il giovane capitano Francesco Murra, col sorriso delle grandi occasioni e intorno a lui un gruppo di amici a fare da sfondo nell'album dei ricordi indelebili della gioventù, che concludono l'annata nel migliore dei modi, con un trionfo regionale nelle mura amica, davanti a un numeroso pubblico, ordinato e caloroso, per una società, la Mens Sana che punta maniacalmente alla valorizzazione dei talenti in erba. La gara è terminata 103 -71, 32 punti di distacco mitigati dal turn over finale col quale il coach Mauro Potenza ha dato gloria alla festa finale anche a chi ha giocato poco o niente e concesso una meritata standing ovation alla stellina in campo, il brindisino Matteo Spagnolo, mattatore della gara con 34 punti personali e una serie di delizie tecniche che hanno impreziosito la sua prestazione. Una squadra costruita per lui e con due lottatori come Valerio Pesce e Alessio Brusa pronti ad assicurare grinta a tutto campo. La Mens Sana ha vinto con merito perché esprime in campo e fuori il concetto di squadra, in cui i singoli si esaltano a favore del collettivo. Se Spagnolo è bravo a portarsi dietro almeno due difensori, c'è sempre un compagno libero che attende il suo assist perché il ragazzo non è egoista e fine a se stesso. Dalla panchina sono pronti ricambi validi come Giorgia Amatori. La Nuova Pallacanestro Monteroni è stata una avversaria impegnativa solo nel primo quarto, fastidiosa ma mai pericolosa da mettere in discussione il risultato finale coi biancoverdi sempre avanti nel punteggio, il cui distacco aumentava pesantemente azione dopo azione al punto che all'intervallo lungo il distacco era già di 18 punti. L'accelerazione nel terzo quarto ha di fatto chiuso la gara e l'ultimo quarto è stato un lungo conto alla rovescia in attesa della sirena per la festa finale.