Redazione
Nella giornata di ieri personale della Polizia di Stato traeva in arresto in flagranza del reato di coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio L.E., un cinquantaquattrenne mesagnese. Nello specifico, personale della polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne, a seguito di mirati servizi di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, veniva a conoscenza che l’odierno arrestato, presso la propria abitazione in Mesagne e presso dei terreni, sempre in agro mesagnese, coltivava e deteneva sostanza stupefacente, pertanto procedeva ad eseguire una perquisizione domiciliare a seguito della quale, in un deposito di pertinenza del suo appartamento, rinvenivano e sequestravano diversi vasi contenenti piante di marjuana, oltre a rinvenire occultata in un armadio una pistola in metallo (del tipo scacciacani) priva di tappo rosso unitamente a delle cartucce.
La perquisizione veniva, pertanto, estesa presso dei terreni in uso allo stesso, ove all’interno di uno di essi, gli investigatori della Polizia di Stato scoprivano una piantagione di cannabis, con piante dell’altezza media di circa mezzo metro, peraltro provviste di un apposito impianto di irrigazione, con già delle infiorescenze. A seguito degli accertamenti del personale della Polizia Scientifica, il reo veniva accompagnato presso gli uffici del Commissariato di P.S. di Mesagne, la sostanza stupefacente posta sotto sequestro e, dopo le formalità di rito, visti gli elementi di reità raccolti, lo stesso veniva tratto in arresto per detenzione e coltivazione illecita di sostanza stupefacente del tipo marjuana. Continuano gli accertamenti degli uomini della polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Mesagne per individuare soggetti complici dell’odierno arrestato eventualmente dediti a immettere lo stupefacente sulle piazze di spaccio.
Mesagne e gli "Itinerari di bellezza" targati MusicArte
In pieno svolgimento a Mesagne le attività dell’associazione giovanile “Collettivo MusicArte”, in collaborazione con il Comune, a favore dei giovani. In particolare i ragazzi sono impegnati nei laboratori del progetto “Itinerari di bellezza” emanato dalla Regione Puglia. Parliamo del laboratorio di musica, “Un mondo a colori”, con la docente di canto Tania Pugliese, di pianoforte con il maestro Romolo Cennamo, di chitarra con il maestro Alessandro Dell’anna. E ancora, il laboratorio d’illustrazione, “Dalla carta al digitale”, con la docente Annateresa Liace, ed infine il laboratorio di foto-video, “Fotografando la legalità”, del docente Giuseppe Lanotte in collaborazione con Fabio Baldassarra.
“Ci troviamo nella fase clou del progetto”, ci dice Stefania Molfetta responsabile e coordinatrice del progetto. “In questi mesi i ragazzi registreranno la parte audio dei brani all’interno dello studio di registrazione di MusicArte e, contestualmente, documenteranno questa fase attraverso il laboratorio foto-video con Serena Magliaro che si occupa della parte social del progetto”, aggiunge la responsabile. Inoltre, il laboratorio di fotografia si sta sviluppando in due percorsi: il foto-report con interviste al sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e al consigliere comunale, Vincenzo Sicilia, attraverso un tour nel centro storico di Mesagne percorrendo gli “Itinerari di bellezza” con scorci meravigliosi della cittadina. Contestualmente i ragazzi hanno intervistato il presidente Angelo Romano, dell’associazione nazionale della Polizia di Stato, sezione Mesagne, che con la sede nel cuore del centro storico di Mesagne rappresentano un baluardo della legalità nel territorio. Il secondo filone ha avuto luogo nella masseria Canali con la presenza dell’assessore alla Legalità, Anna Maria Scalera, e con Anna Settanni socia della cooperativa Terre di Puglia –Libera Terra.
Con il laboratorio di illustrazione i ragazzi stanno effettuando dei sopraluoghi per “catturare” le bellezze del centro storico in maniera tale che attraverso l’utilizzo della grafica possano migliorarle al fine di realizzare delle immagini ex novo che saranno utilizzare per un evento finale a sorpresa. Infine, è bello ricordare che lo scorso 7 luglio Musicarte ha compiuto 22 anni di attività a servizio del mondo giovanile.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Preoccupante aumento dei positivi al Covid - 19. Oggi 139 casi positivi in Puglia, 14 in provincia di Brindisi
Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 21 luglio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.301 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 139 casi positivi: 35 in provincia di Bari, 14 in provincia di Brindisi, 14 nella provincia BAT, 8 in provincia di Foggia, 36 in provincia di Lecce, 31 in provincia di Taranto, 2 fuori regione.
Un caso precedentemente attribuito a provincia non nota, è stato classificato oggi, per cui il totale odierno resta di 139 casi positivi.
Sono stati registrati 5 decessi, 1 a Bari e 4 a Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.796.793 test.
245.974 sono i pazienti guariti.
1.824 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 254.462, così suddivisi:
95.448 nella Provincia di Bari;
25.653 nella Provincia di Bat;
19.930 nella Provincia di Brindisi;
45.288 nella Provincia di Foggia;
27.289 nella Provincia di Lecce;
39.647 nella Provincia di Taranto;
835 attribuiti a residenti fuori regione;
372 provincia di residenza non nota.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Oria in 6 giorni
Il 23 luglio riparte 'Oria in sei giorni', evento di valorizzazione del territorio, degli artisti e delle aziende locali, promosso dall'associazione oritana 72024. La seconda edizione di ‘Oria in sei giorni’ (la prima nel 2019) si sviluppa in sei giorni (23,24,25,29,30,31 luglio) all'insegna dei sapori tipici della nostra terra, in cui i partecipanti scopriranno Oria vivendo esperienze sensoriali uniche: degusteranno prodotti caratteristici immersi in sei magiche cornici naturali.
Ospedale Ostuni. Terminati i lavori sala prelievi
Ospedale Ostuni, Amati: “Terminati i lavori di ristrutturazione del centro prelievi e sala donazione”. |
||
“Sono terminati i lavori di ristrutturazione del centro prelievi e sala donazioni dell’Ospedale di Ostuni. Un ulteriore tassello nel programma di modernizzazione della struttura, necessaria per garantire l’assistenza ospedaliera di bassa-media complessità, cioè quella decisamente prevalente”. Lo comunica il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati. “Dopo la ristrutturazione completa dei reparti di pneumologia, chirurgia e ortopedia, incredibilmente osteggiati da molta parte della classe politica ostunese, si aggiunge quella del centro prelievi e della sala donazioni sangue. |
Sottoscritto protocollo sicurezza tra Prefettura e Federpreziosi
Sottoscritto in Prefettura il Protocollo per la legalità e la sicurezza i in materia di videosorveglianza con Federpreziosi. Maggiore sicurezza nelle gioiellerie per clienti ed esercenti è l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto stamane dal Prefetto di Brindisi, Dott.ssa Bellantoni e dal Presidente Provinciale di Federpreziosi-Confcommercio.
Tassa di soggiorno. Il CdS da ragione al Comune
Tassa di soggiorno, il Consiglio di Stato sospende la
Rubano in un bar. Denunciati 2 trentenni
Cellino San Marco. Furto in un bar nell’orario di chiusura, denunciate due persone, delle quali una anche per evasione dai domiciliari.
I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco, a conclusione degli accertamenti svolti anche mediante la disamina delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, hanno denunciato in stato di libertà un 34enne e un 30enne, entrambi di Cellino San Marco, per furto aggravato in concorso. In particolare, i due, nella tarda serata del 30 giugno scorso, si sono introdotti con effrazione all’interno di un bar del luogo e hanno asportato la somma contante di 780,00 euro custodita nel registratore di cassa. Nella circostanza, il 34enne è stato denunciato anche per evasione poiché per commettere il furto si era allontanato dal proprio domicilio dove era ristretto in regime di arresti domiciliari.
LEPRI: COLDIRETTI PUGLIA, DIVORANO INTERI RACCOLTI
LEPRI: COLDIRETTI PUGLIA, DIVORANO INTERI RACCOLTI; RAID IN CAMPI DI MELONI POMODORI E BARBATELLE DI VITE.
Raid nei campi in provincia di Brindisi di meloni, pomodori e barbatelle di vite, con le lepri che divorano intere produzioni, mentre a nulla valgono le recinzioni per proteggere le coltivazioni. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, dopo le ennesime segnalazioni di danni ingenti provocati dalle lepri nelle campagne, nelle aree prossime al Parco regionale delle Saline di Punta della Contessa.
“In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali che distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 15 milioni di euro”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Evidentemente non sono sufficienti – spiega Coldiretti Puglia - i dissuasori di tipo olfattivo a base di proteine animali, il divieto di immissioni di lepri europee ai fini di ripopolamento nei comuni di Brindisi, Torchiarolo, San Pietro Vernotico, confinanti con il parco regionale “Saline di Punta della Contessa”, oltre al contenimento numerico della popolazione degli animali selvatici, perché gli agricoltori continuano inermi a subire l’invasione delle lepri.
“Gli agricoltori hanno provveduto invano a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dalle lepri che mangiano o rendono invendibili ortaggi e frutta. Si tratta di una situazione insostenibile – insiste il presidente di Coldiretti Brindisi, Filippo De Miccolis - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali”.
E’ necessario un riequilibrio tra la funzione di presidio – aggiunge Coldiretti Puglia - svolto dalle imprese agricole e l’accresciuta consistenza delle popolazioni di alcune specie di animali selvatici e dell’impatto generato dai danni da queste causati.
Le legge n.157/1992 contiene diposizioni che non risultano efficaci a contenere il fenomeno della fauna selvatica, né sul piano della prevenzione, né sotto il profilo del controllo numerico degli animali o del risarcimento dei danni. Coldiretti Puglia ha chiesto alla Regione Puglia una serie articolata di misure maggiormente efficaci in materia di gestione dei danni provocati dalla fauna selvatica, indirizzata alla riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette, al fine di compensare adeguatamente il danneggiamento alle colture e alle strutture aziendali da parte di grandi carnivori (lupi), ungulati (cinghiali), specie alloctone particolarmente invasive (storni, cormorani, ecc.), roditori (lepri), oltre che dalle forme inselvatichite di specie domestiche. E’ urgente un provvedimento regionale che autorizzi l’agricoltore – conclude Coldiretti Puglia - ad intervenire direttamente sul proprio fondo con tutti i mezzi previsti dalle azioni di controllo.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
VINO: COLDIRETTI PUGLIA, BENE SEQUESTRO FALSI IN ETICHETTA
VINO: COLDIRETTI PUGLIA, BENE SEQUESTRO FALSI IN ETICHETTA; TOLLERANZA 0 SU FRODI.
Serve tolleranza zero sulle frodi che mettono a rischio lo sviluppo di un settore che è cresciuto puntando su un grande percorso di valorizzazione qualitativa che ha portato il vino pugliese a raggiungere il record storico di produzione di 11 milioni di ettolitri circa di vino prodotti, al primo posto nella classifica delle regioni più produttive e di crescita in valore dell’export, aumentato del 67% negli ultimi 5 anni. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia che plaude all’operazione degli Ispettori del Controllo Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) di Bari e militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia che hanno sequestrato circa un milione di litri di vino comune venduto con etichette riportanti false indicazioni di origini protette IGP.
“L’agroalimentare di qualità subisce gli attacchi continui di falsari che attraverso pratiche commerciali scorrette falsano la sana concorrenza sui mercati nazionali e internazionali, ingannano i consumatori e creano un mercato parallelo di ‘falsi made in Puglia’ che vale centinaia di milioni di euro”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La commercializzazione fraudolenta di falsi vini a denominazione è una delle frodi più ricorrenti nel settore del vino - evidenzia la Coldiretti regionale - assieme alla sofisticazione tramite aggiunta di acqua o zucchero, vini dichiarati da agricoltura biologica ma che in realtà contengono residui di pesticidi, irregolarità dei registri e pratiche e trattamenti illeciti.
La popolarità anche internazionale di eccellenze varietali uniche quali primitivo, negroamaro e nero di troia - afferma Coldiretti Puglia - il successo di importanti vini quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citare i più conosciuti, espongono il comparto a rischio frodi e speculazioni. Prezioso il lavoro di Ispettorato Centrale Repressione Frodi, Nas, Corpo Forestale, affiancati negli ultimi anni dagli organismi di controllo terzo delle DOP e IGT, relativo ai controlli in campo.
Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare che – continua la Coldiretti - vanno perseguiti con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.
I casi di “agropirateria” nel settore vitivinicolo pugliese riguardano in particolare Negroamaro, Primitivo, Moscato, Aleatico e Malvasia. Un patrimonio che va tutelato nei confronti delle contraffazioni ma a preoccupare è anche il via libera dell’Unione Europea nuove pratiche enologiche come la dealcolazione parziale e totale che secondo la Coldiretti rappresenta un grosso rischio ed un precedente pericolosissimo permettendo di chiamare ancora vino un prodotto in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità per effetto di trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi in vino. Particolarmente grave – conclude la Coldiretti Puglia – è la decisione di considerare i vini de-alcolati e parzialmente de-alcolati come prodotti vitivinicoli e di consentire tale pratica anche per i vini a denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci