Redazione
48enne denunciato perché brillo alla guida
Brindisi. 48enne denunciato per guida sotto l’influenza dell’alcol. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi, al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 48enne del luogo per guida sotto l’influenza dell’alcol. In particolare, l’uomo nel corso di un controllo alla circolazione stradale è stato controllato in una via del centro abitato alla guida della sua autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, accertato mediante la doppia prova spirometrica con l’apparecchiatura alcoltest in dotazione. La patente di guida è stata ritirata.
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Carovigno. Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, denunciato un 24enne. A Carovigno, nell’ambito di specifico servizio finalizzato al contrasto ed alla repressione dei reati in materia di stupefacenti, i Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno denunciato in stato di libertà un 24enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Il giovane nel corso di una perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di 3,8 grammi di marijuana suddivisi in dosi, 0,2 grammi di hashish, 0,5 grammi di ketamina, un coltello a serramanico della lunghezza di 15 cm e lama di 7 cm intriso di residui di sostanza stupefacente del tipo hashish, un telefono cellulare contenente prove digitali relative all’attività di produzione e coltivazione di canapa indiana, condotta dal 24enne. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
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Saranno 3 su 10 i pugliesi costretti a rinunciare a sedersi al tavolo in bar e ristoranti al chiuso dove possono trovare posto solo le persone che hanno avuto almeno una somministrazione di vaccino, sono guarite dal Covid nei sei mesi precedenti o hanno un tampone negativo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per ristoranti al chiuso, bar (ma non al bancone), cinema, teatro, musei, palestre, sagre, stadi, congressi e grandi eventi.
La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 68%, mentre il 55% ha ricevuto anche la seconda dose, ricorda Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Regione Puglia.
La misura del Governo – sottolinea la Coldiretti Puglia - interessa circa 20mila ristoranti, trattorie, pizzerie e i 900 agriturismi pugliesi dei quali solo poco più della metà dispone di spazi all’aperto dove tuttavia sono notevolmente aumentati i coperti grazie alle flessibilità concessa sull’utilizzo degli spazi pubblici. In difficoltà – continua la Coldiretti regionale – sono soprattutto gli esercizi situati nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre al contrario gli agriturismi godono della disponibilità di grandi aree all’estero che consentano di garantire al meglio le distanze.
Gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari, dove le distanze si misurano in ettari – aggiunge Coldiretti Puglia - con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Molte aziende agrituristiche quindi – continua la Coldiretti regionale – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica.
Il turismo in Puglia impatta per 6,5 miliardi sui consumi finali, pari al 12,3% sui consumi totali – insiste Coldiretti Puglia – una ricchezza straordinaria a cui contribuisce il turismo esperienziale negli agriturismi, come dimostrato dalla quota percentuale di soddisfazione nel rapporto con il territorio. Ai primi posti di gradimento c’è l’offerta di olio di qualità all’85%, di prodotti agroalimentari all’83%, paesaggi e colori per il 75%, l’ospitalità al 72% e l’offerta vitivinicola al 70%, continua Coldiretti Puglia.
Oltre al taglio della clientela nazionale a preoccupare è anche la mancanza del turismo straniero che, dopo le positive aspettative iniziali, ha registrato una brusca frenata a causa – precisa la Coldiretti - della ripresa dei contagi in tutta Europa. La ristorazione – sottolinea la Coldiretti - è tra i settori più colpiti dalla pandemia con i consumi alimentari degli italiani fuori casa che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per bar, ristoranti, trattorie e agriturismi che hanno dimezzato il fatturato (-48%) nel 2020. Una situazione che si ripercuote a cascata – continua la Coldiretti Puglia – sull’intero sistema agroalimentare pugliese con oltre 80mila tonnellate di vino e cibi invenduti nell’anno della pandemia. La drastica riduzione dell’attività – conclude la Coldiretti Puglia – pesa infatti sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
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Riapre il bando per “Nuovi Servizi al turismo sostenibile” in Terra dei Messapi, fino a 80 mila euro
A partire da oggi giovedì 5 agosto 2021 e fino al 30 settembre sono riaperti i termini per presentare la richiesta di contributo al Gruppo di Azione Locale Terra dei Messapi per il bando intervento 2.1 "Incentivare lo sviluppo e l’avviamento di PMI legate alla fruibilità turistica innovativa del territorio".
Massimale progetto ammissibile € 80.000
Aliquota di cofinanziamento a fondo perduto 50%
Ad esempio: per un progetto di investimento di importo pari a € 50.000 e valutato ammissibile secondo le regole del bando, sarà erogato un contributo a fondo perduto sugli investimenti pari a € 25.000.
Scopri quali attività possono essere finanziate cliccando sul pulsante.
Clicca sul link per le informazioni. http://terradeimessapi.it/eventi/2-1-servizi-al-turismo-sostenibile/
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INCENDI: COLDIRETTI PUGLIA, ROGHI TRIPLICATI IN ESTATE 2021; IN FUMO ALTRI 1000 ALBERI
Incendi triplicati in Puglia nell’estate 2021 con danni per milioni di euro all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo, con le fiamme che hanno già mandato in fumo migliaia di ulivi secchi per la Xylella in Salento, boschi e aree naturali nel tarantino, il bosco e la pineta a Gravina, decine di campi di grano nel foggiano, oltre a case rurali e trulli. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, con roghi più o meno violenti che stanno devastando ampie aree naturali, ma anche aziende agricole come ad Andria, dove sono andati in fumo oltre 1000 alberi di ciliege, prugne e olivi, radendo al suolo in poche ore l’intero patrimonio produttivo.
E’ una vera e propria emergenza per la sicurezza delle popolazioni e per l’economia in un momento in cui – sottolinea la Coldiretti regionale - con l’avanzare della campagna vaccinale tutti gli sforzi sono concentrati sulla guerra al Covid e sulla ripresa economica con la stagione turistica in pieno svolgimento.
Con il 60% degli incendi che si stima essere di natura dolosa occorre aumentare l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.
Le temperature tropicali e l’assenza di precipitazioni in Puglia – denuncia la Coldiretti regionale - favoriscono il propagarsi delle fiamme e aiutano chi appicca volontariamente il fuoco, con migliaia di ettari di macchia mediterranea, pinete, boschi e ulivi andati in fumo spesso con l’obiettivo di utilizzare i terreni per speculazioni edilizie o per l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Nelle aree bruciate – conclude la Coldiretti Puglia – saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
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Servizio di sorveglianza del territorio con le fototrappole
Fototrappole attive per inchiodare gli autori dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti nell’agro francavillese. L’Amministrazione Comunale ha avviato una nuova campagna di contrasto ad una pratica illecita che danneggia la cittadinanza e deturpa l’immagine della Città. Il servizio di sorveglianza, già attivo da diversi giorni, utilizza le fototrappole ottenute gratuitamente grazie ad un bando promosso da Ager Puglia.
“Nonostante i ripetuti appelli al rispetto delle regole – spiega l’Assessore all’Ambiente Antonio Martina – il problema dell’abbandono dei rifiuti continua a provocare danni economici e di immagine per la Città. Il monitoraggio attivato copre più aree in contemporanea come mai avvenuto in passato.”
L’analisi delle immagini sarà affidata al Vigile Ambientale che è entrato a far parte a tempo pieno dell’Ufficio Ambiente. L’agente, oltre ad occuparsi dell’individuazione dei trasgressori, avrà il compito di presidiare il territorio contro i reati ambientali.
“Abbiamo deciso di destinare maggiori risorse umane per l’ambiente – prosegue l’Assessore – con il nuovo dirigente Ing. Scatigna siamo al lavoro per riorganizzare le attività dell’ufficio che è nato per volontà dell’Amministrazione Denuzzo e che prima semplicemente non esisteva.”
L’abbandono dei rifiuti rappresenta un malcostume molto diffuso. Secondo i dati forniti da ISPRA nel 2018 in Puglia sono stati accatastati illecitamente ben 9.127 tonnellate di immondizia.
“Nei mesi scorsi le telecamere hanno incastrato dei frequentatori abituali di alcune aree di abbandono dei rifiuti. Tutto questo è inaccettabile – conclude l’Assessore Martina – perché quel gesto è una vera e propria violenza nei confronti della Città e dei francavillesi. Spiace che per far rispettare una norma di civiltà sia necessario ricorrere alle sanzioni.”
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Nota della consigliera del M5S Antonella Laricchia sulla reintroduzione della liquidazione per i consiglieri regionali. ”Trovo scandaloso aver reintrodotto dopo 8 anni la liquidazione per i consiglieri regionali, per giunta con un emendamento presentato all’ultimo momento in aula. Ho appreso la notizia questa mattina dalla stampa, dal momento che ero assente nell’ultimo consiglio regionale a causa di malesseri dovuti alla gravidanza, per cui ho presentato certificato medico. Se fossi stata presente durante quella seduta avrei votato no e avrei denunciato quanto stava accadendo. L’unanimità di cui si parla è quella dei consiglieri presenti, ma io non ero tra quelli. Già nella scorsa legislatura avevano provato a reintrodurre il Trattamento di Fine Mandato, non riuscendoci. Questa volta invece nel silenzio generale questa norma è passata. Non si tratta di una normale liquidazione, come stanno cercando di far passare, dal momento che i soldi saranno versati solo dalla Regione, mentre normalmente sono i lavoratori ad accantonare una quota mensile del loro stipendio per il TFR. Uno scandalo, lo voglio ribadire, specie in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, dovuta alla pandemia, in cui tanti cittadini hanno perso il lavoro e non riescono ad arrivare a fine mese. La politica invece di trovare i soldi per loro li ha trovati per se stessa. Chiederò spiegazioni in Commissione Bilancio per capire quanto costa questo pessimo scherzo di ferragosto ai pugliesi e da dove verranno presi i soldi”.
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Latiano. «Nel paese della bugia la verità è una malattia»
Leggiamo. divertiti, la comunicazione redatta dal sindaco e dai suoi consiglieri di maggioranza (!?) e riteniamo opportuno non replicare, la replica va fatta contro argomentazioni sostanziali e politicamente apprezzabili e non già avverso inconsistenti affermazioni, ma per onor del vero va puntualizzato come:
- Il primo assente, ingiustificato, era il sindaco, ma lo stesso poteva stare tranquillo vista la presenza del gruppo De Punzio e Baldari, stampella della maggioranza;
- La nostra assenza non solo era stata comunicata, ma avevamo rappresentato l’abbandono del consiglio comunale per protesta contro un modus operandi illegittimo poiché è prassi consolidata della sua amministrazione convocare il Consiglio Comunale fuori dai tempi di legge e per diffida prefettizia;
- E’ suo costume non fare pervenire spesso ai consiglieri comunali, tutti, il carteggio attinente i singoli argomenti all’ordine del giorno; stanchi di tale grossolano modo di fare abbiamo segnalato la violazione regolamentare all’Ill.mo Prefetto di Brindisi.
- E sua prassi confezionare o far confezionare atti amministrativi imbarazzanti dal punto visto della legittimità e della sostanza, prova ne sia come per ultimo in sede di rendiconto finanziario volutamente non è stato contabilizzato l’esborso in favore della Regione Puglia di € 485.000,00 portata da una sentenza di condanna, oppure la fantozziana vicenda del distretto unico del commercio dove non siete stati capaci, nonostante le correzioni offerte da noi consiglieri di minoranza, di fissare la data di scadenza del consorzio trascinando nel ridicolo la intera Città di Latiano.
Il punto focale della vicenda, vale a dire l’aumento della TARI, in alcun modo può essere messa in discussione in quanto realtà documentale ragion per cui dovrete assumervi le responsabilità degli aumenti e dei pregressi contrattuali , per un totale di 350mila euro, ricordiamo a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- utenza domestica di 50 metri quadrati e 3 componenti aumento lordo del 10,11 %;
- utenza NON domestica (uffici, agenzie e studi prof.li) aumento del 5,25 %, mentre una banca registra un aumento del solo 3,50 %.
In ultimo non è vero che il tutto derivi solo da un Piano Economico e Finanziario (PEF) formato dall’AGER, gli aumenti sono frutto anche delle scelte politiche della sua maggioranza tant’è vero che risulta essere conferito incarico professionale alla PARSEC SrL, di cui si sconoscono le capacità professionali in materia, per un costo di circa 2.800 euro, per elaborare il piano economico e correlative tariffe; infine altri comuni limitrofi, alcuni facenti parte dello stesso ARO, hanno invece deliberato delle diminuzioni della TARI.
Noi abbiamo un’altra idea della politica, fatta di dialogo e non di mura, fatta di dibattito e non solo di alzate di mano e crediamo che il Consiglio Comunale sia il luogo ove argomentare e discutere dei problemi dei cittadini.
Pertanto unico a distorcere la verità sindaco è lei insieme alla sua nuova maggioranza allargata.
I Consigliere Comunale
RUGGIERO Claudio, SALONNE Lucia, CONTE Matteo e CAFORIO Angelo
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L'attesa disumanizzante dell'ospedale "Perrino" di Brindisi
"Perché parlano male del Perrino? Mia suocera si è sentita male alle 8 di stamattina, abbiamo chiamato il 118 che è arrivato prontamente. Dopo i primi accertamenti e la pressione a 200 (è ipertesa con problemi cardiaci) ci consigliano di portarla in ospedale per ulteriori accertamenti che alle 10 e 30 erano stati tutti effettuati: celeri, professionali ed efficienti...perché parlano male del Perrino? Unica nota stonata bisognava aspettare le 13 per una consulenza cardiaca...pazienza, si dovrà aspettare solo un paio d'ore. AÌlle 15 ho chiesto del perché del ritardo: tra un'infermiere gentile ed una OSS un po' scorbutica (bisogna capirli perché nel frattempo il Pronto Soccorso è diventato un girone Dantesco) nessuno sapeva niente di questa consulenza, neanche il nuovo medico subentrato. Allora cosa stiamo aspettando? Intanto mia suocera si è agitata e la pressione è arrivata a 210, siamo al punto di partenza...le fanno una flebo e si abbassa a 170. Poi abbassa nuovamente ed aspettiamo...ma cosa? Siamo intanto arrivati alle 17 e 30 e nulla si muove...comincio ad agitarmi e mi sento male anch'io...Dopo le mie richieste/proteste hanno deciso di farle la consulenza cardiologica. La situazione generale è sempre più critica: gente sofferente, qualcuno mi chiede l'ora, un'altro mi chiede da bere, di un'altro che ha l'Alzheimer devo evitare con prontezza gli sputi sul pavimento...socializzo con più di qualcuno...uno mi chiede perché la moglie non risponde al telefono...ma lui non ha telefono, la chiama a voce alta. Intanto non sanno più dove mettere le barelle...aspettiamo ed il tempo trascorre...qualcuno passa avanti con la raccomandazione dell'addetto alla portineria o dell'infermiera...ma siamo abituati a questo, non ci scandalizziamo più e neanche protestiamo si perderebbe più tempo inutilmente.. Siamo arrivati alle 19 e finalmente mandano mia suocera in reparto per la consulenza ma, dopo un quarto d'ora la rispediscono al Pronto soccorso perché è arrivata un'altra urgenza. Adesso tutto è immobile sono trascorse quasi 12 ore e non si intravedono spiragli...POVERI NOI forse adesso comincio a capire perché parlano male del Perrino".
Fin qui lo scritto di Giuseppe Tortorella, agente della polizia municipale di Mesagne. Purtroppo in un Paese normale i responsabilli dei servizi ospedalieri, i politici, gli amministratori rifletterebbero qualche minuto su tali disagi e metterebbero in campo dei correttivi. La colpa non è del personale medico o paramedico poiché le unità sono ridotte a lumicino. Fanno tutto ciò che possono e anche di più. Come bisogna comprendere quando non sono proprio gentili. Lo stress che accumulano è davvero tanto. Purtroppo in un Paese normale si porrebbe maggiore attenzione alle persone fragili non dimenticando che un domani noi stessi potremmo vivere le medesime frustrazioni e umiliazioni. Allora un invito alla "cabina di regia" della sanità pugliese, ai dirigenti, amministratori, politici: siate più umili. Un domani dove andremo, tutti, l'arroganza terrena non sarà servita a nulla. Facciamo in modo di lasciare questo mondo migliore di come l'abbiamo trovato (Lord Baden Powell, fondatore degli scout).
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MESAGNE. Minaccia e aggredisce la convivente
Nel primo pomeriggio odierno, personale del Commissariato di Mesagne eseguiva l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dalla Sezione del G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di G.G. di anni 33.
Detta misura cautelare scaturiva dall’attività investigativa svolta a seguito di denuncia-querela presentata dalla vittima presso il Commissariato di P.S. di Mesagne. Le indagini effettuate consentivano di raccogliere elementi sufficienti all’A.G. competente ai fini dell’applicazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa, allo scopo di impedire ulteriori episodi di maltrattamenti, determinati da condotte reiterate di ingiurie, minacce e aggressioni.
A causa dei comportamenti assunti dall’ex convivente, la vittima era stata costretta a cambiare abitudini di vita e a vivere costantemente in uno stato d’ansia e di paura.
Continua senza sosta l’attività del personale della Polizia di Stato volta a tutelare donne e minori da qualsivoglia azione delittuosa inerente i reati di violenze di genere.
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