Redazione

Un censimento per organizzare al meglio l’ospitalità dei cittadini ucraini e coordinare l’accoglienza nei tempi e nelle modalità appropriate.

Il Comune di Fasano, tramite un questionario online, avvia una indagine rispetto al tipo di ospitalità che cittadini e associazioni del territorio vogliono e possono offrire, la tipologia di sistemazione, la durata dell’ospitalità. Il questionario potrà essere scaricato dal sito del Comune, nella sezione servizi al cittadino, cliccando a questo link che sarà attivo da domani 12 marzo 2022.

«In ottemperanza alle indicazioni forniteci dalla prefettura a Fasano ci siamo attivati per censire in maniera puntuale le disponibilità all'accoglienza dei cittadini ucraini che fuggono dalla guerra – spiega il sindaco Francesco Zaccaria –.  Tante disponibilità sono già arrivate da parte di cittadini e associazioni. Il questionario ci consentirà di ricavare informazioni importanti per coordinare l’accoglienza in stretta collaborazione con la prefettura. È infatti importante seguire il canale istituzionale affinché l’ospitalità si attui nel migliore dei modi, a garanzia di tutti».

La prefettura informa che non sono previsti al momento contributi o sussidi per l’ospitalità e, per quanto riguarda i minori non accompagnati, non sarà possibile, in questa fase, procedere con provvedimenti di affido e adozione.

«Sappiamo che diverse famiglie fasanesi stanno già ospitando cittadini ucraini nei loro nuclei, perché magari avevano già contatti diretti – dice il primo cittadino –. È importante che venga fatta una comunicazione in questura e al Comune anche per attivare il monitoraggio relativo alla vaccinazione anti-covid da parte della Asl. Ringrazio a nome di tutta l’amministrazione i cittadini che stanno aprendo le porte ai profughi, che hanno già manifestato disponibilità e che lo faranno offrendo calore, affetto e supporto a donne e bambini che scappano dalle bombe».

L’accoglienza si articolerà in più fasi: al momento di inserimento seguirà quello di inclusione con percorsi di integrazione, progetti di animazione, mediazione culturale e sostegno psicologico.

 «Una parte delicata e fondamentale sarà quella dell’inserimento dei minori nei percorsi sportivi e culturali del territorio e a scuola – dice l’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Caroli –. L’inserimento sarà favorito dalla professionalità dei mediatori culturali. Ringrazio i consiglieri comunali Oronzo Rubino e Donato Marino (consigliere delegato alla Pace tra i popoli, ndr) che stanno collaborando nel coordinamento dell’accoglienza. Fondamentale sarà creare una rete che coinvolga tutti: le istituzioni, con prefettura e comuni, le scuole, le associazioni del territorio, in modo da creare le condizioni migliori per aiutare i cittadini ucraini che arriveranno nel nostro territorio. Ospitare significa integrare e la migliore integrazione possibile è quella che realizza concretamente l’inclusione. Molta parte dei percorsi di inserimento passa attraverso il tempo scuola, per questo sarà molto importante agire in stretto raccordo con gli istituti e i mediatori culturali».

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Settimana mondiale del glaucoma: i dati in provincia di Brindisi. 

Anche la Asl di Brindisi partecipa alla Settimana mondiale del glaucoma, in corso dal 6 al 12 marzo. I medici in servizio negli ambulatori di Oculistica del Distretto sociosanitario 1 di via Dalmazia hanno effettuato visite mirate su un campione di pazienti segnalati dall'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti. Tutti i visitati hanno età superiore ai 50 anni. Il 20% è risultato affetto da tempo da glaucoma.
Si tratta di una malattia che colpisce il nervo ottico, quando questo è sottoposto ad un incremento della pressione oculare. La degenerazione è progressiva ma per lungo tempo non presenta sintomi rilevanti; per tale motivo, quando si manifesta in modo esplicito può essere già in fase avanzata. L'esito più grave cui può portare è la perdita della vista.
Secondo recenti stime (da fonte Sigla, Società Italiana Glaucoma) sono circa 800mila gli italiani colpiti da questa patologia. La maggiore prevalenza è al nord (48%), seguono isole (28%) e centro sud (24%). Il glaucoma colpisce nella maggioranza dei casi persone con più di 40 anni. L'età è uno dei fattori di rischio. Gli altri possono essere: predisposizione genetica, patologie concomitanti come diabete o ipertensione, assunzione di farmaci come i cortisonici.
In provincia di Brindisi a oggi si segnalano 2.810 casi accertati. Il numero è desunto dagli elenchi Asl di coloro che beneficiano di esenzioni sanitarie connesse ad un glaucoma certificato. Ma la platea è verosimilmente molto più estesa: fra le cause della diffusione del glaucoma infatti c'è anche il ricorso troppo tardivo ai controlli di prevenzione.
Secondo gli specialisti questa patologia è ancora molto sottovalutata ed esiste il pericolo che si diffonda ancor di più. Con una corretta prevenzione può essere diagnosticata in tempo e affrontata con una terapia adeguata. Il consiglio è di effettuare la visita oculistica ogni anno dopo i 60 anni, e ogni due tra i 40 e i 60.
 

Viaggio nel Museo Archeologico di Mesagne: presentato oggi al Castello il Virtual Tour.

Intanto la città attende il verdetto di mercoledì 16 marzo, quando il MiC proclamerà la Città italiana della Cultura per l’anno 2024.

Nell’Auditorium del Castello di Mesagne è stato presentato stamattina il Virtual Tour promosso dall’Amministrazione Comunale e patrocinato dalla regione Puglia che consentirà di accedere virtualmente al Museo del Territorio “Ugo Granafei” e al complesso archeologico di Vico Quercia.

Lo strumento è senz’altro un’opportunità di promozione del ricco patrimonio storico custodito nel Museo cittadino, ma rappresenta ​ anche un’esperienza emozionale che alimenta la curiosità del visitatore, invitandolo a raggiungere fisicamente la meta esplorata”, ha spiegato il sindaco della città di Mesagne, Antonio Matarrelli, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del progetto svoltasi stamattina presso l’auditorium del Castello di Mesagne.

Hanno partecipato all’iniziativa Marco Calò, consulente alle​Politiche Culturali e coordinatore per “Mesagne2024”, e Antonio Calabrese, consulente comunale alla Disabilità, Pari Opportunità e Cittadinanza Attiva. Entrambi hanno sottolineato il valore di un canale digitale di cui tutti possono avvalersi, attraverso i più comuni e diffusi mezzi di comunicazione, e che si inserisce tra gli strumenti utili a favorire la fruizione universale dei beni, secondo una prospettiva di accesso illimitato offerto a ciascuno e, in particolare, alle persone con disabilità.

Gli interventi in presenza del soprintendente Archeologia Puglia per le province di Brindisi e Lecce, Francesca Riccio, e di Luigi De Luca, dirigente Poli Biblio-Museali della Regione Puglia, hanno introdotto le finalità del progetto illustrato dalla dottoressa Alessia Galiano, direttore del Museo “Ugo Granafei” di Mesagne, che ha infine dato la parola ai referenti della ditta “Videonice”, realizzatrice di progetto. “Ho colto l’occasione per effettuare un piccolo tour non virtuale nella città di Mesagne, che sa intessere proficui rapporti con altri soggetti, istituzionali e non, portatori di interessi del territorio. Ed è questa un’attitudine importante per la gestione del patrimonio culturale, che include archeologia, paesaggio, architettura, tutti aspetti mirabilmente fusi nella storia di questa cittadina. Anche questo mi sembra un punto a vostro ​ favore”, ha dichiarato il soprintendente Riccio.

Julie Ant, visual artist ​ di origine mesagnese che risiede e lavora a Milano, ha curato l’ideazione dell’animazione in 3D contenuta nel virtual dedicato a uno degli elementi più caratteristici tra quelli esposti al pianoterra del Museo, vale a dire il cratere rinvenuto nel 1988, insieme ad altri 32 elementi, in pieno centro abitato a Mesagne. Il virtual tour completo è disponibile sul sito istituzionale dell'Ente. 

Mentre il fermento culturale nella città messapica cresce con iniziative sempre nuove, la città si prepara al verdetto finale con il quale il MiC il prossimo mercoledì 16 marzo alle 11 proclamerà la Capitale italiana della Cultura per l'anno 2024.

Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”. 

In occasione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, che si celebra il 12 marzo, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Brindisi vuole accendere un faro sulle difficili condizioni in cui lavorano tutti gli operatori sanitari. Gli innumerevoli episodi di intolleranza, spesso sfociati in atti di violenza fisica e verbale, registrati nelle strutture sanitarie brindisine a scapito di medici ed infermieri, denotano l’esistenza di problematiche spesso legate alle criticità organizzative e strutturali della Azienda Sanitaria stessa. Il fenomeno, soprattutto da inizio pandemia,  coinvolge proprio coloro i quali sono in prima linea nel prestare assistenza. “Siamo passati dall’essere considerati eroi a soggetti da aggredire- dice il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Brindisi, Arturo Oliva- una cosa inaccettabile. I pazienti hanno bisogno di assistenza e rassicurazioni ma è pur vero che gli operatori sanitari devono poter svolgere il proprio lavoro nelle giuste condizioni di serenità, riducendo quei fattori di rischio che inducono ad atti di violenza e facciano di medici ed infermieri dei bersagli mobili”. L’adozione di misure per ridurre o eliminare i rischi, il coordinamento con le forze dell’ordine o altri oggetti, che possano fornire un valido supporto per identificare le strategie per eliminare o attenuare la violenza nei servizi sanitari,  sono le strategie che, secondo l’Ordine, potrebbero arginare il fenomeno. “ Spesso si ha la sensazione di essere soli e lontani dalle istituzioni- sottolinea Oliva- E’ per questo che è necessario ripristinare il clima di fiducia e rispetto. Migliorare i luoghi di lavoro, incrementare la presenza del personale ed investire in comunicazione vuol dire prevenire gli episodi di violenza e tutelare il diritto alla salute”.  
 

Lo sport regala emozioni che a volte è difficile raccontare: ci sono vittorie che valgono due punti, ci sono vittorie che valgono un'intera stagione. Quella ottenuta ieri dalla New Virtus al cospetto del Vieste va raccontata ben oltre il lato sportivo, perché riassume tutto ciò che di bello e di brutto questo campionato ha offerto finora ai colori gialloblu.

Alla vigilia della sfida, attraverso controlli di routine, viene accertata la positività di un nutrito gruppo di atleti messapici, che si somma a quella della coppia Bray-Galgano già appurata la scorsa settimana. Coach Distante avrebbe a disposizione 5 giocatori senior e due under. Viene chiesto il rinvio, che non è accordato. Dunque, si gioca.
Il quintetto di partenza prevede Fiusco, Gallo, Galantino, Dekic e Risolo, con Bellanova e D'Amato nella vuota panchina di giornata. L'inizio non è dei migliori: gli ospiti sfuggono fino al 2-10, ma a metà parziale vengono ripresi da Galantino, Risolo e Gallo. Il quarto si chiude, tuttavia, sul 15-22, complice una difesa messapica non sempre attenta.
Il secondo parziale vede gli ospiti scappare via nuovamente fino al +10, ma un super Fiusco inizia a macinare punti riportando la gara in equilibrio. La tripla di Bellanova chiude il tempo sul 36-37, lasciando l'impressione di una gara tutt'altro che scontata, come sarebbe stato lecito attendersi alla vigilia, considerando le numerose assenze in casa New Virtus.
Al rientro dall'intervallo, infatti, il copione di giornata non cambia: si lotta punto a punto, con ripetuti sorpassi e contro sorpassi fino al 56-57. Quello che stupisce è la tenuta atletica dei ragazzi del presidente Guarini, che tengono botta dimostrando un cuore enorme ed uno stato psico-fisico invidiabile.
L'ultimo quarto vede gli ospiti partire bene e toccare il + 6 sul 58-64. Sembra l’inizio di una lenta discesa, anche perché i gialloblu appaiono provati dalla mancanza di riposo. Capitan Risolo suona nuovamente la carica, lottando al rimbalzo e spingendo la New Virtus ad un break imponente che la porta sul +7 a poco più di un minuto dal termine. Una doppia tripla per Vieste ricuce nuovamente lo svantaggio, ma l’antisportivo guadagnato da un Galantino instancabile spezza definitivamente il sogno di rimonta dei dauni, liberando la festa gialloblu alla sirena sull’83-78.
Una vittoria epica. A volte nello sport si cade nella facile retorica, ma il commento alla vittoria di ieri non può esimersi da una certa dose di esagerazione. Vincere una gara potendo schierare solo 5 giocatori senior è il giusto premio non solo per la tenacia e per l’attaccamento alla maglia di questi ragazzi eccezionali, ma anche per tutto l’ambiente e per la dirigenza che ha continuato a credere nel progetto in barba alla sfortuna, agli errori arbitrali ed alla diffidenza che aleggiava ad inizio stagione da parte di alcuni addetti ai lavori.
Fiusco e Galantino superano il muro dei 20 punti e stupiscono per tenuta e costanza nella gara, Gallo e Risolo si spalleggiano sotto la plancia senza sosta (letteralmente) chiudendo in doppia cifra, Bellanova e Dekic completano il sestetto guadagnandosi la menzione di merito per l’impegno ed il contributo importante alla causa. Applausi anche per coach Distante, al “due su due” in un momento fondamentale per il prosieguo della stagione. Una partita che resterà negli occhi degli appassionati per molto tempo, come l’esempio massimo di quanto lo sport sia bello ed imprevedibile. Chapeau ai nostri ragazzi, che ieri hanno davvero incarnato quello che da sempre è lo spirito Virtus.
 
Mesagne: Bellanova 8, Risolo 11, Galantino 21, Dekic 4, Fiusco 28, Gallo 11, D’amato n.e.
 
Vieste: Zustovich 10, Dusets 30, Tidey 3, Hoxha, Calcara 15, Orefice 13, De Leo 7, Diaz, Basta n.e.

RYANAIR NON RIMBORSA? IL GIUDICE DI PACE EMETTE DECRETO INGIUNTIVO. ASSOCIAZIONE NAZIONALE “DALLA PARTE DEL CONSUMATORE”: «E’ ORA CHE SI REGISTRI UN “CAMBIO DI ROTTA” NELLA POLITICA DEI RIMBORSI».

Il Giudice di Pace di Brindisi (avv. Francesca Vilei), nei giorni scorsi, ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti di Ryanair a seguito di un ricorso promosso da alcuni viaggiatori.

Era accaduto che, nell’autunno scorso, erano stati acquistati da una famiglia, composta da madre, padre e figlia minore, dei biglietti aerei direttamente dal sito Ryanair.

Il giorno della partenza, quando i tre erano in aeroporto pronti all’imbarco, gli stessi venivano raggiunti da una telefonata da parte dell’asilo della minore, con la quale venivano avvertiti che l’intera classe era posta in quarantena per un caso di positività Covid 19.

Ovviamente, i tre viaggiatori non prendevano il volo e si sottoponevano alla prescritta quarantena.

Vani risultavano i tentativi bonari volti ad ottenere la restituzione delle somme corrisposte al momento dell’acquisto dei biglietti.

Di conseguenza, non restava altra strada che quella giudiziaria per cercare di ottenere la restituzione del danaro.

“Abbiamo ottenuto un provvedimento importante – afferma l’avv. Alessandro Lazzari che ha difeso i consumatori -  che, qualora la Compagnia aerea non dovesse fare opposizione entro quaranta giorni dalla notifica, diverrà esecutivo e permetterà ai viaggiatori di ottenere, in tempi decisamente più brevi rispetto ad un giudizio ordinario, la restituzione delle somme corrisposte per un volo del quale, loro malgrado, non hanno potuto usufruire.

Il codice del turismo prevede, infatti, che i consumatori che non si siano potuti imbarcare sul volo prenotato per gravi motivi personali, agli stessi non imputabili, devono essere rimborsati dell’intero prezzo del biglietto, inclusi accessori. Tra i gravi motivi rientra, senza ombra di dubbio, l’assoggettamento a quarantena”

Il provvedimento del Giudice di Pace è stato accolto con grande entusiasmo dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, da tempo impegnata sul fronte “rimborsi causa Covid19”.

Secondo l’Associazione, infatti, l’accoglimento del ricorso e la  conseguente concessione del decreto ingiuntivo, seppure non provvisoriamente esecutivo, funge da apripista per il riconoscimento del diritto al rimborso di centinaia di consumatori italiani.

“Purtroppo – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile dell’ Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” – Purtroppo, come si apprende dalla stampa nazionale (undefined), Ryanair, in alcune fattispecie analoghe a quello in esame, non ha rimborsato i consumatori, considerando, in modo del tutto incomprensibile - tenuto conto sia della sfera personale del singolo viaggiatore affetto da virus sia della salute pubblica di tutti coloro che partecipano allo stesso volo - il Covid 19 malattia “non grave”. Speriamo, quindi, che il decreto ingiuntivo ottenuto, oltre ad incidere sul caso singolo, produca effetti per l’intera categoria dei consumatori facendo cambiare rotta alla politica di rimborso della compagnia aerea”.

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Le notizie diffuse dagli organi di informazione nelle ultime settimane hanno offerto un quadro confortante in riferimento alla capacità del Comune di Brindisi di ottenere risorse per la realizzazione di opere pubbliche.
 
Così come riferiscono gli amministratori locali, infatti, sono già disponibili finanziamenti per oltre 100 milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di opere strategiche per la crescita di Brindisi. Mi riferisco, ad esempio, ai 13 milioni da destinare al “water front”, ai 18 milioni per l’area di sosta di via Torpisana e gli interventi in zona Sciaia-Materdomini ed ai 15 milioni per la nuova Cittadella universitaria.
 
Risorse a cui se ne aggiungeranno altre derivanti dai fondi del PNRR per scuole e palestre (Brindisi ha presentato progetti per 9 milioni di euro), dal Contratto Istituzionale di Sviluppo (Brindisi ha presentato schede progettuali per 140 milioni di euro) e da interventi di recupero nell’edilizia abitativa pubblica.
 
Un “bottino” che va a sommarsi ai 21 milioni messi a disposizione per la discarica di Autigno, all’ormai prossimo avvio dei lavori per lo Shutttle, a quelli per il collegamento ferroviario ed a quelli (auspicabili) per far risorgere la Cittadella della Ricerca (45 milioni di euro).
 
E’ sin troppo evidente che – anche solo considerando le somme già disponibili – il Comune di Brindisi diventa di gran lunga la più importante stazione appaltante del territorio.
 
Da qui la richiesta della CNA al sindaco Rossi di avviare una immediata fase di confronto con le associazioni datoriali e con le organizzazioni sindacali affinché si possano definire i contorni di un “piano di committenza” da mettere a disposizione delle imprese e dei lavoratori della città di Brindisi e della sua provincia. Sarà importante stabilire e comunicare le tipologie di lavori che dovranno essere realizzati, la tempistica e le iniziative che si potranno mettere in campo per consentire alle imprese locali di candidarsi alla esecuzione di tali lavori. In questo modo, infatti, Brindisi potrebbe trarne un doppio vantaggio, peraltro passando attraverso una concreta ripresa economica ed occupazionale,
 
La CNA, pertanto, dichiara la propria disponibilità ad avviare una proficua fase di confronto con l’Amministrazione Comunale.
 
Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi

CRISI DEL SETTORE “STRADE” – CONTESSA (ANCE BRINDISI): DETERMINANTE IL NOSTRO RUOLO PER EVITARE CHE LA SITUAZIONE DIVENTI ESPLOSIVA. A RISCHIO IL PNRR.

 Il comparto dei lavori pubblici e, in particolare, quello riguardante i lavori stradali è letteralmente in ginocchio. Lo hanno confermato imprenditori del settore nel corso di una video conferenza ed a cui hanno partecipato i rappresentanti di aziende aderenti ad ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ed a SITEB (Strade Italiane e Bitume) provenienti da ogni parte d’Italia. Numerosi anche gli imprenditori pugliesi e lucani e, in particolare, delle province di Brindisi e Lecce.

“L’iniziativa, come è noto – afferma il Presidente di ANCE Brindisi Angelo Contessa – è partita proprio dal nostro territorio, con il graduale ma tempestivo coinvolgimento delle realtà di settore di tutto il paese. Adesso, dopo aver ottenuto anche il pieno sostegno delle strutture nazionali di ANCE e SITEB, è fondamentale mantenere la calma, evitando che la protesta diventi esplosiva a causa della disperazione in cui versano tanti imprenditori. In queste ore continuiamo a ricevere adesioni da ogni parte d’Italia.”

Nel corso della video conferenza è stata ribadita con forza, infatti, la necessità di evitare un blocco totale del comparto a causa dei costi ormai insopportabili dell’energia e, di conseguenza, delle materie prime. Questo ha già determinato la chiusura di impianti in cui si produce il conglomerato bituminoso, con la conseguente paralisi dei cantieri di moltissime opere pubbliche.

Da qui la richiesta che il Presidente di Ance nazionale Buia, attraverso i propri associati, rivolge al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi affinché fissi un incontro in tempi brevissimi e si occupi direttamente di questo dramma. In quella sede il Presidente Buia sottoporrà al capo del Governo una piattaforma rivendicativa che parte dal problema più urgente e cioè quello di una “immediata revisione prezzi” dei contratti in corso.

Il rischio concreto è che molte imprese falliscano e che si metta in discussione l’attuazione del PNRR a livello nazionale, con rischi imprevedibili per il nostro sistema-paese.

Gli imprenditori del settore non escludono, in mancanza di risposte immediate da parte del Governo, di fare ricorso ad azioni dimostrative con l’unico obiettivo di evitare la paralisi della nazione, con conseguenze devastanti sul piano economico ed occupazionale.

“La speranza – conclude Contessa – è che non si debba giungere a questo punto, grazie al buonsenso di chi oggi governa il paese e che, pertanto, non può ignorare le grida di aiuto di imprese che costituiscono il braccio operativo del paese”.

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Dati del giorno: 11 marzo 2022

4.748
Nuovi casi
28.428
Test giornalieri
12
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.303
Provincia di Bat: 389
Provincia di Brindisi: 388
Provincia di Foggia: 606
Provincia di Lecce: 1.464
Provincia di Taranto: 545
Residenti fuori regione: 41
Provincia in definizione: 12
77.587
Persone attualmente positive
529
Persone ricoverate in area non critica
30
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

777.543
Casi totali
9.018.937
Test eseguiti
692.177
Persone guarite

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Oggi il prezzo del gasolio agricolo ha toccato quota 1,49 euro, aziende fermano le attività. “Sospensione delle accise, diminuzione IVA, valutare ogni misura per ridurre prezzo del gasolio”

“Non escludiamo a breve una grande manifestazione che unisca gli agricoltori di tutto il Sud”. Quota 1,49 euro iva compresa. E’ questo il prezzo raggiunto dal gasolio agricolo stamattina, venerdì 11 marzo, con una forbice variabile in base ai casi di qualche centesimo in più o in meno. Da quando sono iniziate la crisi energetica e le conseguenti speculazioni, il prezzo del carburante necessario per mandare avanti le attività delle imprese agricole è salito alle stelle. La tendenza è al rialzo e il prezzo oscilla di pochi centesimi anche in base alle quantità acquistate dal singolo imprenditore agricolo. Fatto sta che, prima che i prezzi andassero fuori controllo, il gasolio agricolo è arrivato a costare anche la metà. Durante il lockdown, invece, il prezzo scese in modo consistente. Aumentando l’imponibile, cresce sul prezzo finale anche l’incidenza dell’Iva. Sarebbe necessario, dunque, intervenire con una riduzione anche sull’Iva.

“Occorre sospendere immediatamente le accise e valutare rapidamente ogni altra misura utile ad abbassare il prezzo pagato dalle aziende”, ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. L’organizzazione sindacale degli agricoltori, in queste ore, sta decidendo quali iniziative di mobilitazione intraprendere per sostenere una protesta sempre più diffusa in tutta la regione, come del resto in ogni parte d’Italia. 

“Finora abbiamo preferito la strada del dialogo, del confronto e della proposta con le istituzioni, ed è una direzione che intendiamo continuare a percorrere, ma non escludiamo di annunciare a breve l’organizzazione di una grande manifestazione al Centro-Sud che unisca gli agricoltori pugliesi e quelli di tutto il Mezzogiorno d’Italia”, ha anticipato D’Amico.

“Le imprese agricole sono alla canna del gas, è proprio il caso di dirlo. Rabbia e preoccupazione stanno crescendo sempre con più forza. Le rassicurazioni del Governo nazionale servono a poco se, come sta accadendo, le imprese agricole si trovano a fronteggiare una situazione di rincari altissimi e generalizzati. Senza gasolio agricolo, i trattori si fermano e le colture vanno in malora.  Ieri (giovedì 10 marzo, ndr), a Ravenna è stato scaricato l’ultimo carico di mais. Con l’Ucraina sotto i bombardamenti, l’aumento vertiginoso del prezzo del mais e la sua scarsissima disponibilità sul mercato, gli allevatori già adesso in moltissimi casi non sono più nelle condizioni di nutrire in maniera adeguata il bestiame. Serve un coordinamento d’emergenza nazionale tra Governo e Regioni sull’agricoltura, per affrontare con misure rapide e concrete sia il problema dei rincari sia quello della mancanza di approvvigionamenti, una questione quest’ultima che è fatalmente destinata a peggiorare nelle prossime ore con la nuova protesta annunciata dagli autotrasportatori”.

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