Redazione
La presidentessa della Consulta comunale per la Cultura si è dimessa. Con una nota epistolare inviata al sindaco Matarrelli, in data odierna, ha spiegato i motivi della sua decisione esclusivamente dovuta all'aumento degli impegni professionali che non gli permettono di onorare tale incarico istituzionale. Infine, Rita Fasano ha assicurato, compatibilmente con i suoi impegni, di partecipare a livello personale alle varie iniziative culturali proposte dal Comune. La Fasano era stata eletta alla carica di presidentessa della Consulta per la Cultura nel febbraio 2020 a inizio pandemia. Adesso, in sua assenza, le funzioni di presidente saranno svolte da Yvonne Falcone che ha rivestito per due anni il ruolo di vice presidentessa della Consulta. Le dimissioni di Rita Fasano sono avvenute in un momento in cui il Comune sta per avviare una serie di iniziative culturali di carattere nazionale.
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Incontro pubblico per l’implementazione dell’Infopoint
Il Comune di Brindisi invita gli operatori del settore turistico (organizzatori di escursioni, visite guidate, esperienze, attività, cittadini, associazioni territoriali) ad un incontro con l’assessore al Turismo Emma Taveri e i rappresentanti dell’ufficio Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali, che si terrà in data 21 aprile alle ore 17.30 presso la sala Università di Palazzo Nervegna.
L’amministrazione comunale intende candidare all’avviso pubblico della Regione Puglia, relativo all’implementazione dell’Infopoint, una proposta di visite, escursioni ed esperienze per la fruizione turistica di Brindisi, dalla città al mare, che contribuiscano a renderla competitiva ed attrattiva, valorizzandone i punti di forza in linea con la strategia di marketing.
La valenza turistica delle attività candidate sarà fondamentale in quanto la finalità dell’avviso è incentivare i Comuni ad inviare proposte per qualificare l’offerta turistica da promuovere attraverso il brand Puglia, per incentivare i flussi turistici e la destagionalizzazione.
Tale incontro è in continuità con il percorso partecipato avviato e portato avanti dall’assessorato al Turismo, che in diversi appuntamenti ha visto la numerosa partecipazione degli operatori dell’offerta locale, e anche questa progettualità sarà sviluppata in modalità condivisa con il territorio, come specificamente richiesto nel bando.
Nel caso di esito positivo, le attività si svolgeranno nel periodo compreso tra l’1 giugno e il 30 settembre 2022.
Il Ferdinando di Mesagne e il progetto “Lo Sport e i giovani”
Giovedì 21 aprile dalle ore 11 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico in via Eschilo a Mesagne si svolgerà l’iniziativa del progetto “Lo Sport e i giovani”, elaborato dalla Federazione Italiana Pallavolo FIPAV – Comitato Regionale Puglia con il sostegno della Regione Puglia - Assessorato alla Formazione e lavoro, politiche per il lavoro, diritto allo studio, scuola università, formazione professionale, quale percorso per far crescere l’interesse dei ragazzi verso uno sport sano, per raccontare i suoi valori etici e sociali di cui è portatore, e anche quale strumento privilegiato di prevenzione primaria e quindi mezzo per la diffusione dei corretti stili di vita e per la lotta alle dipendenze, di qualsivoglia natura esse siano.
Asl Br1. Aggiornamento Covid in provincia
Emergenza Covid-19 e attività di sorveglianza nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 17 aprile.
GRANDE APPREZZAMENTO PER I VINI BRINDISINI
Hanno riscosso un ottimo apprezzamento degli operatori del comparto i vini della provincia di Brindisi che sono stati presentati al Vinitaly di Verona, la kermesse vinicola che ha chiuso i battenti da pochi giorni. Tanti i contatti avuti che adesso si dovrebbero trasformare in contratti. Due le principali novità che interessano le nostre aziende. La prima è positiva e si riferisce ad un aumento dell’export dell’8%, con la Puglia che si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione di vino, con quasi 9 milioni di ettolitri nell’ultima annata, sempre più graditi sui mercati nazionali ed esteri. La seconda novità è la congiuntura negativa che impera sulle aziende a causa dell’aumento dei costi di produzione, sia per i postumi legati alla pandemia sia al conflitto Ucraina-Russia, arrivati ad aumentare fino al 35%. Nel 2022, infatti, una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli in altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20%, per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo un’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25%.
Poi vi sono gli aumenti vorticosi come, ad esempio, i costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. Purtroppo la guerra nell’Europa dell’Est, con i relativi embarghi, sta mettendo a rischio quasi 150 milioni di euro di export di vino Made in Italy esportato in Russia. Nel 2022 aveva raggiunto il record storico con una crescita del 18% rispetto al 2020, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. L’Italia, infatti, è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna. Nonostante ciò le aziende del territorio per difendersi hanno puntato sulla qualità che è al top. Svetta tra tutti Cantine Due Palme di Cellino San Marco che al Vinitaly ha allestito uno stand di 160 metri quadrati con uno staff qualificato tra enologi, direttori vendite e sommeliers. “Per noi, ma in generale per tutta la Puglia, il Vinitaly è stato sicuramente una rassegna di settore positiva poiché abbiamo avuto contatti con nuovi operatori, sia nazionali sia internazionali, che sono rimasti particolarmente soddisfatti dei nostri prodotti”, ha spiegato Angelo Maci, presidente onorario di Cantine Due Palme, particolarmente soddisfatto dei nuovi canali di vendita che andranno ad esplorare dopo le festività Pasquali. Per C2P sono stati premiati il Primitivo San Gaetano 2018, il 1943, il Selvarossa e il Negramaro Selvamara 2020.
Soddisfazione si registra anche in casa delle “Tenute lu Spada” di Brindisi presenti al Vinitaly nella nuova sezione Micro Mega Wines, ideata da Ian D’Agata dedicata ad alcune piccole cantine italiane - in tutto 27 - caratterizzate da vini nati da varietà d’uva e terroirs unici. “Siamo stati selezionati per i nostri vini, tutti biologici, strettamente espressione di vitigni autoctoni del nostro territorio”, ha spiegato Carmine Dipietrangelo, patron dell’azienda brindisina. I loro vini, apprezzati da operatori e buyer, sono stati il Negroamaro e il Susumaniello, vinificati come rossi doc Brindisi e come rosati, a cui si aggiungono i due bianchi, il Vermentino e il Minutolo. Inoltre, il Philoniamun, Susumaniello Brindisi Doc, è stato selezionato nella rassegna da Ian D’Agata come l’unico vino biologico di Puglia per una degustazione internazionale di operatori, esperti e giornalisti del settore. L’etichetta di Fuoco Rosa, il rosato da Negroamaro e Susumaniello di Tenute Lu Spada, si è aggiudicato il secondo posto in assoluto nella categoria rosati del 26° Vinitaly Design International Packaging Competition. Da Brindisi a Ostuni il passo è breve. Ed è qui che da circa dieci anni ha ripreso vigore la coltivazione di un antico vitigno: l’Ottavianello. Un vitigno da cui si sta producendo un vino tradizionale, ma con passo moderno. Ieri, in contrada Conca d’oro, l’imprenditore Enzo Iaia, proprietario dell’azienda Villa Agreste, ha impiantato un altro ettaro di questo antico vitigno autoctono.
“L’Ottavianello – ha spiegato Iaia – è un vino che ci sta dando molte soddisfazioni. Un vino che una volta era classificato “minore”, ma che alla luce della sua attuale qualità meriterebbe di essere maggiormente blasonato. Parliamo di un rosso particolare che va nel solco della raffinatezza, della gentilezza con profumi molto eleganti che ne fanno un vino, grazie ai bassi tannini, da abbinare anche a piatti a base di pesce”. Al Vinitaly era presenti anche le Cantine Paolo Leo di Sandonaci che hanno presentato il nuovo vino “MoraMora”, ottenuto da uve di malvasia nera in purezza, al rebranding di diversi prodotti del vasto assortimento, tra cui la nuova immagine di Grècìa, Battigia e Calaluna.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 2232 i casi positivi in Puglia di cui 216 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 19 aprile 2022
Dati complessivi
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Si terrà venerdì 22 aprile alle ore 18 la cerimonia per l'intitolazione a Gino Strada della Sala Università di Palazzo Granafei-Nervegna.
L’amministrazione comunale di Brindisi aveva accolto favorevolmente la proposta del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Cellie di rendere omaggio a Gino Strada intitolando la sala università, poichè quello spazio dal 2021 accoglie il nuovo corso magistrale in Cooperazione internazionale dell'Università del Salento, e Gino Strada incarna i valori di pace, cooperazione e fratellanza promossi dal percorso formativo per costruttori di pace.
Questo importante momento sarà impreziosito dalla presentazione dell'ultimo libro di Gino Strada, “Una persona alla volta” con la partecipazione di Simonetta Gola, curatrice del libro, responsabile nazionale della comunicazione di Emergency e moglie di Gino Strada.
Ad accompagnare Simonetta Gola ci saranno la giornalista Lucia Portolano e l'attore Gino Cesaria che leggerà alcuni estratti dal libro.
“Una persona alla volta” è il racconto in prima persona di un impegno durato tutta la vita, il cui obiettivo non è mai risuonato così urgente e la cui voce non è mai mancata così tanto come in questi giorni in cui un nuovo conflitto porta la distruzione alle porte dell’Europa.
L'organizzazione umanitaria Emergency, fondata nel 1994, continua l'impegno di Gino Strada, scomparso lo scorso 13 agosto, offrendo cure gratuite in tutto il mondo alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
PREZZI: CODACONS PRESENTA ESPOSTO A PROCURE E ANTITRUST CONTRO FENOMENO “SHRINKFLATION”
Anche in Puglia sul fenomeno “shrinkflation”, ossia la riduzione delle quantità dei prodotti confezionati venduti al pubblico mantenendo invariati i prezzi, dovranno indagare la magistratura e l’Antitrust.
Il Codacons ha presentato infatti un esposto all’Antitrust e alle Procure della Repubblica di BARI, LECCE, FOGGIA, TARANTO, BRINDISI, BARLETTA-ANDIA-TRANI, chiedendo di aprire indagini sul territorio regionale volte a verificare se la prassi avviata dai produttori e tesa a ridurre le quantità dei prodotti venduti ai consumatori senza ridurre il prezzo delle confezioni, possa costituire fattispecie penalmente rilevanti, dalla truffa alla pratica commerciale scorretta.
“In sostanza il cartellino del prezzo resta esattamente lo stesso (in alcuni casi aumenta seppur di poco) mentre la confezione del prodotto – sia esso un flacone di detersivo, una bottiglia di vino o una scatola di fazzoletti, un pacco di biscotti ecc. – è leggermente più piccola, o contiene qualche unità di prodotto in meno. Un trucchetto che consente enormi guadagni alle aziende produttrici ma di fatto svuota i carrelli e le tasche dei consumatori, realizzando una sorta di "inflazione occulta".
Tutto ciò avviene sotto lo sguardo inconsapevole del consumatore, il quale nel momento in cui acquista ad esempio una busta di patatine fritte difficilmente si chiede che dimensioni aveva la confezione di quello specifico prodotto uno o due anni fa. Il raggiro sarebbe così servito senza che nessuno se ne accorga.
I consumatori, infatti, tendono ad essere sempre sensibili al prezzo, ma potrebbero non notare piccoli cambiamenti nella confezione o non fare caso alle indicazioni, scritte in piccolo, sulle dimensioni o sul peso di un prodotto. Spesso, inoltre, ad una diminuzione del quantitativo di prodotto si associa un nuovo packaging e un restyling visivo così da rendere il tutto ancor più accattivante.
Un fenomeno, quello della shrinkflation, che è stato osservato anche durante il periodo di Pasqua: il peso di alcune colombe – denuncia il Codacons - è passato magicamente da 1 kg dello scorso anno ai 750 grammi del 2022, mantenendo intatti prezzo e confezioni.
Il Codacons ha dunque chiesto ad Antitrust e Procure della Puglia di avviare indagini sul territorio finalizzate ad accertare se il fenomeno “shrinkflation” possa costituire ipotesi penalmente rilevanti come truffa e manovre speculative a danno dei consumatori, e la possibile fattispecie di “pratica commerciale scorretta”.
L’associazione ha chiesto inoltre all’Autorità per la concorrenza e alle magistrature di audire il presidente dell’Istat, nonché Mise, Mef, Federalimentare e le principali multinazionali italiane al fine di acquisire elementi circa il fenomeno in questione.
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Lotto, doppietta in Puglia: vincite per oltre 27mila euro
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Abbiamo letto l’ultima versione del DPP e una Sua intervista del 17 aprile scorso nella quale esprime la necessità che le decisioni urbanistiche vedano una ampia partecipazione di cittadini. In particolare affermava: “L'urbanistica è una materia pratica, tecnica, ma allo stesso tempo politica. Non si può fare senza la gente. E ovviamente anche con i tecnici che, giustamente, stanno premendo per essere coinvolti. Ma io sento una necessità di partecipazione più ampia, mi auguro davvero che tutti i cittadini partecipino…parliamo di un lavoro pronto da almeno due anni...Ma non è che non fosse pronto prima. Semplicemente stava lì e sembrava che non interessasse a nessuno. E queste cose, lo dico per esperienza, non si possono fare se non interessano a nessuno”.
Si tratta di un documento ricco di dati e di analisi che esprime anche la filosofia con cui si propone di mettere in ordine il territorio, cosa importante quanto le realizzazioni in se stesse.
Del resto a cosa serve disegnare una città se non a far stare meglio chi vi abita?
Ma qui non vogliamo entrare nel merito della visione di fondo né delle scelte che si propongono. Vogliamo restare sul metodo partecipativo che condividiamo.
E il metodo è molto nelle dimensioni del documento, 345 pagine, con il rischio che verrà letto (e assimilato) da pochissimi. Noi comunque offriremo al dibattito pubblico le nostre osservazioni. Ma siamo qui a chiederle che una sintesi della visione e delle proposte sia fornita alla riflessione delle articolazioni sociali per un contributo il più ampio possibile. E’ vero che all’inizio della consigliatura si sono fatti incontri aperti sul tema, ma il rischio che si è accettato è che intervenissero solo quanti sono coinvolti nella politica urbanistica per professione o per interessi particolari oltre ai cittadini attivi sempre presenti nei vari consessi sulle diverse politiche. Atteso che molti interventi sono derivabili da azioni esterne (vedi CIS e PNRR oltre a varie forme di investimenti/finanziamenti come lei stesso ha ricordato), dopo corpose pagine di analisi e di storia, sarebbe utile capire quali sia la ricetta finale. In definitiva una sintesi più agile permetterebbe di far parlare della città che si vuole a soggetti non abituati a farlo.
Confidiamo che questa richiesta sia valutata ed accolta favorevolmente.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO BRINDISI