videoconferenza)
-Antonio Camuso,Archivio storico Benedetto Petrone APS
Mostra sulla Kater I Rades


Sono passati 27 anni da quel tragico Venerdì Santo in cui, in un tentativo di impedirne l’arrivo nel porto di Brindisi, la corvetta Sibilla speronò, affondandola, la nave albanese Kater I Rades con oltre un centinaio di profughi albanesi, in gran parte donne e bambini,. “Strage di Stato” fu da noi definita, poiché fu moralmente complice un’intera classe politica che, trasversalmente, del tema della lotta all’immigrazione ne faceva bandiera per le imminenti elezioni amministrative.

A distanza di 27 anni, poco è cambiato, salvo il colore di chi sta oggi al Governo in Italia e in Europa, e che nelle imminenti elezioni amministrative ed europee, vuol dimostrarsi forte contro i diseredati in fuga da guerre, fame, disastri ambientali, pulizie etniche, stupri e torture, e invece debole e compiacente verso dittatori e capi di Stato assetati di sangue.

Con i declamati accordi tra governo Meloni e governo albanese, per istituire centri di rimpatrio dei migranti nella patria della memorabile emigrazione albanese del marzo ‘91, si è dato avvio alle nuove politiche antimigranti Europee annunciate sotto il segno del duo Giorgia Meloni/ Ursula Von der Leyen, con la stipulazione di accordi con l’Egitto di Al Sisi, del caso Regeni e della repressione dell’opposizione politica. Miliardi di euro, in cambio della lotta ai migranti in partenza dalle coste africane, che si promettono in nome di uno sbandierato “piano Mattei” che dovrebbe assistere amorevolmente i paesi africani nella lotta a povertà, arretratezza, ecc. Un “piano Mattei” che invece vuol assicurarsi, dopo le sanzioni contro la Russia, la certezza del permanere di politiche di sfruttamento delle risorse africane, come petrolio e gas, e che per l’Italia e l’Europa sono e saranno per molto tempo ancora indispensabili per competere con le nuove nazioni emergenti.

Il prossimo G7, che a giugno, nella nostra Puglia, vedrà confluire i 7 Nani della Terra, avrà tra i temi affrontati quello della lotta ai migranti, in un fosco quadro da Terza Guerra Mondiale preannunciato dalla violazione di ogni diritto umano, con lo sterminio di civili palestinesi, per bombe o per fame, a Gaza.

I reticolati e i carri armati egiziani e israeliani che oggi impediscono la fuga dei palestinesi da Gaza, i muri dell’apartheid nella Cisgiordania occupata o quelli eretti al confine tra Messico e Stati Uniti, sono l’aspetto esteriore di quella militarizzazione e disumanizzazioen delle coscienze che si vuol imporre all’opinione pubblica “benpensante” dell’Occidente.

A questa idea dobbiamo opporci, in nome dei valori di solidarietà, accoglienza e amore fraterno tra umani, un messaggio che rilanceremo con mobilitazioni alternative, pacifiste e solidali, a giugno, qui in Puglia come negli altri luoghi di svolgimento del G7 a guida italiana .

28 marzo 2024, ore 16.00, giardinetti del porto di Brindisi, lancio di fiori in mare. Ore 17,30 assemblea dibattito con mostra sulla strage della Kater i Rades presso ex convento Santa Chiara, nei pressi Duomo.
Brindisi 21.03.2024
Per il tavolo di Coordinamento NOG7 Roberto Aprile, Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta
Hanno aderito:
Forum per cambiare l'ordine delle cose Provincia di Brindisi,Alma Terra,Gruppo Educhiamoci alla Pace ODV,Digiuno di Giustizia in solidarietà coi migranti,Asociazione Periplo ODV,Consiglio Italiano Rifugiati sede di Roma,Tarantula Rubra.
Brindisi 25.03.2024
Per il Tavolo di Coordinamento NOG7 Roberto Aprile , Ciccio Lussone , Cosimo Quaranta

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Oggi, lunedì 25 marzo alle 17,00 nella Sala consiliare del Teatro comunale di San Donaci, il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, terrà un focus tecnico sulla disciplina regionale degli interventi di riqualificazione, rigenerazione e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, nell’ambito degli incontri di approfondimento della L.R. 36/2023, la nuova legge sul Piano casa.


La relazione del consigliere regionale Fabiano Amati, ispiratore della L.R. 36/2023, sarà preceduta dai saluti istituzionali del Sindaco di San Donaci Giancarlo Miccoli e della vice presidente della Provincia Antonella Vincenti, nonché dagli interventi del presidente Ordine dei Geometri della Provincia di Brindisi Otello Marcello Coccioli, del presidente Ordine degli Ingegneri della provincia di Brindisi Cosimo Pescatore e del docente Politecnico di Bari Dino Borri. Introduce e modera il consigliere comunale Carmine Brogna. 

L’appuntamento di oggi segue quelli già svolti a Castellana Grotte, Cisternino, Alberobello, Oria, Polignano a Mare, Fasano, Mola di Bari, Carovigno, Terlizzi, Altamura, Foggia, Bari, Surbo, Palo del Colle, Manduria, Capurso, Vernole, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Santeramo in Colle, Andrano, San Vito dei Normanni, Avetrana e Mottola. Nei prossimi giorni sono previsti altri appuntamenti.

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Nei giorni di Pasqua (domenica 31 marzo) e del Lunedì dell'Angelo (lunedì 1 aprile), spazio alla cultura con l’apertura del Castello Dentice di Frasso di Carovigno e la Palazzina del Belvedere di Brindisi. Nello specifico per coloro che vorranno conoscere la storia e i segreti del Castello, sarà possibile usufruire, previa prenotazione, di visite guidate ai seguenti orari: 10,11, 12 e 16,17 e 18. Per gli appassionati di archeologia, invece, potranno immergersi alla scoperta della Collezione Archeologica Faldetta, esposta nella Palazzina del Belvedere, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20. L'apertura e le visite guidate saranno garantite dal personale specializzato dell’Ets Le Colonne, ente gestore dei luoghi di cultura. Per l’occasione si darà l’avvio all’applicazione e piattaforma “PastPuglia – La Cultura a portata di app”.palazzina_belvedere_brindisi.jpg

I contenuti di “PastPuglia” si articolano principalmente in tre macrocategorie: luoghi, attività e percorsi culturali. Ogni esperienza è catalogata rispetto alle opzioni di accessibilità offerte, è corredata di foto, testi descrittivi, mappa interattiva GPS, contatti telefonici, indirizzi e-mail, orari di apertura ed eventuali costi dei servizi. Tutti i contenuti dell'app, comprese le audioguide presenti sono disponibili in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco). Biglietti, ricevute di prenotazione e audioguide sono fruibili anche in modalità offline al fine di non precludere ai visitatori sprovvisti di connessione internet (turisti provenienti dall'estero) di utilizzare “PastPuglia” come vera e propria guida turistica tascabile. Pertanto per prenotare e avere maggiori informazioni dell’offerta culturale in occasione delle festività pasquali è possibile consultare www.pastpuglia.it o scaricare l’app PastPuglia. L'app è scaricabile gratuitamente ed è stata realizzata nel rispetto dei più rigorosi standard di sicurezza in termini di crittografia dei dati, con particolare riferimento agli ambienti di prenotazione e pagamento.

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DECRETO FLUSSI: COLDIRETTI PUGLIA, DOMANI 25/3 CLICK DAY PER LAVORO STAGIONALE; 1/3 DEI RACCOLTI DA MANI STRANIERE.

 Scatta il click day per i lavoratori stagionali, in prossimità dei periodi delle grandi raccolte, quando torna l’emergenza lavoratori nei campi, dove viene prodotto in Puglia da mani straniere quasi 1/3 del Made in Italy a tavola, con 22.314 lavoratori provenienti da tutto il mondo che trovanoregolarmente occupazione in agricoltura, pari al 10% dei lavoratori agricoli extracomunitari sul totale nazionale.  E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, in relazione al click day per i lavoratori stagionali domani 25 marzo 2024.

Il Dpcm del 27 settembre 2023 ha previsto per l’ingresso nel nostro Paese le seguenti quote: 61.250 per lavoro subordinato non stagionale, 700 per lavoro autonomo e 89.050 per lavoro subordinato stagionale. I Paesi che hanno sottoscritto l’accordo sono Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia e Ucraina.

Gli occupati stranieri sono ben rappresentati nel settore agricolo, dove si concentrano per il 23,6% contro il 7,8% degli italiani, con la manodopera extracomunitaria in agricoltura, nonostante il calo progressivo negli ultimi 5 anni, che resta determinante in Puglia nelle coltivazioni arboree 53,8% (frutta e viticoltura) e colture orticole 17,7% (fragole, meloni, insalate, pomodori, radicchio), con i braccianti extracomunitari che hanno per quasi l’88% una occupazione stagionale e rappresentano circa il 10% dei lavoratori dipendenti regolarmente impegnati in agricoltura.

Si tratta di lavoratori che spesso da anni collaborano con le imprese agricole italiane e che ogni anno attraversano il confine per poi tornare nel proprio Paese. Una esigenza che si è fatta stringente per la mancanza di manodopera italiana e a seconda del calendario delle raccolte – insiste Coldiretti Puglia – con la scalarità delle diverse coltivazioni e produzioni.

Nelle campagne servono – sottolinea la Coldiretti – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continua Coldiretti – i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

E’ importante affrontare il tema della disponibilità di manodopera con una gestione dei flussi più efficiente – aggiunge Coldiretti - partendo dal decreto triennale che Coldiretti ha fortemente sostenuto e che può dare una grande mano tenendo conto che non solo si passa dalle 42 mila unità di lavoro stagionale alle 82 mila del 2023 fino alle 90mila del 2025 ma soprattutto che le quote riservate alle Associazioni agricole per i loro soci passano dalle 22.000 unità dell’anno scorso e raggiungono le 40.000 quest’anno, assicurando alle nostre imprese la certezza di poter avere a disposizione lavoratori regolari e di non subire la concorrenza sleale di chi sfrutta le persone.

I carabinieri di San Marzano hanno denunciato un uomo di 57 anni residente in provincia di Brindisi per ricettazione. Le indagini sono partite alcuni giorni fa quando una moto appena acquistata da un cittadino di Taranto gli era stata rubata. Grazie alle indagini avviate dagli uomini dell'Arma la moto è stata rintracciata nel brindisino e precisamente era stata nascosta in un camion al cui interno vi era un'altra moto rubata precedentemente. I militari hanno denunciato il proprietario del camion per ricettazione. 

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Con la domenica delle Palme che apre le festività pasquali è già tutto esaurito negli agriturismi in Puglia, complice la crescita del turismo religioso con i piccoli borghi dove si conservano le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementando la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali. A darne notizia è Coldiretti Puglia, sulla base delle stime di Terranostra Puglia, accorazione ambientale e agrituristica, che segnala il boom di affluenza negli agriturismi con il pienone per i pranzi e una media di pernottamenti di 2 giorni.

I turisti religiosi affollano i piccoli borghi rurali in Puglia, il 33% tra i più belli d’Italia – aggiunge Coldiretti Puglia - con il rafforzamento del primato europeo di San Giovanni Rotondo con oltre 6 milioni di pellegrini, l’aumento delle presenze a Monte Sant’Angelo grazie all’iscrizione della Basilica di San Michele nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO e al Colle della Minerva dove la chiesa è consacrata ai Martiri d’Otranto.

Le tradizioni e la cultura religiosa in Puglia e la presenza di importanti santuari di riferimento per itinerari spirituali che non hanno eguali nel mondo  – spiega Coldiretti Puglia – rappresentano punti di richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi sul territorio. Il pellegrino non è un turista high-spender e viaggia principalmente in bassa stagione contribuendo così alla destagionalizzazione delle destinazioni.

Ma si registra anche una crescente attenzione a mete secondarie spesso in abbinamento al turismo ecologico e a quello enogastronomico - insiste Coldiretti Puglia - con oltre 80 agriturismi lungo i cammini di pellegrinaggio che uniscono l’arte, la bellezza, la storia con il cibo e la cultura contadina, come la Via Francigena che unisce Brindisi, Monopoli e Bari fino al Gargano, con la possibilità di varianti marittime come quella da Bisceglie, Giovinazzo fino a Bari, ma anche la Via Leucadense in provincia di Lecce e la Via Sallentina in provincia di Taranto dove si producono le 365 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, in oltre 950 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

I cammini sono sicuramente la nuova frontiera del turismo lento, brevi vacanze alla scoperta dei territori italiani. Cammini, ciclovie, ippovie, sentieri, vie di pellegrinaggio formano una fittissima rete di percorsi alla scoperta degli angoli più segreti del Belpaese. In particolare cresce il numero di cammini, 49 riconosciuti dal ministero del turismo e di “credenziali”, ovvero di passaporti che attestano lo status di viaggiatore lento: questi sono oggi oltre 59 mila, mentre nel 2017 erano circa 23 mila. In 5 anni sono quasi triplicati. E si si stima che realmente siano molti di più. (su www.campagnamica.it è possibile trovare gli itinerari creati in collaborazione con Fitrec Ante, Fiab e Nordic Walking turismo a cavallo, in bici e a piedi).

Da segnalare negli ultimi anni la riscoperta di forme più tradizionali di turismo – conclude Coldiretti Puglia – con un numero crescente di chi percorre a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto.

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