Redazione

 Carabinieri NAS: irregolari oltre il 60% degli obiettivi sottoposti a controllo nella provincia di Brindisi in prossimità della Pasqua. Circa 100 kg di prodotti tipici sottoposti a sequestro e 4 attività chiuse per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali.

I Carabinieri del NAS di Taranto, in prossimità delle festività pasquali, nell’ambito di servizi finalizzati ad accertare la regolarità delle condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti di preparazione degli alimenti, nonché la manipolazione e preparazione degli stessi in attuazione delle prescritte procedure di sicurezza, hanno intensificato le verifiche nel settore alimentare, con particolare riferimento ai prodotti da forno e al settore dolciario, al fine di tutelare la sicurezza degli alimenti e la salute dei consumatori. Gli accertamenti, estesi a livello locale a tutte le fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio, sia a livello artigianale che industriale, hanno consentito di ispezionare 53 imprese, rilevando irregolarità presso 34 strutture (oltre il 60% degli obiettivi controllati) e portando alla contestazione di oltre 15 violazioni amministrative, per un ammontare di circa 25 mila euro. Nel corso delle verifiche sono stati individuati e sequestrati circa 100 chilogrammi di prodotti dolciari e alimenti vari, per un valore complessivo di oltre 2.000 euro poiché privi di qualsiasi informazione inerente alla tracciabilità alimentare e/o sottoposti a trattamento termico non previsto nel manuale di autocontrollo alimentare. A causa di gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, sono stati disposti 4 provvedimenti di chiusura o sospensione delle attività commerciali o produttive, stimate in un valore economico di circa 2 milioni di euro.

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Il phishing è un fenomeno di frode informatica in costante crescita, tramite il quale i criminali ottengono dalle vittime dati sensibili, account e-mail o di social network, ma soprattutto credenziali di accesso alle piattaforme di home banking.

Il termine phishing (dall’inglese fishing “pescare”) descrive la tecnica adoperata dai criminali, i quali “adescano” le vittime con un invio massivo di e-mail ad un numero elevato di destinatari, nella speranza che taluno di essi possa “abboccare”. I messaggi sono artatamente predisposti per apparire come legittimamente inviati dalle banche, e contengono link a siti web del tutto simili a quelli reali dell’istituto di credito, dove però le credenziali inserite vengono immediatamente captate dai criminali, e da questi utilizzate per accedere abusivamente agli account delle vittime.
Per rendere ancora più credibile la frode, di recente il phishing tradizionale si è evoluto nelle forme di SMSishing e Vishing, commessi attraverso l’invio di SMS nel primo caso, e chiamate vocali nel secondo caso, spesso con l’abbinamento delle due forme (SMS + telefonata classica).
Nello schema ricorrente, la vittima riceve un SMS simile a questo: “Gentile cliente, abbiamo riscontrato alcune incongruenze sul suo conto, ed alcuni pagamenti sono stati sospesi. Contatti con urgenza il n. XXXXXXXXXX per sapere di più. Distinti saluti.”.
Contattando il numero indicato risponderà un operatore che si qualificherà come addetto all’antifrode dell’istituto bancario, il quale con artifizi e raggiri, rappresentando al malcapitato che il suo conto è stato “hackerato”, ovvero sono stati disposti dei pagamenti illegittimi, convincerà la vittima a effettuare bonifici istantanei verso IBAN che chiamerà “conti di appoggio”.
Per essere ancora più credibili, il vishing viene attuato dai criminali facendo comparire sul display dello smartphone della vittima il numero di telefono ufficiale della banca. Questo artificio è ottenuto in modo piuttosto semplice attraverso l’utilizzo di applicazioni o servizi di spoofing ampiamente disponibili sulla rete.
La Polizia di Stato raccomanda di osservare le seguenti cautele:
Diffidare da e-mail che con una qualsivoglia scusa (conferma dei propri dati per un aggiornamento, allarme su un potenziale accesso abusivo in corso al proprio conto, etc.) invitano a cliccare su un link dove viene poi richiesto di autenticarsi inserendo username e password.
Tenere sempre a mente che la banca non ha bisogno di chiedere al cliente i dati di accesso alla piattaforma di home banking, perché li possiede nei propri database.
 
Diffidare da SMS che allarmano su un accesso abusivo in corso sul proprio conto ed invitano a contattare numeri di telefono cellulare per risolvere il problema.
 
Prestare attenzione al linguaggio, sovente sgrammaticato, delle e-mail di phishing, nonché all’indirizzo mail del mittente ed agli URL dei link contenuti, solitamente sono diversi dai nomi di dominio ufficiali della banca.
 
Proteggere il proprio dispositivo installando un filtro anti-spam.
 
Proteggere l’accesso alla propria piattaforma di home banking attivando sistemi di autenticazione a due fattori.
 

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Incidente stradale questa mattina, intorno alle ore 9, a Mesagne in via Guglielmo Marconi, dove un'anziana pedona, per cause ancora in fase di accertamento, è rimasta ferita nei pressi del market MD. La signora è stata soccorsa dai passanti. Sul posto è giunta un'ambulanza del 118 e una pattuglia della polizia locale. I soccorritori hanno trasferito la donna in ospedale per gli accertamenti. Non è in pericolo di vita. Gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere presenti in zona per ricostruire il sinistro. 

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Rifiuti, Ventola: “Anche per il 2023 la Puglia è fra le regioni d’Italia con la Tari più alta. Emiliano, Maraschio e Pansini vengano in commissione a spiegare perché”

 Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Ventola, ha chiesto l’audizione in Commissione Ambiente

“Anche per il 2023 la Puglia si conferma, dopo la Campania, la regione dove la Tari è fra le più alte in Italia: lo certifica l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanza attiva, così come riportato oggi da La Gazzetta del Mezzogiorno. E così se una famiglia di tre persone in Italia spende mediamente 320 euro, una famiglia pugliese nel spende 409, 1,8% in più del 2022. 
Un salasso sui bilanci familiari per responsabilità di un Piano Rifiuti che avrebbe dovuto non solo risolvere il problema dello smaltimento, ma anche far diminuire la tassa. Lo dicemmo allora e lo ribadiamo oggi: la situazione è drammatica proprio per le fallimentari politiche messe in atto dal presidente Emiliano e l’assessore all’Ambiente Maraschio.
Per questo motivo ho chiesto l’audizione del presidente, dell’assessore e del direttore dell’Ager, Pansini, in Commissione Ambiente per fare il punto sulla situazione e cercare soluzioni che possano calmierare il costo della Tari”.

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La Puglia è ricca di aree naturali protette che necessitano di una “messa a sistema” per una più efficace azione a tutela della biodiversità e per incentivare politiche di sviluppo sostenibile. 
A tale scopo si è svolta giovedì 4 aprile, preso la sede della Regione Puglia, la riunione dei soci territoriali della Federparchi allo scopo di dare vita al coordinamento pugliese. 
La regione conta infatti 2 parchi nazionali, 18 regionali, 16 riserve statali, 3 aree marine protette e 92 siti della Rete Natura 2000. Alla riunione hanno partecipato l’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio, il vicepresidente di Federparchi Rocky Malatesta, presidente della Riserva di Torre Guaceto, e il componente del Direttivo nazionale responsabile dei coordinamenti territoriali Agostino Agostinelli. 
Presenti anche i rappresentanti regionali delle associazioni ambientaliste aderenti a Federparchi: Daniela Salsedo di Legambiente, Lara Marchetta del WWF Puglia e Agostino Iacobellis del CAI. Presenti, inoltre, i rappresentanti dei Parchi Regionali pugliesi Dune costiere da Torre Canne a San Leonardo con il Direttore Michele Lastilla; quelli della Riserva Regionale del Litorale Tarantino Orientale con il Sindaco Gregorio Pecoraro, del Parco Regionale Litorale di Ugento, del Parco Regionale Lama Balice Nicola Lavermicocca. 
L’Assemblea ha quindi eletto come coordinatore Federparchi Puglia Salvatore Chiga, presidente del Parco Regionale del Litorale di Ugento nonché sindaco della città. Obiettivo del coordinamento è quello di svolgere una funzione di raccordo innanzitutto con la Regione, anche per un aggiornamento della normativa sui parchi regionali. 
Il coordinamento, inoltre, si prefigge di porre maggiore attenzione ai temi dell’agricoltura e del paesaggio in relazione alle attività dei parchi pugliesi. Altro punto di rilievo è la valorizzazione della cospicua Rete Natura 2000 i cui siti sono interessati al 50% da attività agricole orientate alla sostenibilità. Infine è stata evidenziata la necessità di gestire i flussi turistici e il loro impatto, a tratti massivo, sugli equilibri territoriali affinchè la fruizione turistica delle aree protetta sia sempre compatibile con al tutela degli ecosistemi.

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Gentilissimo Signor Sindaco

Gentilissimo Signor Presidente della Provincia

la scrivente rete No GNL Edison formata da associazioni, cittadini e cittadine di Brindisi, impegnata a contrastare la realizzazione del deposito Edison a Costa Morena nel Porto di Brindisi, Le chiede un incontro al fine di rappresentarLe alcune iniziative da intraprendere a salvaguardia dell'interesse della Città di Brindisi e del suo Porto.

Come Lei sa, il Consorzio ASI ha prodotto due note in data 10 gennaio e 17 gennaio rivolte alla società Edison per ribadire la necessità di rispettare la distanza di almeno 30 metri dal binario ferroviario del nuovo deposito Edison. 

L' Autorità di Sistema Portuale prima e la stessa Edison successivamente, si sono costituite dinanzi al TAR Lazio contro l’ASI per chiedere l'annullamento delle predette note ASI del 10 e 17 gennaio 2024.

Il TAR Lazio in merito al ricorso dell’Autorità Portuale ha già fissato al 19 giugno 2024 l'udienza per la discussione del ricorso presentato, mentre si è in attesa di conoscere la data di udienza per il ricorso presentato da Edison.

In base al deliberato del Consiglio Comunale del 27 Ottobre 2023 e alla nota scaturita dalla conferenza dei capigruppo e inviata ai Ministeri MASE e MIT sulla necessità di salvaguardare la funzionalità del raccordo ferroviario e stante il ruolo fondamentale della Provincia e del Comune di Brindisi in quanto soci del Consorzio ASI, vorremmo sottoporre la richiesta della costituzione in giudizio della Provincia e del Comune di Brindisi a sostegno del Consorzio ASI nei due ricorsi dinanzi al TAR Lazio.

Certi della Sua sensibilità su questo importante tema per la città di Brindisi, attendiamo una risposta positiva, affinché questo incontro si realizzi. Le opportunità ci sono, discutiamone insieme.

Cordiali saluti

Associazioni Aderenti

Anpi, Archivio Storico Benedetto Petrone, Arci, Bon Ostello Nautico, Cobas Lavoro Privato, Comitato Liberi Cittadini, Fiab Brindisi, Il Giunco, Il Segno Mediterraneo, No Tap/Snam Brindisi, Plastic Free, Scuola Frescobaldi, SPI Cgil, WWF Brindisi

DON LUIGI CIOTTI IN VALLE D’ITRIA CON IL THEMIS FESTIVAL

Mercoledì 10 aprile Legalitria Aps organizza l’incontro tra i giovani ed il sacerdote simbolo dell’antimafia a Locorotondo e a Fasano

Si svolgerà lunedì 8 aprile 2024 alle ore 11.00 nella Sala XXIII del palazzo della Regione Puglia la conferenza stampa di presentazione dell’evento del 10 aprile 2024, data in cui l’associazione di Promozione Sociale Legalitria ha organizzato l’incontro fra i giovani degli Istituti d’Istruzione Secondaria di Secondo Grado di Fasano e Locorotondo con don Luigi Ciotti, sacerdote da sempre impegnato sul fronte antimafia.

Alla conferenza stampa prenderanno parte:

  • Il Presidente della Regione Puglia dott. Michele Emiliano;
  • La Presidente del Consiglio Regionale dott.sa Loredana Capone;
  • L’Assessore Regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia
  • Il sindaco di Fasano avv. Francesco Zaccaria;
  • Il sindaco di Locorotondo dott. Antonio Bufano;
  • Il presidente di Legalitria Aps dott. Angelantonio Salamina.

La conferenza stampa sarà l’occasione per annunciare la presenza di don Ciotti fra i giovani. Si tratta di uno degli appuntamenti principali dell’attività di formazione e promozione della legalità che Legalitria Aps sta portando avanti dal 2022, da quando con il Themis Festival ha avviato una serie di progetti:

  • il teatro civile con 6 appuntamenti da ottobre 2023 a marzo 2024;
  • promozione fra gli studenti di Alberobello, Cisternino, Fasano e Locorotondo di autori impegnati sull’argomento con l’incontro finale previsto nella settimana compresa fra il 15/04/2024 ed il 19/04/2024;
  • incontri in piazza con testimoni di giustizia come Giuseppe Costanza (autista di Giovanni Falcone) e Piera Aiello;
  • incontri su argomenti attualissimi come la Giustizia, con Luca Tescaroli, Procuratore della Repubblica a Firenze, Alfonso Orazio Pappalardo, presidente del Tribunale di Bari.

Sono solo alcuni degli eventi promossi da Legalitria Aps che hanno preceduto l’incontro fra i giovani e don Luigi Ciotti.

“La mafia, spesso, per affermare il suo nero potere tesse trame oscure che tendono a denigrare, oscurare, infangare il nome di chi la combatte. La nostra associazione lavora da qualche anno su questo fronte e per questo promuove incontri soprattutto in piazza e fra i giovani per promuovere la cultura della legaltà”: ha dichiarato il presidente Salamina.

L’incontro con don Ciotti si svolgerà il 10 aprile 2024 nelle due cittadine e si svilupperà in due momenti della mattinata: alle ore 9,00 sarà presso l’IISS “Leonardo da Vinci” a Fasano ed alle ore 11,00

presso l’auditorium “Boccardi” dell’IISS “Basile Caramia- Gigante” di Locorotondo.

Il Sindacato Cobas denuncia il comportamento di Confindustria che non ci ha convocato nell’incontro tenuto nella loro sede il 3 Aprile 2024 ;nell’incontro in Prefettura del 20 Marzo Confindustria aveva preso l’impegno di convocarci per la vertenza che vede impegnati i lavoratori ancora attualmente in forza a Leucci ,Tecnogal, Cimi.

In questa riunione in Confindustria  è stata firmato un accordo dove c’è scritto che  i lavoratori impegnati nel Petrolchimico verranno assorbiti dalle nuove aziende subentranti ,mentre non è ancora chiaro come verranno salvaguardati i livelli salariali.

La cosa più preoccupante è il destino amaro  di 50 lavoratori ed impiegati delle officine esterne delle ditte uscenti ,aggrappati come lavoro ormai solo alla  commessa all’interno del Petrolchimico .

Il loro destino è segnato ,le aziende locali sono destinate a chiudere tirandosi dietro in questa disgrazia i lavoratori delle officine esterne.

Qualcuno richiamava alla attenzione che in Basilicata esistono accordi di sostegno alle imprese locali , ma a Brindisi non abbiamo mai visto in quasi 70 anni nulla di simile .

Soprattutto la richiesta è stata avanzata solo dal Cobas ;abbiamo visto in questi anni solo gare al ribasso che hanno messo la corda al collo non solo agli imprenditori ma anche e soprattutto ai lavoratori.

Il Cobas continuerà nel suo impegno a favore di tutti i lavoratori con l’impegno a realizzare nelle prossime settimane  una fiaccolata cittadina ;sosterremo in questa manifestazione  la richiesta  di nuovi investimenti al Governo Nazionale per il nostro territorio di fronte alla desertificazione più totale che sta già avvenedo.

C’è bisogno di una rivolta di carattere sociale che costringa il Governo , attraverso la sua presenza in aziende di Stato, a sviluppare nuove iniziative occupazionali.

Solo la lotta può ridare dignità a questa città destinata a scomparire nei prossimi anni.

Brindisi 04.04.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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BATTERIO KILLER: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA MODIFICA PIANO ANTI XYLELLA CON NUOVE VARIETÀ RESISTENTI LECCIO E LECCIO DEL CORNO

Settore olivicolo osservato speciale di CAI Consorzi Agrari d’Italia con investimenti per nuovi impianti nel piano strategico

Al via le modifiche del Piano anti Xylella con le nuove varietà Lecciana e Leccio del Corno resistenti al batterio killer degli ulivi, la Xylella fastidosia sottospecie pauca, che a partire da oggi apriranno nuove prospettive per la rigenerazione del Salento.  A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alle modifiche al Piano anti Xylella dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia di concerto con l’Osservatorio fitosanitario regionale, che hanno accolto la richiesta di Unaprol e Coldiretti che già da maggio 2023 avevano chiesto all’Osservatorio fitosanitario di introdurre le due varietà resistenti Leccio e Leccio del Corno nei Rigenerazione olivicola delle aree pugliesi interessate dall’epidemia di Xylella fastidiosa con cultivar resistenti e/o tolleranti.

“Siamo fermamente convinti che le strategie di contenimento e di contrasto alla diffusione della Xylella fastidiosa e di rilancio dell’olivicoltura pugliese debbano necessariamente poter contare su germoplasma olivicolo resistente. Ed in questo senso l’attuale possibilità di impianto limitata alle sole 2 cultivar, oggi autorizzate, Leccino ed FS-17, risulta alquanto inadeguata e rischiosa ai fini di una campagna di rigenerazione olivicola su larga scala”, ha ribadito David Granieri, presidente di Unaprol.

Ma il settore olivicolo è uno osservato speciale di CAI Consorzi Agrari d’Italia con “investimenti – ha annunciato Gianluca Lelli amministratore delegato di CAI – per la realizzazione di un nuovo polo che, facendo leva sulle expertise già consolidate, accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti e in una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”.

“Il nostro plauso va al CNR per gli studi condotti, perché la sperimentazione e lo studio della biodiversità, rappresentata anche dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione”, ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, insistendo sdulla necessitò di “rendere operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021”.

Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove “i risultati attesi – ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante”.

Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, con gli innesti e sostenendo nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e Coldiretti che continueranno a collaborare con ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari. Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox (Remote Early Detection of Xylella), finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi – conclude Coldiretti Puglia - per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici.

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Esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in relazione ai reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di tentata estorsione nei confronti di uno degli acquirenti. Il 3 aprile 2024 a Brindisi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia dei Carabinieri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura di custodia cautelare richiesta dalla Procura di Brindisi, ed emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di tre soggetti indagati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, e di due di questi anche per tentata estorsione nei confronti di un acquirente del citato stupefacente. In particolare, le misure riguardano tre brindisini, di cui un 46enne condotto presso la casa circondariale di Brindisi, mentre una 32enne e un 47enne sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, sono iniziate in seguito a un episodio di overdose di sostanze stupefacenti di uno degli acquirenti e hanno permesso di ricostruire diverse cessioni di stupefacente di varie tipologie (marijuana. hashish, cocaina e crack). L’uomo di 46 anni e la donna di 32 sono inoltre indagati per il delitto di tentata estorsione, poiché minacciando di morte e di incendiare la sua abitazione avrebbero cercato di costringere uno degli acquirenti a consegnarli circa 150 euro, quale debito non saldato per l’acquisto dello stupefacente (estorsione non consumata perché l’acquirente ha denunciato l’accaduto).

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