Redazione

PRIMAVERA: COLDIRETTI PUGLIA, È ‘ORTO MANIA’ IN PUGLIA SU BALCONI E TERRAZZI

Non mancano iniziative come ‘l’orto in affitto’ ad Altamura e a Monopoli

Con l’arrivo della primavera è ‘orto mania’ in Puglia, dove tra i patiti del pollice verde, oltre la metà (58%), utilizza il giardino o l’orto di casa ma c’è anche un 32% che sfrutta il balcone o la terrazza e un 15% che si arrangia con il davanzale delle finestre, mentre il resto ricorre a piccoli appezzamenti. E’ quanto emerge da una indagine di Coldiretti Puglia, condotta nei mercati contadini di Campagna Amica dove per promuovere gli orti familiari sono state organizzate lezioni pratiche dei ‘tutor del verde’ sugli orti verticali e prêt-à-porter rivolte ai cittadini a Lecce, ma anche a Brindisi dove è stato presentato il kit fai da te per l’“orto in casa” e a Foggia con i laboratori di semina e trapianti.coldiretti_Primavera_è_orto_mania_in_Puglia_2.jpg

Non mancano iniziative in campagna, come gli ‘orti in affitto’ ad Altamura e a Monopoli, dove gli agricoltori mettono a disposizione dei consumatori pezzi di orto che curano assieme per poi procedere con la raccolta del piccolo tesoro del fai da te rurale. Se in passato erano soprattutto i motivi economici a spingere questa tendenza ora si somma la voglia di voler trascorrere più tempo all’aperto a contatto con la natura e il piacere di offrire alla propria famiglia e agli amici i prodotti freschi che sono il frutto del proprio lavoro. Una tendenza che – continua la Coldiretti Puglia – si accompagna anche da un diverso uso anche del verde privato con i giardini e i balconi delle abitazioni che sempre più spesso lasciano spazio ad orti per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli, fave e ceci da raccogliere all’occorrenza.coldiretti_Primavera_è_orto_mania_in_Puglia_3.jpg

Accanto a chi esprime la propria passione in orti e giardini ci sono anche molti che non si accontentano e hanno a disposizione almeno un ettaro di terreno a uso familiare. Si tratta – spiega la Coldiretti Puglia – in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprietà per esercitarsi nel ruolo di coltivatori e allevatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato. Ma ci sono anche tanti che – precisa la Coldiretti – hanno acquistato terreni o piccole aziende agricole anche in aree svantaggiate per ristrutturarle e avviare piccole attività produttive, dall’olio al vino, dall’allevamento delle galline a quello dei cavalli.

 Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – continua la Coldiretti – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione.

Dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi sono molte – sottolinea la Coldiretti Puglia – le opportunità per i coltivatori fai da te. L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare – continua la Coldiretti – intorno ai 300 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e gcoldiretti_Primavera_è_orto_mania_in_Puglia_4.jpgarantire la disponibilità di acqua sono – conclude la Coldiretti – alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati.

ECCO IL DECALOGO PER L’ORTO PERFETTO:

  1. Spazio giusto: è necessario individuarlo. L’orto in piena terra è la soluzione migliore. Per chi non ha il giardino, il balcone o il terrazzo sono una buona alternativa. L’importante è che siano soleggiati e ventilati. Attenzione al recupero dei terreni abbandonati lungo le linee ferroviarie, i canali, etc., verificare eventuali diritti altrui e che non si tratti di terreni inquinati o precedentemente oggetto di discarica abusiva.
  2. Stagionalità: occorre conoscerla. A ogni periodo dell’anno il suo prodotto. Per sapere quando e cosa coltivare è utile dotarsi di un calendario delle semine.
  3. Giusto tempo: gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Se si ha poco tempo il consiglio della Coldiretti è di comprare le piantine già sviluppate e trapiantarle.
  4. Buona terra: è garanzia di risultati. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio scegliere compost vegetale biologico o terriccio universale.
  5. Semi e piantine: ci sono selezioni da fare e regole da rispettare a seconda che si lavorino ortaggi a ciclo lungo (fagioli, piselli, fave) o a ciclo corto (ravanelli, rucola o carota).
  6. Trapianto: si realizza quando le dimensioni della piantina superano quelle del recipiente. E’ possibile cambiare più volte il vaso aumentandone man mano la grandezza.
  7. Acqua: per un’adeguata crescita alle colture il terreno deve essere sempre umido, ma mai bagnato, secondo la Coldiretti. Le innaffiature vanno regolate a seconda della temperatura e dello sviluppo delle piante. Attenzione alla qualità dell’acqua (contenuto in calcare, etc.) ed al contenuto in cloro.
  8. Temperatura: è importante fare attenzione all’andamento del tempo. A marzo e ad aprile il rischio di gelate notturne è ancora alto: è bene quindi proteggere le piantine con dei teli isolanti (ad esempio di tessuto non tessuto);
  9. Parassiti: formiche, mosca degli orti, ragnetti rossi e bruchi sono i principali insetti che possono arrivare a creare seri problemi alla produzione. Per limitare questi attacchi, utilizzare reti anti-insetto e metodi fisici (raccolta e distruzione larve ed adulti), meglio un prodotto più bruttino, ma sano, è bene scegliere ortaggi che si adattano meglio al clima e al territorio dove si vive. E’ preferibile non improvvisarsi utilizzatori di pesticidi.
  10. Costi: realizzare un orto in giardino, secondo Coldiretti, ha una spesa contenuta. Tra terra, piantine o semi, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare intorno ai 300 euro per uno spazio di 20 metri quadrati “chiavi in mano”.
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Il cimitero di Mesagne è pronto per accogliere tutti coloro che domani, domenica delle Palme, si rechreranno al camposanto per una visita e una preghiera ai defunti. L'assessore Antonello Mingenti ha fatto pinatumare delle palme e una statua della Vergine, donata da una devota, è stata collocata davanti alla sala mortuaria. "Un grazie a coloro che hanno donato le statue e un ringraziamento alla ditta che ha in gestione il cimitero per aver preparato il tutto", ha detto Mingenti.

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Dalle 20 e 30, per un’ora, in tutto il mondo milioni di persone si mobiliteranno per il Pianeta e verranno spenti i monumenti iconici delle principali città. Ognuno può compiere piccole ma grandi azioni per contribuire a garantire un futuro più giusto e sostenibile per tutti. Con questo auspicio, il WWF lancia anche quest’anno l’iniziativa di Earth Hour, l’Ora della Terra: l’evento globale del WWF che dal 2007 unisce le persone in tutto il mondo invitandole a spegnere le luci per un’ora per mostrare, attraverso questo gesto simbolico, quanto forte possa essere l’impatto di un’azione condivisa per salvare il Pianeta. Il clima e il Pianeta come li abbiamo conosciuti stanno cambiando rapidamente e i rischi per natura e persone aumentano in modo esponenziale.

Mancano appena 6 anni per raggiungere l’obiettivo che la stessa COP28 si è posta, cioè diminuire le emissioni di gas serra del 43% rispetto ai livelli del 1990. Questo e i prossimi anni saranno, quindi, cruciali per garantire che il decennio si concluda positivamente per il clima, per la natura e per le persone, evitando rischi enormi per il nostro Pianeta e la vita di tutti. Siamo tutti chiamati a dare un contributo, piccolo ma prezioso, per evitare a noi e alla future generazioni situazioni di rischio incalcolabili.

Il WWF in Italia ha attivato tutta la sua rete di volontari che,oltre a organizzare iniziative, si sono attivati per invitare i Comuni ad aderire a Earth Hour attraverso lo spegnimento delle luci di luoghi significativi delle città.

Nella nostra provincia, si spegneranno le luci di alcuni monumenti a Brindisi e Ceglie Messapica.

Nella città capoluogo, inoltre, una manifestazione farà da cornice a questo evento globale. Alle 19:00, si svolgerà la pedalata per il clima, nel centro di Brindisi, con la collaborazione di Fiab (raduno con le bici alle 19:00) e, dalle 20:30 alle 21:30, durante l’Ora, a piazza Vittoria gli attivisti del WWF Brindisi saranno presenti con un banchetto informativo, laboratori per piccoli e grandi, balli di pizzica e l'intervento del cantante brindisino “Maggiore”.

Invitiamo invece chi decide di rimanere a casa, di dedicare un’Ora alla Terra, lasciando le luci spente in questo simbolico gesto di risparmio energetico.

Info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Si è costituita la Cooperativa Scolastica dell’ Istituto di Istruzione Superiore Epifanio Ferdinando. Anche per questo anno scolastico, nel solco di quanto realizzato in quelli precedenti, viene riproposto il progetto di una cooperativa scolastica. Il progetto, che si inserisce nel quadro delle attività di PCTO, oltre che proporre una simulazione di impresa e l’approfondimento di argomenti disciplinari, muove dall’esigenza degli alunni di diffondere gli ideali, le pratiche e i valori del mondo cooperativo e del non profit a scuola, attraverso la costituzione e gestione di una cooperativa scolastica come una vera e propria impresa cooperativa. L’obiettivo è quello di preparare le nuove generazioni a vivere e lavorare insieme, sviluppare il senso di solidarietà, educare alla partecipazione democratica e all’accettazione del diverso, incoraggiare l’assunzione di responsabilità personali e collegiali, nonché a gestire e controllare i vari progetti.

Il fenomeno cooperativo in Mesagne, e nel territorio circostante, ha sempre avuto un ruolo importante nel contesto economico e sociale. Le profonde radici della cooperazione nella storia del territorio, e nella realtà quotidiana deglistudenti, hanno rappresentato un fattore importante per lasceltadellaformuladell’AssociazioneCooperativaScolastica(ACS).

Il progetto ha preso lo spunto dall’esigenza concreta di sviluppare le competenze cooperative, imprenditoriali e di cittadinanza. L’aspetto più importante della metodologia educativa che sta alla base di una ACS è l’integrazione di conoscenze (sapere) e abilità (saper fare) per favorire l’acquisizione/consolidamento delle conseguenti competenze dei ragazzi.

Possiamo, quindi, affermare che l’Associazione Cooperativa Scolastica (ACS) si può configurare come una forma di sviluppo alla integrazione scolastica. Oltre che gli aspetti giuridici e contabili della costituzione e gestione di una ACS (diritto-economia aziendale), verranno, infatti, potenziati e motivati apprendimenti importanti attraverso la scrittura dei verbali, la gestione dell’assemblea della cooperativa (italiano), la tenuta dei libri contabili (matematica), la progettazione e realizzazione  di oggetti con stampanti 3D e macchine per il taglio laser (informatica), l’assunzione delle cariche sociali, la partecipazione al dibattito assembleare ed alla formazione del consenso democraticamente espresso col voto (educazione civica).

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Siamo alle solite. Cittadini incivili hanno gettato alcuni sacchi di spazzatura in via Rosamarina e lì sono rimasti per diversi giorni alla mercé degli animali che li hanno sbrandellati e sparsi in zona. Gli operatori ecologici, infatti, non raccolgono i rifiuti che non sono depositati davanti ai numeri civici poiché le raccolte extra sul territorio fanno parte di convenzione a parte sulla gestione di raccolta e pagate come extra contratto. Interprete dell’imbarazzo dei residenti si sono fatti Fratelli d’italia che hanno espresso una pubblica denuncia. Dopo alcune ore i rifiuti sono stati rimossi. “Nei giorni scorsi – ha spiegato Gianfranco Alibrando, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia - abbiamo ricevuto da alcuni cittadini indignati delle foto di via Rosamarina che ritraggono dei cumuli di spazzatura abbondonati da diverso tempo. Inutile dire al sindaco che tutte le periferie della città si trovano nelle medesime condizioni. Egli non esce dal centro storico, se non per apparire davanti ai cantieri in giro per la citta, cantieri di competenza dell'acquedotto pugliese”. A questo punto il coordinatore si è chiesto: “possibile che nessuno veda quei cumuli di rifiuti. Sappiamo bene che gli operatori non sono autorizzati a raccogliere e bonificare simili situazioni, se non dopo essere stati autorizzati, ma nonostante le segnalazioni dei cittadini nessuno è intervenuto. Il decoro urbano dovrebbe essere posto come primo obiettivo per una città che vuole diventare veramente meta turistica”. Dopo alcune ore dalla diramazione della protesta il cumulo di rifiuti è stato rimosso. Resta tuttavia la consapevolezza che in tale zona gli operatori ecologici passano velocemente per il ritiro dei rifiuti e spesso ne saltano alcuni lasciando la spazzatura negli appositi contenitori.

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Una sacra rappresentazione che racconta la storia di fede, cultura e tradizioni coltivata negli anni dal Comitato Cittadino “Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo” di Torre Santa Susanna. L’iniziativa si svolgerà a Mesagne domenica 24 marzo con il seguente itinerario: alle ore 18,30 partenza da piazza Orsini del Balzo, via Castello, via dei Dormio, piazza Sant’Anna dei Greci, piazzetta dei Ferdinando, vico dei Moneo, via Federico II Svevo, Porta Nuova, via Martiri della Libertà, via Antonio Profilo fu Tommaso, via Geofilo, piazza Matteotti, via L.A Resta, largo Ubaldo Lay, via Albricci, piazza IV Novembre.

Dal 1982 regista e responsabile artistico dell’evento è Franco Tomai. “Quella della Sacra Rappresentazione di Torre Santa Susanna ha tradizioni secolari e, direi, singolari”, spiega Giovanni Ursini, segretario del Comitato e referente per l’“Europassione per l’Italia”. Da secoli i torresi portano in scena la Passione di Gesù, una realizzazione che nel tempo ha visto i volti di tanti uomini e donne spendersi per la buona riuscita del Dramma Sacro. “Il Comitato della Passione, Morte e Resurrezione di Torre Santa Susanna è parte integrante dell’associazione “Europassione per l’Italia”– dichiara il presidente Fabrizio D’Aprile – e ad oggi vanta un gruppo corposo di 100-120 unità, tra attori, tecnici e manovalanza. Nei mesi che precedono la rappresentazione teatrale, sono loro a curarne l’organizzazione sin nei minimi dettagli. Il successo dell’iniziativa è legato al grande impegno di molti, soprattutto dei cittadini ma anche dei commercianti torresi, e alla fiducia che ogni anno i vari comuni accordano ospitando l’evento. Con spirito riconoscente e grato, vi invitiamo ad assistere ai due grandi eventi annuali”. L’evento, che sabato 23 marzo si svolgerà a Torre Santa Susanna, è patrocinato a Mesagne dall’Amministrazione Comunale.

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Per il terzo anno consecutivo sarà avviato, il prossimo 26 marzo, il Progetto "A scuola con il Pedibus". L’IC Commenda, infatti, in esecuzione del Protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Brindisi, con la Asl territoriale e l’Associazione ANPS,  forte del successo che questo progetto ha riscosso presso i bambini e presso le loro famiglie, anche per quest’anno coinvolgerà le classi seconde, terze, quarte e quinte dei plessi " C. Collodi" e "San Giovanni Bosco" della scuola primaria dell’Istituto.

“L’entusiasmo dei bambini - afferma la docente Roberta Petrone, referente del progetto - ci ha convinto a continuare questa bella avventura, perché offre alle famiglie una valida alternativa all’auto e allo stress del parcheggio la mattina davanti alla scuola.

Pensiamo che la "cattiva abitudine" di accompagnare i figli a scuola in auto anche per brevi tratti di strada debba essere ridiscussa insieme ai bambini e ai ragazzi, ai genitori, alla scuola.”

Il progetto prevede la formazione di gruppi di cammino, in cui gli alunni, accompagnati da adulti responsabili, si sposteranno a piedi verso la scuola.

“Il progetto mira a promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile all'interno della nostra comunità scolastica. -  afferma la Dirigente Scolastica, Patrizia Carra - Con il sostegno e l'impegno di tutti, intendiamo incoraggiare i nostri alunni a camminare insieme sia per migliorare la loro salute e il loro benessere fisico, sia per contribuire alla riduzione dell'inquinamento ambientale.”

“Il cammino verso la scuola, inoltre, - continua la Dirigente - è anche un'occasione per promuovere la socializzazione, la cooperazione e il senso di appartenenza al gruppo.

Un gruppo di bambini che camminano per le vie della città imparano qualcosa di utile sulla sicurezza stradale, cominciano assaporare un po’ di indipendenza e autonomia e, chiacchierando e ridendo, si guardano attorno scoprendo le bellezze della propria città e i suoi luoghi storici.”

Il progetto partirà il prossimo martedì alle 7.45 nella Piazzetta Virgilio, quando i bambini saranno accolti dalle autorità del territorio e cominceranno la loro camminata.

Tutti pronti dunque, con gilet catarifrangente e sorriso sul viso, con la pioggia o con il sole, verso la scuola e verso il futuro.

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UE: COLDIRETTI, FONDAMENTALE OK AIUTI DI STATO PER MORATORIA DEBITI

Con il pacchetto semplificazioni chiesto da Coldiretti Consiglio “libera” 4 mln ettari terra. Meno burocrazia per 500mila piccoli agricoltori italiani

E’ accolta con grande soddisfazione da Coldiretti la proroga del quadro temporaneo Ucraina sugli aiuti di stato per sostenere gli agricoltori. Un impegno che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha portato avanti con determinazione nella direzione proposta da Coldiretti, “che già a febbraio aveva indicato come necessaria questo tipo di flessibilità sugli aiuti di stato per arrivare a una moratoria dei debiti delle imprese agricole”, sottolinea Ettore Prandini presidente della principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa,

Con l’accordo sulla revisione della Pac, il Consiglio Europeo “libera” 4 milioni di ettari che potranno essere coltivati nella Ue per ridurre la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli in una fase di gravi tensioni internazionali che stanno avendo effetti dirompenti sui mercati agricoli, secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della conclusione del vertice a Bruxelles.

“L’accordo di oggi sulle semplificazioni è un buon primo passo, da rafforzare con una semplificazione ancora più profonda di tutte le regole della Pac. Un agricoltore non può trascorrere un terzo del suo tempo per riempire moduli e carte burocratiche.

Con questi interventi – spiega Prandini - si vanno a eliminare alcuni vincoli che pesano sulle aziende agricole e altre misure sulla condizionalità, oltre a dare più flessibilità per gli Stati. Fondamentale l’introduzione di una maggiore flessibilità sugli aiuti di stato finalizzati al superamento del de minimis, per poter attuare la moratoria dei debiti necessaria rispetto alle difficoltà che le imprese agricole stanno vivendo. Inoltre – prosegue - vogliamo l’estensione della clausola di salvaguardia anche per grano ucraino, e l’inserimento dei dazi per il grano russo. In caso allargamento dell’Unione Europea ad altri paesi, non devono essere gli agricoltori a pagare costi, è fondamentale che venga mantenuto lo stesso livello di risorse aggiuntive rispetto a quelle attuali della Pac”.

La revisione attuata salva anche dalla burocrazia mezzo milione di piccoli agricoltori italiani e risponde alle richieste della Coldiretti di alleggerire il peso delle “carte” che soffoca tutte le imprese agricole al di là delle loro dimensioni. Risponde alle richieste di Coldiretti anche la proposta della Commissione di eliminare dalla norma Bcaa 8 l’obbligo di destinare una quota minima di seminativi alle superfici non produttive (terreni a riposo per 200mila ettari in Italia) o alle caratteristiche (siepi, alberi). Positiva anche una maggiore flessibilità sulla Bcaa 6, la norma per coprire il suolo in periodi sensibili che ha causato notevoli rigidità amministrative e incertezza per gli agricoltori, che spesso fanno riferimento a un calendario agricolo che non riconosce la variabilità del tempo.

Rispetto alla rotazione delle colture e alle deroghe per aratura della norma Bcaa 7, la Commissione consente di sostituire la rotazione delle colture, con la diversificazione delle stesse, in modo da consentire agli agricoltori colpiti da siccità, spiega la Coldiretti, o precipitazioni eccessive regolari, di conformarsi a tale condizione in modo più compatibile con le realtà agricole. Anche sulla Bcaa9 si possono prevedere deroghe per consentire l’aratura per ripristinare i prati permanenti nei siti Natura 2000, nel caso in cui siano danneggiati da predatori o specie invasive.

Le modifiche alla Pac, dopo aver già incassato le prime forme di semplificazione e il ritiro della direttiva agrofarmaci, sono il risultato delle mobilitazioni della Coldiretti che con u un lavoro costante iniziano oltre 1 anno fa, e le ultime mobilitazioni chee hanno anche portato migliaia di agricoltori a manifestare pacificamente nella capitale belga contro norme spesso svincolate dalla realtà che ne hanno reso di fatto impossibile l’applicazione nelle campagne, già colpite dall’aumento costante dei costi di produzione e un corrispondente calo dei prezzi agricoli.

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IL PALAPENTASSUGLIA DI BRINDISI SI COLORA CON LA RITMICA DEL CSI

Due giornate intense di esibizioni e tante emozioni

Due giorni di  spettacoli. Al ritmo della musica, al gusto della ritmica. Quella ginnastica che, il 23 e 24 marzo 2024, regalerà al PalaPentassuglia di Brindisi,  un’infinità di sorrisi, esercizi, coreografie, pathos insieme a tante medaglie. Tutto pronto per la prima prova della fase regionale del  18° Campionato Nazionale CSI di Ginnastica Ritmica, cui parteciperanno ben 365 farfalle. L’evento è organizzato dal Comitato Regionale del Centro Sportivo Italiano con la collaborazione tecnica del Comitato Provinciale di Brindisi ed è organizzata con il Patrocinio della Città di Brindisi.

Palla, nastro, fune, cerchio, clavette e corpo libero accompagneranno i 470 esercizi complessivi in programma nelle due giornate di finale, dove sono iscritte 11 società.

Si parte alle ore 15 di sabato 23 marzo, con la cerimonia di apertura e i saluti introduttivi delle autorità presenti. L’inizio delle gare della prima giornata è fissato per le 15,30. La seconda giornata avrà inizio domenica 24 marzo alle 08,30 sino a conclusione. 

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GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, E’ ALLARME SICCITÀ IN PUGLIA CON CAMPI A SECCO E -107MLN MC IN INVASI; A RISCHIO 1/3 MADE IN ITALY A TAVOLA

Stanno già spigando i campi di grano con un anticipo di 1 mese

E’ allarme siccità in Puglia con una perdita di 107 milioni di metri cubi d’acqua negli invasi rispetto allo scorso anno e i campi a secco per la mancanza di pioggia da mesi, dove il grano sta già ‘spigando’ in anticipo di un mese e le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio dell’ANBI, in occasione della giornata mondiale dell’acqua istituita dalla Nazioni Unite e festeggiata il 22 marzo, dopo un inverno in cui si è alternato un primo lungo periodo caldo e siccitoso ad un paio di settimane di freddo intenso, neve e improvvise ma sporadiche piogge torrenziali.

Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto le spese  le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma a rischio siccità sono le piante di grano e legumi soprattutto nelle ‘terre bianche’ ricche di argilla e creta, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà, continua Coldiretti nel sottolineare che per questo ha elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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